Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - Resoconto di marted́ 14 novembre 2006


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Martedì 14 novembre 2006. - Presidenza del presidente Mario LANDOLFI. - Interviene il Direttore delle Relazioni con Istituzioni della RAI, dottor Pier Luigi Malesani.

La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata anche per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori della Commissione.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, informa che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di mercoledì 8 novembre scorso, ha convenuto sul seguente calendario quindicinale dei lavori della Commissione, ai sensi degli articoli 24 e 25 del Regolamento della Camera, nonché dell'articolo 7 del Regolamento interno della Commissione:
esame di una risoluzione proposta dall'on. Beltrandi, relativa al «monitoraggio» della programmazione della RAI;
esame di una risoluzione relativa a «Tribune tematiche»;
audizione dei Direttori di Rete e di Testata della RAI, con precedenza per i Direttori del TG1, TG2 e TG3.

Fa presente che l'esame delle due proposte di risoluzione avrà luogo nella seduta di oggi. L'audizione del Direttore del TG1 avrà luogo domani, mercoledì 15 novembre, alle 14,30; quella del Direttore del TG2 dopodomani, giovedì 16, alle 14. Si riserva di precisare ulteriori date ed ore per il prosieguo del calendario, eventualmente


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anche ricorrendo a sedute notturne nei giorni in cui si riuniscano sia la Camera sia il Senato. Si riserva altresì di precisare le date e l'ora delle successive audizioni dei Direttori di rete e di testata nella settimana prossima.
Fa inoltre presente che al fine di garantire il buon andamento e la celerità dei lavori della Commissione, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha unanimemente convenuto di riproporre il criterio di limitare gli interventi di ciascun componente la Commissione a un tempo convenuto, con particolare riferimento allo svolgimento di audizioni. Egli è stato conseguentemente autorizzato ad applicare il medesimo criterio organizzativo sperimentato nel corso dell'audizione del Ministro delle comunicazioni, che sembra sia stato favorevolmente accolto dai colleghi, ed ha dato esiti positivi. Pertanto, rappresenta ad ogni componente la necessità di attenersi, nei propri interventi, al limite temporale di 5 minuti; sottolinea la necessità che nell'interesse di tutti tale limite non sia travalicato, e si riserva di adottare ogni opportuna misura che, nel rispetto del diritto di parola, renda effettivo il criterio di cui la Commissione si sta dotando.

Comunicazioni del Presidente.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ricorda che è necessario procedere alla costituzione della Sottocommissione permanente per l'Accesso, ai sensi dell'articolo 6 della legge 14 aprile 1975, n. 103, e dell'articolo 8 del regolamento interno della Commissione.
Fa presente che nella Sottocommissione, la quale conta sedici componenti, devono essere rappresentati tutti i Gruppi parlamentari, a loro volta in numero di sedici: si intende quindi che ciascun Gruppo avrà un solo rappresentante. I Gruppi che contano un unico componente nella Commissione plenaria saranno naturalmente rappresentati da questo anche nella Sottocommissione; i Gruppi che in sede plenaria contano più componenti dovranno designare quello che li rappresenterà nella Sottocommissione. In assenza di designazioni si riserva, come convenuto nella sede dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, di indicare direttamente i componenti della Sottocommissione nelle persone dei rispettivi capigruppo, al fine di poter tempestivamente convocare la Sottocommissione stessa per l'elezione del suo presidente.

Esame di una risoluzione relativa al «monitoraggio» della programmazione radiotelevisiva.
(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, fa preliminarmente presente che, come prevede una prassi assolutamente costante, la quale ha continuato a trovare applicazione anche nella presente legislatura (in occasione dell'esame del provvedimento concernente la campagna elettorale nella Regione Molise), alla seduta odierna prendono parte, con facoltà di interloquire, i rappresentanti della RAI. La Commissione continuerà altresì ad applicare la prassi che consiglia la nomina di un relatore per la trattazione di ogni questione o affare ad essa sottoposto: sul provvedimento in titolo riferirà alla Commissione il deputato Beltrandi, e su quello relativo alle Tribune tematiche il senatore Barbato. Nell'esame di tali provvedimenti - anche in tal caso, in riferimento ad una prassi consolidata - la Commissione esaminerà dapprima ciascun emendamento, per pervenire successivamente all'approvazione di ciascun testo nel suo complesso, come eventualmente modificato. Quanto al provvedimento in titolo - che ha natura di risoluzione contenente direttive per la società concessionaria - esso è stato già portato alla conoscenza dei componenti la Commissione. Sono pervenute 2 proposte di modifica.


