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PDL 2974

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2974


 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato CREMA

Riconoscimento della sindrome da stanchezza cronica (CFS) quale malattia invalidante che dà diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria

Presentata il 30 luglio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Tutti hanno dei periodi di stanchezza, solitamente transitoria, dovuti a cause conosciute come per esempio lo stress o il superlavoro, questa stanchezza tuttavia migliora con il riposo e non dà troppa preoccupazione.
      Se invece la stanchezza diventa cronica è consigliabile rivolgersi a un medico esperto che possa escludere le molte malattie alla base di questo sintomo. Circa un quarto dei pazienti che consultano il medico lamentano una stanchezza prolungata, un sintomo comune in molte malattie. Molti studi indicano che solo alcuni di questi pazienti incontrano i criteri della sindrome da stanchezza cronica.
      La sindrome da stanchezza cronica (Chronic Fatigue Syndrome - CFS) è un disturbo dalle origini ancora oscure, caratterizzato da una stanchezza prolungata e debilitante, e da sintomi multipli non specifici, quali cefalea, mal di gola ricorrente, dolori muscolari e alle ossa, disturbi del sonno, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione e da malessere generale. I sintomi per definizione si protraggono per un minimo di sei mesi, ma spesso nella realtà per anni.
      La complessità della sindrome da stanchezza cronica e l'esistenza di diversi ostacoli alla sua comprensione rendono necessario un approccio integrato per lo studio di questa malattia e di patologie similari.
      Non esiste ad oggi un farmaco specifico per la sindrome da stanchezza cronica. I trattamenti effettuati servono a ridurre i sintomi quale il dolore muscolare o alle ossa e gli stati febbrili associati alla malattia.
 

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Molta gente con sindrome da stanchezza cronica avverte la depressione e altri problemi psicologici, che possono migliorare con un adeguato trattamento.
      Per queste ragioni si ritiene doveroso, allo scopo dell'effettiva tutela pubblica, l'inserimento della sindrome da stanchezza cronica tra le malattie croniche o invalidanti che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni sanitarie elencate nell'allegato al regolamento di cui al decreto del Ministro della sanità 28 maggio 1999, n. 329, e successive modificazioni.
      Un fattore estremamente favorevole a tale inserimento è rappresentato dall'inclusione della sindrome da stanchezza cronica nella classificazione internazionale delle malattie (lista ICD-10), redatta dall'Organizzazione mondiale della sanità (WHO), in quanto alle malattie inserite nell'ICD-10 è attribuito dalla medesima Organizzazione un codice identificativo (nel caso della sindrome in oggetto: G93.3 e R53.82), che viene poi riprodotto nell'elenco contenuto nell'allegato al regolamento di cui al decreto del Ministro della sanità n. 329 del 1999. Si ritiene che l'inclusione della sindrome da stanchezza cronica nell'elenco ICD-10 rappresenti un incentivo significativo all'ingresso della stessa tra le malattie che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni sanitarie.
      Si segnala che i nostri concittadini europei del Regno Unito malati di sindrome da stanchezza cronica hanno ottenuto dal gennaio 2002 il riconoscimento ufficiale della malattia e nel 2004 il Governo britannico ha stanziato diverse migliaia di sterline per l'apertura di centri di diagnosi e di cura per i malati di tale sindrome: tutto ciò in Italia manca ancora.
      Nel nostro Paese le interrogazioni parlamentari sulla sindrome in oggetto risalgono almeno al 1998. Ricordiamo quella dell'Onorevole Alberto Giorgetti (1998) e quella dell'Onorevole Piero Ruzzante (2003), per evidenziare come la risposta all'atto ispettivo del 2003 sia molto simile a quella del 1998: nei fatti, sono trascorsi inutilmente anni di sofferenze senza che lo Stato italiano si prendesse cura dei malati di sindrome da stanchezza cronica.
      In Italia tale malattia è però stata inserita nell'edizione del Clinical Evidence 2002-2003; purtroppo essa non è stata ancora inserita tra le malattie pienamente riconosciute da parte del Ministero della salute e che invece richiederebbe senza dubbi un maggiore interessamento, nonché la codifica e la tabellazione da parte dell'Istituto superiore di sanità.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. La sindrome da stanchezza cronica (CFS) è riconosciuta quale malattia invalidante per gli effetti di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124, e successive modificazioni. Sono esenti dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria le prestazioni sanitarie appropriate per la conferma della diagnosi, per il monitoraggio della patologia e delle relative complicanze, per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti.
      2. Con regolamento del Ministro della salute, da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, si provvede ad adeguare alle disposizioni del comma 1 il regolamento di cui al decreto del Ministro della sanità 28 maggio 1999, n. 329, e successive modificazioni.


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