VI Commissione - Resoconto di marted́ 29 maggio 2007


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SEDE REFERENTE

Martedì 29 maggio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 15.

Delega per il recepimento delle direttive 2002/15/CE, 2004/25/CE e 2004/39/CE, nonché per l'adozione di disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo n. 191 del 2005, di attuazione della direttiva 2002/98/CE.
C. 2600 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 maggio 2007.

Paolo DEL MESE, presidente e relatore, avverte che sono stati presentati taluni emendamenti ed articoli aggiuntivi (vedi allegato).

Maurizio FUGATTI (LNP) rileva come gli emendamenti presentati dal suo gruppo siano principalmente volti a specificare i principi e criteri direttivi della delega conferita al Governo per il recepimento della direttiva 2004/25/CE in materia di offerte pubbliche di acquisto, la quale risulta invece, al momento, assolutamente indeterminata.
Sottolinea, a tale proposito, come la citata direttiva attribuisca agli Stati membri notevoli spazi di discrezionalità circa le scelte normative da compiere in sede di recepimento di tale direttiva. In tale contesto, considera assolutamente indispensabile precisare i termini di esercizio della delega legislativa, in particolare al fine di evitare che le società italiane oggetto di


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offerte pubbliche di acquisto da parte di società straniere siano poste in una situazione di debolezza nei confronti di queste ultime, che sarebbero poste in condizione di acquisire con facilità importanti settori del sistema economico nazionale.
Ribadisce quindi l'esigenza che il Governo esprima chiaramente il proprio orientamento su tale rilevante problematica.

Paolo DEL MESE, presidente e relatore, con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Fugatti, ricorda che il rappresentante del Governo, nel corso dell'esame del provvedimento, abbia già dichiarato di non poter ancora esprimere le valutazioni dell'Esecutivo su tali aspetti.

Il Sottosegretario Massimo TONONI ribadisce come il Governo non abbia ancora maturato in via definitiva il proprio orientamento circa le scelte legislative da compiere in sede di recepimento della direttiva 2004/25/CE in materia di offerte pubbliche di acquisto, confermando peraltro l'impegno ad informare la Commissione in merito prima ancora della predisposizione dei relativi schemi di decreto legislativo.

Maria Ida GERMONTANI (AN) ricorda le perplessità già espresse circa l'assenza di specifici principi e criteri direttivi della delega per il recepimento della direttiva comunitaria in materia di offerte pubbliche di acquisto. Proprio al fine di colmare tale lacuna del provvedimento, il gruppo di Alleanza nazionale ha presentato alcuni emendamenti, volti, da un lato, a prevedere un termine più ampio per l'esercizio della delega suddetta, e, dall'altro, a specificare che il recepimento della direttiva dovrà avvenire assicurando comunque il rispetto di un criterio di reciprocità tra tutti gli Stati membri dell'Unione europea, riprendendo in tal modo analoghe previsioni già adottate in altri ordinamenti, quali la Francia e la Germania.

Gian Luca GALLETTI (UDC), nel ricordare come il Governo abbia motivato l'urgenza di giungere quanto prima all'approvazione definitiva del disegno di legge in base all'esigenza di colmare il ritardo nel recepimento della direttiva 2004/25/CE in materia di offerte pubbliche di acquisto, in ragione del quale è pendente una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, non comprende le ragioni che abbiano indotto taluni deputati di maggioranza a presentare l'articolo aggiuntivo 1.03, che, se approvato, comporterebbe la necessità di un ulteriore passaggio parlamentare al Senato, ritardandone in tal modo l'approvazione.
Passando al merito del provvedimento, sottolinea come sia assolutamente improprio conferire al Governo una delega in bianco per il recepimento della direttiva in materia di OPA, evidenziando come tale questione costituisca un elemento decisivo ai fini del complessivo orientamento del suo gruppo sul provvedimento.

Il Sottosegretario Massimo TONONI, con riferimento ai rilievi del deputato Galletti, ribadisce come l'intenzione del Governo sia quella di giungere all'approvazione definitiva del provvedimento nell'esame in seconda lettura alla Camera, senza rinviarlo ulteriormente al Senato: in tale contesto invita al ritiro di tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntivi presentati.

Paolo DEL MESE, presidente e relatore, anche alla luce dell'orientamento espresso dal Sottosegretario, invita al ritiro di tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntici presentati.
Per quanto riguarda il recepimento della direttiva in materia di OPA, riconosce come essa coinvolga aspetti di particolare importanza e delicatezza, che dovranno evidentemente essere chiariti al più presto, rilevando a tale proposito l'impegno politico assunto dal Governo ad informare tempestivamente la Commissione sugli orientamenti che esso maturerà al riguardo, prima della predisposizione degli schemi di decreto legislativo che saranno sottoposti al parere parlamentare.
Per quanto riguarda invece l'organizzazione dei lavori della Commissione, ritiene


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necessario valutare, in questa sede, se procedere a un esame puntuale di tutti gli emendamenti presentati, ovvero considerarli tutti respinti, ai fini di una loro eventuale ripresentazione in Assemblea.