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Il deputato Marco BELTRANDI, relatore, illustra lo schema di risoluzione predisposto, che si richiama ad una analoga delibera approvata dalla Commissione nel 2002, rimasta sostanzialmente non applicata. Al pari di quella disposizione, il provvedimento odierno impegna la RAI a trasmettere alla Commissione i dati, periodicamente rilevati, relativi al «monitoraggio» delle trasmissioni regionali e di altre tipologie di trasmissione. Le caratteristiche del «monitoraggio», come delineato nello schema di delibera, dovranno consentire di cogliere anche i profili qualitativi sottesi ai dati forniti, nonché l'indicazione delle materie trattate nelle trasmissioni e l'attenzione prestata non solo ai soggetti politici, ma anche alle forze sociali e di altro genere che compaiono nella programmazione radiotelevisiva. Ciò può rappresentare un'evoluzione importante nella tecnica di tali rilevazioni: la materia del «monitoraggio» non è, del resto, al di fuori delle competenze della Commissione, ed i dati in tal modo acquisiti possono rivestire interesse anche per una pluralità di soggetti istituzionali esterni.
Se tale incremento di funzioni comporta certamente dei costi aggiuntivi, come è stato recentemente rilevato, si deve pure considerare che tali costi vanno riferiti ad una società, quale è la concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico, che dispone di considerevoli entrate, derivanti sia dal canone d'abbonamento sia dalla raccolta pubblicitaria. Complessivamente, quindi, si tratta di un onere che vale la pena di sostenere a fronte dei vantaggi che da esso possono derivare.
Esprime infine parere favorevole sui due emendamenti riferiti alla proposta di risoluzione.

Il dottor Pier Luigi MALESANI, Direttore delle Relazioni con Istituzioni della RAI, ricorda che la RAI è impegnata da circa dodici anni nelle attività di «monitoraggio» della programmazione radiotelevisiva: questa attività fu difatti intrapresa dal Consiglio d'Amministrazione presieduto dal professor Demattè in occasione delle elezioni politiche del 1994, e sistematizzata nell'anno seguente dal Consiglio presieduto dalla dottoressa Moratti, con il ricorso a due strutture esterne di rilevazione (precisamente, l'«Osservatorio» istituito presso l'Università di Pavia, ed il «Centro di ascolto»), e con l'estensione del monitoraggio anche ai network televisivi privati. Successivamente, a seguito dell'entrata in vigore della legge 31 luglio 1997, n. 249, l'attività fu svolta anche dalla Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. A partire dall'anno 2000, l'attività di rilevazione per conto della RAI è stata svolta in via esclusiva dall'Osservatorio di Pavia, nuovamente riferita alla sola programmazione della concessionaria del servizio pubblico.
La RAI svolge tale attività in totale spirito di collaborazione rispetto alle esigenze dei soggetti istituzionalmente interessati all'attività radiotelevisiva: i dati dell'Osservatorio di Pavia sono non soltanto utilizzati dai vertici dell'azienda e dalle strutture interne, ma anche inoltrati all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e, come è noto, a codesta Commissione parlamentare. Le rilevazioni sono condotte su base sia settimanale, sia mensile, ed i dati sono disponibili dopo una sola settimana dall'ultima rilevazione: in occasione di consultazioni elettorali di rilievo sono poi adoprate modalità specifiche. A far luogo dalle ultime elezioni politiche il «monitoraggio» è stato esteso anche ai programmi di RAI International, ed è in fase di realizzazione, sia pure con caratteristiche sperimentali, l'estensione del «monitoraggio», a partire dal 2007, alla rilevazione di determinati soggetti di interesse sociale (i sindacati, la Confindustria), e dei soggetti esponenziali del pluralismo religioso. È in fase di realizzazione anche la rilevazione della presenza degli uomini rispetto a quella delle donne.
La principale finalità del «monitoraggio» è naturalmente quella di poter disporre di un affidabile strumento conoscitivo, ma l'attività è risultata rilevante anche in riferimento al contenzioso che caratterizza in particolar modo i periodi elettorali.


