V Commissione - Resoconto di giovedì 14 settembre 2006


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 14 settembre 2006. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri e Nicola Sartor.

La seduta comincia alle 9.10.

Lino DUILIO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00156 Zorzato: Istituzione della Commissione Faini.

Marino ZORZATO (FI) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo se, sulla base dei nuovi dati sulle maggiori entrate tributarie accertate, sia necessario rifare il punto sullo stato complessivo dei conti pubblici.


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Il sottosegretario Nicola SARTOR risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Marino ZORZATO (FI), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta, rinviando per un giudizio complessivo e meditato alle disposizioni del disegno di legge finanziaria e all'entità effettiva della manovra, considerato che solo allora si potrà sapere se tale entità si attesterà sui 30 miliardi di euro ovvero sarà diminuita, come pure si apprende dalla stampa, addirittura a 24 miliardi.

5-00176 Garnero Santanchè: Chiarimenti sulla manovra di finanza pubblica e sulla nota di aggiornamento al DPEF.

Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN) illustra l'interrogazione in titolo, rilevando come in conseguenza dell'accertamento di maggiori entrate tributarie l'entità della manovra di finanza pubblica, a quanto si apprende dalla stampa, potrebbe essere ulteriormente ridotta fino a 27 o a 24 miliardi di euro.

Il sottosegretario Nicola SARTOR risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN) esprime perplessità sul fatto che, da quanto si apprende dalla stampa, pare non si voglia rispettare nella predisposizione del disegno di legge finanziaria il rigore necessario alla tutela degli equilibri di finanza pubblica. Piuttosto, alla luce dei dati preoccupanti forniti dal sottosegretario Sartor, la manovra di finanza pubblica dovrebbe essere di 40 miliardi di euro, e comunque il suo importo non dovrebbe diminuire rispetto a quello originariamente preventivato, al fine di dare una risposta rigorosa e risolvere i problemi del Paese evidenziati dai dati dell'Unione europea citati dal sottosegretario.

5-00157 Raiti: Costituzione della società pubblica denominata «Riscossione Spa» per la gestione del servizio di riscossione.

Salvatore RAITI (IdV) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola SARTOR risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Salvatore RAITI (IdV), replicando ricorda che l'importanza della materia, inscrivendosi la sua iniziativa nei confronti del Governo nell'ambito della necessità di attenzionare i vari profili della questione e di apportarvi gli opportuni accorgimenti, anche con riguardo allo status dei lavoratori delle aziende acquisite da Riscossione s.p.a.

5-00158 Leddi Maiola: Applicazione delle disposioni di cui alla legge n. 266 del 2005, in particolare in materia di terreni edificabili.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola SARTOR risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), replicando preannuncia un'ulteriore interrogazione in materia per ottenere dal Governo più ampie delucidazioni.

Lino DUILIO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.50.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 14 settembre 2006. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 9.55.