Alberto FLUVI (Ulivo) concorda con l'ipotesi, prospettata dal relatore, di considerare respinti per il successivo esame in Assemblea tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntivi.
Passando a talune considerazioni di merito, rileva la notevole importanza della discussione svolta in Commissione sulla tematica concernente il recepimento della direttiva comunitaria in materia di OPA, che era stata del resto da lui stesso sollevata in precedenza.
Rileva infatti come, a differenza della delega per il recepimento della direttiva 2004/39/CE, la delega per il recepimento della normativa comunitaria in materia di OPA risulti priva di specifici principi e criteri direttivi, sebbene affronti talune tematiche di grande delicatezza per gli equilibri complessivi dei mercati finanziari. A tale riguardo rileva come il Governo abbia onestamente ammesso di non avere ancora maturato un orientamento definitivo su tali aspetti, assumendo tuttavia il preciso impegno politico ad informare quanto prima la Commissione sui propri orientamenti, coinvolgendo in tal modo gli organi parlamentari su una questione di rilevanza cruciale e rinviando in tal modo il dibattito su tali questioni ad una fase successiva. Ricorda, del resto, come un percorso analogo sia stato concordato durante l'esame al Senato del provvedimento, il quale è stato approvato in tempi assai rapidi anche con l'astensione dei gruppi di opposizione.
Ritira quindi il proprio articolo aggiuntivo 1.03.

Maurizio FUGATTI (LNP) considera comprensibili le ragioni che inducono il Governo a velocizzare l'iter di approvazione del provvedimento, ritenendo tuttavia come la richiesta di non modificare il testo del disegno di legge si ponga in contraddizione con l'incapacità del Governo stesso ad esprimere fin d'ora il proprio orientamento in merito al recepimento della direttiva in materia di OPA.
Oltre ad evidenziare lo svilimento del ruolo della Commissione derivante da tale comportamento, sottolinea infatti come l'eccessiva debolezza generalmente dimostrata dall'Esecutivo in carica nei suoi rapporti con l'Unione europea faccia sorgere il timore che, anche in questo caso, le scelte legislative che saranno assunte in sede di recepimento della direttiva OPA non saranno in grado di tutelare efficacemente gli interessi delle società italiane, a differenza di quanto avvenuto in molti altri Stati membri, che hanno stabilito precise garanzie in favore delle imprese nazionali oggetto di offerte pubbliche di acquisto promosse da soggetti esteri.

Maria Ida GERMONTANI (AN) ribadisce l'importanza dei temi sottesi al recepimento della direttiva comunitaria in materia di OPA, rilevando come tale problematica incida direttamente sul grado di contendibilità delle società nazionali, e, dunque, sulla stessa efficienza dei mercati finanziari italiani.

Paolo DEL MESE, presidente e relatore, suggerisce la possibilità che alcuni degli emendamenti presentati possano essere trasformati in ordini del giorno. Ritiene quindi opportuno consentire ai presentatori di valutare ulteriormente se procedere o meno ad un esame puntuale dei propri emendamenti.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani.

Istituzione di un'area franca urbana nel comune di Lamezia Terme.
C. 2237 D'Ippolito Vitale e C. 2422 Amendola.
(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 17 maggio 2007.


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Ida D'IPPOLITO VITALE (FI), relatore, anche a seguito delle intese raggiunte con il presentatore della proposta di legge C. 2422 Amendola, propone alla Commissione di adottare quale testo base la proposta di legge a sua firma C. 2237, dichiarando peraltro fin d'ora la propria disponibilità a valutare positivamente tutti gli emendamenti volti ad un ulteriore miglioramento del testo.

Alberto FLUVI (Ulivo) concorda con la proposta del relatore, rilevando al tempo stesso l'esigenza di coordinare l'attività legislativa svolta dalla Commissione con il percorso, avviato dal Governo in attuazione delle previsioni in tal senso contenute nella legge finanziaria per il 2007, volto all'individuazione di un sistema complessivo di zone franche nel territorio nazionale. Sottolinea infatti l'esigenza di procedere in questa materia in maniera coordinata, evitando interventi disarmonici e tra loro scollegati.

