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PDL 3440

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3440



 

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PROPOSTA DI LEGGE
D'INIZIATIVA POPOLARE

Dichiarazione del territorio della Repubblica italiana «zona libera da armi nucleari»

Presentata il 27 marzo 2008


      

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Onorevoli Deputati! - La presente proposta di legge si prefigge l'obiettivo di dichiarare l'Italia «zona libera da armi nucleari» (Nuclear Weapons Free Zone), aggiungendo quindi il territorio della Repubblica all'elenco delle aree geografiche nelle quali, in virtù di trattati internazionali o di autonomi atti legislativi, sono vietati il transito e il deposito di armi nucleari.
      L'Italia aderisce come «Stato non nucleare» al cosiddetto «Trattato di non proliferazione nucleare» (TNP), firmato in data 28 gennaio 1969 e ratificato ai sensi della legge 24 aprile 1975, n. 131. Lo Stato italiano si è quindi già impegnato a non ricercare né ottenere il trasferimento, il controllo, diretto o indiretto, o l'assistenza nella fabbricazione di armi nucleari (articolo 2 del TNP). Tuttavia, questo non ha finora impedito all'Italia di concedere agli Stati Uniti d'America il permesso di dislocare armi atomiche sul territorio della Repubblica. Anche se i vari governi che si sono succeduti non hanno mai reso pubblici il numero e la dislocazione delle armi atomiche in Italia, hanno peraltro ufficialmente ammesso la partecipazione del nostro Paese al cosiddetto Nuclear Sharing (condivisione nucleare) della NATO.
      Va ricordato che la partecipazione al Nuclear Sharing non discende automaticamente dall'adesione al Patto Atlantico, tanto che, su venticinque Paesi membri, sono solo sei (Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Turchia) quelli che ospitano sul proprio territorio armi atomiche statunitensi. Rinunciare a tali armi atomiche non implica quindi la fuoriuscita dalla NATO, come ha dimostrato recentemente
 

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la Grecia, che nel 2001 ha raggiunto un accordo con gli Stati Uniti d'America affinché fossero rimosse dal proprio territorio le armi atomiche fino ad allora presenti, senza che questo comportasse una rottura con la NATO.
      Il testo della presente proposta di legge va però oltre gli impegni previsti per l'Italia dal TNP, in quanto dichiara «zona libera da armi nucleari» anche le acque territoriali italiane. Tale misura, peraltro analoga a quella già assunta dalla Nuova Zelanda, mira a vietare il transito di navi e di sommergibili dotati di armi atomiche nei mari e nei porti italiani.
      La concreta applicazione del presente provvedimento richiederà al Governo di attivarsi immediatamente nei confronti del Governo degli Stati Uniti d'America per rinegoziare gli attuali accordi, sia in materia di deposito di armi atomiche che di transito di naviglio nucleare. A tale fine è stato previsto un apposito comma dell'articolo 1, che stabilisce un periodo di sessanta giorni entro i quali il Governo deve adottare tutte le misure necessarie per la piena applicazione della legge. Tale periodo appare decisamente congruo in presenza di un'adeguata volontà politica da parte del Governo italiano.
 

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PROPOSTA DI LEGGE
D'INIZIATIVA POPOLARE

Art. 1.
(Obiettivi e finalità).

      1. Il territorio della Repubblica, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato «zona libera da armi nucleari».
      2. Il transito e il deposito, anche temporanei, di armi nucleari o di parti di armi nucleari non sono ammessi in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, individuato ai sensi del comma 1.
      3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, a livello sia nazionale che internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 2.
(Entrata in vigore).

      1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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