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PDL 995

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 995



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato STUCCHI

Concessione di un contributo in favore dell'ente morale «Il Telefono Azzurro»

Presentata il 7 giugno 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - Nato l'8 giugno 1987, «Il Telefono Azzurro» si pone l'obiettivo di costruire una società civile che rispetti i diritti dei bambini. Nel 1990, con decreto del Presidente della Repubblica, «Il Telefono Azzurro» è stato riconosciuto ente morale secondo la legislazione italiana. «Il Telefono Azzurro» non riceve finanziamenti pubblici e si sostiene esclusivamente con contributi volontari.
      In Italia i diritti dei bambini continuano a essere disattesi e per questa ragione «Il Telefono Azzurro» continua la sua opera, iniziata 13 anni fa, per la difesa dei diritti dei minori.
      Si ricorda che l'impegno dell'ente è testimoniato dagli oltre 1.000 volontari attivi su tutto il territorio nazionale e coordinati dal Comitato per «Il Telefono Azzurro». Grazie al loro aiuto si realizzano progetti specifici a diretto contatto con l'infanzia, nelle scuole e nelle carceri, campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui diritti dei bambini e iniziative di raccolta di fondi. I volontari, inoltre, svolgono un ruolo attivo nella diffusione del numero del call center.
      Numerosi uffici territoriali del Governo collaborano con «Il Telefono Azzurro» e si giovano dell'esperienza acquisita dall'associazione. Si tratta delle prime iniziative svolte nell'ambito del piano elaborato dal Ministero dell'interno per monitorare e contrastare sul territorio il fenomeno della pedofilia.

Le attività.

Il Centro nazionale di ascolto telefonico.

      La richiesta di consulenza telefonica da parte di bambini, adolescenti e adulti su

 

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problematiche che coinvolgono i minori è in continua crescita. Per fare fronte a tale richiesta «Il Telefono Azzurro» ha potenziato la propria capacità di risposta telefonica, adeguando l'organizzazione con una struttura articolata e con professionisti altamente qualificati. Il punto di forza dell'organizzazione consiste nell'accentramento delle telefonate provenienti da tutta Italia in un unico Centro nazionale di ascolto telefonico con sede a Milano.
      Il Centro nazionale di ascolto telefonico, grazie all'utilizzo di sofisticati e innovativi strumenti informatici per la gestione delle telefonate, costituisce un punto di riferimento per quei Paesi europei ed extra europei che intendono attivare una linea per bambini contro l'abuso all'infanzia.
      Lo schema operativo attuato da «Il Telefono Azzurro» con il Centro nazionale di ascolto telefonico di Milano è stato preso a modello dall'Unione europea per la realizzazione di un progetto internazionale di risposta telefonica.
      Il Centro nazionale di ascolto garantisce una maggiore integrazione delle attività sul territorio al fine di raggiungere una sempre maggiore efficienza. Il processo di consulenza telefonica è, infatti, progettato in modo che l'intervento si estenda dal Centro nazionale di ascolto telefonico direttamente al territorio dove il minore risiede, tramite una rete di operatori locali.
      Il Centro nazionale di ascolto telefonico è operativo 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno.

Team di emergenza.

      Treviso è stato il luogo di sperimentazione di un nuovo progetto pilota de «Il Telefono Azzurro», chiamato Team di emergenza. Il modello ispiratore del progetto è il Child Development and Community Policing Program sviluppato dal Child Study Center dell'università di Yale congiuntamente al Dipartimento di polizia della città di New Haven (Connecticut).
      Realizzato in collaborazione con il Ministero dell'interno, il progetto de «Il Telefono Azzurro» prevede la presenza di un'équipe di professionisti e di volontari formati a intervenire, 24 ore su 24 per tutto l'anno, nelle situazioni di emergenza che coinvolgano i bambini e adolescenti vittime, testimoni o autori di violenza, sia intrafamiliare sia extrafamiliare, al fine di tutelarli fin dai primi momenti dagli effetti psicopatologici del trauma subìto.
      Le aree di intervento del Team di emergenza de «Il Telefono Azzurro» sono:

          a) maltrattamento fisico;

          b) violenza sessuale;

          c) prostituzione minorile;

          d) devianza minorile;

          e) fughe da casa;

          f) disturbi mentali in età evolutiva;

          g) comportamenti autodistruttivi;

          h) emergenze mentali.

      L'intervento del Team di emergenza può essere richiesto solo dai servizi di emergenza (112, 113, 115, 118), dagli uffici territoriali del Governo e dai responsabili delle linee di consulenza de «Il Telefono Azzurro». Il Team di emergenza può inoltre intervenire offrendo telefonicamente un coordinamento dell'intervento oppure direttamente sulla scena dell'emergenza.
      Caratteristica principale del Team di emergenza è l'intervento in collaborazione con tutte le strutture del territorio che si occupano di emergenza e di bambini e adolescenti: Forze dell'ordine, servizi sanitari, servizi sociali, centri di accoglienza, autorità giudiziaria.
      Il Team di emergenza che ha sede a Treviso in un'ampia sede messa a disposizione dal comune, prevede, oltre agli spazi operativi per gli operatori dell'emergenza, anche due stanze attrezzate per audizioni protette, una biblioteca, una sala conferenze, un'unità di prima accoglienza per i bambini e gli adolescenti.
      Inoltre, grazie alla partnership con gli esperti del Child Development and Community

 

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Policing Program, la sede di Treviso de «Il Telefono Azzurro» sarà sede di un centro di formazione per i propri operatori e per quelli delle agenzie della provincia coinvolte nel progetto. Infatti, una delle finalità del progetto è proprio quella di promuovere programmi ed eventi finalizzati alla sensibilizzazione, alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sociali, sanitari, giuridici e scolastici sui temi della violenza del trauma e dell'emergenza al fine di diffondere una cultura di tutela e di intervento precoce a sostegno dei bambini e degli adolescenti che vivono esperienze di abuso fisico, sessuale e psicologico.

