VII Commissione - Mercoledì 4 ottobre 2006


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ALLEGATO 1

Piano programmatico per il risanamento economico-finanziario dell'Università «Carlo Bo» di Urbino. Atto n. 17.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione Cultura,
esaminato il piano programmatico per il risanamento economico-finanziario dell'Università degli studi di Urbino «Carlo Bo» predisposto in attuazione dell'articolo 1 del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115;
premesso che:
il Piano definisce gli orientamenti strategici e le politiche da perseguire per realizzare il risanamento dell'Università di Urbino, prevedendo, tra l'altro, oltre alla razionalizzazione ed alla parziale dismissione del patrimonio immobiliare, la valorizzazione delle peculiarità dell'ateneo, la promozione dell'ateneo a livello internazionale, anche al fine di aumentare il numero degli studenti stranieri nonché un incremento delle attività di alta formazione ed un rafforzamento dei servizi didattici;
il programma di adeguamento delle strutture edilizie e di dismissione di quanto non funzionale alle attività istituzionali dell'ateneo prevede anche la vendita dei collegi universitari, mantenendone la destinazione d'uso;
occorre fornire adeguate garanzie a tutela degli studenti, del corpo docente nonché del personale tecnico e amministrativo in merito alle esigenze di funzionamento dell'ateneo nonché alle prospettive di risanamento e di sviluppo individuate dal Piano;
è necessario, inoltre, fornire adeguate garanzie a tutela degli studenti in relazione alla disponibilità degli immobili che ospitano i collegi universitari;
l'Università di Urbino offre ai propri studenti servizi analoghi a quelli delle università statali, un ampio ventaglio di competenze in diversi campi disciplinari; forti sinergie con il tessuto produttivo e con il territorio; una fitta rete di relazioni culturali e scientifiche nazionali e internazionali del suo corpo docente;
l'ateneo si rivolge ad un ampio pubblico di studenti ed opera in un contesto in cui non vi sono università statali in grado di soddisfare le esigenze del territorio,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) valuti il Governo l'opportunità di individuare, in caso di vendita degli immobili ospitanti i collegi universitari, idonee garanzie per la tutela del diritto allo studio degli studenti;
2) valuti altresì il Governo l'opportunità di portare a compimento la procedura per la statizzazione dell'università, come auspicato nel piano da parte delle istituzioni accademiche.


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ALLEGATO 2

Piano programmatico per il risanamento economico-finanziario dell'Università «Carlo Bo» di Urbino. Atto n. 17.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione Cultura,
esaminato il piano programmatico per il risanamento economico-finanziario dell'Università degli studi di Urbino «Carlo Bo» predisposto in attuazione dell'articolo 1 del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115;
premesso che:
il Piano definisce gli orientamenti strategici e le politiche da perseguire per realizzare il risanamento dell'Università di Urbino, prevedendo, tra l'altro, oltre alla razionalizzazione ed alla parziale dismissione del patrimonio immobiliare, la valorizzazione delle peculiarità dell'ateneo, la promozione dell'ateneo a livello internazionale, anche al fine di aumentare il numero degli studenti stranieri nonché un incremento delle attività di alta formazione ed un rafforzamento dei servizi didattici;
il programma di adeguamento delle strutture edilizie e di dismissione di quanto non funzionale alle attività istituzionali dell'ateneo prevede anche la vendita dei collegi universitari, mantenendone la destinazione d'uso;
occorre fornire adeguate garanzie a tutela degli studenti, del corpo docente nonché del personale tecnico e amministrativo in merito alle esigenze di funzionamento dell'ateneo nonché alle prospettive di risanamento e di sviluppo individuate dal Piano;
è necessario, inoltre, fornire adeguate garanzie a tutela degli studenti in relazione alla disponibilità degli immobili che ospitano i collegi universitari;
l'Università di Urbino offre ai propri studenti servizi analoghi a quelli delle università statali, un ampio ventaglio di competenze in diversi campi disciplinari; forti sinergie con il tessuto produttivo e con il territorio; una fitta rete di relazioni culturali e scientifiche nazionali e internazionali del suo corpo docente;
l'ateneo si rivolge ad un ampio pubblico di studenti ed opera in un contesto in cui non vi sono università statali in grado di soddisfare le esigenze del territorio;
preso anche atto della risoluzione n. 6-00103 approvata nella XIV legislatura dalla Camera dei deputati,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
valuti il Governo l'opportunità di individuare, in caso di vendita degli immobili ospitanti i collegi universitari, idonee garanzie per la tutela del diritto allo studio degli studenti.


