VI Commissione - Resoconto di giovedì 25 gennaio 2007


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SEDE REFERENTE

Giovedì 25 gennaio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 9.10.

DL 297/06: Disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE in materia di accesso alle attività degli enti creditizi e di adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento, nonché in materia di assistenza a terra negli aeroporti, di istituzione dell'Agenzia nazionale per i giovani e di prelievo venatorio.
C. 2112 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 gennaio 2007.

Il Sottosegretario Massimo TONONI, a seguito degli approfondimenti relativi al contenuto dell'emendamento 3.2 Governo (nuova formulazione) che si era riservato di compiere nella seduta di ieri, informa che il Governo ha ritenuto di riformulare ulteriormente tale emendamento (vedi allegato), espungendo dal testo il capoverso comma 1, il quale interviene sulla disciplina dei rimborsi delle tasse di concessione governativa per l'iscrizione nel registro delle imprese, al fine di compiere ulteriori valutazioni in merito agli effetti finanziari di tale modifica, e riservandosi comunque di presentare un'ulteriore proposta emendativa in merito in occasione della discussione in Assemblea del provvedimento.
Per quanto riguarda invece il capoverso dell'emendamento relativo alle modifiche al testo unico delle leggi sull'immigrazione,


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chiarisce che il Governo non intende modificare sul punto la propria proposta emendativa.

Paolo DEL MESE, presidente, informa che, stante la necessità di concludere nella seduta odierna l'esame in sede referente del provvedimento, la cui discussione in Assemblea inizierà nella seduta di lunedì 29 gennaio prossimo, si riserva di porre in votazione la proposta di conferire il mandato al relatore entro le ore 16 della giornata odierna.
Avverte inoltre che, a seguito dell'ulteriore riformulazione dell'emendamento 3.2 Governo, i subemendamenti, già presentati alla precedente versione dell'emendamento, devono intendersi riferiti all'ulteriore nuovo testo dell'emendamento stesso testè presentato dal Sottosegretario, riferendosi tutti a parti non ulteriormente riformulate (vedi allegato): invita quindi il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sui subemendamenti.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, sottolinea preliminarmente come la quasi totalità dei subemendamenti presentati sia volta a sopprimere o ad apportare modifiche significative all'emendamento 3.2, il quale tuttavia non può essere stravolto nel suo contenuto sostanziale, essendo finalizzato a porre rimedio a procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia da parte dell'Unione europea.
Ritiene peraltro opportuno, prima di poter esprimere compiutamente il proprio parere, acquisire su di essi l'orientamento del Governo.

Il Sottosegretario Massimo TONONI esprime parere favorevole sul subemendamento Leo 0.3.2.35, suggerendo inoltre al presentatore di integrarne il contenuto, nel senso di estendere i motivi di espulsione dello straniero, su cui interviene la lettera c) del capoverso comma 6 dell'emendamento, anche al caso di trattenimento dello straniero nel territorio dello Stato oltre i novanta giorni o oltre il minore termine stabilito nel visto d'ingresso; sottolinea peraltro che il parere è favorevole anche nel caso in cui non venga accolta la propria proposta di riformulazione.
Esprime invece parere contrario su tutti gli altri subemendamenti riferiti all'emendamento 3.2 Governo (ulteriore nuova formulazione).

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, concorda con il parere espresso dal sottosegretario, nonché con la proposta, da quest'ultimo avanzata, di riformulazione del subemendamento Leo 0.3.2.35.

Ivano STRIZZOLO (Ulivo) ritira il proprio subemendamento 0.3.2.1.

Gioacchino ALFANO (FI) ribadisce le perplessità già espresse nel corso della seduta di ieri in merito al giudizio di ammissibilità sulla nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 3.01 Fundarò, rilevando come la questione dovrà a suo giudizio essere affrontata in occasione della discussione del provvedimento in Assemblea.

