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PDL 2612

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2612



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato CAPOTOSTI

Istituzione del Centro per la documentazione e la valorizzazione dell'arte contemporanea nella città di Todi

Presentata l'8 maggio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge è presentata allo scopo di istituire, nel centro storico della città di Todi, un Centro per la documentazione e la valorizzazione dell'arte contemporanea, al fine di raccogliere, di conservare e di valorizzare la presenza artistica sul territorio.
      Nelle statistiche riguardanti l'offerta culturale italiana, l'Umbria compare come una regione che ha un'altissima percentuale di musei, di gallerie, di palazzi e di luoghi destinati all'arte in cui, nel corso dei secoli, sono confluiti una molteplice varietà di linguaggi artistici internazionali, grazie soprattutto allo spiccato e naturale senso artistico dei suoi abitanti. In tale contesto una posizione particolare occupa Todi, cittadina considerata da sempre la culla dell'arte non solo medievale o moderna, ma anche contemporanea, dell'Umbria e che, con i suoi artisti e la sua storia, ha fornito un notevole contributo all'arricchimento e alla diversificazione della produzione artistica della regione.
      Nel corso degli anni, infatti, Todi ha ospitato eventi espositivi di grande rilievo, così come iniziative capillari di valorizzazione del patrimonio artistico-culturale locale, tese a testimoniare nel mondo la bellezza di tale cittadina, l'armonia delle sue forme, lo splendore della sua campagna, la ricchezza della sua storia e la genialità dei suoi artisti. Nonostante tali manifestazioni abbiano reso Todi una delle città umbre più visitate al mondo e polo di attrazione per numerosi artisti di fama nazionale e internazionale, tuttavia essa soffre ancora della mancanza di un centro specializzato, che contribuisca alla raccolta e all'esposizione permanente delle numerosissime opere di artisti contemporanei, ad essa legati da un rapporto costante, oltre che affettivo.
      L'istituzione di un Centro di arte contemporanea, oggetto della presente proposta
 

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di legge, sopperendo a tale grave carenza, vuole essere, pertanto, un prezioso e innovativo strumento di raccolta e di divulgazione di opere d'arte contemporanea, caratterizzato da un'esposizione permanente di dipinti e di sculture di artisti di grande pregio, affiancate periodicamente da esposizioni temporanee e da altre opere raccolte nell'ambito di diversi progetti culturali.
      Un'altra area del suddetto Centro sarebbe invece destinata ad accogliere le opere di artisti locali di nuova generazione, quale testimonianza diretta dell'evoluzione dell'arte contemporanea nel territorio tudertino e quale veicolo pubblicitario per molti giovani e affermati professionisti locali, che orientano la propria attività verso le più recenti tendenze dell'arte contemporanea italiana e internazionale.
      Oltre agli spazi espositivi permanenti e alle sale per le mostre temporanee, il suddetto Centro disporrebbe di ambienti per attività didattiche, di una biblioteca, di una fonoteca e di una videoteca aperte al pubblico.
      Le attività del Centro, infatti, oltre alla catalogazione e alla conservazione delle opere esposte, riguarderebbero anche un servizio educativo che proponga percorsi e laboratori sui linguaggi dell'arte contemporanea, mentre per il pubblico adulto si ipotizza l'organizzazione di incontri e la presentazione di libri e di opere, quali momenti di formazione e di sperimentazione creativa, patrocinati da personalità del mondo dell'arte e dagli autori.
      Di non secondaria importanza rimangono il costante aggiornamento delle collezioni temporanee, la feconda collaborazione con i più rappresentativi centri d'arte contemporanea nazionali e internazionali, l'apporto di illustri studiosi di arte contemporanea, nonché l'utilizzo delle più recenti tecnologie per la fruizione pubblica di materiali sonori, audiovisivi e multimediali; tutto ciò al fine di realizzare una struttura che sappia fornire ai visitatori un'offerta culturale all'avanguardia per tecniche espositive e di notevole valore artistico quanto ai contenuti.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Istituzione del Centro per la documentazione e la valorizzazione dell'arte contemporanea).

      1. È istituito nel centro storico della città di Todi il Centro per la documentazione e la valorizzazione dell'arte contemporanea, di seguito denominato «Centro», a cui sono attribuiti i seguenti compiti:

          a) raccogliere, conservare, valorizzare ed esporre le opere di artisti di grande pregio, legati a Todi, nonché di giovani e affermati professionisti locali;

          b) svolgere attività informative, di studio, didattiche e promozionali in Italia e all'estero;

          c) concorrere alla realizzazione a Todi di un polo artistico orientato verso le più recenti tendenze dell'arte contemporanea italiana e internazionale.

Art. 2.
(Struttura e organizzazione del Centro).

      1. Il Centro allestisce una sezione espositiva permanente che ospita le opere di artisti contemporanei vissuti a Todi o in costante rapporto con tale città e un'area destinata a esposizioni temporanee di dipinti e di sculture di arte contemporanea, realizzati anche da giovani artisti locali.
      2. Presso il Centro sono costituite una biblioteca, una fonoteca e una videoteca aperte al pubblico, dedicate allo studio delle opere esposte e dei loro autori, destinate anche all'organizzazione di incontri e di dibattiti alla presenza degli autori stessi e di noti studiosi d'arte contemporanea; ulteriori spazi sono riservati ad attività didattiche riguardanti percorsi

 

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e laboratori sui linguaggi dell'arte contemporanea.
      3. Il Centro collabora con il Ministero per i beni e le attività culturali, con la regione Umbria e con il comune di Todi e si avvale dell'apporto artistico-culturale di altri centri di arte contemporanea nazionali e internazionali.
      4. Il Centro ha autonomia artistica, organizzativa, amministrativa e finanziaria. L'autonomia finanziaria comprende la gestione dei proventi esterni che a qualsiasi titolo affluiscono al bilancio del medesimo Centro e delle somme erogate appositamente per il funzionamento dello stesso e poste a carico dello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, ad eccezione delle spese relative al personale.
      5. L'ordinamento interno e le modalità di funzionamento del Centro sono stabiliti con regolamento ministeriale, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400.


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