II Commissione - Resoconto di marted́ 11 dicembre 2007


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SEDE REFERENTE

Martedì 11 dicembre 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 15.10.

Misure contro le molestie insistenti e la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale.
C. 1249-ter Bianchi, C. 1639 De Simone, C. 1819 Lussana, C. 1901 Codurelli, C. 2033 Brugger, C. 2066-ter Incostante, C. 2101-ter Mura, C. 2169-ter Governo e C. 2781 Cirielli.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 novembre 2007.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, avverte che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi al testo unificato adottato come testo base dalla Commissione nella seduta del 14 novembre scorso (vedi allegato 1). Prima che sia espresso il parere di competenza sulle proposte emendative, avvisa che l'onorevole Costa ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori.

Enrico COSTA (FI) ritiene che prima di passare all'esame degli emendamenti il Governo debba precisare quale sia la propria posizione in relazione all'articolo 3 del testo unificato, recante disposizioni in materia di omofobia. Sottolinea l'esigenza che il Governo fornisca tali chiarimenti alla luce della circostanza che una disposizione del medesimo tenore è stata inserita dal Senato nel decreto legge in materia di sicurezza attualmente all'esame delle Commissioni I e II riunite della Camera. Ricorda che successivamente all'approvazione da parte del Senato delle disposizioni sull'omofobia, il Ministro con i rapporti con il Parlamento ha dichiarato ufficialmente che il Governo, attraverso proposte emendative,


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avrebbe chiesto alla Camera di sopprimere tali disposizioni, anche in considerazione di un errore materiale contenuto nel testo approvato. A tale proposito ritiene che la Commissione giustizia prima di procedere all'esame di un testo unificato che contiene anche disposizioni sull'omofobia debba essere nelle condizioni di conoscere quale sia la reale intenzione del Governo circa le disposizioni sulla medesima materia contenute nel decreto legge sulla sicurezza. A suo parere sarebbe opportuno sopprimere la disposizione introdotta dal Senato nel decreto legge e consentire alla Commissione giustizia di proseguire l'esame delle disposizioni in materia di omofobia contenute nel testo unificato nell'esame.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, prima di dare la parola al rappresentante del Governo, sottolinea l'esigenza che la Commissione giustizia esamini le disposizioni in materia di omofobia in relazione ad un unico procedimento legislativo, in quanto sarebbe del tutto incongruo che la Commissione procedesse all'esame di una medesima materia nell'ambito di diversi procedimenti legislativi. Nel caso in questione la Commissione potrà intanto esaminare gli articoli 1 e 2 del testo unificato, aventi questi ad oggetto la materia delle molestie insistenti. Una volta che si sarà concluso l'esame di tale materia si potrà passare all'esame dell'articolo 3 relativo all'omofobia tenendo conto dell'andamento dell'esame del decreto legge in materia di sicurezza.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI, dopo aver dichiarato di condividere l'intervento del presidente della Commissione, dichiara che nella seduta odierna esprimerà il parere anche sugli emendamenti presentati sull'articolo 3, il quale peraltro riproduce fedelmente l'articolo 18 del disegno di legge n. 2169 del Governo in materia di violenza sessuale.