Paolo DEL MESE, presidente, in riferimento alle considerazioni del deputato Alfano, rileva come la valutazione degli emendamenti è stata effettuata nel rigoroso rispetto dei criteri vigenti in merito, come ulteriormente precisati dal Presidente della Camera.
In considerazione dell'imminente inizio della seduta dell'Assemblea, rinvia quindi il seguito dell'esame al termine dei lavori antimeridiani dell'Assemblea.

La seduta termina alle 9.30.

SEDE REFERENTE

Giovedì 25 gennaio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Tononi.

La seduta comincia alle 13.50.


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DL 297/06: Disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE in materia di accesso alle attività degli enti creditizi e di adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento, nonché in materia di assistenza a terra negli aeroporti, di istituzione dell'Agenzia nazionale per i giovani e di prelievo venatorio.
C. 2112 Governo.
(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta antimeridiana.

Gianfranco CONTE (FI) intervenendo sull'ordine dei lavori, propone di accantonare gli emendamenti riferiti ai primi due articoli, concentrando il lavoro della Commissione sugli altri articoli del decreto-legge.

Maurizio FUGATTI (LNP) concorda con la proposta del deputato Conte, rilevando tuttavia come il suo gruppo annetta particolare importanza anche ad alcuni emendamenti riferiti all'articolo 1.

Laura FINCATO (Ulivo) non concorda con la proposta del deputato Conte, ritenendo preferibile procedere all'esame degli emendamenti secondo l'ordine degli articoli.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, condivide le considerazioni del deputato Fincato, rilevando come sussista la possibilità di definire un orientamento comune rispetto alle modifiche da apportare all'articolo 1.

Gianfranco CONTE (FI) illustra le ragioni che sono alla base degli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione all'articolo 1, rilevando come essi siano volti a migliorare il testo dell'articolo, e come non sia pertanto comprensibile l'atteggiamento di chiusura dimostrato dal relatore e dal rappresentante del Governo su tali proposte. Considera in particolare importante affrontare il tema relativo ai costi delle valutazioni del merito di credito che le banche potrebbero addebitare ai soggetti richiedenti il finanziamento, auspicando a tale riguardo che il relatore e il Governo formulino una proposta negativa in tal senso.

Maurizio FUGATTI (LNP) rileva come l'orientamento del prpoprio gruppo sul testo del decreto-legge non fosse pregiudizialmente contrario ma come la presentazione, da parte del Governo, dell'emendamento 3.2, abbia costretto a mutare radicalmente tale atteggiamento, a fronte del tentativo, da parte dell'Esecutivo, di stravolgere il contenutodel provvedimento, introducendo surrettiziamente anche una modifica al testo unico sull'immigrazione, volto ad eliminare l'obbligo di permesso di soggiorno per soggiorni di durata inferiore ai tre mesi, che considera assolutamente inaccettabile.
Al di là degli aspetti di merito, considera tale comportamento del Governo poco rispettoso nei confronti del Parlamento, risultando assolutamente scorretto affrontare una tematica di tale natura attraverso un emendamento riferito ad un provvedimento contenente disposizioni di tutt'altra natura, sottoposto all'esame di una Commissione le cui competenze esulano completamente dalla disciplina dell'immigrazione.
Esprime pertanto la ferma intenzione del proprio gruppo a contrastare l'introduzione di tali disposizioni, riservandosi di utilizzare a tal fine tutti gli strumenti regolamentari, e dichiarandosi disponibile a proseguire ad oltranza i lavori della Commissione, anche fino alla giornata di domenica 28 gennaio.

Massimo GARAVAGLIA (LNP) esprime profondo disagio per le modalità con cui il Paramento è costretto a discutere argomenti di tale rilevanza. Pur comprendendo pienamente come il ruolo dei parlamenti nazionali abbia subito una profonda mutazione, legata alla devoluzione di numerose competenze legislative a favore, da un lato, dell'Unione europea e, dall'altro, delle autonomie locali, ritiene che tale circostanza non possa giustificare una sorta di


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supremazia del Governo sul Parlamento, attraverso il ricorso a strumenti legislativi del tutto inaccettabili.
Stigmatizza in particolare il carattere assolutamente disorganico del provvedimento in esame, nonché il tentativo, da parte del Governo, di introdurvi surrettiziamente, attraverso la presentazione di emendamenti, ulteriori disposizioni, afferenti ad aspetti cruciali dell'ordinamento, senza assicurare la necessaria trasparenza al processo democratico di decisione parlamentare.