Il progetto Dafne 2.

      Nel quadro dell'iniziativa Dafne, varata dalla Commissione delle Comunità europee per una maggiore protezione di donne e bambini, «Il Telefono Azzurro» ha contribuito all'elaborazione di un progetto che consentirà ad altri Paesi dell'Unione di creare o migliorare la propria linea telefonica di ascolto all'infanzia e di porre solide basi per il funzionamento di un vero network europeo. Cofinanziato dalla Commissione delle Comunità europee, il progetto sarà inizialmente sviluppato in Francia, Grecia e Italia, con la collaborazione delle rispettive linee telefoniche.
      Il progetto Dafne si svilupperà nei Paesi interessati attraverso una serie di seminari di formazione e di perfezionamento, organizzati da esperti delle tre nazioni, di manuali e di moderne strategie di informazione, che aiuteranno i Paesi aderenti a dotarsi di una risposta telefonica sempre più adeguata.
      Scopo del progetto Dafne2 è promuovere un corso di formazione per operatori telefonici per la gestione di situazioni di emergenza riguardanti bambini e adolescenti. I partner del progetto sono Grecia e Belgio. Il progetto sarà sviluppato in due fasi: la prima di ricerca congiunta per definire le procedure e gli strumenti necessari alla gestione di casi di emergenza e la seconda di formazione. Al termine di quest'ultima fase, i risultati della valutazione da parte di esperti e degli operatori coinvolti, saranno raccolti in un cd-rom che sarà utilizzato per diffondere i metodi acquisiti.

Ombudsperson 2.

      «Il Telefono Azzurro» sta coordinando, per conto della Commissione delle Comunità europee, un progetto di studio per lo sviluppo e la creazione della figura di un Garante europeo per l'infanzia (Ombudsperson per l'infanzia), in collaborazione con la municipalità di Uppsala, in Svezia. Questa nuova figura istituzionale, già adottata da alcuni Paesi del nord Europa, ha il compito sia di rappresentanza attiva dei bambini nel processo legislativo dell'Unione europea, sia di coordinamento delle diverse politiche nazionali per l'infanzia.
      Nel 1997 «Il Telefono Azzurro» ha organizzato presso il Parlamento europeo un seminario dal titolo «Nuovi strumenti per la protezione del bambino in Europa: l'esperienza dei Garanti per l'Infanzia a confronto» che ha ricevuto l'adesione di ben 18 Paesi e l'apporto personale di nove Ombudsperson per l'infanzia già attivi in Europa.
      La seconda parte di questa iniziativa Ombudsperson2 prevede il coinvolgimento di tutti i Garanti per l'infanzia europei e di un numero ristretto di esperti in tematiche dell'infanzia. Loro compito è quello di raggiungere un consenso sulle funzioni e sui requisiti minimi di qualità dei servizi che dovranno essere garantiti dai diversi uffici dell'Unione europea, a prescindere dalle loro diversità obiettive.
      Questo importante lavoro di gruppo è stato preceduto dall'invio di un questionario dettagliato a tutti gli interessati del mondo politico e sociale dei 15 Paesi dell'Unione europea: le risposte, debitamente elaborate, hanno costituito il punto di partenza per il confronto dei professionisti. Le conclusioni del lavoro verranno in seguito raccolte in un unico documento, trasmesso alla Commissione delle Comunità europee sotto forma di proposta di redazione di un Libro verde.

 

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      In considerazione della missione sociale che svolge «Il Telefono Azzurro», e dell'opportunità che lo Stato aiuti l'ente ad esistere e ad aumentare le sue azioni di intervento, sottoponiamo all'attenzione del Parlamento la proposta di legge, nella speranza che possa, anche attraverso suggerimenti che la migliorino, giungere ad una approvazione in tempi rapidi.

Servizio Emergenza infanzia 114.

      Nel febbraio 2003 a Telefono Azzurro è stata affidata la gestione per la fase sperimentale del Servizio Emergenza infanzia 114, frutto di un accordo tra i Ministeri delle comunicazioni, delle pari opportunità e del lavoro e delle politiche sociali.

 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. A decorrere dall'anno 2007 è concesso all'ente morale «Il Telefono Azzurro» un contributo di 2 milioni di euro annui.

Art. 2.

      1. Il contributo di cui all'articolo 1 deve essere impiegato esclusivamente nel perseguimento dei fini statutari, secondo un piano di spesa predisposto dal comitato direttivo dell'ente morale di cui al medesimo articolo, e approvato con apposita deliberazione.
      2. L'ente morale di cui all'articolo 1 invia al Ministro della solidarietà sociale, entro il mese di marzo di ogni anno, il proprio bilancio consuntivo e una relazione tecnica nella quale sono illustrati gli obiettivi e i risultati realizzati durante l'anno di riferimento.
      3. L'ente morale di cui all'articolo 1 redige il bilancio annuale e presenta la situazione patrimoniale e il conto economico dell'esercizio annuale, corredati dalla relazione del collegio dei revisori dei conti, composto da soggetti aventi gli stessi titoli e requisiti previsti per i sindaci delle società di capitali o per i sindaci delle società di revisione, stabiliti dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni.

Art. 3.

      1. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 1, pari a 2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2007, si provvede mediante

 

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corrispondente riduzione delle proiezioni per gli anni 2007 e 2008 dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2006, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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