Paolo DEL MESE, presidente, con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Fluvi, rileva come la Commissione abbia appena iniziato l'iter legislativo delle proposte di legge in esame, e come pertanto nel corso del successivo esame sarà possibile attivare forme di coordinamento con l'azione svolta su questi temi dal Governo, apportando tutti quei miglioramenti al testo che si renderanno necessari. Concorda peraltro con l'esigenza di procedere con la necessaria cautela in materia, anche al fine di evitare rilievi comunitari sulle misure legislative adottate.

Ida D'IPPOLITO VITALE (FI), relatore, sottolinea come le ragioni che hanno indotto alla presentazione delle proposte di legge per l'istituzione di una zona franca urbana nel territorio di Lamezia Terme si fondino su considerazioni oggettive, legate alle esigenze di quel territorio, ed alle sue opportunità di sviluppo.
Peraltro, tali iniziative legislative non contrastano in alcun modo con gli orientamenti assunti in materia dal Governo nella legge finanziaria per il 2007, rilevando a tale proposito come il piano strategico preannunciato dal Viceministro dello sviluppo economico D'Antoni preveda che in ciascuna regione italiana sarà individuata almeno una zona franca, il cui numero potrà essere aumentato nelle regioni caratterizzate da particolari condizioni. Con specifico riferimento alla situazione calabrese, evidenzia inoltre come le uniche proposte relative all'istituzione di zone franche, presentate sia da esponenti di maggioranza, sia da appartenenti a gruppi di opposizione, si riferiscano al territorio di Lamezia Terme.
Ritiene quindi che i provvedimenti in esame si pongano in piena consonanza con le previsioni contenute nella legge finanziaria per il 2007, e costituiscano, nel pieno esercizio della funzione legislativa attribuita alle Camere, un importante stimolo per le decisioni che il Governo dovrà tempestivamente esprimere in materia, venendo così incontro alle esigenze del Mezzogiorno e del Paese nel suo complesso.

Francesco AMENDOLA (Ulivo) ritiene necessario assicurare un opportuno coordinamento tra l'attività legislativa della Commissione e le iniziative che il Governo sta assumendo su questi temi, alla luce delle norme contenute nella legge finanziaria per il 2007, evitando ogni contrasto, e tenendo invece conto dell'obiettivo prioritario di istituire per la prima volta in Calabria una zona franca, che potrà costituire un innovativo strumento di sostegno allo sviluppo di quell'area.
Concorda quindi con la proposta del relatore di adottare quale testo base la proposta di legge C. 2237, riservandosi peraltro di presentare taluni emendamenti, volti al miglioramento del testo.

La Commissione approva la proposta del relatore di adottare quale testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 2237.

Paolo DEL MESE, presidente, propone, concorde la Commissione, di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 14 del 7 giugno prossimo.


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Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.

RISOLUZIONI

Martedì 29 maggio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 15.50.

7-00133 Crisci: Applicabilità del condono tributario alle associazioni sportive dilettantistiche.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Nicola CRISCI (Ulivo), nel ribadire la propria complessiva contrarietà allo strumento del condono tributario, largamente utilizzato dal precedente Governo, rileva comunque la necessità di evitare disparità tra i contribuenti legittimati ad avvalersi di tale istituto.
In tale contesto la propria risoluzione intende superare una delle contraddizioni evidenziatesi nella disciplina in materia, recata dalla legge n. 289 del 2002, la quale, secondo l'interpretazione dell'Amministrazione finanziaria, è stata intesa nel senso di non consentire ai contribuenti il cui esercizio fiscale non corrisponda con l'anno solare di avvalersi del condono tributario, escludendo in tal modo le associazioni sportive dilettantistiche.
L'atto di indirizzo intende dare soluzione a questa problematica, ritenendo che la reale intenzione del legislatore non fosse quella di escludere tale tipologia di contribuenti dall'accesso al condono, ed impegnare pertanto il Governo ad eliminare, in via interpretativa, ogni disparità di trattamento in danno delle associazioni sportive dilettantistiche.

Il sottosegretario Massimo TONONI sottolinea come l'unica interpretazione corretta della disciplina recata dalla legge n. 289 del 2002 in materia di condono tributario sia quella già fornita dall'Amministrazione finanziaria, in base alla quale i soggetti che hanno un esercizio fiscale non coincidente con l'anno solare non possono avvalersi di tale strumento.
Rileva inoltre come il Governo non abbia al momento intenzione di intervenire su tale quadro normativo, esprimendo pertanto una valutazione contraria sulla risoluzione in discussione.

Nicola CRISCI (Ulivo) lamenta il carattere eccessivamente burocratico della posizione assunta dal Governo, che non lascia intravedere nessuna possibile soluzione in merito. Si riserva, peraltro, di approfondire ulteriormente la questione, chiedendo pertanto di rinviare il seguito della discussione.

Paolo DEL MESE, presidente, anche alla luce della richiesta avanzata dal presentatore, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.