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PDL 578

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 578


 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato OSVALDO NAPOLI

Disposizione in materia di iscrizione all'anagrafe dei nuovi nati

Presentata il 9 maggio 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - L'attuazione da parte delle regioni delle direttive nazionali contenute nel piano sanitario nazionale comporta, in molti casi, la chiusura, in alcuni ospedali, di quei reparti che non raggiungono un certo numero di interventi.
      Questo è motivato da ragioni economiche e funzionali: induce risparmi consistenti a livello economico, favorisce l'integrazione e la collaborazione fra più unità ospedaliere, è garanzia di una maggiore specializzazione del personale medico che può inserirsi in un campo di azione più vasto e maturare maggiore professionalità e specializzazioni più approfondite.
      D'altro canto, però, la chiusura dei reparti di ostetricia che, in alcuni ospedali, non raggiungevano un certo numero di parti all'anno, ha causato uno spiacevole inconveniente: molte donne hanno partorito in comuni diversi da quello di residenza e, quindi, hanno dovuto iscrivere i propri figli all'anagrafe indicando come luogo di nascita non il comune dove vivono, ma il comune in cui è ubicato l'ospedale che le ha ospitate per il parto.
      Credo che sia importante modificare la normativa vigente in modo da consentire ai genitori di iscrivere il neonato all'anagrafe indicando come luogo di nascita il suo primo comune di residenza che generalmente è anche il comune di residenza di entrambi i genitori.
      Penso si debba stabilire il diritto, per chi lo desidera, di iscrivere i propri figli all'anagrafe del comune di residenza, comune che, il più delle volte, è quello dove i genitori sono nati e comunque quello in cui vivono, dove il più delle volte insistono le radici familiari perché lì sono nati e vissuti anche i genitori dei genitori.
      Il nome del proprio comune di residenza sull'atto di nascita non rappresenta un mero segno grafico ma, in quanto identificativo della persona, indica l'appartenenza ad una comunità e ad un certo tipo di cultura.
      E, per quanto attualmente ci troviamo nella grande Unione europea che ci permette di avere un confronto costruttivo e proficuo con altre culture di cui apprezziamo molte caratteristiche, credo sia importante, comunque, dare peso anche alle nostre più profonde radici.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. I genitori, al momento della dichiarazione di nascita prevista dall'articolo 30 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396, possono indicare, come luogo di nascita del neonato, anziché il comune nel cui territorio è ubicato l'ospedale dove è avvenuto il parto, il comune di residenza dei genitori al momento della nascita.


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