II Commissione - Resoconto di marted́ 6 marzo 2007


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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 6 marzo 2007.

Audizione dei rappresentanti di Confindustria in relazione all'esame dei progetti di legge C. 1289 Maran ed abbinati, recanti l'introduzione dell'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.50 alle 13.30.

ATTI COMUNITARI

Martedì 6 marzo 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 13.30.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze tedesca, portoghese e slovena COM(2006)629 def. - 17079/06.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento, la Commissione è chiamata ad esaminare, per le parti di propria competenza, il Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 ed il programma di 18


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mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze tedesca, portoghese e slovena. L'esame si concluderà con la deliberazione di una relazione su tali atti, che sarà trasmessa alla XIV Commissione, competente in via primaria, nonché con la nomina di un relatore affinché possa partecipare alle sedute di tale Commissione. Ricorda quindi che possono essere presentate relazioni di minoranza. Chiarisce, infine, come oggetto dell'esame non siano gli atti comunitari in via di formazione sotto il loro profilo contenutistico, come avviene quando la Commissione partecipa alla fase ascendente del procedimento di formazione dell'atto, bensì la determinazione degli argomenti e delle priorità inseriti nei programmi.

Marilena SAMPERI (Ulivo), relatore, rileva che le istituzioni comunitarie hanno di recente adottato i rispettivi programmi di intervento per il 2007, individuando le priorità politiche, gli obiettivi e le principali iniziative da adottare. In particolare la Commissione ha approvato il 24 ottobre 2006 il Programma legislativo e di lavoro per il 2007, elaborato sulla base della strategia politica annuale presentata dalla medesima Commissione il 14 marzo 2006, mentre il Consiglio ha approvato il 21 dicembre 2006 il Programma di 18 mesi delle presidenze tedesca, portoghese e slovena (1o gennaio 2007-30 giugno 2008) ed il Programma della Presidenza tedesca (1o gennaio-30 giugno 2007).
Per quanto attiene al programma della Commissione europea per il 2007, ricorda che gli obiettivi strategici sono stati definiti dalla Commissione all'inizio del suo mandato. Questi si basano su quattro grandi priorità: rimettere l'Europa sulla via della prosperità, rafforzare l'impegno a favore della solidarietà, migliorare la sicurezza dei cittadini e promuovere il ruolo dell'Europa nel resto del mondo. Altra priorità è stata fissata nel documento «Un'agenda dei cittadini per un'Europa dei risultati», adottato il 10 maggio 2006, con l'obiettivo di modernizzare l'economia europea e permettere all'Europa di essere al passo con i cambiamenti dovuti alla globalizzazione.
Tra le predette priorità, quella che più si avvicina alla competenza della Commissione giustizia è rappresentata dalla sicurezza dei cittadini, rispetto alla quale il programma evidenzia l'esigenza di continuare a svolgere un'efficace attività di polizia e di indagine su scala europea per combattere la criminalità e la violenza. Settori chiave di attività saranno l'estensione dello spazio Schengen ed il controllo delle frontiere.
Rispetto alle iniziative strategiche che saranno al centro delle azioni comunitarie nel 2007, attiene alla competenza della Commissione giustizia quella relativa al miglioramento della qualità della vita in Europa. Ciò in quanto la sicurezza è considerata fondamentale per il benessere dei cittadini, oltre alla salute, ad un ambiente di qualità ed ai i servizi offerti, e per essere assicurata necessita di una adeguata lotta al terrorismo. A tal fine, a livello europeo, proseguiranno i lavori già da tempo avviati relativamente all'attuazione della strategia per la lotta contro il finanziamento del terrorismo e sulla strategia globale contro la radicalizzazione e il reclutamento nelle fila del terrorismo. Saranno pertanto adottate misure specifiche, quali lo scambio di informazioni sulle persone sospettate di attività terroristica, il miglioramento del sistema di controllo della fabbricazione di esplosivi e la cooperazione nella lotta contro l'uso di Internet per la promozione di attività terroristiche.
Il Programma di 18 mesi (gennaio 2007-giugno 2008) delle Presidenze tedesca, portoghese e slovena che, a seguito della Decisione del 15 settembre 2006, sostituisce sia il programma strategico triennale sia il programma operativo annuale che veniva predisposto dalle Presidenze di turno, si articola in tre parti.
La prima parte reca il quadro strategico del programma stesso, considerato in un contesto temporale più ampio e con la prospettiva di obiettivi a lungo termine.
La seconda parte indica le priorità specifiche in ciascun settore di intervento. Tra le priorità, oltre alla prosecuzione del processo di riforma ed al consolidamento