Franco GRILLINI (Misto-Socp.C) ritiene che non vi sia alcuna interferenza tra il testo all'esame delle Commissioni riunite I e II ed il testo unificato all'esame della II Commissione, in quanto, a causa di un errore tecnico, le disposizioni in materia di omofobia contenute nel primo testo in realtà si riferiscono a tutt'altra materia. Ciò significa che la II Commissione deve comunque procedere all'esame delle disposizioni in materia di omofobia contenute nel testo unificato.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Pecorella 1.1, Contento 1.63, in relazione alla sola seconda parte, Samperi 1.57 e 1.12, Bongiorno 1. 19, Samperi 1.24, Bongiorno 2.2, Suppa 2.14, Samperi 2.3 e 2.4, Contento 2.15, Lussana 2.12, Pecorella 2.5, Samperi 2.8 e 2.9 e Lussana 2.01 nonché sull'articolo aggiuntivo Lussana 3.06.
Si rimette alla Commissione sugli emendamenti Pecorella 1.13, Bertolini 1.54, Pecorella 1.14, Balducci 1.53, Bertolini 1.56, Contento 1.62, Pecorella 1.20, Bongiorno 3.5, Cirielli 3.6, Bertolini 3.68, Lussana 3.54, Palomba 3.7, Mazzoni 3.8, Cirielli 3.12, Bertolini 3.59, Mazzoni 3.13, Capotosti 3.47, Cirielli 3.18, Bertolini 3.61, Capotosti 3.49, Mazzoni 3.19 e 3.36, Bertolini 3.100, Cirielli 3.40, Capotosti 3.51, Cirielli 3.43, Bertolini 3.66, Capotosti 3.52, Mazzoni 3.41, Cirielli 3.42, Samperi 3.01 e 3.02, Bimbi 3.04 e 3.05.
Chiede chiarimenti sull'emendamento Suppa 2.11 e invita al ritiro sui restanti emendamenti.
Esprime parere contrario sugli emendamenti Lussana 1.31 1.32, 1. 33, 1.34 e 1.35, Contento 1.63 prima parte, Bongiorno 1.3, Deiana 1.5, 1.6 e 1.9, Pecorella 1.15, Deiana 1.16, Bertolini 1.55, Bongiorno 1.18, Lussana 1.40, Bongiorno 1.23, Contento 1.61, Lussna 1.47, 1.45 e 1.46, Pecorella 1.27, Suppa 1.48, Pecorella 1.28 e 1.29, Suppa 2.14, Bongiorno 2.7, Cirielli 3.1, Mazzoni 3.2, Bertolini 3.67, Lussana 3.53 Mazzoni 3.3, Bertolini 3.71, Cirielli 3.4 e 3.11, Lussana 3.59 e 3.60, Bertolini 3.74 e 3.58, Mazzoni, 3.10 e 3.14, Lussana 3. 55, Bertolini 3.69, Lussana 3.61, Cirielli 3. 16, Bertolini 3.75,