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Legge comunitaria 2006.
C. 1042-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il testo all'esame, recante il disegno di legge comunitaria per l'anno 2006, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nelle sedute del 6 e del 17 luglio 2006. Il testo all'esame dell'Assemblea ha in larga parte recepito le condizioni espresse ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, dalla Commissione bilancio. Alcuni profili problematici permangono con riferimento ad alcune disposizioni. In particolare, la Commissione bilancio aveva evidenziato la necessità di applicare la procedura rinforzata di cui all'articolo 1, comma 4, del disegno di legge anche alla direttiva 2005/14/CE, in materia di RC auto. Nel testo all'esame dell'Assemblea, si è stabilito che all'attuazione della direttiva si debba provvedere nell'ambito della legge comunitaria per l'anno 2005 (legge n. 29 del 2006), riformulando in tal senso l'articolo 8. Non si è, invece, stabilita alcuna disposizione volta a garantire l'applicazione della suddetta procedura rinforzata in ordine alle conseguenze di carattere finanziario. Al riguardo, chiede di acquisire il parere del Governo.
Un'altra condizione espressa dalla Commissione bilancio era volta a prevedere che alcune direttive di cui all'allegato A, e in particolare le direttive 2005/61/CE e 2005/62/CE, in materia di sicurezza dei servizi trasfusionali, fossero trasferite nell'allegato B, in modo da consentire un esame in sede parlamentare dei relativi schemi di decreto legislativo, ivi compresa la procedura presso la Commissione bilancio di cui all'articolo 1, comma 4.
Il testo all'esame dell'Assemblea prevede, invece, che le suddette direttive siano soppresse dagli allegati. Se ne potrebbe dedurre che si intenda provvedere alla relativa attuazione in via amministrativa. In tal caso, verrebbe, tuttavia, meno la possibilità per il Parlamento di verificarne la sostenibilità finanziaria.
Al riguardo, rammenta che nella documentazione depositata dal Governo presso la Commissione bilancio, nella seduta del 4 luglio 2006, si era evidenziato che l'attuazione delle suddette direttive appare suscettibile di determinare oneri di ammontare non irrilevante.
Con riferimento alle ulteriori modifiche apportate dalla XIV Commissione, osserva che:
l'articolo 8-ter, introduce alcuni criteri e principi direttivi cui il Governo dovrebbe attenersi in sede di attuazione della direttiva 2005/85/CE, tra i quali la previsione che il richiedente asilo possa rimanere nel territorio nazionale in attesa della decisione sul ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento relativo alla domanda d'asilo. Al riguardo, chiede di acquisire il parere del Governo in ordine alle eventuali conseguenze finanziarie derivanti dall'articolo 8-ter; fermo restando che, opportunamente, la suddetta direttiva è inclusa fra quelle elencate all'articolo 1, comma 4, del testo in esame per le quali si prevede il parere presso le Commissioni competenti per i profili finanziari;
l'articolo 18-bis, conseguenza di una proposta emendativa presentata dal Governo a séguito dell'apertura di una procedura di infrazione comunitaria. L'articolo aggiuntivo modifica l'articolo 29 della legge n. 428 del 1990, prevedendo l'obbligo di rimborso dei contributi che siano stati indebitamente riscossi in ragione di norme nazionali non rilevanti per l'ordinamento comunitario. Dagli elementi forniti dal Governo presso la Commissione di merito è emerso che la disciplina vigente nel nostro Paese è stata censurata dalla Corte di giustizia europea (sentenza del 9 dicembre 2003/causa C-129/00) in quanto, tra le altre cose, le modalità di prova stabilite a carico del contribuente interessato renderebbero praticamente impossibile ottenere il rimborso. L'articolo aggiuntivo inserito dalla Commissione di merito


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sembra rispondere all'esigenza di dare attuazione alla sentenza per quanto concerne il numero 2 che esclude la possibilità per l'amministrazione finanziaria ad assumere a mezzo di presunzioni l'eventualità che l'onere relativo al tributo ingiustamente versato non sia stato trasferito su altri soggetti (nel qual caso il rimborso non sarebbe dovuto). Non appare, invece, chiaro, in che misura la modifica di cui al numero 1 dell'articolo aggiuntivo possa ricondursi alla finalità di dare attuazione alla sentenza o non costituisca un eccessivo ampliamento delle fattispecie per cui lo Stato italiano sarebbe tenuto al rimborso, determinando il rischio di rilevanti conseguenze finanziarie a carico dell'erario.