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ALLEGATO 3

Schema di regolamento in materia di modalità di nomina dei presidenti delle istituzioni artistiche e musicali. Atto n. 25.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione Cultura,
esaminato lo schema di regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, in materia di modalità di nomina dei presidenti delle istituzioni artistiche e musicali;
premesso che:
l'esplicito riferimento al requisito della «comprovata esperienza gestionale di enti o istituzioni nei settori della formazione artistica, musicale e coreutica» prelude alla selezione di candidati con specifiche competenze di carattere manageriali, mentre il presidente dovrebbe svolgere una funzione di coordinamento complessivo dell'Istituzione volta all'attuazione delle strategie dell'ente;
tale funzione potrebbe essere assolta anche da personalità che hanno maturato esperienze nell'ambito di organi di gestione di istituzioni non necessariamente culturali (quali ad esempio le Fondazioni bancarie) ovvero alle quali sia riconosciuta una profonda sensibilità e competenza all'ambito artistico e culturale in senso lato o che si siano distinte per una meritoria attività pubblica nel medesimo ambito;
occorre portare quanto prima a compimento il processo di riforma delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, onde evitare ulteriori ritardi per la sua efficace esecuzione,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) valuti il Governo l'opportunità di modificare le disposizioni concernenti i requisiti di nomina del presidente nel senso di rendere la norma più flessibile, a tal fine anche sostituendo, al punto 1 del comma 1 dell'articolo 1, le parole «in possesso di alta qualificazione professionale e manageriale nonché di comprovata esperienza gestionale di enti o istituzioni pubbliche o private nei settori della formazione artistica, musicale o coreutica» con le parole «in possesso di alta qualificazione professionale ovvero di comprovata esperienza gestionale di enti o istituzioni pubbliche o private»;
2) sarebbe opportuno predisporre in tempi brevi un unico regolamento di attuazione della legge n. 508 del 1999, onde evitare ulteriori ritardi per la sua efficace esecuzione.


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ALLEGATO 4

Schema di regolamento in materia di modalità di nomina dei presidenti delle istituzioni artistiche e musicali. Atto n. 25.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione Cultura,
esaminato lo schema di regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, in materia di modalità di nomina dei presidenti delle istituzioni artistiche e musicali;
premesso che:
l'esplicito riferimento al requisito della «comprovata esperienza gestionale di enti o istituzioni nei settori della formazione artistica, musicale e coreutica» prelude alla selezione di candidati con specifiche competenze di carattere manageriali, mentre il presidente dovrebbe svolgere una funzione di coordinamento complessivo dell'Istituzione volta all'attuazione delle strategie dell'ente;
tale funzione potrebbe essere assolta anche da personalità che hanno maturato esperienze nell'ambito di organi di gestione di istituzioni culturali ovvero alle quali personalità sia riconosciuta una profonda sensibilità e competenza all'ambito artistico e culturale in senso lato o che si siano distinte per una meritoria attività pubblica nel medesimo ambito;
occorre portare quanto prima a compimento il processo di riforma delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, onde evitare ulteriori ritardi per la sua efficace esecuzione,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) valuti il Governo l'opportunità di modificare le disposizioni concernenti i requisiti di nomina del presidente nel senso di rendere la norma più flessibile, a tal fine anche sostituendo, al punto 1 del comma 1 dell'articolo 1, le parole «nonché di comprovata esperienza gestionale di enti o istituzioni pubbliche o private nei settori della formazione artistica, musicale o coreutica» con le seguenti «nonché di esperienza maturata nell'ambito di organi di gestione di istituzioni culturali o di profonda sensibilità e competenza nell'ambito artistico e culturale o che abbiano svolto una meritoria attività pubblica nel medesimo ambito»;
2) sarebbe opportuno predisporre in tempi brevi un unico regolamento di attuazione della legge n. 508 del 1999, onde evitare ulteriori ritardi per la sua efficace esecuzione.