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Mazzoni 3.17, Bertolini 3.60, Mazzoni 3.23, Bertolini 3.70, Lussana 3.56, Cirielli 3.21, Bertolini 3.76, Mazzoni 3.22, Bertolini 3.62, Cirielli 3.24, Bertolini 3.63, Capotosti 3.50, Mazzoni 3.25, Cirielli 3.26, Mazzoni 3.27, Lussana 3.57, Bertolini 3.72, Mazzoni 3.30, 3.31, 3.34, 3.32, 3.35, 3.36, 3.37, 3.33 e 3.38, Cirielli 3.39, Bertolini 3.77, Mazzoni 3.35, Mazzoni 3.36, Cirielli 3.40, Lussana 3.58, Mazzoni 3.44, Bongiorno 3.38, Cirielli 3.45, Bertolini 3.78, Mazzoni 3.39, Bertolini 3.65, Mazzoni 3.46.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI esprime parere favorevole sugli emendamenti Pecorella 1.2, Samperi 1.57, Deiana 1.6, Suppa 1.10, Samperi 1.11, Balducci 1.53 nella seconda parte, Pecorella 1.15, Deiana 1.16, Bertolini 1.55, Suppa 1.49, Lussana 1.45, Samperi 2.4, Contento 2.15, Samperi 2.6 e 2.8.
Si rimette alla Commissione sugli emendamenti Lussana 1.40, Suppa 2.11.
Esprime parere contrario sugli emendamenti Lussana 1.31 1.32, 1. 33, 1.34 e 1.35, Pecorella 1.1, Balducci 1.50, Contento 1.63, Balducci 1.51, Lussana 1.36, Balducci 1.52, Bongiorno 1.3, Pecorella 1.4, Deiana 1.5, Deiana 1.6, Pecorella 1.7, Deiana 1.8 e 1.9, Pecorella 1.13, Bertolini 1.54, Lussana 1.39, 1.38 e 1.37, Samperi 1.12, Pecorella 1.14, Balducci 1.53 prima parte, Deiana 1.17, Bongiorno 1.18, Contento 1.62, Bertolini 1.56, Bongiorno 1.19, Pecorella 1.20, Suppa 1.21, Bongiorno 1.23, Contento 1.61, Samperi 1.24, Pecorella 1.25, Deiana 1.26, Lussana 1.41, 1.42, 1.44, 1.43, 1.47, 1.45 e 1.46, Pecorella 1.27, Suppa 1.48, Pecorella 1.28, Bimbi 1.29, Pecorella 2.1, Bongiorno 2.2, Suppa 2.14, Samperi 2.10, Samperi 2.3, Contento 2.15, Lussana 2.12, Bongiorno 2.7, Pecorella 2.5, Samperi 2.9, Lussana 2.01, Cirielli 3.1, Mazzoni 3.2, Bertolini 3.67, Lussana 3.53, Mazzoni 3.3, Bertolini 3.71, Cirielli 3.4, Bongiorno 3.5, Cirielli 3.11, Bertolini 3.68, Lussana 3.54, Palomba 3.7, Mazzoni 3.8, Cirielli 3.11, Lussana 3.59 e 3.60, Bertolini 3.74 e 3.58, Mazzoni, 3.10, Cirielli 3.12, Bertolini 3.59, Mazzoni 3.13, Capotosti 3.47, Mazzoni 3.14, Lussana 3.55, Bertolini 3.69, Lussana 3.61, Cirielli 3.16, Bertolini 3.75, Mazzoni 3.17, Bertolini 3.60, Cirielli 3.18, Bertolini 3.61, Capotosti 3.49, Mazzoni 3.19 e 3.23, Bertolini 3.70, Lussana 3.56, Cirielli 3.21, Bertolini 3.76, Mazzoni 3.22, Bertolini 3.62, Cirielli 3.24, Bertolini 3.63, Capotosti 3.50, Mazzoni 3.25, Cirielli 3.26, Mazzoni 3.27, Lussana 3.57, Bertolini 3.72, Mazzoni 3.30, 3.31, 3.34, 3.32, 3.35, 3.36, 3.37, 3.33 e 3.38, Cirielli 3.39, Bertolini 3.77, Mazzoni 3.35 e 3.36, Bertolini 3.100, Cirielli 3.40, Capotosti 3.51, Cirielli 3.43, Bertolini 3.73, Lussana 3.58, Mazzoni 3.44, Bongiorno 3.38, Cirielli 3.45, Bertolini 3.78, Mazzoni 3.39, Bertolini 3.65, Mazzoni 3.46, Bertolini 3.66, Capotosti 3.59, Mazzoni 3.41, Cirielli 3.42, Suppa 3.01, Samperi 3.02 e 3.03, Bimbi 3.04 e 3.05, Lussana 3.06, Capotosti tit.1.

Gino CAPOTOSTI (Pop-Udeur), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che la Commissione giustizia stia esaminando una disposizione che in realtà verrà superata da quella contenuta nel decreto legge in materia di sicurezza e che, pertanto, sia opportuno fissare un nuovo termine per la presentazione degli emendamenti che tenga conto della nuova disposizione in materia di omofobia che in breve sarà inserita nell'ordinamento.

Giuseppe CONSOLO (AN) invita la Commissione ad accantonare gli emendamenti riferiti agli articoli 1 e 2 per poter così sopprimere l'articolo 3, avente ad oggetto la materia dell'omofobia contenuta nel decreto legge all'esame delle Commissioni riunite I e II.

Paola BALDUCCI (Verdi) dichiara di non essere d'accordo con la proposta di accantonamento formulata dall'onorevole Consolo, ritenendo opportuno procedere intanto all'esame degli emendamenti in materia di molestie insistenti.

Giancarlo LAURINI (FI) dichiara di condividere la proposta di accantonamento formulata dall'onorevole Consolo, in quanto la preventiva soppressione dell'articolo 3


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renderebbe più celere l'iter legislativo relativo alle molestie insistenti.

