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PDL 1565

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1565



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato BOATO

Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, recante modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica

Presentata il 2 agosto 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - La nuova legge elettorale per la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica è stata approvata (meglio sarebbe dire «imposta») unilateralmente dall'allora maggioranza di centro-destra negli ultimi mesi della XIV legislatura.
      Sia pure a partire da punti di vista diversi, tutte le forze politiche dell'Unione di centro-sinistra l'hanno aspramente criticata e si sono unanimemente opposte alla sua approvazione, avvenuta anche attraverso evidenti forzature regolamentari nel procedimento legislativo.
      D'altra parte, persino l'ex Ministro per le riforme istituzionali, senatore Roberto Calderoli, che era stato l'interlocutore istituzionale per il Governo nel corso dell'esame parlamentare, ebbe poi modo di definire pubblicamente la nuova legge elettorale (con una espressione non condivisibile nello stile, ma efficace) «una porcata», e, successivamente, sulla base dell'esito elettorale, «una porcata riuscita male». Anche altri esponenti della «Casa delle libertà» hanno avuto modo, sia pure con un diverso linguaggio, di manifestare forti riserve sulla nuova legge elettorale, che pure avevano contribuito ad approvare.
      Poiché, salvo che per aspetti marginali (come la pluralità delle candidature), la nuova legge elettorale risulta difficilmente modificabile e migliorabile, la presente proposta di legge mira, semplicemente e drasticamente alla sua totale abrogazione, in modo da far rivivere nell'ordinamento il precedente sistema elettorale, introdotto nel 1993 a seguito del referendum popolare del 18 aprile.
      Una volta sgombrato il campo dagli effetti perversi del «colpo di mano» istituzionale con cui era stata introdotta unilateralmente
 

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la nuova legge elettorale, che si propone appunto di abrogare sic et simpliciter, il Parlamento potrà affrontare più facilmente ed efficacemente il compito di eventuali e opportune correzioni del sistema elettorale previgente, che, a seguito dell'approvazione della presente proposta di legge sarà stato richiamato in vita. E questo potrà avvenire non sulla base di nuove forzature unilaterali, ma attraverso un ampio confronto parlamentare e auspicabili ampie convergenze, che coinvolgano sia l'attuale maggioranza sia l'attuale opposizione.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. La legge 21 dicembre 2005, n. 270, è abrogata.
      2. Gli articoli 1 e 2 del decreto-legge 8 marzo 2006, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2006, n. 121, e l'articolo 3-quinquies del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 22, sono abrogati.
      3. Dalla data di entrata in vigore della presente legge riacquistano efficacia, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge 21 dicembre 2005, n. 270, le disposizioni del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, dell'articolo 12 del testo unico delle leggi per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223, della legge 8 marzo 1989, n. 95, del testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, del decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 535, e del decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 536.


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