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Il «monitoraggio» comporta naturalmente alcuni costi, da valutare anche in rapporto all'articolazione complessiva del servizio, in un momento nel quale l'Azienda è fortemente impegnata alla riduzione delle spese. La risoluzione che la Commissione esamina oggi comporta naturalmente oneri aggiuntivi, al momento non esattamente quantificabili (le cifre indicate da alcune agenzie di stampa, erroneamente a lui attribuite, non sono attendibili) ma che si riveleranno con ogni probabilità assai rilevanti. Al riguardo, rappresenta l'opportunità che, nell'applicazione pratica del provvedimento che la Commissione si accinge ad approvare, si tenga conto dei necessari criteri di gradualità nel giungere progressivamente a «monitorare» le varie trasmissioni regionali, iniziando da quelle di maggiore rilevanza.

Il senatore Alessio BUTTI (AN) manifesta consenso con la risoluzione proposta dal deputato Beltrandi, la quale consente anche la realizzazione di sinergie con la RAI per la sua attuazione, e parimenti condivide le due proposte di modifica che ad essa sono state presentate d'iniziativa del deputato Merlo. Auspica che il richiamo a precedenti provvedimenti della Commissione possa condurre alla considerazione della perdurante vigenza di altre delibere. Tra queste ricorda quella che contingenta strettamente la presenza di esponenti politici nelle trasmissioni di intrattenimento, in ordine alla quale si è dovuto registrare un recente richiamo del Presidente della Commissione.

Il deputato Fabrizio MORRI (Ulivo) condivide a sua volta l'impostazione dello schema di provvedimento in esame, pur auspicando che si possa tempestivamente pervenire ad una più precisa quantificazione dei costi comportati dal provvedimento. Nel frattempo ritiene opportuno che la Commissione consideri favorevolmente la richiesta di flessibilità e gradualità, nell'attuazione della delibera, che è insita nelle parole del rappresentante della RAI: una più precisa quantificazione degli oneri potrebbe poi trovare forma ed esito nel prossimo esame dello schema di Contratto di servizio tra Ministero delle comunicazioni e società concessionaria del servizio pubblico.

Il deputato Giorgio MERLO (Ulivo), nel condividere le considerazioni del collega Morri circa la mancata quantificazione dei costi, ritiene peraltro che la Commissione non possa esimersi dal votare oggi lo schema di provvedimento che le è sottoposto, il quale risponde a criteri ed esigenze di palese buon senso. È infatti necessario, anche utilizzando lo strumento delle rilevazioni che saranno in tal modo realizzate, accertare i contenuti della programmazione regionale del servizio pubblico, e valutarne la qualità.

Il senatore Giuseppe SCALERA (Ulivo) condivide l'impostazione data allo schema di provvedimento dal presentatore, il quale ha richiamato l'attenzione della Commissione sul cono d'ombra che sinora ha spesso caratterizzato la programmazione regionale. L'esigenza di fornire alla Commissione strumenti conoscitivi e valutativi passa inoltre per la disponibilità di supporti tecnici, anche audiovisivi, che consentano di prendere tempestivamente cognizione dei contenuti dei programmi, e per la disponibilità dei dati relativi alle retribuzioni di chi lavora in RAI. A sua volta, infine, condivide l'esigenza di gradualità nell'applicazione della delibera in titolo, che consegue ad una non completa valutazione dei relativi oneri.

