XIII Commissione - Marted́ 1° agosto 2006


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ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005 (C. 1253 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 1253, concernente il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005, relativamente alle parti di propria competenza,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE


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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006 (C. 1254 Governo).

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2006.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione,
esaminato, per i profili di propria competenza, il disegno di legge C. 1254, concernente disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006;
esaminata la tabella n. 13, recante lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali per l'anno 2006.

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE


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ALLEGATO 3

7-00001 Misuraca: Difesa delle produzioni vitivinicole italiane, con specifico riferimento alle pratiche di invecchiamento dei vini.

7-00008 Franci: Sostegno alle produzioni vinicole italiane di qualità, con specifico riferimento alle pratiche di invecchiamento dei vini.

7-00010 Delfino: Riconoscimento dei caratteri specifici dei vini di qualità e a denominazione d'origine, con specifico riferimento alle pratiche di invecchiamento.

7-00011 Dozzo: Pratica di invecchiamento dei vini attraverso l'utilizzo di trucioli di legno e sull'esigenza di una espressa indicazione nell'etichetta.

7-00034 Bellotti: Pratica enologica di utilizzo dei trucioli di legno e tutela del settore vitivinicolo italiano.

TESTO UNIFICATO DELLE
RISOLUZIONI APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione,
premesso che:
il 10 marzo 2006 l'Unione europea e gli Stati Uniti hanno sottoscritto un accordo bilaterale sul commercio del vino che, nel perseguire la finalità condivisibile di favorire lo sviluppo delle relazioni commerciali e di evitare contenziosi, prevede peraltro l'accettazione di pratiche enologiche applicate negli Stati Uniti, anche se finora non ammesse nell'Unione europea;
in questo ambito, particolarmente delicata risulta la possibilità di commercializzare vini statunitensi per i quali è stata utilizzata la pratica di aggiungere trucioli di legno nei mosti, al fine di simulare l'invecchiamento tradizionale e l'affinamento dei vini nelle botti;
tale pratica enologica permette di riprodurre, con brevi periodi di permanenza del vino in cantina e, di conseguenza, con un rilevante abbattimento dei costi di produzione, note aromatiche e di gusto tipiche dei vini di qualità;
contestualmente, nell'ambito dell'ordinamento comunitario, il regolamento (CE) n. 2165/2005 del 20 dicembre 2005 ha introdotto alcune modifiche alla normativa relativa all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo contenuta nel regolamento (CE) n. 1493/1999, prevedendo, in particolare, tra le pratiche e trattamenti enologici che possono essere utilizzati, unicamente nell'ambito di condizioni di impiego da determinare, «l'uso di pezzi di legno di quercia nella lavorazione dei vini»;
il Comitato di gestione per i vini, nella seduta del 3 maggio 2006, si è espresso a maggioranza dei componenti in senso favorevole sul progetto di regolamento della Commissione che stabilisce le modalità di applicazione del citato regolamento


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n. 2165/2005, per quanto concerne le condizioni di impiego di pezzi di legno di quercia nella lavorazione dei vini, lasciando agli Stati membri la facoltà di decidere per quale categoria di vini autorizzare tale pratica e, in ogni caso, senza prevedere espressamente che essa sia indicata in etichetta;

