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PDL 2179

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2179



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

DONADI, COSTANTINI, BORGHESI, MURA, EVANGELISTI, PALOMBA, PORFIDIA, RAZZI

Sospensione dell'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 1, secondo comma, della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, in materia di indennità spettante ai membri del Parlamento

Presentata il 26 gennaio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge, composta da un unico articolo, si propone di bloccare l'adeguamento delle indennità parlamentari al trattamento annuo lordo dei magistrati di cui all'articolo 1, secondo comma, della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, fino al 31 dicembre 2010.
      La presente proposta di legge, quindi, nasce dalla fondamentale esigenza che in questa fase tutto il Paese contribuisca al risanamento dei conti pubblici. Non possiamo infatti chiedere sforzi sempre più intensi ai nostri cittadini senza poi dare l'esempio in prima persona.
      Un serio e corretto risanamento dei conti pubblici passa innanzitutto dalla riduzione della spesa pubblica e, per essere d'esempio a tutta la comunità nazionale, il primo elemento da riconsiderare è senz'altro quello del contenimento e della razionalizzazione dei costi della politica.
      Infatti, tutti dobbiamo partecipare alla riduzione del debito pubblico, che rappresenta un obiettivo imprescindibile se si vuole consentire un futuro ai nostri giovani. Per troppi anni abbiamo fatto debito bruciando consumo futuro.
      Tra l'altro, appare di fondamenta1e importanza considerare che l'effetto prodotto dalla presente proposta di legge in termini di contenimento dei costi della politica è di gran lunga superiore a quello riconducibile ai soli componenti del Parlamento, tenuto conto che numerose indennità, soprattutto nei consigli regionali, risultano adeguate in percentuale a quella dei parlamentari.
      Quindi, bloccando l'aumento delle indennità dei parlamentari per quattro anni,
 

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rimarranno «ferme» anche una serie di altre retribuzioni legate alla rappresentanza territoriale con un rilevante beneficio per le casse dello Stato e di tutti gli altri soggetti pubblici coinvolti.
      Questa è solo una tessera di un mosaico più ampio che deve vederci tutti impegnati nell'eliminare gli sprechi e nel ridurre ogni spesa che può essere evitata. Tale mosaico deve rappresentare uno sforzo di tutta la comunità nazionale volto alla riduzione più veloce e più intensa possibile del macigno che il Paese si porta dietro da troppo tempo: un debito pubblico soffocante che tarpa le ali allo sviluppo economico dell'Italia (basti solo pensare alle spese derivanti dagli interessi che lo Stato deve ogni anno pagare ai suoi creditori) e che costituisce un serio pregiudizio per il futuro dei nostri giovani.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. L'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 1, secondo comma, della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, è sospesa fino al 31 dicembre 2010.
      2. Fino alla data di cui al comma 1, l'indennità spettante ai membri del Parlamento ai sensi dell'articolo 1 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, e ogni altro emolumento ad essa commisurato a norma di disposizioni di legge o di regolamento rimangono determinati nella misura vigente alla data di entrata in vigore della presente legge.


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