Il deputato Paolo ROMANI (FI) manifesta il consenso del proprio gruppo ai contenuti del provvedimento oggi all'esame della Commissione; condivide parimenti le due proposte di modifica presentate dal collega Merlo. Quanto agli oneri che la risoluzione sicuramente comporta (condivide al riguardo le constatazioni del rappresentante della RAI), è del parere che si tratti comunque di una spesa opportuna, che la RAI potrebbe forse ridimensionare facendo ricorso a procedure di gara per l'affidamento del servizio. Manifesta neutralità


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rispetto alle esigenze di un'attuazione graduale della delibera, ma reputa opportuno che siano precisati al riguardo i relativi termini e le condizioni.

Il deputato Nicola TRANFAGLIA (Com.It) a sua volta condivide lo schema di provvedimento del collega Beltrandi, che rappresenta il primo passo per l'efficace esercizio delle potestà della Commissione. È infatti necessario pervenire ad una visione quanto più possibile chiara e completa di come la programmazione radiotelevisiva rappresenti la società nel suo complesso, anche in riferimento alle forze ed alle istanze di carattere sociale e culturale. La Commissione ha la capacità di realizzare questo, anche in virtù dell'equilibrato rapporto di collaborazione che si riscontra al suo interno tra le forze politiche di opposizione e quelle di maggioranza. L'attenzione alla programmazione regionale consentirà di cogliere quelle situazioni nelle quali l'informazione è troppo sbilanciata verso esigenze di rappresentanza ufficiale, e risulta viceversa lontana dalla realtà effettiva. Anche a tale proposito è necessario reperire le risorse per una efficace attività di rilevazione.

Il deputato Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) condivide a sua volta l'esigenza di gradualità espressa dal rappresentante della RAI, come pure quella di connettere il tema degli oneri con l'ormai prossimo esame dello schema di Contratto di servizio; ma mette in guardia dai rischi di una quantificazione dei costi che sia effettuata esclusivamente a posteriori.
Rappresenta poi che, attualmente, i dati degli «Osservatori» rilevano quasi esclusivamente il pluralismo di carattere politico, laddove invece sarebbe opportuno cogliere altre accezioni del criterio del pluralismo, che si estende al linguaggio, alle scienze, oltre che ai temi religiosi, e che dovrebbe inoltre considerare anche la ricorrenza di determinati temi sociali. Significativo, al riguardo, appare l'esempio del tema degli infortuni sul lavoro, che oggi è presente nella programmazione esclusivamente in riferimento alle esigenze di cronaca. Al riguardo, la Commissione ed il suo Ufficio di presidenza potrebbero dare un valido contributo formulando un calendario tematico che conduca ad ascoltare anche chi lavora alla produzione di programmi dedicati all'infanzia. A tale proposito è difatti passato pressoché inosservato il buon lavoro svolto da RAI Sat.

La Commissione approva, all'unanimità dei presenti, entrambi gli emendamenti proposti dal deputato Merlo, e quindi, parimenti all'unanimità, la proposta di risoluzione in titolo, come modificata dagli emendamenti accolti, autorizzando il Presidente, ai sensi dell'articolo 90, comma 2 del Regolamento della Camera, al coordinamento formale del testo, che sarà pubblicato in allegato ai resoconti di seduta.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, dichiara quindi concluso l'esame del provvedimento in titolo.

Sull'ordine dei lavori.

Dopo che il deputato Giorgio LAINATI (FI) ha fatto presente che sono imminenti votazioni alla Camera, il senatore Tommaso BARBATO (Misto-Pop-Udeur), relatore per il provvedimento di cui al secondo punto all'ordine del giorno della seduta odierna, chiede che l'esame di tale provvedimento sia rinviato ad altra data.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, propone allora di sospendere la seduta sino alle 21, per verificare se a quell'ora sarà possibile, in assenza di impegni delle due Assemblee, procedere all'esame del secondo provvedimento.

La Commissione conviene.

La seduta, sospesa alle 15, è ripresa alle 21.


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Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, rileva che sono tuttora in corso votazioni alla Camera. Apprezzate le circostanze, rinvia l'esame del secondo punto all'ordine del giorno di oggi alla seduta di giovedì 16 novembre prossimo, alle 13,45.

La seduta termina alle 21.05.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ESAME DI UNA RISOLUZIONE IN MATERIA DI TRIBUNE POLITICHE TEMATICHE