VII Commissione - Giovedì 12 ottobre 2006


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ALLEGATO 1

5-00274 Intrieri e Martella: Problematiche riguardanti gli studenti universitari calabresi.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si fa presente che per quanto riguarda il Ministero il problema rappresentato dagli On.li interroganti potrà essere affrontato in sede di definizione dei criteri che saranno contenuti nel decreto ministeriale con il quale verranno stabilite le linee generali di indirizzo della programmazione delle Università per il prossimo triennio 2007-2009, in attuazione dell'articolo 1-ter della legge 31 marzo 2005, n. 43, che detta disposizioni sulla programmazione e la valutazione delle Università.
In particolare, tale norma prevede che spetta agli Atenei l'individuazione dei corsi di studio da istituire e attivare nel rispetto dei requisiti minimi essenziali in termini di risorse strutturali ed umane. L'iter procedurale per la definizione del decreto ministeriale è in corso.
Ciò premesso si deve, comunque, sottolineare quanto segue.
Dalla consultazione dei dati forniti dagli Atenei alla banca dati dell'offerta formativa del Ministero, in applicazione del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, contenente norme sull'autonomia didattica degli Atenei, risulta che a seguito delle proposte di offerta formativa formulate in Calabria e nella vicina provincia di Messina, sono attivabili presso la Facoltà di giurisprudenza rispettivamente 6 corsi di laurea e 4 corsi di laurea magistrale.
Risulta, altresì, attivabile un corso di laurea in giurisprudenza presso la Facoltà di Economia dell'Università della Calabria. In particolare per 6 dei predetti corsi è prevista una programmazione locale degli accessi per un totale di 1580 posti, per gli altri corsi non esiste una limitazione al numero delle immatricolazioni.
Sullo stesso territorio non risulta nessun corso attivato dall'Università di Camerino.
Come già ricordato, i corsi di studi universitari sono istituiti ed attivati esclusivamente dall'Università. I Consorzi Universitari, sulla base dei loro statuti, possono peraltro contribuire a fornire risorse finanziarie e strutturali per il sostegno dell'offerta formativa delle Università.
Il Consorzio per la promozione della cultura e degli studi universitari di Crotone, del quale l'On.le Intrieri è Presidente e della cui attività ha informato il Ministro, potrà opportunamente contribuire a rafforzare l'offerta formativa attivata dalle Università Calabresi (nel rispetto delle linee generali d'indirizzo della programmazione triennale delle Università) fornendo le risorse necessarie.


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ALLEGATO 2

DL 262/2006: Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria. (C. 1750 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione,
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (AC 1750);
premesso che:
l'ordine del giorno De Biasi n. 9/1475/56 del 2 agosto 2006 ha impegnato il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, nell'ambito della manovra di bilancio, lo stanziamento dei fondi necessari alla copertura del fabbisogno di spesa dei contributi diretti, tenendo conto della rilevanza che ha la difesa del pluralismo dell'informazione per la crescita della democrazia in Italia, nonché del valore delle testate gestite da parte di società cooperative e no-profit;
nel corso delle audizioni informali di rappresentanti del settore dell'editoria del 29 giugno e del 4 luglio 2006 svolte presso la VII Commissione, è emersa l'esigenza di un intervento strutturale non contingente a favore del settore;
non appare condivisibile la scelta del Governo di affidare a regolamenti adottati ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, la disciplina di riordino e semplificazione delle disposizioni di contributi, ai sensi dell'articolo 24;
si ritiene necessario modificare l'articolo 26, in materia di erogazione dei contributi per l'editoria, conservando il carattere di diritto soggettivo che il legislatore ha inteso attribuire fino ad oggi a tali provvidenze e superando il criterio del riparto percentuale secondo lo stanziamento disponibile dei contributi stessi, previsto nel comma 1 dell'articolo 26, criterio che rischia di compromettere il diritto soggettivo ai finanziamenti dei giornali no-profit e di partito, con effetti rilevanti sulla stabilità delle imprese beneficiarie;
risulta altresì necessario incrementare i finanziamenti per le università e gli enti di ricerca, le cui condizioni economiche e finanziarie sono ad oggi di particolare gravità anche per la contrazione del 10 per cento delle spese per consumi intermedi stabilita dall'articolo 22 del decreto-legge n. 223 del 2006 in materia di servizi essenziali,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
1) appare necessario disciplinare il riordino della disciplina sull'erogazione di contributi, con un intervento normativo sistematico, adottato dal Parlamento, superando così l'attuale previsione dell'articolo 24 che rimette all'adozione di interventi governativi la relativa disciplina;


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2) appare altresì necessario sopprimere l'articolo 26, comma 1;

e con le seguenti osservazioni:
a) appare opportuno individuare adeguate forme integrative di finanziamento per il settore dell'editoria, a partire dai contributi diretti;
b) appare altresì opportuno escludere le università e gli enti di ricerca dalle misure di riduzione delle spese di funzionamento per enti ed organismi pubblici non territoriali, inserendo, all'articolo 22, comma 1, del decreto-legge n. 223 del 2006, dopo le parole «degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico» le parole «delle università e degli enti di ricerca»;
c) appare altresì opportuno provvedere al recepimento della direttiva 92/100/CEE del Consiglio del 19 novembre 1992 attraverso la creazione di un Fondo per la remunerazione del diritto di prestito eseguito dalle biblioteche e dalle discoteche;
d) risulta altresì opportuno provvedere ad adeguati finanziamenti per l'ultimazione della realizzazione del centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee di cui alla legge 12 luglio 1999, n. 237.