Segnala i seguenti emendamenti trasmessi dall'Assemblea, sui quali chiede di acquisire l'avviso del Governo:
1.101 del Governo, che prevede la soppressione dall'allegato B della direttiva 2005/55/CE, in materia di veicoli inquinanti. Anche in questo caso si tratta di un emendamento che contrasta con la condizione espressa dalla Commissione bilancio nella seduta del 6 luglio 2006. La Commissione, infatti, aveva richiesto l'inserimento nell'allegato B della suddetta direttiva, originariamente inserita tra quelle dell'allegato C, al fine di verificare la neutralità finanziaria delle relative misure di attuazione, anche in considerazione del fatto che la direttiva prevede la possibilità di incentivi fiscali per i veicoli rispondenti ai requisiti richiesti;
1.103 del Governo, che inserisce nell'allegato B la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2006/24/CE, riguardante la conservazione di dati generati o trattati nell'ambito della fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico o di reti pubbliche di comunicazione e che modifica la direttiva 2002/58/CE. Al riguardo, chiede che il Governo chiarisca se l'attuazione della direttiva possa generare oneri per la finanza pubblica, anche con riferimento al recepimento nell'ordinamento interno dell'articolo 9, a mente del quale ogni Stato membro designa una o più autorità pubbliche quali responsabili del controllo dell'applicazione sul suo territorio delle disposizioni da adottare per quanto concerne la sicurezza dei dati conservati;
1.100 del Governo, che prevede la soppressione dal comma 4, dell'articolo 1, delle direttive 2005/61/CE e 2005/62/CE. Al riguardo, rileva che l'emendamento si pone in palese contrasto con la condizione espressa dalla Commissione bilancio nella seduta del 6 luglio 2006, la quale era volta a garantire una accurata verifica della sostenibilità finanziaria dell'attuazione delle direttive, anche alla luce degli elementi di documentazione forniti dal Governo in base ai quali si affermava che le stesse sono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri;
1.104 del Governo, il quale prevede l'inserimento nell'allegato B della direttiva 2006/54/CE del 5 luglio 2006 del Parlamento e del Consiglio in materia di applicazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, la quale reca, fra le altre cose, misure che riconoscono con effetto retroattivo eventuali diritti a prestazioni di regime professionale di sicurezza sociale relativi a periodi di occupazioni pregressi, nonché l'obbligo per lo stato membro di designare un apposito organismo per la promozione, l'analisi, il controllo ed il sostegno della parità di trattamento senza discriminazioni fondate sul sesso. Al riguardo, chiede di acquisire l'avviso del Governo in merito alle eventualità di prevedere che anche per gli schemi di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2006/54/CE si applichi la procedura rinforzata di cui all'articolo 1, comma 4 del disegno di legge comunitaria 2006 ai fini di una compiuta verifica della sostenibilità finanziaria delle disposizioni recate dalla direttiva medesima;
3.01 Misuraca, che prevede che gli oneri derivanti da eventuali sanzioni pecuniarie nei confronti dello Stato italiano nel caso di materie di competenza concorrente


