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PDL 2739

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2739


PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO, REINA, ANGELI, BARANI, BARBIERI, BONO, COLUCCI, DATO, DRAGO, FALLICA

Disposizioni in materia di uso del coke da petrolio

Presentata il 6 giugno 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si vuole porre rimedio ad una grave anomalia che caratterizza il «sistema» delle raffinerie petrolifere esistenti in Italia. In Sicilia, precisamente a Gela (Caltanissetta), esiste l'unico impianto petrolchimico sul territorio nazionale nella cui centrale termoelettrica si utilizza il pet-coke come combustibile. Tale sostanza di scarto, come numerose ricerche hanno dimostrato, se usata come combustibile, diventa nociva per l'uomo e per l'ambiente. Negli ultimi anni, infatti, sono stati divulgati i risultati di indagini accurate che hanno posto in relazione l'elevato tasso di tumori e di malformazioni neonatali con la presenza degli impianti petrolchimici.
      Dopo quasi cinquant'anni dallo sviluppo dell'industria chimica e petrolchimica è tempo di bilanci per la Sicilia, è tempo di affermare che la presenza di questi impianti a Siracusa, Priolo, Melilli, Augusta e Milazzo, come a Gela, non ha determinato vantaggi minimamente proporzionati ai costi umani e ambientali pagati. È bene che questo capitolo della storia economica italiana sia riletto alla luce degli enormi danni prodotti e che lo Stato e l'ENI Spa si assumano le proprie responsabilità.
      Per anni a Gela si è dovuto cedere al ricatto occupazionale delle società petrolifere titolari degli stabilimenti posti in prossimità della città. Oggi riteniamo che non sia più accettabile la scelta tra occupazione e salute e pretendiamo che le società petrolifere che attualmente operano a Gela, prima tra tutti l'ENI, garantiscano l'occupazione e, al contempo, lo sviluppo di tecnologie rispettose della salute e dell'ambiente. Riteniamo opportuno che il percorso di risanamento ambientale, che deve impegnare in prima istanza lo Stato e l'ENI, prenda avvio da Gela e dagli
 

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impianti che attualmente utilizzano il pet-coke come combustibile.
      Non possiamo permettere che si continui ad inquinare con il consenso dello Stato e che si discrimini tra le diverse realtà territoriali d'Italia, promuovendo al Nord tecnologie avanzate ed eco-compatibili e lasciando al Sud impianti produttivi obsoleti e inquinanti.
      La situazione dello stabilimento petrolchimico di Gela è quindi isolata e non più tollerabile.
      L'uso del pet-coke nella sola centrale termoelettrica dell'impianto petrolchimico di Gela ha trovato la sua ragion d'essere nell'errato preconcetto che i siciliani siano disposti sine die ad accettare di pagare un posto di lavoro con la salute e con lo «stupro» della loro terra. Quanto possa essere sbagliata questa idea è dimostrato innanzitutto dalle manifestazioni di tanti cittadini che negli ultimi mesi hanno detto «no» all'uso del pet-coke, ma anche dall'iniziativa politico-parlamentare promossa in questo scorcio di legislatura da tanti deputati siciliani, di cui la presente proposta di legge costituisce un naturale sviluppo. Con essa si vuole inaugurare un percorso che imponga all'ENI e alle altre società petrolifere di rispettare maggiormente i territori dove insistono i loro stabilimenti e di adoperarsi per utilizzare tecnologie che rendano la presenza delle raffinerie compatibile con il rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini.
      Più precisamente, per arrestare lo scempio prodotto finora dalla centrale termoelettrica di Gela, si è individuata una soluzione realistica e praticabile per l'ENI, infatti quest'ultimo dovrebbe, sulla scorta di quanto sostenuto dagli studi di Legambiente, limitarsi ad utilizzare una tecnologia che esso stesso ha sviluppato e sperimentato. Si tratta di procedere alla gassificazione del pet-coke mediante tecnologia IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle), una tecnologia che l'ENI già adopera nella raffineria di Sannazzaro de' Burgondi (Pavia) e che porterebbe alla fine di questa vergogna nazionale.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Dal 1o gennaio 2008 l'uso del coke da petrolio è consentito nel luogo di produzione solo se esso è sottoposto a gassificazione mediante tecnologia IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle).


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