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PDL 3210

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3210



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

CAMPA, BIMBI, CACCIARI, FINCATO, MARTELLA, VIOLA, ZANELLA

Disposizioni per il trasferimento al comune di Venezia e la riqualificazione degli immobili di proprietà statale situati in Venezia-Marghera, nella località «Vaschette», destinati ai profughi ai sensi della legge 4 marzo 1952, n. 137

Presentata il 5 novembre 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - Gli alloggi di proprietà demaniale a gestione dell'azienda territoriale per l'edilizia residenziale (ATER) di Venezia, siti a Marghera, in località «Vaschette», via Murialdo, numeri civici 24 e 32, e in via Pasini, numeri civici 89 e 103 - costruiti nel dopoguerra originariamente per esuli giuliani e dalmati - sono divenuti da alcuni anni ricettacolo di problematiche sociali a causa di continue occupazioni senza titolo e dell'accumularsi di convivenze al limite del degrado.
      Gli stessi edifici, per i quali è mancata da molto tempo qualsiasi forma di manutenzione strutturale (messa in sicurezza degli impianti, degli spazi comuni quali corridoi, vani scale, scantinati, sottotetti eccetera) oltre che essere caratterizzati da un evidente degrado igienico, risultano a rischio statico, come riscontrato da una perizia commissionata dall'ATER di Venezia alla fine degli anni novanta.
      Più volte il comune di Venezia aveva manifestato l'interesse di acquisire dallo Stato i suddetti alloggi per programmarne una graduale «rottamazione» che permettesse di riallocare sia gli affittuari che i proprietari in nuove residenze al fine di restituire sicurezza, dignità e tutela ai nuclei familiari che vi risiedono.
      Le norme relative al passaggio dei suddetti beni ai comuni, contenute nella legge finanziaria 2004 (legge n. 350 del 2003),
 

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non si sono potute utilizzare in quanto la norma preserva il diritto di acquisizione agli esuli, ai profughi giuliani, dalmati e ai loro discendenti, anche nel caso in cui questi non occupino l'alloggio e non risiedano nel comune di Venezia.
      Tuttavia il quartiere, un tempo tranquillo, è oggi ricettacolo di sbandati, tossicodipendenti e prostitute.
      Anche l'attuale sindaco di Venezia Cacciari ha più volte affermato la necessità di abbattere e ricostruire l'area delle «Vaschette», al punto che l'argomento è entrato nel Protocollo sulla sicurezza dei cittadini, firmato il 19 luglio 2007 tra il Governo e il comune di Venezia.
      Il progetto riguarda 110 appartamenti distribuiti in 10 immobili di proprietà del demanio, che a suo tempo erano stati dati agli esuli istriani in affitto. Alcune di queste case sono ora abitate dai proprietari che le hanno riscattate dal demanio. Le altre continuano ad essere in affitto, ma molte di queste, disabitate e murate, sono state occupate abusivamente da stranieri, molti dei quali clandestini. La maggior parte degli stranieri proviene dai Paesi dell'est, seguiti da africani e maghrebini che controllano lo spaccio della droga.
      La realtà abitativa è degenerata, a detta anche degli abitanti, che devono convivere con prostitute che «esercitano» nei dintorni e spacciatori che arrivano sempre più numerosi. Si tratta di un quartiere dove le difficoltà di integrazione possono condurre alla ghettizzazione, abbandonato pian piano dai vecchi residenti stanchi della violenza continua.
      In conclusione, il progetto di risanamento delle «Vaschette» riguarda sessanta famiglie, di cui ventitré nuclei familiari, che hanno acquisito gli alloggi, e altre trentasette famiglie risiedenti regolarmente negli stabili di via Murialdo e via Pasini, a Marghera.
      Con la presente proposta di legge si dispone il trasferimento al comune di Venezia degli immobili in questione, facendo salvo il diritto maturato dagli assegnatari in base alle norme vigenti in materia. In tal modo, il comune di Venezia potrà attuare interventi di riqualificazione degli immobili e di sviluppo delle aree interessate.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Sono trasferiti al comune di Venezia, a titolo gratuito, con le relative pertinenze, gli immobili di proprietà dello Stato, situati in Venezia-Marghera, nella località «Vaschette», via Murialdo, numeri civici 24 e 32, e via Pasini, numeri civici 89 e 103, costruiti ai sensi dell'articolo 18 della legge 4 marzo 1952, n. 137, e destinati ai cittadini italiani in possesso della qualifica di profugo ai sensi dell'articolo 1 della medesima legge. Il trasferimento decorre dal secondo mese successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. Le relative operazioni di trascrizione e voltura catastale sono esenti da ogni tributo e diritto.
      2. È fatto salvo il diritto maturato dagli assegnatari che, alla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano presentato domanda di acquisto degli alloggi di cui al comma 1, alle condizioni e nei termini previsti dall'articolo 45 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni, e dalle altre disposizioni vigenti in materia.
      3. Rimane fermo il vincolo di destinazione degli alloggi di cui al comma 1 ai profughi, ai sensi dell'articolo 4, comma 224, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, limitatamente alle domande di assegnazione in locazione presentate dai soggetti in possesso della qualifica di profugo entro la data di entrata in vigore della presente legge.
      4. Il comune di Venezia può attuare interventi di riqualificazione degli immobili o delle aree dagli stessi occupate, anche unitamente a progetti volti allo sviluppo economico della località.


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