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PDL 757

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 757



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato CENTO

Abrogazione degli articoli da 4 a 10 della legge 5 dicembre 2005, n. 251, recante modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione

Presentata il 16 maggio 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - Nella scorsa legislatura, mentre i problemi della giustizia richiedevano, e tuttora richiedono, interventi incisivi ed un ampio consenso politico, la maggioranza del Governo Berlusconi ha approvato uno dei numerosi provvedimenti ad personam, di cui hanno beneficiato molti imputati. Si tratta della legge 5 dicembre 2005, n. 251, recante «Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione».
      Un provvedimento illogico laddove prolunga i termini di prescrizione per i reati meno gravi e li abbrevia per quelli che destano maggiore allarme sociale.
      Si tratta di un provvedimento improntato ad una logica liberticida e demagogica, che punisce il recidivo nella commissione di reati minori e aggrava la già precaria situazione delle carceri italiane, mentre, in spregio al principio di uguaglianza, garantisce l'impunità per i reati gravissimi.
      È inoltre deleterio perché peggiora la situazione delle carceri italiane in quanto ripropone modalità di applicazione della sanzione penale inconciliabili con i princìpi costituzionali: si rinuncia infatti al reinserimento dei detenuti attraverso uno
 

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stravolgimento del regime penitenziario anche sotto il profilo della concessione delle misure alternative.
      È peraltro un provvedimento parziale, un ulteriore tassello dello stravolgimento del diritto compiuto da un Governo incapace di una revisione del sistema penale, ancorché pronto a varare misure repressive a danno delle classi disagiate e ad effettuare demagogici richiami alla sicurezza.
      Per questi motivi oggi si richiede con forza l'abrogazione degli articoli da 4 a 10 della predetta legge.
 

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PROPOSTA DI LEGGE


Art. 1.

      Gli articoli da 4 a 10 della legge 5 dicembre 2005, n. 251, sono abrogati.


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