Commissioni Riunite VII e IX - Resoconto di mercoledì 3 ottobre 2007


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 3 ottobre 2007. - Presidenza del presidente della IX Commissione, Michele Pompeo META. - Interviene il sottosegretario di Stato per le comunicazioni, Luigi Vimercati.

La seduta comincia alle 9.35.

Disposizioni per la disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale.
C. 1825 Governo, C. 2077 Beltrandi, C. 2502 De Zulueta e C. 2601 De Laurentiis.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 settembre 2007.

Michele Pompeo META, presidente e relatore per la IX Commissione, avverte che è stata richiesta l'attivazione dell'impianto a circuito chiuso per l'odierna seduta delle Commissioni. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Ricorda quindi che nella seduta del 20 settembre scorso sono stati espressi i pareri, da parte dei relatori e del Governo, sugli emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti agli articoli 5 e 6. Avverte inoltre che è stato presentato l'articolo aggiuntivo 5.01 del relatore per la VII Commissione (vedi allegato).

Nicola BONO (AN) ringrazia preliminarmente i presidenti Meta e Folena per aver aderito alla sua richiesta di rinviare la seduta delle Commissioni alla giornata odierna per consentirgli di partecipare dopo aver subito un infortunio. Nel merito rileva che alcune disposizioni contenute nel disegno di legge in esame sono state inserite nel disegno di legge finanziaria per il 2007, in corso di esame al senato, secondo una procedura impropria già sperimentata per altri provvedimenti.

Angelo Maria SANZA (FI), dopo avere augurato al deputato Bono una pronta guarigione, fa presente che il provvedimento, allo stato, a dispetto di quanto auspicato dal Governo e dalla maggioranza, non risulta iscritto nel programma dei lavori dell'Assemblea per i mesi ottobre-dicembre 2007 e che, pertanto, non sussiste alcuna ragione per accelerarne la conclusione dell'esame. Chiede poi che il


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rappresentante del Governo chiarisca se risponda al vero la notizia che talune delle disposizioni contenute nel provvedimento in esame, e in particolare il differimento del cosiddetto switch-off all'anno 2012, siano state effettivamente inserite nel disegno di legge finanziaria 2008 presentato al Senato.

Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) ritiene opportuno sollecitare l'audizione del ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni, da parte delle Commissioni per conoscere i provvedimenti inseriti dal governo all'interno della manovra finanziaria in materia televisiva e di sostegno alle produzioni audiovisive e cinematografiche. Osserva altresì che il disegno di legge finanziaria contiene anche una disposizione relativa alla cosiddetta rottamazione dei televisori che è stata ignorata dai precedenti interventi dei colleghi di opposizione. Giudica, infine, molto grave la proroga al 2012 dello switch off dall'analogico al digitale.

Davide CAPARINI (LNP), riprendendo le considerazioni già svolte dal deputato Sanza, rappresenta l'esigenza che il Governo faccia chiarezza sulle ragioni che hanno condotto a introdurre nel disegno di legge finanziaria 2008, oltre al differimento al 2012 dello switch-off, anche le disposizioni relative alla «rottamazione dei televisori analogici» e al comparto dell'audiovisivo, atteso che il trasferimento di tali norme in altro strumento legislativo si traduce, di fatto, in uno svuotamento di contenuti del provvedimento attualmente all'esame delle Commissioni.

Mario BARBI (Ulivo) invita i deputati dei gruppi di opposizione testé intervenuti a tenere conto del rilevante lavoro di approfondimento posto in essere dalle Commissioni VII e IX sul disegno di legge n. 1825 e, conseguentemente, a prendere atto che è ormai giunto il momento di completare l'esame degli emendamenti. Peraltro, la mancata approvazione in tempi ravvicinati del provvedimento rischia di esporre l'Italia al pagamento di forti sanzioni pecuniarie alla Commissione europea. Quanto poi alle motivazioni che hanno determinato l'introduzione del differimento al 2012 dello swicth-off anche nell'ambito del disegno di legge finanziaria 2008, ritiene che si sia trattato di un atto di responsabilità del Governo che, di fronte al prolungarsi dell'esame del provvedimento in titolo da parte delle Commissioni, ha ritenuto comunque necessario utilizzare anche un altro strumento legislativo per realizzare un intervento di particolare importanza. Conclusivamente, ritiene che le Commissioni debbano sollecitamente procedere alla conclusione dell'esame degli emendamenti sul provvedimento in titolo, auspicando altresì che la Conferenza dei presidenti di gruppo possa al più presto procedere alla necessaria integrazione del programma dei lavori dell'Assemblea.

