V Commissione - Resoconto di marted́ 3 ottobre 2006


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COMITATO DEI NOVE

Martedì 3 ottobre 2006.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2005.
C. 1253-A Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006.
C. 1254-A Governo.

Il Comitato si è riunito dalle 10.20 alle 10.40.


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SEDE REFERENTE

Martedì 3 ottobre 2006. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Nicola Sartor e Massimo Tononi.

Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2007-2011.
Doc. LVII, n. 1-bis.

La seduta comincia alle 10.40.

La Commissione inizia l'esame della Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2007-2011.

Lino DUILIO, presidente, avverte che è pervenuta anche la relazione previsionale e programmatica per il 2007, al cui contenuto fa riferimento in alcuni passaggi la nota di aggiornamento in esame.

Michele VENTURA (Ulivo), relatore, ricorda come si sia in presenza di una concentrazione di documenti relativi alla materia della finanza pubblica, consistenti nei disegni di legge recanti il rendiconto generale dello Stato e di assestamento al bilancio, nella nota di aggiornamento al DPEF, nel disegno di legge finanziaria e in un provvedimento di urgenza in materia prevalentemente fiscale, tutti esaminati o da esaminare in tempi molto brevi.
Quanto al dato macroeconomico, ricorda come le stime dei principali organismi internazionali prevedano per l'anno in corso una crescita del prodotto interno lordo. Anche per l'economia italiana, dopo i risultati positivi nel primo trimestre dell'anno, si è confermata una ripresa in termini di una crescita congiunturale del PIL. La nota di aggiornamento al DPEF 2007-2011, alla luce del fatto che i primi due trimestri dell'anno hanno registrato un tasso di crescita positivo, rispettivamente dello 0,7 per cento nel primo trimestre e dello 0,5 per cento nel secondo, rivede lievemente al rialzo la stima della crescita del PIL reale per il 2006, indicandola all'1,6 per cento, contro l'1,5 per cento previsto dal DPEF di luglio.
In merito alle questioni che riguardano gli andamenti di finanza pubblica deve tenersi conto degli effetti di quattro fattori: l'indebitamento netto, l'andamento delle entrate, gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia europea in materia di detraibilità sull'imposta sul valore aggiunto, la riclassificazione operata in tema di cartolarizzazione dei debiti sanitari.
La stima dell'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche per l'anno in corso, che nel DPEF dello scorso luglio era quantificata nel 4,0 per cento del PIL, con la nota di aggiornamento viene rideterminata nel 4,8 per cento del PIL.
Una nota positiva riguarda l'andamento dell'entrate tributarie erariali. La nota di aggiornamento al DPEF 2007-2011 ne evidenzia un andamento molto più favorevole del previsto, in parte correlato anche alla maggiore crescita economica. La dinamica particolarmente positiva delle entrate tributarie erariali nel periodo gennaio-agosto 2006 ha portato a valutare, per l'anno in corso, un maggior gettito tributario, in termini di contabilità nazionale, di circa 6 miliardi di euro rispetto a quanto previsto nel DPEF di luglio, pari a circa 0,4 punti percentuali di PIL di cui 5 miliardi circa avrebbero carattere strutturale. Al riguardo, chiede chiarimenti al Governo sulla metodologia utilizzata per la stima del maggior gettito strutturale.
Il nuovo tendenziale sconta peraltro l'impatto negativo derivante dalla sentenza della Corte di Giustizia europea in materia di detraibilità dell'IVA relativa all'acquisto di ciclomotori, di motocicli, di autovetture ed autoveicoli aziendali, che comporta, invece, un minor gettito tributario stimato in circa 3.700 milioni di euro per il 2006. Al riguardo, chiede chiarimenti al Governo sui criteri utilizzati, fra l'altro, per la valutazione degli


