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PDL 2485

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2485


 

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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

d'iniziativa del deputato AIRAGHI

Modifica all'articolo 6 della Costituzione, concernente il rispetto e la protezione delle lingue storiche e degli idiomi locali

Presentata il 3 aprile 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Un dialetto o idioma locale (dal greco δίάλεκτος dialektos, letteralmente: «lingua parlata») è una varietà linguistica (o idioma) usata dagli abitanti di una particolare area geografica. Il numero di parlanti, e l'area stessa, possono essere di dimensione variabile. Ne consegue che un dialetto per un'area più ampia può contenere molte varianti, che a loro volta possono contenere sottovarianti di aree ancora minori, e via discorrendo.
      In generale al termine si riconoscono due principali diverse accezioni. La prima, di derivazione anglosassone (cui corrisponde l'inglese dialect), prevede che il dialetto sia una delle varianti di un continuum linguistico-geografico, e pertanto va sempre riferito a una precisa famiglia linguistica ed eventualmente alla forma linguistica di riferimento o principale di tale famiglia, definita forma standard.
      La seconda accezione è di derivazione greca (cui corrisponde il greco antico δίάλεκτος) e vuole che il «dialetto» altro non sia che un idioma con una sua caratterizzazione territoriale, a prescindere da qualsiasi legame con altri idiomi vicini (che possono esistere o meno) o con la lingua ufficiale (o le lingue ufficiali) che vige nel suo territorio di pertinenza, idioma però che, a differenza di altri idiomi, non ha riconosciuto il rango di lingua perché non presenta (o non gli si riconosce) un uso ufficiale o comunque prestigioso.
      L'Italia, ancor più di altre nazioni europee, ha al suo interno una notevole varietà di idiomi locali.
 

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      Ogni regione e addirittura ogni provincia al suo interno ha diversi tipi di dialetto.
      Al nord come al centro e al sud dell'Italia l'impiego delle lingue locali è ancora molto diffuso; molte persone anziane utilizzano maggiormente la lingua dialettale rispetto alla lingua nazionale.
      L'obiettivo della presente proposta di legge costituzionale è la valorizzazione delle lingue storiche e degli idiomi locali, chiamati anche dialetti.
      Come la Costituzione italiana tutela le minoranze linguistiche, riteniamo infatti giusto che protegga anche le lingue storiche e gli idiomi locali.
      Il punto è quello, niente affatto retorico, di tutelare i linguaggi popolari che racchiudono l'essenza stessa della storia e della cultura delle nostre città e delle nostre regioni, vera ricchezza della nostra straordinaria nazione.
      Il linguaggio è l'attività che più delle altre connota l'essere umano ed è quindi nel linguaggio che sono racchiuse e riconoscibili le peculiarità dei gruppi umani e delle civiltà.
      Per queste motivazioni, dopo l'approvazione della Camera dei deputati della modifica costituzionale in materia di riconoscimento dell'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica (vedi atto Senato n. 1445), riteniamo opportuno e doveroso l'inserimento nella Carta costituzionale del rispetto e della protezione degli idiomi locali e delle lingue storiche della nostra Patria, vero patrimonio culturale italiano da tutelare.
 

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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

Art. 1.

      1. All'articolo 6 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma:

          «La legge tutela il patrimonio culturale linguistico italiano, rispettando e proteggendo le lingue storiche e gli idiomi locali».


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