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  COMUNICATO FINALE

Per tre giorni, dal 22 al 24 settembre 2000, si sono incontrati a Roma, nella Sala della Lupa di Montecitorio, i Presidenti delle 24 Assemblee parlamentari dei quindici Paesi membri dell'Unione Europea e del Parlamento europeo. I lavori della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione, dedicati al tema del "Ruolo dei Parlamenti nell'Unione europea", si sono incentrati in particolare su tre questioni: il ruolo dei Parlamenti nel processo di riforma dell'Unione europea e nella definizione di una sua Carta dei diritti; la qualità della legislazione; la definizione dei compiti della Conferenza e dei princìpi che ne regolano il funzionamento.
Una speciale sessione è stata dedicata, inoltre, all'incontro con i Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay) e associati (Bolivia e Cile) al Mercosur.
La discussione sul primo tema si è basata sulla relazione del Presidente del Senato, Nicola Mancino e ne sono emersi alcuni punti di convergenza tra i Presidenti: la necessità di un coinvolgimento quanto più efficace dei Parlamenti nei processi decisionali dell'Unione al fine di assicurarne la rappresentatività e la legittimità democratica.; il progetto di realizzare un'Europa fondata sui valori, rispetto ai quali risulta imprescindibile la Carta dei diritti fondamentali. Molti intervenuti, infine, hanno rilevato che la Convention incaricata della redazione della Carta dei diritti fondamentali rappresenta un utile modello - rispettando il ruolo proprio dei Governi - per realizzare un coinvolgimento istituzionale dei Parlamenti nella definizione delle scelte fondamentali dell'Unione.
La seconda questione - la qualità della legislazione - è stata introdotta dal Presidente del Parlamento finlandese, Riitta Uosukainen, che ha presentato le conclusioni del Gruppo di lavoro sulla qualità della legislazione, avviato a Helsinki (e proseguito quest'anno a Cogne e Fiesole), e ha illustrato il Memorandum conclusivo, che è stato adottato dalla Conferenza Il Memorandum riassume indicazioni che saranno raccolte dai Parlamenti interessati sia al proprio interno, sia per realizzare forme di "cooperazione rafforzata" allo scopo di migliorare la qualità della legislazione nel contesto dell'Unione europea. In particolare si fa riferimento a programmi relativi: a) allo scambio in forma rapida di informazioni attraverso i rispettivi websites; b) a facilitare i contatti tra gli organi dei diversi Parlamenti competenti sulle questioni riguardanti la qualità della legislazione; c) a rivitalizzare la rete dei servizi di documentazione (CERDP), curando il massimo collegamento con le attività degli organi parlamentari.
I Parlamenti interessati promuoveranno le iniziative necessarie per la realizzazione di queste indicazioni.
La prima di queste iniziative è stata annunciata nel corso della Conferenza dalla Presidente del Riksdag, Birgitta Dahl. Sarà la Conferenza sulla legislazione europea, organizzata per il giugno 2001 dal Parlamento e dal Governo svedesi.
Il Presidente del Parlamento portoghese, Antonio de Almeida Santos, ha illustrato, nell'ambito del terzo punto all'ordine del giorno, una proposta di princìpi direttivi per il funzionamento della Conferenza, elaborati sulla base dei criteri stabiliti dalla precedente Conferenza di Lisbona. La Conferenza ha convenuto di adottare tali principi, sottolineando l'esigenza di mantenere flessibilità nel modo di operare della Conferenza.
Nell'incontro con i Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del Mercosur si è convenuto di sviluppare il versante parlamentare dei rapporti tra Unione europea e Mercosur. In particolare è stato sottolineato il comune interesse a confrontarsi sul ruolo dei Parlamenti per lo sviluppo e il consolidamento della democrazia rappresentativa nell'ambito dell'Unione europea e del Mercosur. I Presidenti hanno concordato sull'opportunità di periodici incontri e sul fatto che i Presidenti del Parlamento svedese e del Parlamento spagnolo si adoperino per un programma di cooperazione tra i Parlamenti interessati da presentare ad una delle prossime Conferenze.
I partecipanti hanno inoltre convenuto di affidare alla Presidenza della Conferenza, alla vigilia delle elezioni politiche nel Paese balcanico, la redazione di una Dichiarazione relativa alla situazione nella Repubblica federale jugoslava. In tale documento, diffuso al termine della prima giornata di lavori, viene espressa una viva protesta per la decisione del governo di Belgrado di impedire l'accesso ai parlamentari dei Paesi dell'UE "Testimoni della democrazia" che intendevano verificare le condizioni di svolgimento delle elezioni del 24 settembre ed è ribadita la convinzione che solo il corretto funzionamento del sistema democratico sia in grado di assicurare il primato del diritto, la tutela delle libertà fondamentali e la convivenza tra comunità diverse.
Come stabilito a Lisbona, la prossima Conferenza avrà luogo a Stoccolma nel 2001. Per il 2002 la Conferenza accoglie l'invito rivolto dalle Presidenti del Parlamento spagnolo.