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o esclusiva delle regioni siano ripartite con DPCM tra le regioni.
Al riguardo, fermo restando che la proposta emendativa sembra volta a responsabilizzare le regioni ai fini dell'adempimento della normativa comunitaria, chiede di acquisire l'avviso del Governo in ordine alla possibilità che siano addebitate alle regioni conseguenze di tipo economico anche nel caso in cui il mancato recepimento sia attribuibile in parte allo Stato, anche alla luce dell'articolo 27 della legge n. 468 del 1978 che prevede che le leggi che comportino oneri, anche sotto forma di minori entrate a carico, tra l'altro, degli enti locali devono contenere la previsione dell'onere stesso e la relativa copertura finanziaria;
6-bis.100 del Governo, che sostituisce l'articolo 6-bis in materia di trasmissione di informazioni al Parlamento in materia di procedure giurisdizionali e di pre-contenzioso riguardanti l'Italia. In particolare, nella nuova formulazione si trasferisce al Ministero dell'economia e delle finanze la competenza a trasmettere alle Camere ogni sei mesi, d'intesa con il ministro per le politiche europee, le suddette informazioni. Fatta eccezione per tale modifica, la proposta emendativa sembra corrispondere all'esigenza prospettata dalla Commissione bilancio di disporre di un quadro aggiornato delle procedure suscettibili di determinare conseguenze per la finanza pubblica;
8.100 del Governo, che, novellando la legge comunitaria per l'anno 2005, sottopone l'attuazione della direttiva 2005/14/CE, concernente la responsabilità civile derivante dalla circolazione degli autoveicoli, alla procedura di cui all'articolo 1, comma 4, superando i rilievi emersi presso la Commissione bilancio nella seduta del 1o agosto 2006 in merito alla formulazione dell'articolo 8 del testo all'esame dell'Assemblea, che non prevedeva tale sottoposizione;
8.0.100 del Governo, che prevede taluni specifici principi e criteri di delega per l'attuazione della direttiva 2004/39/CE, come modificata dalla direttiva 2006/31/CE, relativa ai mercati degli strumenti finanziari per quanto concerne, in particolare, il conferimento alle Autorità nazionali di competenze e regolatorie, di vigilanza e sanzionatorie finalizzate all'attuazione nell'ordinamento nazionale delle disposizioni comunitarie riguardanti il funzionamento nei mercati degli strumenti finanziari. L'articolo aggiuntivo prevede una clausola di invarianza finanziaria in base alla quale dalla sua attuazione non dovrebbero derivare incrementi di organici e strutture e, in ogni caso, nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Al riguardo, fermo restando la necessità di acquisire una conferma da parte del Governo per cui le Autorità interessate possono effettivamente far fronte ai compiti assegnati con le risorse a disposizione, segnala l'esigenza di modificare la clausola di invarianza prevista dal comma 1 dell'articolo aggiuntivo, capoverso articolo 9-bis, comma 3, al fine di prevedere, come da prassi consolidata in casi analoghi, che all'attuazione delle disposizioni del presente articolo aggiuntivo si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie, e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
8-ter.44 Bocchino, che prevede, tra le altre cose, il contraddittorio con le garanzie della difesa e che il richiedente asilo nelle more della decisione dell'autorità giurisdizionale sia trattenuto all'interno dei centri di identificazione di cui al decreto legge n. 416 del 1989. Al riguardo, chiede di acquisire l'avviso del Governo in ordine ai possibili effetti finanziari a carico della finanza pubblica derivanti dalla proposta emendativa;
18-ter.0101 del Governo, che novella l'articolo 14 del decreto legislativo n. 18 del 1999, recante attuazione della direttiva 96/67/CE relativa al libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti della Comunità, prevedendo che, in occasione del trasferimento delle attività concernenti una o più categorie di servizi di assistenza a terra, il Ministero dei trasporti garantisca il coinvolgimento


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dei soggetti sociali, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Al riguardo, chiede di acquisire l'avviso del Governo in merito alla portata dell'articolo aggiuntivo, vale a dire se esso si limiti ai profili meramente procedurali in ordine alle forme di coinvolgimento delle parti sociali interessate, ovvero se si prospetti l'adozione di misure di ammortizzatori sociali da attivare nel settore. Il Governo dovrebbe inoltre chiarire se la disposizione può trovare concreta attuazione senza nuovi o maggiori oneri, come recita la clausola di invarianza;
18-ter.0102 del Governo, che modifica il comma 6-bis, lettera b), dell'articolo 21 del decreto legislativo n. 504 del 1995, che stabilisce, allo scopo di incrementare l'utilizzo di fonti energetiche che determinino un ridotto impatto ambientale, nell'ambito di un progetto sperimentale, una accisa ridotta per la produzione di etere etilterbutilico (ETBE), derivato da alcole di origine agricola, nella misura di lire 560.000 (equivalente ad euro 289,21) per 1.000 litri. L'articolo aggiuntivo sostituisce detta aliquota con una nuova aliquota stabilita nella misura di euro 298,92 per 1.000 litri. La proposta emendativa aggiunge, inoltre, all'articolo 21 un comma 6-quater che configura una procedura di monitoraggio dei costi industriali medi dei prodotti agevolati di cui al comma 6-bis al fine di evitare la sovracompensazione dei costi addizionali legati alla produzione, conferendo quindi al ministro dell'economia e delle finanze il potere di rideterminare eventualmente la misura dell'agevolazione di cui al medesimo comma 6-bis. Anche in questo caso chiede di acquisire l'avviso del Governo in ordine alle eventuali conseguenze finanziarie della proposta emendativa;
18-ter.0103 del Governo, volto a dare attuazione alle decisioni dei rappresentanti dei Governi degli Stati membri dell'Unione europea riuniti in sede di Consiglio del 21 ottobre 2001, del 28 aprile 2004 e del 10 novembre 2004, relative a privilegi e immunità accordati ad Agenzie e meccanismi istituiti dall'Unione nell'ambito della politica estera e dell'Unione e della politica europea di sicurezza e di difesa ed ai membri del loro personale. Al riguardo, chiede al Governo se si tratta di privilegi e immunità comunque dovuti al personale indicato e riconducibili alle tipologie di soggetti cui in via ordinaria tali privilegi e immunità sono attribuiti.