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effetti della sentenza della Corte di Giustizia europea sui saldi di finanza pubblica. La revisione del quadro tendenziale conseguente al miglioramento delle previsioni di entrate per circa lo 0,3 per cento del PIL, consente peraltro di ridurre l'effetto correttivo netto della manovra dall'1,3 per cento del PIL all'1 per cento. La manovra di finanza pubblica, pertanto, anche con riguardo alla previsione futura del rapporto debito/PIL, appare confermare gli obiettivi già delineati nel DPEF. Chiede quindi al Governo di esplicitare le nuove stime circa l'andamento del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche incorporato nell'attuale previsione della dinamica del rapporto debito/PIL. In particolare, chiede di chiarire la dinamica di quelle componenti dell'incremento del debito che non hanno effetto sull'indebitamento netto, atteso che proprio all'andamento di tali componenti sembrerebbe in larga parte ricondursi la più favorevole dinamica del rapporto stimata per il periodo considerato.
In ordine, poi, alla riclassificazione delle operazioni di cartolarizzazione dei debiti sanitari, ricorda come in argomento non risultano finora pervenute decisioni da parte di Eurostat.
Chiede pertanto al Governo un chiarimento sul punto, con riguardo in particolare al contenuto delle decisione di Eurostat ovvero alle ragioni che inducono comunque ad includere nelle nuove stime gli effetti della predetta riclassificazione nonché all'ammontare degli importi oggetto della riclassificazione medesima, e alla loro incidenza sulla previsione di debito per gli esercizi finanziari di riferimento.
Con riguardo agli strumenti con i quali sarà attuata la manovra di finanza pubblica, ricorda che essa articolerà i suoi effetti, di correzione dei conti e di sostegno allo sviluppo, attraverso il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente, il disegno di legge finanziaria ed un provvedimento d'urgenza in materia prevalentemente fiscale.
Inoltre, il Governo collega alla manovra i seguenti testi normativi in corso di preparazione: il disegno di legge delega per il riordino dei tributi statali, il disegno di legge di revisione del Testo unico per enti locali, il disegno di legge di delega recante norme di attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, in materia di federalismo fiscale, il disegno di legge recante ulteriori misure di riorganizzazione e razionalizzazione degli apparati amministrativi e di sostegno allo sviluppo economico, il disegno di legge recante ulteriori misure in materia di liberalizzazione. Il Governo considera altresì collegato alla manovra di bilancio anche il disegno di legge sui servizi pubblici locali, già presentato in Parlamento (A.S. n. 772). Al riguardo chiede al Governo come intende articolare il contenuto della manovra in questi vari provvedimenti.

Ettore PERETTI (UDC) osserva come continui a migliorare il livello di onestà intellettuale del Governo, in quanto più si procede nell'esame dei documenti della manovra di finanza pubblica, tanto più si comprende che la gravità della manovra non dipende affatto da una presunta e non dimostrata eredità negativa del precedente governo. Chiede al Governo se il livello dell'indebitamento netto indicato è da intendersi al netto degli effetti della sentenza della Corte di Giustizia europea in materia di detraibilità dell'imposta sul valore aggiunto nonché se si intenda spostare al 2007 la procedura relativa ai rimborsi da richiedere a seguito della suddetta sentenza.

Pietro ARMANI (AN) chiede se vi siano novità in merito all'orientamento della Corte di Giustizia in ordine alla compatibilità con l'ordinamento comunitario dell'IRAP.

Lino DUILIO, presidente, comunica che la Corte di Giustizia ha emesso nella giornata odierna la sentenza a cui fa riferimento l'onorevole Armani. La Corte di Giustizia, in particolare, ha stabilito che la questione pregiudiziale al suo esame


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vada risolta dichiarando che l'articolo 33 della sesta direttiva deve essere interpretato nel senso che esso non osta al mantenimento di un prelievo fiscale avente le caratteristiche dell'imposta di cui si discute. Sospende quindi l'esame del provvedimento per consentire al Governo di approfondire le questioni che sono state sollevate.

La seduta, sospesa alle 11.10, riprende alle 14.25.

Il sottosegretario Nicola SARTOR, con riferimento agli aspetti metodologici che sono stati seguiti, assicura che la metodologia utilizzata è quella seguita dalla Commissione europea. In particolare il metodo consiste nel depurare dapprima l'andamento delle entrate da eventuali effetti ciclici e quindi nel depurare lo stesso dato da entrate non ricorrenti. Per quanto riguarda la questione dell'incorporazione nelle previsioni future degli effetti della sentenza della Corte di giustizia europea in materia di detraibilità dell'imposta sul valore aggiunto, ricorda come nel decreto collegato alla manovra di finanza pubblica ci saranno comunque misure che limitano il diritto a ottenere i benefici riconosciuti dalla sentenza. Il livello del debito sconta gli effetti della sentenza suddetta. Con riguardo alle eventuali incertezze sull'impatto nei confronti dei conti pubblici, ricorda come per i rimborsi erogati da settembre a dicembre deve essere seguito il criterio di cassa, comunque minore rispetto all'eventuale dato di competenza, ed al quale si deve far riferimento. Rileva poi che l'indebitamento netto, al netto degli effetti della sentenza della Corte di giustizia, è comunque migliorato.

La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 3 ottobre 2006 - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Nicola Sartor e Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 11.10.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2003/123/CE del Consiglio, del 22 dicembre 2003, che modifica la direttiva 90/435/CEE concernente il regime fiscale comune applicabile alle società madri e figlie di Stati membri diversi.
Atto n. 16.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 28 settembre scorso.

