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PDL 2985

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2985



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

FASOLINO, ADORNATO, BERRUTI, CARLUCCI, CERONI, CESARO, NICOLA COSENTINO, D'IPPOLITO VITALE, GARAGNANI, OSVALDO NAPOLI, PESCANTE, PAOLO RUSSO, SANZA

Disposizioni per il recupero e la riqualificazione dei centri urbani di Torre di Mare, Licinella, Santa Venere e Paestum

Presentata il 31 luglio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - I nuclei urbani di Paestum, Torre di Mare, Licinella e Santa Venere hanno organizzato una struttura comunitaria ben assimilata dal punto di vista dei rapporti sociali, ma molto meno dal punto di vista della forma urbana e dell'offerta di spazi pubblici attrezzati: insediamenti sorti quasi esclusivamente in modo spontaneo, dando vita a paesaggi in contrasto con le bellezze archeologiche dei templi e delle mura antiche.
      Forte e stridente il divario di esperienze, di tecniche e di cultura, messe a confronto con le ricche testimonianze della polis e una città contemporanea che, vittima della pratica dell'abusivismo, non riesce a lasciare i segni di una identità troppo spesso scalfita e inesistente.
      La presenza di due forti infrastrutture di connessione individuate dalla variante della strada statale n. 18 e dalla linea della ferrovia dello Stato, determinano in quei luoghi limitazioni continue ai processi di integrazione e di identità tra le diverse sub-unità in via di trasformazione.
      L'assunzione di una configurazione disorganica, priva di servizi essenziali e di forma urbana, sedimentatasi negli anni, induce a un ridisegno dell'unità di suolo elementare che passi attraverso la formazione di spazi pubblici, di una viabilità intermodale di bassissimo impatto, ma di grande efficienza funzionale, di attività economiche di supporto all'area archeologica compatibili fra di loro e di percorsi ecologici di riassetto del sistema delle discontinuità verdi.
 

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      Licinella è il più congestionato e caotico insediamento urbano: nasce in assenza di forma urbana e si incrementa intorno alla stratificazione di alcuni nuclei storici e si amplia a dismisura negli anni settanta e ottanta del secolo scorso fino ad occupare un vasto tratto del litorale.
      La parte storica è rappresentata da Torre di Mare, con caratteri funzionali e strutturali che presentano una particolare complessità urbana.
      La quasi contiguità con l'area archeologica di Paestum e l'antico tracciato costiero rappresentano gli elementi di maggiore pregio di Licinella, soffocati dalla mancanza di spazi socializzanti.
      Ulteriore elemento detrattore è l'asse viario della strada provinciale che attraversa completamente il centro abitato connettendolo con la città di Agropoli.
      Tra Licinella e Santa Venere è localizzato circa il 20 per cento della volumetria alberghiera comunale, realtà che, se riqualificata, potrebbe rappresentare uno dei settori più importanti dell'economia dell'intero territorio.
      La presente proposta di legge è diretta a inserire tale area in un ambito operativo dove, su proposta del comune di Capaccio, in sinergia con i Ministeri preposti e la soprintendenza archeologica, si vedrà la formalizzazione di un programma urbano di riqualificazione ad hoc per l'area in questione, i cui interventi dovranno avere ricadute sociali ed economiche oltre l'attuale delimitazione prevista dalla legge 5 marzo 1957, n. 220.
      L'approccio progettuale più indicato è il «progetto urbano» le cui esperienze si sono ampiamente sperimentate sia in Italia sia in Europa.
      Il progetto urbano ha efficacia perché flessibile alla trattazione dei processi di trasformazione anche di una certa complessità: analizza e valuta attraverso l'istituzione di strumenti decisionali integrati (programma degli interventi, mappa decisionale, analisi della domanda, fattibilità economica, scelte alternative) tali da innescare interazioni volte al raggiungimento di azioni e progetti condivisi. Molto interessanti i rapporti di collaborazione tra soggetti pubblici e privati che la legislazione nazionale e regionale mette in essere (programmi integrati, società di trasformazione urbana-STU, e così via) e che il progetto urbano è in grado di coordinare.
      Per citare un esempio, si rileva una notevole potenzialità per l'area industriale dismessa dell'ex stabilimento «Cirio», localizzato a ridosso delle mura a sud di Paestum nei primi anni venti. La zona, se recuperata, potrebbe individuare usi e funzioni a supporto dell'area archeologica di Paestum e, contestualmente, utilizzare la presenza del corso d'acqua di Capofiume per attività sportive e ricreative.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero per i beni e le attività culturali, la regione Campania, la provincia di Salerno, la soprintendenza archeologica di Salerno e il comune di Capaccio stipulano un accordo di programma finalizzato alla realizzazione di un programma urbano di riqualificazione delle sub-unità di Torre di Mare, Licinella, Santa Venere e Paestum ricadenti nella zona di rispetto di cui alla legge 5 marzo 1957, n. 220.
      2. Per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1 è autorizzata, a decorrere dal 2007, la spesa di 5 milioni di euro. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture.
      3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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