Rileva infine che i restanti emendamenti trasmessi non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

Il sottosegretario Mario LETTIERI ricorda che vi è stato un ampio dibattito in Commissione sul provvedimento in esame, delle cui risultanze il Governo ha tenuto debitamente conto.
In merito alle questioni sollevate dalla Commissione sull'articolo 18-bis, rileva che la modifica operata dalla lettera a) numero 2, risponde all'esigenza di adeguare l'ordinamento nazionale alla disciplina comunitaria, considerato che la Corte di giustizia europea ha evidenziato l'incompatibilità con il diritto comunitario delle modalità di prova a carico dei contribuenti che rendono quasi impossibile ottenere il rimborso di tributi riscossi in violazione del diritto comunitario stesso.
D'altro canto, il mancato adeguamento dell'ordinamento interno chiamerebbe lo Stato italiano a corrispondere sanzioni di ammontare ben superiore all'esborso che potrebbe derivare, per l'erario, dagli effetti sul contenzioso in essere a livello nazionale; in ogni caso all'eventuale massimo esborso in relazione al contenzioso in essere può farsi fronte mediante gli ordinari stanziamenti di bilancio allo scopo previsti. In relazione alla modifica operata al numero 1) della lettera a) fa presente che essa è volta a rendere applicabile la disciplina del diritto al rimborso, anche ai tributi riscossi in violazione del diritto interno. Tuttavia, non rispondendo tale modifica in maniera diretta alle obiezioni mosse dalla Comunità europea, e tenuto conto delle osservazioni formulate dalla Commissione, si rimette alla Commissione stessa circa la soppressione della citata disposizione.


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In ogni caso, la soppressione dal numero 1) della lettera a) necessita della contestuale soppressione della lettera b) dell'articolo in parola. Infatti la disposizione contenuta nella lettera b), che sopprime il comma 3 dell'articolo 29 della legge n. 428 del 1990, è collegata con la modifica operata dalla lettera a) numero 1), in quanto ambedue le disposizioni disciplinano la stessa fattispecie. Conseguentemente, l'eliminazione della modifica operata al comma 2 del citato articolo 29 richiede che resti in vita il successivo comma 3.
Sulla rimanente parte del testo evidenzia come non ci sono profili problematici inerenti alla copertura finanziaria. Con riguardo agli emendamenti presentati, premesso il parere favorevole su quelli del Governo, esprime parere contrario sugli altri.

Gaspare GIUDICE (FI) osserva come il Governo inviti sostanzialmente la Commissione, nella sua risposta e secondo i pareri dati sugli emendamenti presentati al provvedimento, a smentire il parere precedentemente espresso dalla Commissione bilancio. Considera grave, al riguardo, sia il mancato recepimento della condizione posta ai sensi dell'articolo 81, comma quarto, della Costituzione, da parte della Commissione di merito, sia il tenore degli emendamenti presentati dal Governo che sottraggono alla Commissione bilancio un esercizio proprio e compiuto delle proprie competenze istituzionali.

