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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 3200 |
a) ricoveri nazionali:
1) ricovero di Sassocorvaro, nella Rocca quattrocentesca (capolavoro militare dell'architetto senese Francesco di Giorgio Martini);
2) ricovero di Carpegna (palazzo seicentesco dei principi Falconieri di Carpegna);
b) ricoveri regionali: ricovero nel piano seminterrato del Palazzo ducale di Urbino.
La Rocca di Sassocorvaro fu scelta tra numerose altre costruzioni dall'allora soprintendente Pasquale Rotondi perché ritenuta il «ricovero più sicuro per la naturale inespugnabilità del luogo e per la poderosa imponenza delle murature gigantesche».
Il 6 giugno 1940, appena quattro giorni prima dell'entrata in guerra dell'Italia, da varie soprintendenze delle Marche e d'Italia arrivarono le prime opere d'arte. Per cinque anni, tre mesi e otto giorni la Rocca di Sassocorvaro fu nascondiglio di capolavori d'importanza universale come «La Tempesta» del Giorgione («forse il quadro più raro e suggestivo che possegga l'Italia» lo giudicava Rotondi); 13 opere di Tiziano; 17 opere del Tintoretto; 4 opere di Piero della Francesca e opere di Carlo Crivelli, di Lorenzo Lotto, di Raffaello, del Perugino, di Mantegna, del Veronese, di Rubens, di Tiepolo, del Canaletto e di altri famosi artisti.
Tutte le opere custodite da Rotondi, circa 10.000, tornarono illese alle loro sedi alla fine del secondo conflitto mondiale.
Questa importante opera di prevenzione, nata nell'intento di proteggere il patrimonio artistico nazionale dai pericoli delle bombe e delle devastazioni belliche, si rivelò particolarmente utile dopo l'8 settembre quando ci si dovette difendere dalle ruberie e dalle devastazioni dei tedeschi.
Pertanto, il «premio Rotondi ai salvatori dell'arte» non poteva che essere intitolato allo scomparso soprintendente Pasquale Rotondi, massimo protagonista nazionale di azioni di salvataggio di opere d'arte. Il premio intende segnalare le figure che si sono contraddistinte nell'attività di salvare l'arte. Una giuria selezionata, costituita dai soprintendenti delle città da cui provenivano i capolavori salvati nella Rocca di Sassocorvaro e da uomini di cultura, tra cui Tonino Guerra, presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello, fino al 1996 soprintendente ai beni artistici e storici della Liguria, assegna annualmente il premio Rotondi, organizzato su quattro livelli, regionale, nazionale, europeo e mondiale, oltre ai premi speciali. Nella cerimonia di consegna del premio, che si svolge nel mese di giugno di ogni anno, viene offerta ai vincitori una scultura ideata e realizzata appositamente per l'evento.
Il premio Rotondi, giunto ormai alla undicesima edizione, ha assunto una rilevanza internazionale e costituisce un evento importantissimo per l'intero Montefeltro, che richiama sul territorio personalità di altissimo livello artistico e favorisce il flusso di turisti, attratti sia dalla
1. È istituito, a decorrere dall'anno 2008, il premio annuale «Arca dell'arte - Premio nazionale Rotondi ai salvatori dell'arte», di seguito denominato «Arca dell'arte», intitolato all'opera dello scomparso soprintendente ai beni artistici e storici delle Marche Pasquale Rotondi, protagonista nell'attività di salvataggio di opere d'arte, organizzato a livello regionale, nazionale, europeo e mondiale. Nell'ambito dell'Arca dell'arte è altresì prevista la consegna di premi speciali.
2. L'Arca dell'arte ha le seguenti finalità:
a) segnalare le figure che si sono contraddistinte nell'attività di salvataggio di opere d'arte a livello mondiale, europeo, nazionale e regionale;
b) segnalare le figure che in campi particolari, quali la comunicazione e il mecenatismo, si sono distinte per particolari attività in favore dell'arte o della promozione dell'arte.
3. Per l'organizzazione dell'Arca dell'arte è individuato quale ente responsabile il comune di Sassocorvaro, che agisce di concerto con i comuni di Carpegna e di Urbino e con la comunità montana del Montefeltro, sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali.
4. I vincitori dell'Arca dell'arte sono selezionati dalla giuria di cui all'articolo 2 e sono premiati nella sede della Rocca ubaldinesca, situata nel comune di Sassocorvaro, con la consegna di una scultura appositamente ideata e realizzata.
5. Iniziative ulteriori e collaterali all'Arca dell'arte e alla diffusione delle sue finalità sono organizzate nei comuni di Urbino e di Carpegna.
1. I vincitori dell'Arca dell'arte sono individuati e nominati da un'apposita giuria costituita da:
a) un rappresentante della famiglia Rotondi;
b) un rappresentante del comune di Sassocorvaro;
c) un rappresentante del comune di Carpegna;
d) un rappresentante del comune di Urbino;
e) un rappresentante della comunità montana del Montefeltro;
f) un rappresentante della provincia di Pesaro e Urbino;
g) un rappresentante della regione Marche;
h) il direttore della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Ministero per i beni e le attività culturali;
i) i competenti soprintendenti delle città di Urbino, Venezia, Ancona e Roma;
l) il Magnifico rettore dell'università di Urbino;
m) un rappresentante dell'Accademia Raffaello di Urbino;
n) due personalità individuate tra gli studiosi d'arte e gli esponenti della cultura italiana, nominate dal Ministro per i beni e le attività culturali.
2. La presidenza della giuria spetta al rappresentante della famiglia Rotondi di cui al comma 1, lettera a). In caso di espressa rinuncia o d'impossibilità dei familiari, il presidente è eletto dalla giuria medesima fra i propri membri nelle forme e nei modi previsti dal regolamento di cui al comma 4.
3. Il ruolo di coordinatore e segretario generale dell'Arca dell'arte è conferito annualmente,
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in 100.000 euro annui a decorrere dall'anno 2008, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni per il medesimo anno dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero per i beni e le attività culturali.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
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