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della politica relativa all'allargamento, viene elencato anche il rafforzamento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Al riguardo vengono previsti: lo sviluppo della politica in materia di asilo e immigrazione; il potenziamento della protezione delle frontiere esterne attraverso l'attuazione dell'accordo di Schengen II e l'estensione dello spazio di Schengen, oltre all'attuazione dei piani già stabiliti nel quadro della strategia antiterrorismo; il rafforzamento della cooperazione giudiziaria; lo sviluppo della politica europea di protezione civile.
La terza parte, infine, è costituita da un programma generale che stabilisce le questioni da trattare nei 18 mesi del periodo. Tra i vari settori, segnala quello dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
Nel campo della cooperazione nel settore della giustizia penale, il programma operativo del Consiglio considera, inoltre, necessario proseguire l'attuazione del piano d'azione dell'UE in materia di lotta alla droga per il 2005-2008, nonché elaborare uno specifico piano d'azione volto ad affrontare attivamente il problema della tratta di esseri umani. Si tratta di obiettivi espressamente richiamati anche nel Programma della Presidenza tedesca che, a tal fine, prevede il rafforzamento di Europol e la possibilità di un ulteriore sviluppo del quadro giuridico e delle competenze di questo Ufficio europeo.
Il Programma operativo del Consiglio, nel sottolineare come ai fini della realizzazione di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia sia necessario proteggere e, in egual misura, garantire, i diritti dei cittadini, rileva come dal Consiglio europeo di Tampere del 1999 i lavori nel settore della giustizia siano stati incentrati sull'adozione di norme di diritto penale ordinario e sul rafforzamento della cooperazione giudiziaria.
In questa direzione intendono proseguire le tre Presidenze (tedesca, portoghese e slovena) che, a tal fine, si adopereranno per compiere progressi significativi sulla decisione quadro in materia di determinati diritti processuali nei procedimenti penali e sulle future decisioni quadro in materia di presunzione d'innocenza e sulle sentenze emesse in contumacia.
Il programma operativo della Commissione prevede, inoltre, la ripresa dei negoziati per una decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia, attualmente bloccati.
Da ultimo, segnala come il programma operativo del Consiglio consideri fondamentale assicurare il massimo sostegno alle iniziative volte a migliorare la cooperazione tra i tribunali e le autorità giudiziarie in materia civile e penale. Al riguardo, le tre Presidenze, nell'attribuire particolare rilievo al tema dell'esecuzione delle condanne penali in altri Stati, intendono proseguire i lavori relativi all'elaborazione di un sistema informatizzato di scambio di informazioni delle condanne penali.
A tal fine, in sede di lavori sulla decisione quadro relativa all'attuazione e ai contenuti degli scambi di informazioni estratte dai casellari giudiziari degli Stati membri, saranno presi in particolare attenzione i progetti avviati da Germania, Francia, Belgio e Spagna sulla messa in rete dei casellari giudiziari.
Sul versante della cooperazione nel settore della giustizia civile, le tre Presidenze proseguiranno i lavori in materia di legge applicabile alle obbligazioni contrattuali ed extracontrattuali. Proseguiranno, inoltre, i lavori sulla legge applicabile in materia di divorzio nonché sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di obbligazioni alimentari. Per quanto concerne, poi, la materia relativa ai regimi patrimoniali tra i coniugi e alla legge applicabile alle successioni e ai testamenti, i relativi lavori inizieranno non appena la Commissione avrà presentato proposte concrete di disposizioni al riguardo.
Si tratta di obiettivi condivisi anche dalla Presidenza tedesca nel cui programma operativo si afferma che dovranno venir possibilmente proseguiti i lavori per un regolamento sul diritto applicabile nei rapporti obbligatori contrattuali e dovrà venire approvato il regolamento


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parallelo sul diritto applicabile nei rapporti obbligatori extracontrattuali, per esempio negli incidenti stradali.
Per quanto riguarda il Programma della Presidenza tedesca, esso si basa sul programma relativo ai 18 mesi complessivi delle Presidenze tedesca, portoghese e slovena, si fonda sui lavori della precedente Presidenza finlandese e tiene conto del programma di lavoro della Commissione per il 2007. Nel Programma viene evidenziato il contributo che la Germania intende dare per garantire la continuazione del processo di costituzionalizzazione, la sostenibilità del modello economico e sociale europeo, lo spazio comune di libertà, di sicurezza e di diritto.
Per quanto attiene alla Commissione Giustizia, segnala come sia data priorità alle iniziative volte alla lotta al terrorismo. Nell'ambito delle attività da intraprendere contro il terrorismo internazionale evidenzia la necessità di un'intensa cooperazione transnazionale tra le forze di polizia e il rafforzamento di Europol. Sottolinea, inoltre, l'opportunità di consentire l'accesso ai sistemi di informazione dell'Ue (SIS, VIS, EURODAC, Sistema di Informazione Doganale) a tutte le autorità di polizia e sicurezza interessate, qualora ciò serva all'espletamento delle rispettive funzioni. Analogamente, per quanto necessario, ad avviso della Presidenza tedesca, le banche dati nazionali dovrebbero essere accessibili a tutti gli Stati membri, a Europol e Eurojust.
Si riserva quindi di formulare una proposta di relazione all'esito del dibattito.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.45.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 marzo 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario alla giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 13.45

Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 528 Buemi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 dicembre 2006.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che le Commissioni I e XII hanno espresso parere favorevole, rispettivamente, senza e con osservazioni sul provvedimento in esame. Fa peraltro presente come la Commissione Bilancio, tramite una lettera del proprio presidente, abbia evidenziato la sostanziale carenza di copertura finanziaria degli oneri derivanti dal provvedimento, quantificati in circa 4.400.000 euro da apposita relazione tecnica del ministero della giustizia.

Paola BALDUCCI (Verdi), relatore, in conseguenza dei rilievi della Commissione Bilancio ed al fine di assicurare idonea copertura agli oneri finanziari derivanti dal provvedimento, come quantificati dal ministero della giustizia, presenta il proprio articolo aggiuntivo 6.01 (vedi allegato).
Nell'illustrare tale proposta emendativa, precisa come ai predetti oneri si possa provvedere mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando, quanto a euro 4.400.000 per l'anno 2007 l'accantonamento relativo al Ministero dell'economia e delle finanze, e quanto a euro 4.400.000 annui a decorrere dal 2008, l'accantonamento relativo al Ministero della solidarietà sociale.

Gaetano PECORELLA (FI) esprime perplessità sui criteri e le modalità con le quali sono stati stimati gli oneri derivanti dal provvedimento, ritenendo, in partico- lare,


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che non sia stato dato adeguato rilievo ai costi relativi alla predisposizione ed alla gestione di apposite strutture, quali le case-famiglia protette, nonché ai costi connessi alla formazione ed all'eventuale trasferimento di personale specializzato. Chiede, inoltre, che sia chiarito se i fondi da destinare al finanziamento del provvedimento in esame, in parte prelevati dalle risorse del ministero della solidarietà sociale, non siano sottratti a soggetti o categorie altrettanto meritevoli di tutela.

Pino PISICCHIO, presidente, nel replicare all'onorevole Pecorella, ricorda che gli oneri derivanti dal provvedimento sono stati stimati con una relazione tecnica del ministero della giustizia, in seguito ad apposita richiesta della Commissione Bilancio. Chiarisce altresì come il meccanismo di copertura finanziaria previsto dall'articolo aggiuntivo 6.01 incida, peraltro marginalmente, su un fondo di circa 80 milioni di euro, destinato alla tutela degli anziani. Sottolinea, quindi, come tale trasferimento di risorse appaia del tutto ragionevole, atteso che la proposta di legge in esame è volta a tutelare i minori che si trovino in condizioni particolari.
Nessun altro chiedendo di intervenire, ed in considerazione dell'esigenza, emersa dal dibattito, di un maggiore approfondimento delle modalità di quantificazione degli oneri derivanti dal provvedimento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Applicazione della pena su richiesta in relazione a reati per i quali è previsto l'indulto.
C. 1792 Balducci e C. 1877 Costa.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 febbraio 2007.

Federico PALOMBA (IdV), relatore, ricorda di avere preannunciato nella seduta del 6 febbraio 2007, la presentazione della proposta di legge C. 2147, sottoscritta dai deputati del gruppo di Italia dei Valori, e fa presente che la stessa è stata assegnata alla Commissione giustizia.
Tale proposta di legge, al pari delle proposte C. 1792 Balducci e C. 1877 Costa, intende far fronte alla rilevante mole di fascicoli processuali pendenti, riguardanti reati per i quali può essere in concreto irrogabile una pena alla quale possa essere applicato il beneficio dell'indulto concesso dalla legge n. 241 del 2006. Si differenzia, tuttavia, da quelle oggi in esame in quanto come soluzione per tale problema non individua lo strumento del patteggiamento, bensì l'istituzione di sezioni stralcio cui assegnare gli affari che si trovano nella fase delle indagini preliminari e che riguardano reati ai quali è applicabile il beneficio dell'indulto. Per velocizzare la definizione di tali processi si prevede altresì un procedimento semplificato in camera di consiglio, nei diversi stati e gradi del giudizio, con un impulso d'ufficio e con l'applicazione di vantaggi e di limiti stabiliti per il patteggiamento. Richiama inoltre la risoluzione adottata dal Consiglio Superiore della Magistratura il 9 novembre 2006 in ordine alla possibilità di differenziare, rispetto agli altri, la tempistica dei processi penali destinati ad esaurirsi senza una concreta inflazione di pena ricorrendo il beneficio dell'indulto.
In considerazione dell'identità di obiettivi e finalità tra le proposte di legge, ritiene opportuno che sia disposto l'abbinamento della proposta di legge C. 2147.