Pietro ARMANI (AN), associandosi alle considerazione dell'onorevole Giudice, invita a considerare la particolare problematica della sostenibilità finanziaria delle disposizioni di recepimento nell'ordinamento nazionale di norme comunitarie. Al riguardo, rileva che si dovrebbe incidere nella fase della negoziazione fra gli Stati membri del contenuto delle emanande direttive comunitarie, tenendo conto delle peculiarità dei vari Paesi membri che possono far sì che una normativa vada bene per un paese ma non necessariamente per un altro. Al livello comunitario, devono quindi farsi valere nell'elaborazione della normativa le differenze esistenti fra i vari Paesi; non cogliere questo dato si trasforma spesso in un maggior onere per la finanza pubblica, che è originato fra l'altro da un problema di incapacità di difendere in modo adeguato interessi nazionali al livello comunitario.

Lino DUILIO, presidente, esprime soddisfazione per il lavoro istruttorio compiuto dalla Commissione, che ha portato al recepimento nel corpo del provvedimento di una serie di elementi utili ai fini della tutela degli equilibri di finanzia pubblica. Non comprende tuttavia il motivo in base al quale non si dovrebbe prevedere la sottoposizione alla procedura rinforzata ex articolo 1, comma 4 del disegno di legge comunitaria di alcune direttive da cui possono derivare oneri rilevanti per la finanza pubblica. Rinvia quindi il seguito dell'esame al fine di acquisire più puntuali elementi di chiarimento dal Governo sui diversi profili problematici segnalati.

La seduta termina alle 10.35.

SEDE REFERENTE

Giovedì 14 settembre 2006. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Nicola Sartor.

La seduta comincia alle 10.35.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2005.
C. 1253 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006.
C. 1254 Governo.
(Seguito esame congiunto e rinvio).


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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 settembre 2006.

Lino DUILIO, presidente, ricorda che il termine per gli emendamenti ai disegni di legge in esame è fissato alle ore 10 di martedì della settimana ventura.

Pietro ARMANI (AN) chiede, dopo l'accertamento di maggiori entrate tributarie, che si aspetti la nota di aggiornamento al documento di programmazione economica e finanziaria, a cui il disegno di legge di assestamento va evidentemente collegato per comprendere il nesso esistente alla base dei due documenti. Ricorda fra l'altro che, come esigenza più generale, la presentazione del documento di programmazione economica e finanziaria dovrebbe essere opportunamente posticipata dopo luglio, al fine di tener conto di rilevanti elementi che possano sopraggiungere. Ritiene inoltre che, in aggiunta all'illustrazione che il Ministro dell'economia e delle finanze fa dinanzi al Parlamento in occasione della presentazione del disegno di legge finanziaria, sia necessaria una spiegazione precisa da parte del Ministro sul fenomeno delle maggiori entrate tributarie che si è verificato, prima di approvare il disegno di legge di assestamento.

Lino DUILIO, presidente, prende atto della richiesta dell'onorevole Armani di chiedere una spiegazione sul punto al Ministro dell'economia e delle finanze.

Daniela GARNERO SANTANCHÈ (AN) chiede che il Ministro dell'economia e delle finanze possa essere audito la settimana prossima dalla Commissione bilancio.

Gaspare GIUDICE (FI) si associa alle richieste dell'onorevole Armani e dell'onorevole Garnero Santanchè.

Andrea RICCI (RC-SE) chiede che, indipendentemente dall'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze, il Governo faccia pervenire chiarificazioni in merito all'andamento del gettito tributario, in modo tale che la Commissione bilancio possa disporre di più dettagliati elementi informativi, lasciando comunque al Governo la scelta delle modalità con cui fornire tali chiarimenti.

Francesco PIRO (Ulivo), relatore, comprende l'intreccio che si è verificato fra i dati contenuti nei documenti informativi relativi agli andamenti di finanza pubblica, potendo la nota di aggiornamento al documento di programmazione economico finanziaria rappresentare un'utile sede di chiarimento. La presentazione da parte del Governo dell'emendamento al disegno di legge di assestamento ha sicuramente una notevole influenza sulla grandezza dei saldi in quanto se basandosi sui dati disponibili nel mese di giugno si fossero calcolati i saldi, essi sarebbero risultati negativi, mentre attualmente disponendo dei nuovi dati sulle entrate tributarie, il saldo si sta attestando ora nell'ordine di 4-5 miliardi di euro di risultato positivo. Rileva che sarebbe opportuno che il Governo potesse presentare una nota di aggiornamento alla relazione che accompagna l'assestamento.

