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PDL 206

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 206



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

BRUGGER, WIDMANN

Modifica all'articolo 15 della legge 8 luglio 1998, n. 230, concernente l'eliminazione dei divieti derivanti dalla scelta di obiezione di coscienza al servizio militare di leva

Presentata il 28 aprile 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si prefigge di eliminare l'ingiustizia di cui sono vittime gli obiettori di coscienza a causa di alcune disposizioni vessatorie che a seguito della riforma del servizio militare non hanno più ragione di sussistere.
      Nel corso della propria vita centinaia di migliaia di giovani hanno prestato il servizio civile sostitutivo (ai sensi della legge n. 230 del 1998 o della precedente legge n. 772 del 1972), assolvendo in tal modo agli obblighi costituzionali di partecipare alla difesa del Paese.
      Con la legge n. 230 del 1998 il legislatore ha definitivamente risolto il problema della qualificazione giuridica dell'ammissione al servizio civile sostitutivo, configurandola come diritto soggettivo e non più come interesse legittimo, ritenendo assolti anche con il servizio civile gli obblighi costituzionali di difesa della Patria, come più volte confermato dalla Corte costituzionale.
      Nel corso degli ultimi anni è profondamente mutato il modo di considerare il servizio sostitutivo civile. Quest'ultimo ha infatti conquistato pieno riconoscimento come servizio utile e valido alla società, soprattutto nel terzo settore. Per questi motivi, la concezione negativa dell'obiezione di coscienza, come modo di evitare la prestazione dell'ordinario servizio militare, è stata abbandonata. Il servizio civile è considerato una valida e piena alternativa
 

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al servizio militare, a prescindere dai motivi ideologici dell'obiezione.
      La presente proposta di legge è volta alla completa abrogazione di ogni residua disposizione vigente che discrimini gli ex obiettori di coscienza rispetto agli altri cittadini (persone che hanno prestato servizio di leva militare, riformati, cittadini di sesso femminile, nati dopo il 1985, eccetera).
      In particolare, essa si riferisce ai limiti imposti dall'articolo 15 della legge n. 230 del 1998 che vieta, anche a distanza di molti anni (e i convincimenti personali non sono necessariamente immutabili), il rilascio di permessi in materia di armi a chi ha prestato servizio civile e quindi di fatto gli preclude o complica l'accesso ad alcune professioni e impedisce la partecipazione ad alcuni concorsi pubblici, per lo più collegati al possesso obbligatorio di un'arma per difesa personale (come le polizie municipali e locali). Specialmente oggi che ci si avvicina al definitivo superamento della leva obbligatoria e in un contesto in cui sono previste condizioni di favore nell'accesso alle forze dell'ordine e al Corpo dei vigili del fuoco per chi ha fatto il militare volontario, non ha senso, oltre ad essere palesemente incostituzionale, tenere in vita disposizioni vessatorie che, ingiustificatamente, discriminano per tutta la loro vita cittadini che hanno dedicato dai dieci ai ventisei mesi di vita al nostro Paese, nello svolgimento del servizio civile.
      Considerato quindi profondamente ingiusto penalizzare coloro che hanno prestato un utilissimo servizio alla società, l'articolo 1 della presente proposta di legge abroga i commi 6 e 7 dell'articolo 15 della legge 8 luglio 1998, n. 230, che prevedono i richiamati divieti discriminatori.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. All'articolo 15 della legge 8 luglio 1998, n. 230, i commi 6 e 7 sono abrogati.

Art. 2.

      1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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