II Commissione - Mercoledì 31 gennaio 2007

TESTO AGGIORNATO AL 1o FEBBRAIO 2007


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00625 Contento: Sulle indagini giudiziarie relative alla cosiddetta vicenda «Unabomber».

TESTO DELLA RISPOSTA

L'onorevole Contento, con il suo atto di sindacato ispettivo, sollecita una risposta circa tre profili problematici concernenti le indagini dirette ad individuare il responsabile degli efferati delitti attribuiti ad Una bomber:
la scelta di coordinamento tra le Procure interessate alle indagini;
lo svolgimento e gli esiti delle attività peritali sul reperto costituito dal lamierino utilizzato per l'innesco di un ordigno rinvenuto inesploso a Portogruaro il 2 aprile 2004;
i riflessi mediatici legati ai recenti sviluppi dei procedimenti.

Va premesso, innanzitutto, che l'onorevole Ministro si è immediatamente attivato, non appena sono emersi aspetti problematici nelle indagini di cui la stampa ha dato poi ampiamente conto, richiedendo elementi informativi agli uffici giudiziari competenti.
Limitandomi a riferire in relazione ai punti evocati nell'interrogazione dell'onorevole Contento, posso dire:
l'accentramento presso le Procure distrettuali di Venezia e Trieste è stato stabilito alla luce dell'articolo 51 comma 3-quater c.p.p., in considerazione della finalità di terrorismo ipotizzata per i delitti in questione. Al di là del dato formale, è stata segnalata l'esigenza di evitare la dispersione del patrimonio conoscitivo che altrimenti si sarebbe verificata per effetto dell'intervento di una molteplicità non coordinata di uffici giudiziari (sono, infatti, coinvolte nelle indagini quattro Procure: Udine, Pordenone, Treviso e Venezia). Del resto, le scelte riguardanti il coordinamento investigativo esulano da ogni possibilità di sindacato disciplinare. Va evidenziato, peraltro, che analogo sforzo di coordinamento investigativo è stato posto in essere anche dalla polizia giudiziaria. Infatti, per quanto attiene le forze di polizia, in data 14 maggio 2003, in base alla direttiva del Ministro dell'interno del 29 aprile 2006, il vice capo della polizia ha dato vita al «GRUPPO INVESTIGATIVO INTERFORZE», con lo specifico compito di indagare sugli attentati di Unabomber, alle direttive delle due Procure distrettuali;
quanto al secondo profilo evidenziato nell'interrogazione, va osservato che proprio lo svolgimento e gli esiti delle attività peritali sul reperto costituito dal lamierino utilizzato per l'innesco di un ordigno rinvenuto inesploso a Portogruaro il 2 aprile 2004 forma oggetto di specifico accertamento giudiziario da parte della Procura di Venezia, e pertanto né utile né opportuno è sembrato un intervento ispettivo immediato, il quale si sarebbe inevitabilmente sovrapposto con le indagini in corso, provocando una indebita interferenza nel procedimento penale;


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per quanto concerne, infine, i riflessi mediatici legati ai recenti sviluppi delle indagini, voglio evidenziare che in merito alla fuga di notizie risulta in corso specifica attività di indagine disposta dalla Procura di Venezia, così che, anche a tale riguardo, l'intervento ispettivo auspicato dall'onorevole Contento, non appare, per le ragioni sopra evidenziate, allo stato pertinente. Analogamente, ogni valutazione ulteriore dei comportamenti segnalati dall'interrogante, non potrà che essere arricchita e confortata dai risultati delle attività giudiziarie in corso.

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00626 Neri: Sui fondi attribuiti al Tribunale di Bolzano dal Ministero della giustizia.

TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta all'interrogazione dell'onorevole Neri, deve premettersi che le entrate dello Stato sono costituite da tutti i redditi, proventi e crediti di qualsiasi natura che lo Stato ha diritto di riscuotere in virtù di leggi, decreti, regolamenti o altri titoli e devono essere tutte iscritte nel bilancio di previsione delle entrate.
Le entrate, una volta acquisite nelle casse dello Stato, perdono il segno della loro provenienza e concorrono a formare una massa inscindibile di mezzi finanziari destinata ad essere utilizzata per qualsiasi spesa e non per spese determinate.
Questo principio trova riscontro in uno dei requisiti fondamentali del bilancio dello Stato, l'unicità del bilancio, per cui tutte le entrate, da qualunque parte provengano, sono iscritte nel bilancio dello Stato e formano un unico coacervo inteso a far fronte a tutte le spese iscritte nello stesso bilancio, senza particolari destinazioni di singoli proventi.
Da quanto sopra discende che non è possibile stabilire una correlazione tra specifiche entrate e particolari destinazioni di spesa, a meno che ciò non sia espressamente previsto da norme di legge.
Tale ultima possibilità non sembra ricorrere nel caso di specie.
Ciò detto, con particolare riferimento agli stanziamenti degli ultimi 3 anni a favore del Tribunale di Bolzano, si evidenzia che i fondi sono stati accreditati da parte del Ministero direttamente al Presidente della Corte di Appello di Trento (Funzionario Delegato competente per territorio), che ha discrezionalmente deciso sulla ripartizione, in considerazione delle esigenze rappresentate dagli stessi uffici del distretto.
Ciò premesso, in sintesi, al Presidente della Corte d'Appello di Trento sono stati accreditati i seguenti importi:
per l'assistenza e acquisto di materiali per il funzionamento delle fotocopiatrici e delle apparecchiature fax (Capitolo 1468): per l'anno 2004 euro 24.400; per l'anno 2005 euro 23.000, per l'anno 2006 euro 22.250.
per il servizio trascrizioni atti dibattimentali (cap. 1476): per l'anno 2004 euro 456.629,54, per l'anno 2005 euro 412.855,93, per l'anno 2006 euro 456.629,54.
per le spese d'ufficio (cap. 1469): per l'anno 2004 euro 59.589, per l'anno 2005 euro 43.680, per l'anno 2006 euro 32.593,00;
per il servizio di manutenzione impianti di archivio (cap. 1461): per l'anno 2005 euro 12.000, per l'anno 2006 euro 11.760.
per la gestione servizio autovetture (cap. 1466): anno 2004 euro 8.358, anno 2005 euro 10.460, anno 2006 euro 6.175.

Quanto, poi, all'edilizia giudiziaria, relativamente alle spese per il funzionamento degli uffici di cui alla Legge 392/41, sono stati corrisposti al Comune di Bolzano gli anticipi previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 187/98 per gli anni 2004 e 2005, ammontanti rispettivamente ad euro 1.134.695, ed a euro 1.134.695.
Nelle prossime settimane verrà corrisposto l'anticipo per l'anno 2006, per un importo di euro 1.441.422.
Nel corso del corrente anno saranno inoltre pagati, una volta rideterminati, i saldi per gli anni 2004-2005.
Lo scorso anno sono stati effettuati i pagamenti a saldo relativi agli anni 2002 e 2003, rispettivamente ammontanti ad euro 741.998 e ad euro 593.281.
Si evidenzia, inoltre, che il Comune di Bolzano, per le spese sostenute per il funzionamento degli uffici giudiziari (Tribunale e Sezione distaccata di Corte d'Appello), ha presentato un rendiconto di euro 2.375.942 per il 2004.
Non sono ancora pervenuti, a tutt'oggi, i rendiconti relativi agli anni 2005 e 2006. Inoltre, con riguardo alle spese di straordinaria manutenzione si evidenzia che per far fronte alle necessità di adeguamento e ristrutturazione del Palazzo di giustizia di Bolzano, sono stati adottati i seguenti provvedimenti di assegnazione fondi: nel mese di giugno 2002 è stato attivato il competente Provveditorato alle Opere Pubbliche per la predisposizione di un progetto definitivo per il recupero del piano sottotetto, destinato a nuovi Uffici, assicurando la disponibilità economica di euro 3.098.741,39; successivamente, a seguito della trasmissione del progetto stesso, redatto dal competente Ufficio del Genio Civile per l'importo di euro 4.450.000,00 circa, il Ministero reperiva gli ulteriori fondi occorrenti, fino ad un importo complessivo di euro 4.389.883,39. Nel dicembre 2004 sono stati emessi i decreti di assegnazione fondi per assicurare il pagamento delle fatture relative alla progettazione stessa, per euro 271.968,06, mentre è stato assegnato, in termini di competenza, l'importo rimanente - euro 4.117.914,64 - nell'agosto 2005 per finanziare il progetto generale sopra citato.
Allo stato sono stati gia assegnati, in termini di cassa euro 444.052,12 per i primi due stati di avanzamento dei lavori, mentre è in corso di perfezionamento il provvedimento per l'assegnazione del terzo stato di avanzamento dei lavori dell'importo di euro 520.851,06.
Oltre a tali specifici stanziamenti, non va trascurato che l'Amministrazione sostiene per gli Uffici Giudiziari di Bolzano altri ingenti oneri - non quantificabili nei termini concessi per rispondere all'interrogazione - derivanti dal costo del personale di magistratura, anche onoraria, ed amministrativo assegnato all'ufficio.