X Commissione - Marted́ 4 luglio 2006


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ALLEGATO 1

D.L 173/2006: Proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare. Ulteriori proroghe per l'esercizio di deleghe legislative e in materia di istruzione. C. 1222 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La X Commissione Attività produttive, commercio e turismo,
esaminato il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante «Proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare. Ulteriori proroghe per l'esercizio di deleghe legislative e in materia di istruzione» (C. 1222 Governo),
delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito la necessità di invitare il Governo, in relazione all'adozione dei decreti legislativi per la semplificazione delle disposizioni di competenza dello Stato in materia di adempimenti amministrativi delle imprese e per il rafforzamento dello sportello unico delle attività produttive, di procedere con la massima efficacia nelle politiche di potenziamento e di incremento dell' efficienza degli sportelli unici sull'intero territorio nazionale, anche in considerazione della grande differenziazione attualmente esistente a livello della qualità del loro funzionamento nel Paese.


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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2006 (C. 1042).

RELAZIONE

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminato il disegno di legge C. 1042 recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dalla partecipazione dell'Italia alle Comunità europee(Legge comunitaria per il 2006);
rilevato che la legge comunitaria ha mostrato in questi anni la propria validità quale strumento per il recepimento della normativa comunitaria nell'ordinamento nazionale, con potenzialità che dovrebbero essere oggetto di ulteriore valorizzazione;
osservato che il disegno di legge comunitaria per il 2006 nel suo insieme coinvolge in maniera limitata materie di competenza e di interesse della X Commissione,
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.


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ALLEGATO 3

PARERE SULLA RELAZIONE SULLA PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA ALL'UNIONE EUROPEA

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminata la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2005 (DOC. LXXXVII, n. 1);
atteso che la costruzione dell'Unione europea pervade tutti gli ambiti della vita economica e sociale, tanto per le imprese, quanto per i singoli cittadini e che in tale ottica va riaffermata la piena partecipazione dell'Italia a tale costruzione;
visto che l'Unione europea è impegnata, sulla base delle linee tracciate dalla «Strategia di Lisbona», in un percorso di rilancio innovativo del sistema economico, con particolare riferimento al rafforzamento della competitività e alla promozione di un ambiente più favorevole all'impresa della conoscenza, e risulta utile all'Italia svolgere un ruolo significativo in tale processo, al fine di favorire la necessaria trasformazione del proprio sistema produttivo e industriale;
segnalato che si valuta positivamente il potenziamento dell'attività di ricerca avvenuto in ambito comunitario (si segnalano tra le azioni intraprese da parte italiana, oltre al contributo da parte del MIUR all'elaborazione del 7o programma quadro di ricerca e sviluppo e la presentazione di una serie di emendamenti a programmi specifici di ricerca della Commissione, la predisposizione della candidatura italiana per il 2006-2008 alla presidenza Eureka - iniziativa internazionale di promozione e sostegno della ricerca scientifica e industriale);
delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) sia valutata l'opportunità di intraprendere in sede di Unione europea tutte le iniziative utili al fine di stimolare l'innovazione e la ricerca, anche attraverso la concreta attuazione del progetto - previsto dalla Strategia di Lisbona - volto a rendere il mercato unico europeo uno spazio all'interno del quale sia efficacemente assicurata la circolazione delle conoscenze tecniche necessarie al fine di accrescere la competitività delle imprese(»società della conoscenza»);
b) appare opportuno creare un quadro giuridico unitario volto a evitare discriminazioni nell'applicazione della disciplina degli aiuti di stato, al fine di evitare rischi di delocalizzazione produttiva verso Paesi con intensità di aiuto maggiore.