Pietro FOLENA (RC-SE), relatore per la VII Commissione, alla luce degli interventi svolti, rileva che sono state già esaminate dalle Commissioni le parti più significative del disegno di legge in esame, osservando che non si può pregiudizialmente impedire la trasposizione di norme in esso contenute all'interno del disegno di legge finanziaria per il 2007. Aggiunge in ogni caso che un eventuale confronto sui punti rilevati dai colleghi Bono e Giulietti potrebbe essere senz'altro utile, anche attraverso lo svolgimento di un'apposita audizione da prevedere nel corso della prossima settimana, senza peraltro che questo incida in alcun modo sulla prosieguo dei lavori delle Commissioni sul provvedimento in esame.
Manifesta peraltro sconcerto per la decisione dalla Conferenza dei presidenti di gruppo assunta, la settimana scorsa, di non inserire nel programma dei lavori dell'Assemblea la discussione del disegno di legge in esame. Ricorda infatti che la Commissione europea ha avviato nei confronti dell'Italia una procedura d'infrazione, richiedendo espressamente una correzione della legge Gasparri entro il mese di ottobre; un ulteriore ritardo nell'approvazione del provvedimento rischia quindi di esporre il Governo ad una pesante


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condanna anche dal punto di vista finanziario. In qualità di relatore, sottolinea quindi il suo massimo impegno a concludere fin dalla prossima settimana l'esame preliminare del disegno di legge, auspicando peraltro che nella prossima riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo si possa reinserire il provvedimento in esame nel calendario dei lavori dell'Assemblea.

Emerenzio BARBIERI (UDC) ritiene che non vi sia ragione di accelerare la conclusione dell'esame preliminare del provvedimento, visto che l'avvio del suo esame in Assemblea non è stato ancora previsto.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI tiene in primo luogo a precisare che il Governo, pur prendendo parte con un suo rappresentante alle riunioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, non ha la facoltà di predisporre il programma dei lavori delle assemblee parlamentari. Il mancato inserimento del disegno di legge n. 1825 nell'arco temporale dei lavori dell'Assemblea per il periodo ottobre-dicembre 2007 appare effettivamente incongruo rispetto all'urgenza di adottare le modifiche alla normativa in materia radiotelevisiva richieste dalla Commissione europea e lo stesso Ministro Gentiloni ha già avuto modo di esprimere il suo rammarico per tale decisione, auspicando che la stessa possa essere rivista al più presto. Intende poi chiarire che nel disegno di legge finanziaria 2008 sono presenti solo talune disposizioni recate dal provvedimento in titolo, che peraltro hanno già formato oggetto di un ampio dibattito da parte delle Commissioni. Si tratta, in particolare, della messa fuori commercio dei televisori a tecnologia analogica, tema proposto dai gruppi sia di maggioranza che di opposizione. Sono in secondo luogo previsti sostegni al settore dell'audiovisivo, con particolare riferimento alle opere del cinema italiano e europeo. Da ultimo, constatata la pratica impossibilità di procedere allo switch-off entro il 31 dicembre 2008, nel disegno di legge finanziaria è stato previsto il differimento al 2012 del termine finale per il passaggio al digitale. Assicura infine il presidente Folena e il deputato Giulietti che si farà carico di rappresentare al Ministro delle comunicazioni la richiesta di una sua audizione sul complesso delle iniziative normative in materia di cinema e, più in generale, di settore audiovisivo.

Silvano MOFFA (AN) ritiene che l'intervento del rappresentante del Governo non abbia in alcun modo dissipato le perplessità manifestate dai deputati dei gruppi di opposizione precedentemente intervenuti, sia perché alla mancata iscrizione del provvedimento nel programma dei lavori dell'Assemblea dovrebbe logicamente conseguire un maggiore approfondimento da parte delle Commissioni VII e IX sulle questioni problematiche ancora aperte e sia, soprattutto, per l'incomprensibilità della decisione del Governo di introdurre nel disegno di legge finanziaria 2008 disposizioni che avrebbero dovuto essere lasciate nell'ambito del provvedimento in esame, per non vanificare il lavoro istruttorio sinora compiuto, a fronte della mancata previsione, sempre nei nuovi documenti finanziari, di quelle norme che, effettivamente, rivestono maggiore urgenza, ossia le novelle alla legge n. 112 del 2004 richieste dalla Commissione europea con la procedura di infrazione avviata nei confronti dell'Italia.

Angelo Maria SANZA (FI), nel condividere l'orientamento testé espresso dal deputato Moffa, non può non evidenziare la contraddizione insita, da un lato, nella richiesta, anche oggi formulata dal Governo e dalla maggioranza, di procedere ad una rapida approvazione del disegno di legge n. 1825, al fine di regolarizzare la posizione dell'Italia rispetto alla procedura di infrazione e, dall'altro, nella decisione di non includere nel disegno di legge finanziaria 2008 quelle stesse disposizioni per la cui approvazione si invoca l'urgenza.