Enrico COSTA (FI) ritiene che la materia dell'omofobia non debba essere trattata nell'ambito del decreto legge sicurezza, quanto piuttosto in relazione al testo unificato in esame.

Manlio CONTENTO (AN), alla luce del parere contrario espresso dal rappresentante del Governo in relazione agli emendamenti riferiti all'articolo 3, ritiene che sia politicamente necessario un intervento del Ministro della giustizia in Commissione con il quale sia chiarita la posizione del Governo. Ricorda infatti che quest'ultimo ha dichiarato espressamente di essere favorevole alla soppressione delle disposizioni in materia di omofobia contenute nel testo del decreto legge sicurezza così come modificato dal Senato. La contrarietà del Ministro della giustizia in ordine a tali disposizioni era dovuta ad una contrarietà di natura sostanziale e non legata alla circostanza che il testo del Senato contenesse degli errori tecnici. Nella seduta odierna un rappresentante della Commissione giustizia ha ufficialmente dichiarato il favore del dicastero da lui rappresentato in relazione ad una disposizioni che ha il medesimo contenuto della norma approvata dal Senato.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene che la Commissione debba prima procedere all'esame delle disposizioni delle molestie insistenti, e poi, all'esito dell'esame del decreto legge in materia di sicurezza, a quelle sulla omofobia.

Pino PISICCHIO, presidente, ricordando che alle ore 16 sono convocate le Commissioni riunite II e X per esaminare i provvedimenti in materia di professioni, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 17.10.

Patrizia PAOLETTI TANGHERONI (FI) rileva che gli interventi di cui agli articolo 1 e 2 rappresentano una vera e propria emergenza sociale, mentre con l'articolo 3 si intende affermare una, sia pure rilevante, questione di principio. Lo svolgimento del dibattito in Commissione ha dimostrato che affrontare contestualmente le due questioni, entrambe degne della massima considerazione, comporta dei ritardi intollerabili. Ritiene quindi che si debba procedere con la massima rapidità per approvare la parte del testo relativa alle molestie, sottolineando come le donne non possano essere vittime anche dei predetti ritardi.

Franco GRILLINI (Misto-Socp.C) invita i colleghi dell'opposizione a non riaprire questioni già definite e superate, sottolineando come il testo debba essere esaminato ed approvato integralmente. Lo strumento per accelerare l'iter di approvazione del provvedimento non è e non può essere uno stralcio, un accantonamento o la soppressione dell'articolo 3, bensì eventualmente l'esame in sede legislativa. La responsabilità dei ritardi non può essere certo imputata a chi sostiene la necessità di introdurre un'adeguata tutela contro l'omofobia, ma semmai di che non ha reso possibile l'esame in sede legislativa.
Quanto alla asserita contraddizione tra il provvedimento in esame e il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 181 del 2007, all'esame delle Commissioni riunite I e II, sottolinea come nel secondo sussista un errore tecnico che rende l'articolo 1-bis sostanzialmente inutile e come tale articolo addirittura determini l'abrogazione di una parte della legge Mancino.

Enrico COSTA (FI) sottolinea che oggi, nel corso della seduta delle Commissioni riunite I e II relativa all'esame del disegno di legge C. 3292, dopo che dal dibattito è emerso che l'articolo 1-bis è affetto da un errore tecnico che lo rende sostanzialmente inapplicabile, il Governo non abbia fatto chiarezza su quali siano i suoi intendimenti.


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Una precisa presa di posizione del Governo sarebbe stata necessaria anche per orientare i lavori della Commissione Giustizia in relazione al provvedimento in esame.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, precisa che il Governo fornirà tutti i chiarimenti richiesti nel corso della seduta delle Commissioni riunite I e II prevista per domani. Invita quindi la Commissione a proseguire l'esame degli emendamenti.

Manlio CONTENTO (AN) fa propri gli emendamenti Lussana 1.31, 1.32, 1.33, 1.34 e 1.35. Chiede quindi al Presidente chiarimenti sulla prosecuzione dei lavori della Commissione.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, precisa che la Commissione proseguirà l'esame degli emendamenti per circa un'ora e quindi il seguito dell'esame sarà rinviato alla seduta di domani.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lussana 1.31, 1.32, 1.33, 1.34 e 1.35.