Maurizio LEO (AN) rileva come l'aspetto fondamentale del provvedimento in esame sia costituito dal recepimento di talune direttive comunitarie in materia di disciplina dell'attività degli enti creditizi e di vigilanza sui medesimi, rispetto al quale non possono esprimersi rilievi critici fondamentali, ma solo miglioramenti di carattere tecnico. Accanto a tali disposizioni sono state tuttavia introdotte nel provvedimento ulteriori previsioni, di natura eterogenea e del tutto estranea agli ambiti di competenza della Commissione Finanze, che ne hanno appesantito il contenuto.
In particolare esprime perplessità circa l'opportunità di affrontare nel decreto-legge il tema relativo alla costituzione dell'Agenzia nazionale per i giovani: sebbene la problematica delle azioni di sostegno in favore del mondo giovanile rivestano grande interesse, sarebbe stato infatti certamente preferibile intervenire in materia attraverso uno specifico provvedimento, da esaminare in altra sede.
Ritiene quindi che il decreto-legge in esame costituisca l'ennesima occasione, perduta dal Governo, di adottare un provvedimento normativo organico, attraverso il quale cominciare ad affrontare i numerosi aspetti problematici della disciplina tributaria, venendo incontro all'esigenza di chiarezza sentita da tutti i contribuenti.
Ritiene quindi di esprimere la valutazione complessivamente negativa del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

Paolo DEL MESE, presidente, ribadendo quanto già chiarito in occasione della odierna seduta antimeridiana, ricorda che l'esame in sede referente si concluderà entro le ore 16 della giornata odierna.

Gioacchino ALFANO (FI) pur dando atto della correttezza delle decisioni assunte dal Presidente in ordine all'organizzazione dei lavori della Commissione, sottolinea come il tempo, oggettivamente assai ristretto, lasciato alla Commissione per approfondire tutti gli aspetti affrontati dal decreto-legge, rischi di rapresentare un serio ostacolo alla discussione del provvedimento in Assemblea.
Al di là del problema specifico, ritiene necessario compiere una valutazione più generale sul ruolo della Commissione, anche alla luce del dibattito, da tempo in corso, sui meccanismi di produzione delle norme tributarie e sui limiti che devono essere posti all'entrata in vigore retroattiva di previsioni di tale natura.

Maurizio FUGATTI (LNP) concorda con le considerazioni del deputato Alfano, rilevando come, al di là della formale legittimità della decisione, assunta dal Presidente, di concludere l'esame in sede referente entro le ore 16 di oggi, sussista la necessità di approfondire ulteriormente i contenuti del provvedimento, tenuto conto del fatto che la discussione sugli emendamenti è stata concretamente avviata solo nella giornata odierna. Chiede quindi di poter proseguire l'esame del provvedimento anche oltre i termini indicati dal Presidente.

Laura FINCATO (Ulivo) ritiene prioritario assicurare la massima cioerenza possibile tra il lavoro della Commissione e la discussione sul provvedimento che avrà luogo in Assemblea: a tale proposito rileva come il dibattito abbia evidenziato la disponibilità del relatore e del Governo ad affrontare in uno spirito di ampia collaborazione molti aspetti del decreto-legge, mentre su altre disposizioni è emerso un dissenso politico irriducibile tra gruppi di maggioranza e di opposizione. In tale contesto ritiene necessario rendere proficuo il lavoro della Commissione, garantendo


