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PDL 2195

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2195



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

ROSSI GASPARRINI, FRANCESCATO, BOATO

Modifica dell'articolo 152 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Abolizione dell'obbligo di uso delle luci diurne per i veicoli a motore diversi dai ciclomotori e dai motocicli

Presentata il 31 gennaio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Stiamo vivendo un periodo storico in cui le variazioni climatiche del pianeta, frutto anche di un eccessivo inquinamento atmosferico, preoccupano sempre più cittadini e governi.
      Eppure continuiamo a consumare, talvolta in modo assurdo, risorse del pianeta, provocando inquinamento e spreco di energia.
      Un esempio evidente di questa cultura antiambientalista è la norma che ha introdotto in Italia, «Paese del sole», l'obbligo dei fari accesi di giorno per gli automobilisti.
      Con la presente proposta di legge, elementare nel suo articolato, si propone la cancellazione della norma stessa.
Sinteticamente i motivi sono:

          a) l'aumento dell'inquinamento dovuto ad un aumento del consumo di carburante, su cui si veda il libro «Un futuro senza luce?» di Maurizio Pallante, Editori Riuniti, 2004, secondo il quale l'incremento complessivo dei consumi derivanti dall'accensione delle luci anche di giorno oscilla intorno a 1 miliardo e 500 milioni di litri di carburante. L'aumento delle emissioni di CO2 che ne consegue è di 2,9 milioni di tonnellate;

          b) la maggiore usura degli accessori per l'illuminazione, tanto che, per esempio, le lampadine devono essere sostituite con maggior frequenza;

          c) l'utile aggravio di costi per le famiglie, valutato da Adusbef e Federconsumatori in 70 euro l'anno, e da Federcasalinghe in 82 euro l'anno.

      È altresì importante evidenziare come l'obbligo dei fari accesi di giorno non sia

 

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stato utile al fine della sicurezza della strada. Anzi, sembrano in aumento i tamponamenti a causa di una diminuita visibilità degli stop.
      Diversamente, per motoveicoli e ciclomotori si valuta che i fari accesi abbiano una utilità, anche se marginale.
      Pertanto, anche accogliendo le richieste di Elio Lannutti (Adusbef), Rosario Trafiletti (Federconsumatori) e Angela Baldini (Federcasalinghe), con la presente proposta di legge si propone la cancellazione della norma che prevede l'obbligo delle luci accese durante la marcia diurna dei veicoli.
      In particolare, l'articolo 1 della proposta prevede di sostituire il vigente articolo 152 del codice della strada, sopprimendo l'obbligo per gli autoveicoli di utilizzare fuori dei centri abitati le luci di posizione e i proiettori anabbaglianti. Resta invece, anche nella nuova formulazione dell'articolo 152, l'obbligo per i motoveicoli e i ciclomotori di utilizzo delle predette luci durante la marcia diurna, anche nelle strade urbane.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. L'articolo l52 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente:

      «Art. 152. - (Segnalazione visiva e illuminazione dei ciclomotori e dei motocicli). - 1. Durante la marcia, per i ciclomotori e per i motocicli è obbligatorio l'uso delle luci di posizione, dei proiettori anabbaglianti e, se prescritte, delle luci della targa.
      2. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 36 a euro 148».


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