Lino DUILIO, presidente, chiede al Governo se si trovi in condizione di fornire i chiarimenti richiesti in ordine al provvedimento in esame.

Il sottosegretario Massimo TONONI rileva che in ordine alle compiute valutazioni di gettito connesse al recepimento, nel nostro ordinamento, della Direttiva 2003/123/CE del Consiglio del 22 dicembre 2003 i dati assunti a riferimento delle operate valutazioni estimate si riferiscono al periodo d'imposta 2000 in quanto al momento della predisposizione della relazione in questione (ovvero nel corso dei primi mesi del 2004) i più recenti e completi dati in possesso erano quelli contenuti nell'ambito delle dichiarazioni presentate nel corso del 2001 (siano essi modello 770 che Unico). Altresì, si prese in considerazione solo l'annualità 2000 in quanto si ebbe modo di verificare che - partitamente alle più significative giurisdizioni tributarie (Spagna, Germania, UK, Portogallo e Francia) - i flussi in uscita e le frequenze relative al triennio precedente esponevano dati sostanzialmente omogenei con l'anno 2000; le successive


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elaborazioni effettuate con riguardo ad anni di imposta più recenti registrano dei flussi sostanzialmente stabili.
Il criterio di abbattimento del 2,5 per cento teso a filtrare il dato generale con quello riguardante i soli soggetti che possono beneficiare del meccanismo di detassazione previsto dalla direttiva Madre-Figlia è certamente forfetario, in mancanza di elementi oggettivi (il percettore persona fisica non è normalmente individuabile), ma si è pervenuti a detta percentuale di abbattimento assimilando le distribuzioni esistenti nell'ambito del campo di applicazione della Direttiva Madre-Figlia con quelle delle ritenute convenzionali, più precisamente confrontando la ritenuta convenzionale più elevata (che generalmente si riferisce alle persone fisiche), con il prelievo complessivo delle ritenute convenzionali.
La mancata valutazione degli effetti derivanti dalla riqualificazione dell'interesse attivo come dividendo in uscita per effetto della disciplina concernente la così detta thin capitalization è spiegabile dal fatto per cui tale valutazione di gettito è stata già compiuta con riferimento al recepimento della diversa Direttiva 2003/49/CE. A tale riguardo, l'articolo 26-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973 nell'ambito del Decreto legislativo n. 54 del 2005, mediante il quale si è provveduto al recepimento della evocata Direttiva interessi e royalties, ha previsto l'ipotesi di riqualificazione degli interessi attivi in uscita in dividendi secondo la disciplina individuata dall'articolo 98 del TUIR. Per tali valutazioni, comunque assolutamente non significative dal punto di vista del gettito, rimanda alle considerazioni in quella sede operate.
Con riferimento alla valutazione di gettito concernente le società cooperative (e pari a 35.000 euro) osserva che la modesta somma, laddove l'effetto della evocata perdita si cumulasse in tutti gli anni presi in esame, non determinerebbe alcuna variazione significativa ai fini valutativi proposti, rientrando nell'intervento di oscillazione delle stime.
Infine, alcune conclusive considerazioni debbono essere compiute con riferimento alla mancata ricomprensione nelle valutazioni degli utili derivanti da associazioni in partecipazione e di ulteriori remunerazioni di strumenti finanziari collegati ai risultati economici della società emittente. A tale riguardo, è possibile considerare che tali fattispecie già sono ricomprese nella definizione di dividendo.

Lino DUILIO, presidente, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

Proposta di nomina di Domenico Santececca a Presidente del Comitato amministrativo del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e le ferrovie metropolitane.
Nomina n. 5.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

Il sottosegretario Massimo TONONI segnala che l'articolo 142, comma 7, del disegno di legge finanziaria prevede la soppressione del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e le ferrovie metropolitane.

Lino DUILIO, presidente, stabilisce quindi di sospendere la procedura finalizzata all'adozione del parere.

La seduta termina alle 11.20.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 3 ottobre 2006. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 11.20.


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Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini dei Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo.
Atto n. 19.
(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 27 settembre scorso.

Il sottosegretario Massimo TONONI fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alle questioni sollevate nell'esame del provvedimento (vedi allegato).

Lino DUILIO, presidente, ricordando le altre richieste di chiarimenti pure formulate, rinvia quindi il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 11.30.

COMITATO DEI NOVE

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2005.
C. 1253-A Governo

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006.
C. 1254-A Governo.

Il Comitato si è riunito dalle 11.30 alle 11.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.40 alle 12.05.