Il sottosegretario Nicola SARTOR chiarisce, al riguardo, che l'emendamento al disegno di legge di assestamento presentato dal Governo allinea il bilancio al quadro delle indicazioni del documento di programmazione economico finanziaria. Diversa è invece la questione relativa alla nota di aggiornamento e alla rettifica all'entità della manovra da 35 a 30 miliardi di euro.

Andrea RICCI (RC-SE) rileva che se l'emendamento al disegno di legge di assestamento presentato ieri dal Governo tende ad allineare le previsioni di entrata a quanto indicato nel DPEF, occorre considerare che lo stesso DPEF è stato presentato a luglio; si pone quindi l'esigenza di un chiarimento sull'andamento aggiornato dello stato delle entrate.

Pietro ARMANI (AN) ricorda come con l'emendamento al disegno di legge di assestamento


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presentato dal Governo si sia trovata la copertura finanziaria dei costi da sostenere per la missione UNIFIL in Libano, per cui una spiegazione del Governo appare quanto più necessaria.

Lino DUILIO, presidente, in relazione all'intervento dell'onorevole Armani, osserva che la copertura del decreto-legge sulla missione in Libano non è assicurata dalle maggiori entrate di cui all'emendamento presentato ieri dal Governo al disegno di legge di assestamento ma da ulteriori maggiori entrate che saranno contabilizzate con un successivo atto amministrativo.

Il sottosegretario Nicola SARTOR, preso atto degli interventi dei membri della Commissione, invita a tenere conto della differenza tra le proiezioni sugli andamenti tributari, quali sono quelle contenute nel documento di programmazione economico finanziaria e l'accertamento vero e proprio di maggiori entrate tributare quali quelle indicate nell'assestamento del bilancio. Ricorda, al riguardo, che l'emendamento al disegno di legge di assestamento presentato dal Governo si limita a registrare quanto effettivamente incassato, fermo restando che l'andamento delle entrate potrebbe registrare ulteriori evoluzioni e che nella nota di aggiornamento verrà fornito un quadro più avanzato delle previsioni. Con riguardo, infine, alle modalità di copertura finanziaria alle spese della missione UNIFIL in Libano, conferma che la copertura si è basata non sull'emendamento al disegno di legge di assestamento presentato dal Governo bensì su un distinto atto amministrativo che tenga conto delle ulteriori maggiori entrate che si sono verificate.

Andrea RICCI (RC-SE) precisa di aver fatto riferimento, nel suo intervento, ai dati dei mesi di giugno e luglio in quanto accertati, e non quali mere proiezioni finanziarie, per i quali il buon senso richiederebbe che se ne tenga conto anche ai fini dell'assestamento del bilancio.

Gaspare GIUDICE (FI) osserva che i rilievi del sottosegretario Sartor sembrano avere il tenore di una lezione universitaria, più che di un chiarimento fornito in una sede di dibattito politico quale deve essere la Commissione bilancio. Sulla materia in esame ricorda infatti che ci sono quattro fatti politici fondamentali: il documento di programmazione economico finanziaria, l'assestamento al bilancio, la nota di aggiornamento al documento programmazione economico finanziaria e la legge finanziaria. E quindi compito di organo politico e non tecnico quale è la Commissione bilancio comprendere in modo collegato l'interazione di tali fattori e gli effetti che ne possono derivare.

Lino DUILIO, presidente, osserva, pur comprendendo le osservazioni dell'onorevole Giudice che andrebbe evitata una separazione netta fra i profili politici e quelli tecnici in una sede di valutazione dei profili finanziari, di per sé tecnicamente rilevanti, quali la Commissione bilancio.

Il sottosegretario Nicola SARTOR evidenzia che era sua intenzione fornire elementi tecnici che fossero comunque utili alla comprensione della problematica in esame e al relativo dibattito politico.

Lino DUILIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.05.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI