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PDL 2573

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2573



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

D'ULIZIA, BELISARIO, BORGHESI, PALOMBA, RAZZI

Modifica all'articolo 83 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, concernente le commissioni per la certificazione dei regolamenti interni delle cooperative riguardanti le tipologie dei rapporti di lavoro con i soci lavoratori

Presentata il 2 maggio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Il combinato disposto di cui agli articoli 83, comma 2, e 76, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, recante «Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30», estende la procedura di certificazione dei contratti di lavoro all'atto di deposito del regolamento interno delle cooperative, riguardante la tipologia dei rapporti di lavoro attuati o che si intendono attuare, in forma alternativa, con i soci lavoratori, prevedendo la costituzione presso le province di commissioni di certificazione quali organi abilitati alla certificazione dei contratti medesimi.
      Tale obbligo di istituzione delle commissioni è un obbligo ex lege, che nasce in capo agli enti locali dalla previsione normativa citata. L'articolo 76, comma 1, lettera b), infatti, subordina la costituzione di dette commissioni all'emanazione di un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Decreto, questo, emanato il 21 luglio 2004 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 24 agosto 2004), il cui articolo 8 ha stabilito che la commissione di certificazione del regolamento interno delle cooperative debba essere istituita presso la provincia e composta da un presidente e, in maniera paritetica, dai rappresentanti delle associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative. Peraltro, con la circolare n. 48/2004 del 15
 

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dicembre 2004, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha successivamente fornito precisazioni e chiarimenti operativi in relazione alla pubblicazione del menzionato decreto, con riferimento specifico alle problematiche inerenti alla costituzione e al funzionamento delle commissioni di certificazione.
      Tuttavia, a quasi quattro anni dall'entrata in vigore del decreto legislativo, e a quasi tre dall'adozione del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, risulta che le commissioni di certificazione non siano state ancora costituite e, dunque, accade che i regolamenti interni delle cooperative sono depositati ma non approvati.
      Cari colleghi! Ci troviamo in una situazione di stallo: le province non si adoperano e il Ministero del lavoro e della previdenza sociale non ha potere né gerarchico né di coordinamento per rendere operative le commissioni. Per questo motivo si ritiene urgente un intervento legislativo che, pur lasciando alle province la competenza nella materia, permetta di superare la loro inattività.
      L'articolo unico della presente proposta di legge prevede, dunque, che, decorsi sei mesi dalla data di entrata in vigore della disposizione senza che le province abbiano costituito le commissioni di certificazione, le stesse possano essere istituite presso le direzioni provinciali del lavoro e siano presiedute da un presidente indicato dalle medesime direzioni, confermandone, tuttavia, la composizione già prevista dalla normativa vigente.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. All'articolo 83 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, è aggiunto, in fine, il seguente comma:

      «2-bis. Qualora le commissioni di cui al comma 2 non siano state istituite presso la provincia entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, la procedura di certificazione deve essere espletata da specifiche commissioni istituite presso le direzioni provinciali del lavoro. Tali commissioni sono presiedute da un presidente indicato dalla direzione provinciale del lavoro competente e costituite, in maniera paritetica, da un rappresentante per ciascuna delle associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo presenti nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, comparativamente più rappresentative, presenti nel medesimo Consiglio».


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