Pino PISICCHIO, presidente, sottolinea come l'intervento del relatore, sulla opportunità di abbinare la proposta di legge C. 2147, recante disposizioni per l'accelerazione e la funzionalità dell'amministrazione della giustizia penale e in materia di soppressione di fattispecie incriminatici, alle proposte di legge in esame, richiede alcune precisazioni di natura regolamentare da parte della Presidenza


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della Commissione circa l'istituto dell'abbinamento.
Nel caso in esame, infatti, non ritiene che sussistano le condizioni per procedere senza un'attenta valutazione all'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento. Infatti, l'abbinamento in genere viene disposto d'ufficio dal presidente della Commissione, anche eventualmente dopo aver verificato la posizione dei rappresentanti dei gruppi in sede di Ufficio di presidenza integrato da questi ultimi.
In sostanza, la proposta di legge C. 2147 sarebbe stata abbinata d'ufficio qualora avesse avuto per oggetto l'applicazione dell'istituto del patteggiamento in relazione a reati per i quali sia applicabile l'ultima legge che ha concesso l'indulto. Peraltro è pur sempre vero che tale proposta di legge interviene comunque sulla questione della disciplina processuale applicabile a quei reati, sia pure prevedendo una diversa soluzione. Pertanto ritiene di dover sottoporre alla Commissione la decisione in ordine all'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

Enrico COSTA (FI) si dichiara contrario all'abbinamento della proposta di legge C.2147, che intende perseguire i propri obiettivi con l'utilizzazione di uno strumento, le sezioni stralcio, del tutto inconciliabile con il tenore e la ratio delle proposte di legge in esame.

Federico PALOMBA (IdV), relatore, non concorda con le osservazioni dell'onorevole Costa, ritenendo inopportuno privare la Commissione della possibilità di approfondire nel merito ulteriori possibili opzioni per affrontare la medesima questione. Ritiene, inoltre, che sia conforme al regolamento ed alla prassi l'abbinamento di proposte di legge che hanno la medesima natura e che si fondano sui medesimi presupposti.

Paolo GAMBESCIA (Ulivo) ritiene che la Commissione debba optare tra due impostazioni, quella alla base delle proposte di legge in esame e quella alla case della proposta di legge C. 2147, tra loro alternative e non cumulabili.

Gaetano PECORELLA (FI) sottolinea come una qualsiasi proposta di legge volta ad affrontare le complesse problematiche giudiziarie scaturite dall'indulto concesso con la legge n. 241 del 2006, abbia un senso solo se approvata in tempi rapidissimi e, possibilmente, dalla stessa Commissione in sede legislativa. In tale contesto, le proposte di legge che si collegano all'istituto del patteggiamento appaiono senz'altro preferibili, poiché presentano l'indubbio vantaggio della semplicità; al contrario, l'istituzione delle sezioni stralcio previste dalla proposta di legge C. 2147 sarebbe lenta, complessa e farraginosa.

Manlio CONTENTO (AN) rileva come la questione della quale si dibatte abbia natura meramente regolamentare, giacché l'articolo 77 del Regolamento della Camera consente di abbinare anche proposte di legge che, pur prospettando soluzioni diverse, vertano sulla stessa materia. L'esame nel merito dei provvedimenti abbinati rivelerà quale soluzione sia la più opportuna e, di conseguenza, la Commissione adotterà un testo base o un testo unificato.

Pino PISICCHIO, presidente, nel ritenere che comunque non sussistano i presupposti per l'abbinamento d'ufficio e che la delicatezza della questione richieda un'ulteriore riflessione, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, nel corso della quale sarà posta in votazione la proposta di abbinamento.

La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.15.


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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di incompatibilità dell'esercizio della professione di avvocato per i dipendenti pubblici.
C. 615 Mazzoni.

Disposizioni in materia di contrasto al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
C. 1857 Governo.

Riforma del codice di procedura penale.
C. 323 Pecorella e C. 1568 Mazzoni.