Le Commissioni passano quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5.


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Emerenzio BARBIERI (UDC) sottoscrive l'emendamento De Laurentiis 5.108 auspicando che i relatori riconsiderino il parere espresso.

Angelo Maria SANZA (FI), nel condividere la richiesta di chiarimenti avanzata dal deputato Barbieri, sottoscrive l'emendamento 5.108 De Laurentiis.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI conferma il parere contrario del Governo sull'emendamento 5.108 De Laurentiis, volto a sostituire interamente l'articolo 5 del provvedimento, facendo peraltro presente che la stessa proposta emendativa reca un erroneo riferimento ad un nuovo comma 9-bis dell'articolo 43 del decreto legislativo n. 177 del 2005.

Le Commissioni respingono l'emendamento 5.108 De Laurentiis.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI presenta una proposta di nuova formulazione dell'emendamento 5.10 Falomi (vedi allegato).

Antonello FALOMI (RC-SE) accoglie la proposta di nuova formulazione del suo emendamento 5.10.

Michele Pompeo META, presidente e relatore per la IX Commissione, avverte che, alla luce del contenuto dell'emendamento 5.10 Falomi (nuova formulazione), alla sua votazione si procederà nell'ambito dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 6.

Davide CAPARINI (LNP), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento 5.103 Romani, dichiara il suo voto favorevole, in quanto lo stesso fa venire meno l'impianto sanzionatorio recato dall'articolo 5, che appare eccessivamente oneroso per le imprese interessate, oltre che sproporzionato e inapplicabile, quasi a rivelare un sotteso intento punitivo.

Le Commissioni respingono l'emendamento 5.103 Romani.

Angelo Maria SANZA (FI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento *5.104 Romani, di cui è cofirmatario, invitando il rappresentante del Governo a modificare il parere contrario, alla luce dell'esigenza che alle imprese sia comunque consentita, prima della chiusura di procedimenti volti ad accertare l'esistenza di situazioni lesive del pluralismo, la presentazione di impegni volti a eliminare o prevenire tali violazioni.

Emerenzio BARBIERI (UDC) illustra le finalità del suo emendamento 5.3 volto a consentire alle imprese, nei cui confronti l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni abbia avviato procedimenti diretti ad accertare situazioni di rischio per il pluralismo televisivo, di presentare impegni volti a prevenire o eliminare tale rischio.

Silvano MOFFA (AN), intervenendo per dichiarazione di voto sul suo emendamento *5.105, ne raccomanda l'approvazione, invitando il rappresentante del Governo a tenere conto della ragionevolezza dei chiarimenti testé forniti dal deputato Sanza.

Marco BELTRANDI (RosanelPugno) dichiara il suo voto contrario sugli identici emendamenti *5.3 Barbieri, *5.104 Romani e *5.105 Moffa, ritenendo che concedere alle imprese sospettate di tenere comportamenti lesivi del pluralismo la possibilità di assumere impegni atti a correggere tali violazioni significherebbe far venire meno il deterrente costituito dalla previsione di una sanzione per quegli stessi comportamenti.

Sergio PIZZOLANTE (FI) fa presente che la ratio degli identici emendamenti *5.3 Barbieri, *5.104 Romani e *5.105 Moffa è ravvisabile nel tentativo, da parte dei gruppi di opposizione, che in precedenti parti dell'articolato hanno lamentato l'ingerenza del provvedimento sulle attività e sui bilanci delle imprese televisive, di recuperare in favore delle imprese stesse la possibilità di aprire un dialogo con i soggetti istituzionali, assumendosi specifici


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impegni preventivi volti ad eliminare ogni ipotetico rischio di lesione del pluralismo.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI conferma il parere contrario del Governo sugli identici emendamenti *5.3 Barbieri, *5.104 Romani e *5.105 Moffa, in quanto la loro eventuale approvazione farebbe venire meno l'intero impianto sanzionatorio previsto dall'articolo 5.

Nicola BONO (AN) propone di trasformare l'emendamento Moffa 5.105 da sostitutivo dei commi 2, 3, 4 e 5 dell'articolo 5 in aggiuntivo ai suddetti commi.

Il sottosegretario Luigi VIMERCATI ritiene che la proposta testé formulata dal deputato Bono potrà essere più propriamente approfondita nella fase di esame del provvedimento da parte dell'Assemblea.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti *5.3 Barbieri, *5.104. Romani e *5.105. Moffa.

Michele Pompeo META, presidente e relatore per la IX Commissione, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento 5.9 Sgobio; si intende che vi abbiano rinunciato.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI presenta una proposta di nuova formulazione degli identici emendamenti *5.1 Giulietti, *5.7. Balducci, *5.11. Sasso, *5.101. Carbonella, *5.107. Carra e *5.109 Pedrini (vedi allegato).

Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) osserva che le sanzioni, oltre ad un aspetto punitivo nei confronti di chi ha trasgredito le regole, hanno un carattere protettivo nei confronti degli utenti. Chiede al rappresentante del Governo di conoscere la motivazione tecnica della riformulazione del suo emendamento *5.1 che, comunque, condivide nella prima parte. Esprime, invece perplessità sull'eliminazione del riferimento alla destinazione delle somme eccedenti al fondo per l'emittenza locale la cui approvazione favorirebbe il pluralismo del sistema d'informazione.

Davide CAPARINI (LNP) ritiene che la nuova formulazione proposta dal Governo degli identici emendamenti *5.1 Giulietti, *5.7. Balducci, *5.11. Sasso, *5.101. Carbonella, *5.107. Carra e *5.109 Pedrini renda la disposizione di difficile applicazione, con riferimento alla difficoltà insita nella verifica che la sanzione sia effettivamente superiore al beneficio economico ivi richiamato.

Egidio Enrico PEDRINI (IdV), intervenendo con riferimento al suo emendamento *5.109, concorda con l'orientamento espresso dal deputato Giulietti, ritenendo la nuova formulazione proposta dal Governo carente sotto il profilo della destinazione delle somme ivi previste.

Silvano MOFFA (AN) ritiene preferibile e più comprensibile l'originaria formulazione degli identici emendamenti *5.1 Giulietti, *5.7. Balducci, *5.11. Sasso, *5.101. Carbonella, *5.107. Carra e *5.109 Pedrini e condivide le perplessità del deputato Caparini circa la difficoltà di procedere al calcolo del beneficio economico ivi previsto.

Michele Pompeo META, presidente e relatore per la IX Commissione, propone, d'accordo con il relatore per la VII Commissione, che si proceda all'accantonamento degli identici emendamenti *5.1 Giulietti, *5.7. Balducci, *5.11. Sasso, *5.101. Carbonella, *5.107. Carra e *5.109 Pedrini.

Le Commissioni consentono.

Michele Pompeo META, presidente e relatore per la IX Commissione, avverte che l'emendamento **5.2 Giulietti è stato ritirato e constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti **5.4 Sasso, **5.5. Balducci e **5.102 Carbonella; si intende che vi abbiano rinunciato.


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Egidio Enrico PEDRINI (IdV) chiede al Governo di rivedere il parere contrario espresso sul suo emendamento 5.106.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI si rimette ai relatori in ordine all'emendamento 5.106 Pedrini.

Michele Pompeo META, presidente e relatore per la IX Commissione, esprime, anche a nome del relatore per la VII Commissione, parere favorevole sull'emendamento 5.106 Pedrini.

Le Commissioni approvano l'emendamento 5.106 Pedrini.

Il sottosegretario, Luigi VIMERCATI presenta una proposta di nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.01 del relatore per la VII Commissione (vedi allegato).

Pietro FOLENA (RC-SE), relatore per la VII Commissione, osserva che la formulazione originaria del suo articolo aggiuntivo è molto chiara ed ha la finalità di impedire l'utilizzo delle nuove tecnologie per limitare i diritti e le capacità degli utenti radiotelevisivi. La riformulazione proposta dal Governo demanda all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l'individuazione delle modalità per assicurare questo principio.

Davide CAPARINI (LNP), nel condividere l'orientamento espresso dal relatore per la VII Commissione, che ha inteso introdurre norme di tutela per gli utenti delle trasmissioni in tecnologia digitale, lo invita comunque a riformulare ulteriormente il suo articolo aggiuntivo al fine di conferirgli una più chiara finalità di garanzia dei diritti e delle capacità degli utenti del servizio radiotelevisivo.

Pietro FOLENA (RC-SE), relatore per la VII Commissione, propone un'ulteriore riformulazione del suo articolo aggiuntivo volta a sostituire le parole «non possono» con la parola «devono», nonché la parola «diminuire» con «garantire i medesimi» (vedi allegato).

Angelo Maria SANZA (FI) esprime apprezzamento per l'accoglimento, da parte del relatore per la VII Commissione, della richiesta di ulteriore riformulazione avanzata dal deputato Caparini.

Nicola BONO (AN) concorda con l'ulteriore riformulazione proposta dal presidente Folena, dichiarando, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Folena 5.01 (ulteriore riformulazione).

Emerenzio BARBIERI (UDC) dichiara voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Folena 5.01 (ulteriore riformulazione).

Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 5.01 del Relatore per la VII Commissione (ulteriore riformulazione).

Michele Pompeo META (Ulivo), presidente e relatore per la IX Commissione, essendo imminente l'inizio di votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.55.