II Commissione - Mercoledì 4 ottobre 2006


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ALLEGATO 1

5-00255 Daniele Farina e Mascia: Sulla posizione dei dipendenti dell'amministrazione penitenziaria sottoposti a procedimento penale a seguito dei fatti di Genova Bolzaneto.

TESTO DELLA RISPOSTA

In ordine ai fatti accaduti presso la caserma di Genova Bolzaneto, come è noto, è pendente un procedimento penale a carico di 44 imputati, tra i quali, appunto, Gugliotta Antonio.
Detto procedimento, come indicato dall'Onorevole Farina, è in fase dibattimentale presso la III sezione penale del Tribunale di Genova, la quale fissa almeno due udienze a settimana.
La Procura della Repubblica, all'epoca della richiesta di rinvio a giudizio, ha provveduto a dare all'Amministrazione di appartenenza tutte le informazioni sull'azione penale previste dall'articolo 129 disposizioni attuative del codice di procedura penale.
Il personale di polizia penitenziaria coinvolto nel predetto procedimento penale non è attualmente destinatario di provvedimenti di sospensione cautelare in via disciplinare, in quanto ogni iniziativa è stata rinviata all'esito del giudizio penale.
In particolare, la mancata adozione da parte del DAP, nell'ambito dei propri poteri discrezionali, di provvedimenti cautelari nei confronti dell'ispettore Gugliotta discende da valutazioni circa le capacità professionali dello stesso che gli hanno consentito di mantenere l'incarico di comandante della casa circondariale di Taranto.
Per le stesse ragioni sopra esposte le altre unità di Polizia Penitenziaria, imputate nel procedimento penale attualmente in fase dibattimentale presso il Tribunale di Genova, continuano ad esercitare le funzioni direttive.


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ALLEGATO 2

5-00256 Lussana: Sulla vicenda giudiziaria riguardante Gerlando Alberti junior.

TESTO DELLA RISPOSTA

La vicenda relativa al pregiudicato Gerlando Alberti ha effettivamente avuto ampio risalto sugli organi di stampa. L'Alberti, infatti, è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Graziella Campagna, ma successivamente ne è stata ordinata la scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Considerato che per le altre condanne per le quali è ancora detenuto l'espiazione della pena cesserà all'inizio del prossimo mese di novembre, l'Alberti presto riacquisterà la libertà. Ciò non sarebbe avvenuto se non fosse intervenuta la scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare per l'omicidio anzidetto.
Sulla stampa è stata riportata la notizia secondo cui l'imminente scarcerazione dell'Alberti sarebbe la conseguenza del ritardo del deposito della motivazione della sentenza di condanna pronunciata dalla Corte di Assise di Messina il 12 dicembre 2004.
Alla luce di tali notizie, attesa la rilevanza dei fatti, lo scorso 26 settembre il Ministro della Giustizia ha incaricato l'Ispettorato Generale di svolgere ogni utile accertamento, utilizzando lo strumento dell'inchiesta amministrativa, allo scopo di verificare se effettivamente vi sia stato grave e perdurante ritardo nel deposito della motivazione della sentenza e quali ne siano i motivi.
Ciò al fine di valutare se siano stati posti in essere comportamenti dei magistrati della Corte di Assise di Messina apprezzabili sotto il profilo disciplinare.
All'esito dell'inchiesta, esaminate le risultanze della stessa, l'onorevole Ministro si riserva di adottare le iniziative di propria competenza.


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ALLEGATO 3

Introduzione nell'ordinamento di disposizioni penali in materia di tortura (C. 915 Pecorella, C. 1206 Forgione, C. 1279 Suppa e C. 1272 De Zulueta).

EMENDAMENTI E SUBEMENDAMENTI

ART. 1.

Al comma 1, sostituire le parole da: chiunque a: mentali con le parole: chiunque intenzionalmente sottoponga una persona ad atti o trattamenti che ne ledano l'integrità fisica o mentale.
1. 50.Il Governo.

Al comma 1, dopo la parola: chiunque aggiungere le parole: mediante violenze o minacce gravi.
1. 27.Cirielli, Mormino.

Subemendamenti all'emendamento 1.22.

Sostituire le parole: violenze o minacce gravi con le seguenti: atti o trattamenti.
0. 1. 22. 2.Samperi.

Dopo la parola: sofferenze inserire: atti e trattamenti che ledano l'integrità.
0. 1. 22. 1.Forgione.

Al comma 1 sostituire le parole da: sottoponga a: mentali con le seguenti: con violenze o minacce gravi, infligge ad una persona forti sofferenze fisiche o mentali.
1. 22.Suppa, Samperi.

Al comma 1 sostituire le parole da: sottoponga alla parola: mentali con le seguenti: infligge ad una persona una tortura fisica o mentale, sottoponendola a patimenti disumani o a sofferenze gravi.
1. 21.Pecorella.

Al comma 1, capoverso «articolo 613-bis», primo comma, sostituire le parole: sottoponga una persona con le seguenti: , con violenze o minacce gravi, infligga intenzionalmente ad una persona sofferenze fisiche o mentali.
1. 23.Lussana.

Al comma 1, capoverso «articolo 613-bis», primo comma, sostituire le parole da: sottoponga una persona a: mentali con le seguenti: , con violenze o minacce gravi, infligga ad una persona gravi sofferenze fisiche o mentali.
1. 24.Lussana.

Al comma 1, capoverso «articolo 613-bis», primo comma, sostituire le parole:


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sottoponga una persona con le seguenti: , con violenze o minacce gravi, infligga ad una persona.
1. 20Il Relatore.

Al comma 1, dopo le parole: ...sottoponga una persona a... inserire la seguente: forti.
* 1. 26.Cirielli, Mormino.
Al comma 1 dopo le parole: una persona a inserire la seguente: forti.
1. 25.Suppa, Samperi.

ART. 2.

Sopprimerlo.
2. 20. Il Relatore.