Enrico COSTA (FI) fa proprio l'emendamento Pecorella 1.1 e ne raccomanda l'approvazione, sottolineando l'importanza del dolo specifico nella determinazione della fattispecie.

Rosa SUPPA (PD-U) ritiene che l'introduzione del dolo specifico restringa eccessivamente l'ambito di applicazione della fattispecie.

Manlio CONTENTO (AN) non ritiene opportuna l'introduzione dell'elemento del dolo specifico, poiché escluderebbe la punibilità per molti comportamenti materialmente riconducibili alla fattispecie. Chiede quindi al relatore chiarimenti, avendo egli espresso parere favorevole sull'emendamento Pecorella 1.1.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, ritiene che una qualificazione ulteriore in termini di dolo specifico possa determinare un'opportuna restrizione della fattispecie.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI ritiene superflua l'introduzione del dolo specifico, inteso quale fine persecutorio della condotta, dal momento che la disposizione in esame qualifica una serie di fattispecie che sono di per sé, oggettivamente, persecutorie.

Enrico COSTA (FI) ritira l'emendamento Pecorella 1.1, pur ribadendo che la specificazione in termini di dolo specifico avrebbe valore rafforzativo.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI, con riferimento all'emendamento Pecorella 1.2, ritiene che l'espressione «con qualunque mezzo» sia tautologica.

Manlio CONTENTO (AN) considera più corretta l'espressione «in qualsiasi modo» e ritiene che l'emendamento dovrebbe essere accantonato.

Rosa SUPPA (PD-U) concorda sull'opportunità di accantonare l'emendamento Pecorella 1.2.

Paola BALDUCCI (Verdi) sottolinea come nell'ordinamento tedesco, per evitare di lasciare al giudice un margine interpretativo troppo ampio, la condotta relativa allo stalking sia descritta in modo estremamente analitico.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, propone di accantonare gli emendamenti Pecorella 1.2. e Balducci 1.50.

La Commissione approva la proposta di accantonamento del Presidente.

Manlio CONTENTO (AN) illustra il suo emendamento 1.63, sottolineando l'importanza di descrivere con maggiore oggettività gli effetti della condotta sulla vittima degli atti persecutori.


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Enrico COSTA (FI) valuta positivamente l'utilizzo del termine «sofferenza» in luogo del termine «disagio», che appare generico.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI modificando il proprio precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 1.63., che rende la fattispecie maggiormente determinata, eliminando termini ed espressioni generici come «rilevante» e «modi di vivere».

Emilia Grazia DE BIASI (PD-U) ritiene preferibile l'espressione «modo di vivere» e non quella utilizzata nell'emendamento in esame, che fa riferimento alle «abitudini di vita». Ricorda che gli atti persecutori hanno la caratteristica di limitare la libertà della vittima e quindi appare più appropriato fare riferimento al «modo di vivere».

Enrico COSTA (FI) sottolinea l'importanza di non utilizzare termini generici che si prestino a valutazioni diverse in situazioni del tutto analoghe.

Rosa SUPPA (PD-U) pur valutando favorevolmente la ratio dell'emendamento Contento 1.63, sottolinea come lo stesso sembri espungere una parte importante dell'articolo 1 e, segnatamente, quella che fa riferimento alla sicurezza personale della «persona vicina». Ritiene quindi che l'emendamento potrebbe essere riformulato ed integrato.

Manlio CONTENTO (AN) si dichiara disponibile ad una riformulazione dell'emendamento, che potrebbe recepire il contenuto dell'emendamento Samperi 1.57, che fa riferimento alle persone legate da «relazione affettiva».

Enrico COSTA (FI) ritiene che la riformulazione dovrebbe recepire il contenuto dell'emendamento Deiana 1.6, che appare maggiormente determinato, riferendosi ai prossimi congiunti e alle persone che con la vittima convivono stabilmente.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, sottolinea come il riferimento alla convivenza rischi di restringere eccessivamente il campo di applicazione della norma.

