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PDL 2252

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2252



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato COLASIO

Aumento del contributo concesso dalla legge 3 agosto 1998, n. 282, a favore dell'Unione italiana dei ciechi, con vincolo di destinazione al Centro nazionale del libro parlato

Presentata il 13 febbraio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - La legge 3 agosto 1998, n. 282, prevede lo stanziamento di un contributo a favore dell'Unione italiana dei ciechi, con vincolo di destinazione al Centro nazionale del libro parlato, per lo svolgimento delle precipue finalità di tale istituzione.
      Come è noto, il servizio svolto dal Centro nazionale del libro parlato costituisce fin dalla sua istituzione (1957) un essenziale strumento di emancipazione culturale e sociale non solo per i ciechi, ma anche per tutte le persone che, per patologie o per l'età avanzata, hanno gravi problemi di vista (cui si applicano anche le norme dell'articolo 71-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633). Da allora, il Centro si è sforzato in ogni momento di restare al passo con il continuo progresso tecnologico, guidato dall'intento di adeguare le proprie strutture alle esigenze in rapida evoluzione di informazione, di studio, di lettura libri di ogni genere da parte dei non vedenti. L'influsso di tale progresso ha, infatti, comportato il passaggio dalle bobine, alle audiocassette (tuttora il mezzo più usato), ai CD-ROM e ai nuovi formati digitali che comprendono anche l'implementazione di nuove tecniche di registrazione che consentono l'accesso immediato a capitoli, sezioni, paragrafi e pagine del libro attraverso moderni standard di organizzazione e di assemblaggio del testo (standard internazionale Daisy).
      Il servizio è reso in maniera del tutto gratuita e si svolge tramite il prestito delle opere registrate, contenute in un catalogo che è fornito, anch'esso gratuitamente, a tutti gli iscritti, nei vari formati accessibili ai minorati della vista. Il catalogo vanta ormai più di 40.000 titoli che spaziano dalla narrativa alla scienza, dalla storia alla filosofia, e la sua edizione costantemente aggiornata è consultabile anche mediante
 

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lo specifico programma LP Manager che è possibile scaricare direttamente on line con possibilità di effettuare le richieste del prestito anche per via telematica.
      Comprensibilmente, tali attività richiedono al Centro nazionale del libro parlato un impegno particolarmente oneroso, considerata anche la necessità di adeguare le proprie strutture tecnologiche, organizzative e logistiche alle crescenti richieste da parte degli utenti, in termini sia qualitativi che quantitativi, motivo per il quale sono stati costituiti nel corso degli ultimi anni tredici centri di distribuzione dislocati sul territorio nazionale che effettuano, a richiesta degli utenti, registrazioni di opere di qualsiasi genere (testi scolastici, narrativa, dispense, manuali e così via), avvalendosi della collaborazione di lettori professionisti.
      I centri di distribuzione del libro parlato provvedono anche alla registrazione su cassetta di numerose riviste a diffusione nazionale, che gli interessati possono richiedere direttamente anche per telefono o e-mail.
      Si ribadisce che la distribuzione di qualsiasi prodotto registrato è effettuata a titolo totalmente gratuito.
      L'efficienza complessiva del servizio è assicurata anche da una apposita carta dei servizi che individua precisi standard di qualità ed è centrata sui princìpi dell'eguaglianza, dell'imparzialità, della continuità, dell'efficacia ed efficienza, oltre che della partecipazione. Tutto ciò ha naturalmente incrementato in maniera sensibile i conseguenti oneri aggiuntivi in materia di assunzione di nuovo personale e di spese di gestione, soprattutto nel campo delle moderne tecnologie adottate.
      Si rammenta, infatti, che la platea dei soggetti destinatari dell'intervento del Centro nazionale del libro parlato, come di altre istituzioni che operano a favore dei ciechi, è particolarmente estesa, essendo i ciechi assoluti e parziali circa 380.000 e potendosi quantificare coloro che hanno un residuo visivo appena superiore in circa 700.000 unità, senza dimenticare tutti coloro che, pur non rientrando formalmente fra i minorati della vista, soffrono comunque di gravi difficoltà di lettura.
      A conferma dell'importanza del servizio offerto, si sottolinea anche che la legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006) prevede la finalizzazione di parte dell'accantonamento relativo al Ministero dell'economia e delle finanze nella tabella A a favore del Centro nazionale del libro parlato.
      Pertanto, in considerazione di quanto esposto, si ritiene opportuno incrementare il contributo destinato all'Unione italiana dei ciechi con vincolo di destinazione al Centro nazionale del libro parlato, fermo ormai dal 1998, data di entrata in vigore della citata legge n. 282 del 1998, di ulteriori 500.000 euro a partire dal 2007, misura quest'ultima che appare commisurata allo scopo di fare sì che tale benemerita istituzione continui a rappresentare un valido punto di riferimento per il superamento di numerose barriere culturali e comunicative e per promuovere l'effettiva integrazione di tutti coloro che soffrono di minorazioni visive e, per tale ragione, corrono più di altri il rischio di una concreta emarginazione socio-culturale.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. A decorrere dall'anno 2007, il contributo annuo dello Stato a favore dell'Unione italiana dei ciechi, con vincolo di destinazione al Centro nazionale del libro parlato, di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 3 agosto 1998, n. 282, è incrementato di 500.000 euro annui.
      2. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 500.000 euro annui a decorrere dall'anno 2007, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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