XIII Commissione - Marted́ 25 luglio 2006


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ALLEGATO

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005 (C. 1253 Governo).

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006 (C. 1254 Governo).

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali per l'anno 2006.

DOCUMENTAZIONE PRESENTATA DAL GOVERNO

Il disegno di legge di approvazione del rendiconto espone i risultati della gestione dell'Amministrazione dello Stato relativi all'esercizio 2005. Nel complesso, tale esercizio si è chiuso, per quanto concerne la competenza, con un disavanzo di 30,5 miliardi di euro e, per quanto riguarda la gestione di cassa, con un disavanzo di 45,3 miliardi di euro.
Per quanto concerne in particolare lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali, il rendiconto evidenzia che, in termini di competenza, nel 2005 sono stati assunti impegni di spesa per un importo complessivo di 1.686 milioni di euro, rispetto a stanziamenti iscritti in bilancio pari a 1.767 milioni di euro. In termini di cassa i pagamenti effettuati dal Ministero nel 2005 ammontano a 1.523 milioni di euro e si riferiscono per 1.084 milioni di euro alla gestione di competenza e per 439 milioni di euro a residui derivanti dagli esercizi precedenti.
Se si considera la tipologia delle spese effettuate dal Ministero delle politiche agricole, emerge che rispetto al totale degli impegni di spesa, 858 milioni di euro si riferiscono a spese correnti, mentre 828 milioni di euro si riferiscono a spese in conto capitale.
Sulla base di una analisi ancora più dettagliata, risulta che le maggiori voci di spesa di conto corrente, sempre in termini di competenza, riguardano per 461 milioni di euro gli impegni di spesa relativi alle retribuzioni del personale, per 92 milioni di euro gli impegni relativi all'acquisto di beni e servizi per il funzionamento delle strutture, per 183 milioni di euro i trasferimenti correnti ad altre amministrazioni pubbliche diverse dallo Stato (in primo luogo le regioni) e per 76 milioni di euro i trasferimenti correnti a favore di imprese.
Le spese in conto capitale hanno principalmente la natura di trasferimenti ad altri soggetti. Gli impegni di spesa per investimenti effettuati direttamente dall'amministrazione del Ministero ammontano, infatti, a 184 milioni di euro, mentre i contributi agli investimenti destinati ad altre amministrazioni pubbliche hanno registrato impegni di spesa per un totale di 236 milioni di euro e i contributi agli investimenti a favore di imprese hanno evidenziato impegni di spesa per un totale di 368 milioni di euro.
Per quanto concerne la ripartizione della spesa considerata sulla base dell'organizzazione interna del Ministero, dal consuntivo relativo al 2005 risulta che la struttura che ha avuto la gestione finanziaria


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più rilevante è il Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi (divenuto Dipartimento delle politiche di sviluppo, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 79/2005), che ha assunto impegni di spesa per un importo complessivo pari a 1.020 milioni di euro. Il Corpo forestale dello Stato ha assunto impegni per 501 milioni di euro, il Dipartimento delle politiche di mercato ha impegnato 107 milioni di euro, l'Ispettorato centrale repressione frodi 45 milioni di euro e il Gabinetto e gli uffici di diretta collaborazione del Ministro 13 milioni di euro.
Il rendiconto evidenzia altresì un dato importante, rappresentato dall'entità dei residui passivi. All'inizio dell'esercizio 2005 i residui passivi ammontavano a 1.788 milioni di euro. Alla fine dell'esercizio si sono ridotti a 1.627 milioni di euro, di cui 1.024 milioni relativi a residui provenienti da esercizi precedenti e 602 milioni relativi a residui che si sono formati nell'esercizio 2005 medesimo. Questo dato dimostra, per un verso, che nel 2005 si è registrata una riduzione, sia pure limitata, dell'ammontare dei residui passivi; per l'altro, tale ammontare rimane molto elevato, dal momento che corrisponde approssimativamente all'importo complessivo degli impegni di spesa assunti nell'intero esercizio. Questa considerazione non riguarda soltanto il Ministero delle politiche agricole, dal momento che l'eccessiva entità dei residui passivi e la lentezza con cui vengono smaltiti è motivo di preoccupazione per il bilancio dello Stato in generale.
Al riguardo, si fa presente che tra le principali cause di questa dinamica ancora elevata del processo formativo dei residui passivi vi è il ritardo nel riparto del Fondo Unico per gli Investimenti (cap. 7003 di pertinenza del C.R.A. n. 1) che rappresenta il principale strumento di finanziamento delle politiche di settore.
Da ultimo, con riferimento al prelevamento dal Fondo di riserva per le spese impreviste, di cui all'articolo 9 della legge n. 468 del 1978 e successive modificazioni ed integrazioni, si segnala che le spese per le quali si è fatto principalmente ricorso a tale Fondo sono state: le spese per il pagamento dei canoni d'acqua, luce, energia, gas e telefoni (per un importo complessivo pari a euro 900.000, di cui 400.000 per il Gabinetto e 500.000 per il Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi) e per missioni (per un importo complessivo pari a euro 800.000, di cui 300.000 per l'Ispettorato Centrale Repressione Frodi e 500.000 per il Corpo Forestale dello Stato). Tale dato è significativo perché evidenzia una strutturale deficienza delle assegnazioni di bilancio stanziate sui relativi capitoli di spesa.