Luigi COGODI (RC-SE) concorda con l'onorevole Costa, ritenendo opportuno adottare la formulazione dell'emendamento Deiana 1.6.

Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE) ritiene che la riformulazione debba fare riferimento tanto ai prossimi congiunti e alle persone che con la vittima convivono stabilmente, quanto alle persone legate da relazione affettiva.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI evidenzia l'opportunità di evitare un eccessivo numero di specificazioni nella riformulazione dell'emendamento Contento 1.63.

Rosa SUPPA (PD-U) sottolinea l'opportunità di fare riferimento ad un legame affettivo stabile.

Marilena SAMPERI (PD-U) ritiene che l'emendamento debba essere riformulato anche sopprimendo l'aggettivo «grave», riferito alla sofferenza provocata alla vittima.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, invita l'onorevole Contento ad esprimersi sulle proposte di riformulazione del suo emendamento 1.63.

Manlio CONTENTO (AN) accoglie, sia pure con qualche riserva, la proposta di riformulazione dell'onorevole Samperi, volta alla soppressione dell'aggettivo «grave». Con riferimento alle proposte di riformulazione degli onorevoli Costa, Cogodi e Guadagno, evidenzia come il riferimento alle persone legate da relazione affettiva sia tale da comprendere anche prossimi congiunti e le persone che convivono stabilmente con la vittima. Riformula quindi l'emendamento 1.63 nel senso che la condotta persecutoria debba suscitare nella vittima una sofferenza psichica


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o un fondato timore per la incolumità propria o di persona ad essa legata da relazione affettiva.

Enrico COSTA (FI) esprime la propria contrarietà sull'emendamento 1.63, come riformulato, poiché nella fattispecie rientrerebbero comportamenti di lieve entità, cui però sarebbe applicata una pena molto severa.

La Commissione approva l'emendamento Contento 1.63 (nuova formulazione).

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, avverte che, in considerazione dell'approvazione dell'emendamento Contento 1.63 (nuova formulazione), non saranno posti in votazione gli emendamento Lussana 1.36, Balducci 1.52, Bongiorno 1.3, Pecorella 1.4, Deiana 1.5, Samperi 1.57, Deiana 1.6, Pecorella 1.7, Deiana 1.8 e 1.9, Suppa 1.10 e Samperi 1.11.
Pone in votazione gli emendamenti Pecorella 1.2 e Balducci 1.50, precedentemente accantonati.

La Commissione approva l'emendamento Pecorella 1.2.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, avverte che, in conseguenza dell'approvazione dell'emendamento Pecorella 1.2, l'emendamento Balducci 1.50 non sarà posto in votazione. Rileva quindi che il prossimo emendamento da esaminare, Pecorella 1.13, pone la delicatissima questione della procedibilità d'ufficio o a querela di parte del delitto in esame, sulla quale occorre riflettere con estrema attenzione. Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

Disposizioni penali contro il grave sfruttamento dell'attività lavorativa e interventi per contrastare lo sfruttamento di lavoratori irregolarmente presenti sul territorio nazionale.
C. 2784, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 novembre 2007.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di testo base elaborata alla luce del dibattito svoltosi in Commissione e in Comitato ristretto (vedi allegato 2).

Marilena SAMPERI (PD-U), relatore, invita la Commissione ad adottare il testo base del disegno di legge C. 2784, approvato dal Senato il cui contenuto tiene conto degli interventi che si sono finora svolti sul testo trasmesso dal Senato.

Manlio CONTENTO (AN) esprime forte perplessità sulla disposizione della proposta del testo base da lui ritenuta incostituzionale nella parte in cui si prevedono delle aggravanti per il reato di grave sfruttamento del lavoro nella sola ipotesi in cui i lavoratori siano i cittadini extracomunitari.

Pino PISICCHIO, presidente, propone di adottare come testo base il nuovo testo del disegno di legge C.2784 proposto dal relatore.

La Commissione adotta come testo base il nuovo testo del disegno di legge C. 2784 proposto dal relatore.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 18.20.