considerato che:
l'adozione della pratica di utilizzare trucioli di legno per i vini europei, pur essendo ispirata all'obiettivo di evitare che essi si trovino in situazioni di svantaggio competitivo sui mercati internazionali rispetto ai vini prodotti negli Stati Uniti e negli altri Paesi nuovi produttori, impone l'esigenza di tutelare in modo adeguato i vini di qualità;
negli ultimi decenni il settore vitivinicolo dell'Unione europea e, in particolare, dei primi cinque Paesi europei esportatori di vino (Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia) è stato caratterizzato da una sensibile riduzione dei consumi e da una diminuzione della quota di mercato rispetto al totale delle esportazioni mondiali, mentre contestualmente sono aumentate le esportazioni dei Paesi nuovi produttori, anche nell'ambito dei mercati europei;
la sempre più forte concorrenza sui mercati internazionali non può essere affrontata in via prioritaria sotto il profilo della riduzione dei costi di produzione, quanto piuttosto attraverso la valorizzazione della qualità del prodotto;
tale considerazione vale in modo particolare per la produzione vinicola italiana, che si caratterizza per l'elevata qualità, anche connessa ad un forte legame con l'ambiente, nonché con la cultura e le tradizioni del territorio d'origine e per l'utilizzo di processi di produzione, invecchiamento e affinamento consolidati da una lunga e sapiente tradizione;
nell'ampia attività istruttoria svolta dalla Commissione agricoltura è emersa una posizione, largamente condivisa in particolare dagli esperti e dalle associazioni che operano nel settore della qualità, di contrarietà all'utilizzo della pratica di aggiungere trucioli di legno nel vino;
è in ogni caso riconosciuta da tutti l'esigenza fondamentale di tutelare e valorizzare la specificità dei vini di qualità prodotti in Italia, mantenendo appropriati elementi di distinzione rispetto alle produzioni più commerciali, con particolare riferimento ai processi produttivi, e di conseguenza escludendo, per i suddetti vini di qualità, l'adozione di pratiche enologiche quali l'aggiunta di trucioli di legno;
occorre altresì garantire una completa informazione per il consumatore, mediante l'indicazione inequivocabile in etichetta dell'utilizzo di pratiche enologiche diverse da quelle tradizionali, in modo che le quote di mercato che ciascuna tipologia di vino sarà capace di acquisire dipendano unicamente dalla scelta pienamente consapevole del consumatore;

impegna il Governo:

1) a porre in atto nelle competenti sedi comunitarie ogni opportuna iniziativa utile a tutelare e valorizzare, in primo luogo nell'ambito della riforma dell'OCM del vino preannunciata dalla Commissione europea, la qualità e le specificità dei vini italiani, e, di conseguenza, le loro potenzialità di mercato a livello interno e internazionale;
2) con specifico riferimento alla pratica enologica dell'aggiunta di trucioli di legno nel vino, ad adottare tutte le iniziative opportune, sia in sede comunitaria sia nell'ambito dell'ordinamento interno, per assicurare:
a) che dall'adozione di tale pratica risultino esclusi i vini DOCG (denominazione di origine controllata e garantita), DOC (denominazione di origine controllata) e IGT (indicazione geografica tipica);
b) che tale pratica, qualora sia utilizzata per i vini da tavola, sia rigorosamente disciplinata e sia fornita nell'etichetta


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una espressa e chiara indicazione del ricorso ad essa, in modo da garantire la completa informazione del consumatore;
3) ad adottare tutte le misure utili a favorire, anche attraverso il reperimento di risorse finanziarie adeguate, la promozione sui mercati esteri dei vini prodotti in Italia;
4) ad adottare iniziative normative rivolte alla riforma della legislazione nazionale in materia di denominazione di origine dei vini, in modo da evidenziare e valorizzare i vini di qualità italiani, anche attraverso un sistema di denominazioni più significativo, in quanto maggiormente indicativo delle caratteristiche effettive dei vini compresi in ciascuna categoria.
(8-00008) «Lion, Misuraca, Franci, Delfino, Dozzo, Bellotti, Zucchi, Lombardi, Fundarò, Cesini, D'Ulizia, Mellano, Satta, Alessandri, Baratella, Bellanova, Brandolini, Buonfiglio, Catanoso, Cosenza, De Luca Vincenzo, Fini Giuseppe, Fiorio, Fogliardi, Froner, Grimaldi, Iannarilli, Licastro Scardino, Maderloni, Marinello, Martinello, Minardo, Oliverio, Patarino, Pertoldi, Romele, Rotondo, Paolo Russo, Ruvolo, Servodio, Soro, Sperandio».