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PDL 2294

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2294



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

BENVENUTO, REALACCI, FOLENA, CAPEZZONE, PINOTTI, CASTAGNETTI, FRANCESCATO, MONDELLO, ADOLFO, LONGHI, MARCAZZAN, MARIANI, GIACHETTI, TOCCI, MERLONI, MINASSO, MISITI, DATO, ANDREA ORLANDO, PEDRINI, DUSSIN, TANONI, RUSCONI, OLIVIERI, SIMEONI, BANDOLI, CHIANALE, CAMILLO PIAZZA, MOSELLA, STRADELLA, LOMAGLIO, DE ANGELIS, MARGIOTTA, BENZONI, BOSCETTO, BOCCI, CACCIARI, MARANTELLI, FADDA, DI GIOIA, VIOLA

Dichiarazione dell'interesse nazionale del Bioparco di Roma e dell'Acquario di Genova

Presentata il 22 febbraio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - I musei viventi sono le strutture che ospitano collezioni di esseri viventi, siano essi animali o vegetali. Le strutture italiane con animali viventi sono una sessantina e hanno un numero di visitatori annui nell'ordine dei dodici milioni.
      Gli acquari e i giardini zoologici dispongono di un grande potenziale educativo e sono spesso le uniche strutture all'interno di grandi città in grado di avvicinare l'uomo alla natura, così come evidenziato a livello mondiale dalla World Zoo and Aquarium Conservation Strategy, della World Zoo and Aquarium Association (WAZA). L'incontro ravvicinato con esseri viventi, infatti, genera forti emozioni ed è in grado di sviluppare, nei giovani e nel grande pubblico, l'amore per la natura e una forte sensibilizzazione sui problemi della conservazione dell'ambiente e sulla necessità del cambiamento dei propri comportamenti e stili di vita per uno sviluppo sostenibile.
      Emozioni ed efficacia educativa equivalenti non possono essere raggiunte con nessun altro strumento museale o alcuna esperienza multimediale.
      La missione di zoo e acquari, universalmente condivisa, è quella di essere dei
 

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centri di conservazione, dove gli obiettivi di educazione, conservazione e ricerca sono tutti perseguiti per raggiungere il risultato di dare un forte impulso al processo mondiale di salvaguardia dell'ambiente.
      Ciò si realizza in modo diretto attraverso la riproduzione di specie minacciate e la raccolta di fondi per sostenere progetti di conservazione in situ. Per quanto riguarda l'attività di ricerca, questa viene realizzata sia direttamente sia mettendo a disposizione le strutture per ricerche effettuate da università e istituti scientifici, tramite studenti e ricercatori.
      Ma, forse, il più forte contributo alla conservazione è rappresentato dall'impatto che i musei viventi esercitano nei confronti dell'educazione ambientale. Infatti, il reale cambiamento dell'impronta ecologica umana potrà essere ottenuto solamente grazie ad una forte sensibilizzazione e responsabilizzazione delle future generazioni.
      Venendo alla situazione in Italia, il settore storicamente è stato caratterizzato principalmente da due fenomeni:

          a) i giardini zoologici hanno avuto un ritardo nell'adeguarsi alla nuova sensibilità ambientalista ed animalista e sono stati percepiti, a livello diffuso, come luoghi inadeguati per un corretto mantenimento degli animali e come puri luoghi di svago, piuttosto che come strumenti educativi. Nel sentire comune, la loro immagine era soprattutto quella di luoghi tristi, diseducativi e di sofferenza per gli animali;

          b) la situazione degli acquari era, invece, prevalentemente caratterizzata dalla non conoscenza delle loro caratteristiche e del loro ruolo, anche in considerazione del fatto che il primo vero acquario pubblico è stato quello di Napoli (prevalentemente scientifico), mentre il primo grande acquario, quello di Genova, ha iniziato la sua attività solo nel 1992. Ancora oggi, chi non conosce la realtà degli acquari moderni li confonde con i delfinari o li considera come puri centri di attrazione e di divertimento.

