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PDL 2396

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2396



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato ANGELA NAPOLI

Disposizione concernente l'inizio dell'anno accademico

Presentata il 15 marzo 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge è motivata dalla nuova organizzazione didattica operante in Italia e dall'esigenza di un adeguamento all'organizzazione didattica prevalente negli altri Stati membri dell'Unione europea.
      Con la nuova organizzazione didattica universitaria i corsi di laurea e di laurea magistrale hanno ormai adottato la suddivisione dell'anno in due semestri, con gli esami del primo semestre a febbraio e con la conseguente necessità di iniziare le attività didattiche nei primi giorni del mese di ottobre (talvolta già nel mese di settembre).
      Secondo la normativa attuale, nomine in ruolo, affidamenti, incarichi, supplenze ed ogni altra forma di copertura degli insegnamenti hanno inizio dal 1o novembre (a semestre già ampiamente avviato) e terminano il 31 ottobre successivo; ne consegue che molti corsi sono iniziati da un professore (fino al 31 ottobre) e proseguono con un altro (dopo il 1o novembre).
      Gli enti per il diritto allo studio procedono alle assegnazioni degli alloggi agli studenti a decorrere dal mese di novembre, ossia quando l'anno accademico è già iniziato, e, pertanto, gli studenti immatricolati e residenti fuori dalla sede universitaria sono di fatto impediti a frequentare le lezioni per l'intero mese di ottobre.
      In base poi all'organizzazione didattica prevalente negli altri Stati membri dell'Unione europea occorre evidenziare che nella maggioranza degli stessi l'anno accademico ha inizio il 1o ottobre, con qualche situazione diversificata nei Paesi scandinavi.
 

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      La differenza che esiste tra la maggior parte dei Paesi europei e l'Italia di fatto costituisce una remora alla mobilità europea degli studenti universitari, soprattutto nell'ambito dei programmi dell'Unione europea destinati ad essi. Infatti, gli studenti provenienti da altri Paesi dell'Unione europea, raggiungendo le nostre sedi universitarie all'inizio di ottobre, formalmente sono iscritti a due anni accademici successivi: ciò determina difficoltà amministrative nei rapporti con le università e soprattutto con gli enti per il diritto allo studio, in relazione agli alloggi. Per converso, gli studenti italiani che iniziano la loro frequenza all'estero nel mese di ottobre finiscono per ricadere, ai fini della loro iscrizione in Italia, in due diversi anni accademici e ciò crea spesso problemi anche di natura amministrativa.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. A decorrere dall'anno accademico 2007-2008, la data di inizio dell'attività didattica di ciascun anno accademico è fissata al 1o ottobre.


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