      La direttiva europea 1999/22/CE, recepita dall'Italia con il decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 73, ufficializza e riconosce il ruolo di zoo e acquari come potenti strumenti di conservazione e di educazione e subordina il rilascio della licenza al preciso rispetto di specifiche che prevedono alti standard di animal management, attività di conservazione anche in cooperazione con altre strutture sia nazionali che internazionali, unitamente a una spiccata missione educativa.
      Vi è da augurarsi che una corretta e puntuale gestione delle strutture e la procedura per il rilascio delle licenze (articolo 4 del decreto legislativo n. 73 del 2005) portino il settore degli acquari e degli zoo ad un livello di coerenza e di qualità tale da recuperare quell'immagine e quel ruolo che compete loro.
      Anche a livello governativo (con particolare riferimento ai Ministeri coinvolti, in particolare i Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della pubblica istruzione, delle politiche agricole alimentari e forestali, per i beni e le attività culturali e della salute) sarebbe necessario che, a partire dalla norma che istituisce la licenza per zoo e acquari, ci si rendesse conto della potenzialità e dell'efficacia educativa e di sensibilizzazione del settore, e che gli stessi Ministeri fossero coinvolti nelle attività sia scientifiche sia educative di tali strutture. È inoltre necessario che si faccia realizzare un salto di qualità al settore obbligando le strutture inadeguate a realizzare le necessarie trasformazioni.
      In questa ottica, il riconoscimento dell'interesse nazionale delle due strutture principali del settore - il Bioparco di Roma e l'Acquario di Genova - riveste un significato di particolare importanza. Ciò anche al fine di un supporto nell'attuazione delle politiche del Governo in questo settore, nel quale inoltre sarebbe necessaria una legge che definisca quali sono le caratteristiche per conferire ad acquari e bioparchi il «carattere nazionale».
      In attesa di una completa e più puntuale disciplina della materia, la presente proposta di legge, costituita da un unico

 

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articolo, dichiara l'interesse nazionale dell'Acquario di Genova e del Bioparco di Roma, sulla base della loro importanza e dell'unicità delle loro caratteristiche, unita al fatto che queste due strutture sono di proprietà pubblica.
      In passato, tale riconoscimento era conferito dallo Stato sulla base dell'importanza e della rilevanza nazionale dell'istituzione. Si richiamano i seguenti casi: la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, a cui è stato attribuito il carattere di istituzione nazionale nel 1861; la Biblioteca nazionale Braidense di Milano, struttura nazionale dal 1880; la Biblioteca nazionale Marciana di Venezia; la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli; la Biblioteca nazionale universitaria di Torino.
      Nel campo dei musei, sia artistici che storici o scientifici, si è fatto riferimento alla legge 22 settembre 1960, n. 1080, per l'attribuzione, ad esempio, del carattere nazionale al Museo nazionale del cinema di Torino gestito dalla Fondazione Maria Adriana Priolo. Si possono richiamare anche altri esempi: il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci e il Museo archeologico nazionale di Napoli.
      All'estero, nel campo degli acquari, si ricordano in Francia l'acquario di Boulogne-sur-Mer Nausicaä (il Centre national de la mer), negli Stati Uniti d'America l'Acquario nazionale di Baltimora.
      Per quanto riguarda l'Acquario di Genova e il Bioparco di Roma si rileva che:

          1) sono strutture di proprietà interamente pubblica, realizzate con investimenti pubblici e che sviluppano un'attività di pubblica utilità;

          2) sono le realtà del settore più grandi e importanti in Italia per numero di visitatori, per l'investimento effettuato, per la dimensione e l'organico tecnicoscientifico-educativo impiegato;

          3) hanno un ruolo di educazione e di sensibilizzazione importante;

          4) hanno competenze tecnico-scientifiche profonde nel campo della conservazione, della veterinaria e del mantenimento degli animali;

          5) svolgono un'attività culturale, scientifica ed educativa a livello nazionale, con importanti risvolti internazionali;

          6) hanno caratteristiche strutturali e culturali uniche;

          7) sono un riferimento nazionale e costituiscono un rilevante supporto per le politiche settoriali dei Ministeri competenti;

          8) sono strutture che collaborano con le autorità preposte all'applicazione della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione del 1973 (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Corpo forestale dello Stato), mettendo a disposizione la propria professionalità e le proprie strutture per l'accoglienza di animali sequestrati.

      Infine, non si può non sottolineare il forte richiamo di pubblico - in particolare giovanile e scolastico - delle due strutture, che svolgono una rilevante funzione anche sul piano economico e turistico. L'Acquario di Genova è visitato annualmente da circa un milione e 250.000 persone ed ha raccolto, dall'anno dell'apertura (1993), circa sedici milioni di visitatori. Il Bioparco di Roma è visitato da circa 600.000 persone ogni anno e dal 2000 - anno della sua forte ristrutturazione e del rilancio - ha avuto circa tre milioni e mezzo di visitatori. Il bacino interessato riguarda l'intero Paese e coinvolge anche quote rilevanti di turismo estero.

 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. In relazione all'attività di conservazione della biodiversità, di educazione allo sviluppo sostenibile e di ricerca in campo naturalistico e scientifico, la Fondazione Bioparco di Roma e l'Acquario di Genova sono dichiarati di interesse nazionale e assumono rispettivamente la denominazione di «Bioparco nazionale di Roma» e di «Acquario nazionale di Genova».


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