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al tempo stesso che l'esame in sede referente si concluda nei termini indicati.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, rileva come il provvedimento affronti effettivamente questioni piuttosto differenziate, evidenziando tuttavia come tale circostanza derivi, da un lato, da talune difficoltà nell'azione legislativa connesse con l'avvio della nuova legislatura e, dall'altro, dall'esigenza di risolvere puntualmente talune discrasie tra l'ordinamento nazionale e quello comunitario, superando le procedure di infrazione avviate nei confronti del nostro Paese dalla Commissione europea. Sotto quest'ultimo profilo il provvedimento possiede una sua unitarietà, consistente nella comune finalizzazione delle norme in esso contenute ad adempiere ad obblighi comunitari pendenti sull'Italia. Tale elemento caratterizza anche le modifiche recate alla disciplina sui permessi di soggiorno contenute nell'emendamento 3.2 del Governo, rispetto alle quali se, da un lato, possono in astratto formularsi preoccupazioni rispetto alla tutela dell'ordine pubblico, occorre, dall'altro, rilevare come esse discendano dalla necessità di espungere dalla disciplina nazionale vigente in materia quegli aspetti che risultano in contrasto con le direttive europee.
Ribadisce inoltre l'impegno ad affrontare, anche attraverso la presentazione di uno specifico emendamento del relatore, la tematica concernente l'addebito, nei confronti dei soggetti che richiedano finanziamenti bancari, dei costi sostenuti dal settore bancario per le connesse valutazioni circa il merito di credito.
Ritiene quindi che l'esame in Commissione possa consentire, al di là della diversità di posizioni politiche esistenti su taluni aspetti, di migliorare significativamente il provvedimento in molti punti, indipendentemente dalla durata dello stesso esame in sede referente.

Gianfranco CONTE (FI) rileva come il recepimento di talune direttive europee abbia costituito l'occasione attraverso la quale il Governo intende introdurre ulteriori disposizioni volte ad intervenire su una molteplicità di problematiche del tutto eterogenee.
In questo senso ritiene che la vicenda relativa alla valutazione di ammissibilità sull'articolo aggiuntivo Fundarò 3.01 dimostri come sussista concretamente il rischio che, attraverso il mero richiamo a normative comunitarie, siano dichiarate ammissibili proposte emendative inerenti a questioni disparate, del tutto estranee al contenuto proprio del provvedimento.
Comprende quindi pienamente la posizione assunta dal gruppo della Lega Nord, il quale ha correttamente segnalato l'esigenza che ogni eventuale modifica alla legislazione in materia di immigrazione sia affrontata in altra sede, attraverso specifici interventi legislativi.
Ritiene quindi che l'atteggiamento assunto dal Governo e dalla maggioranza rischino di rendere particolarmente tortuoso l'iter parlamentare del provvedimento, fino al punto di porre concretamente a rischio la conversione del decreto-legge.

Paolo DEL MESE, presidente, con riferimento alla richiesta, avanzata dal deputato Fugatti, di proseguire l'esame in sede referente anche oltre la giornata odierna, rileva come la sua decisione di prevedere la conclusione dell'esame alle ore 16 sia fondata sia sulle previsioni regolamentari in materia sia su considerazioni di fatto.
Sotto il primo profilo ricorda che l'articolo 79, comma 1, del regolamento prescrive che l'esame in sede referente si concluda almeno 48 ore prima dell'avvio della discussione in Assemblea; sotto il secondo profilo evidenzia come lo stato del confronto politico in Commissione, quale emerso nel corso del dibattito, dimostri come sia del tutto ragionevole concludere l'esame entro le ore 16 di oggi. Concorda peraltro con l'opportunità di affrontare, in termini più generali, il tema dei rapporti tra Governo e Commissioni, al fine di garantire la massima produttività al lavoro della Commissione.

Alberto FLUVI (Ulivo) rileva come, nel corso della discussione, non sia ancora


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emerso alcun concreto riferimento ai singoli emendamenti in discussione, rilevando come gli appelli, lanciati dai componenti dei gruppi di opposizione, ad un lavoro condiviso, siano smentiti dal fatto che non si è ancora entrati nel merito degli specifici aspetti del provvedimento.
Ritiene quindi del tutto corretta la decisione di proseguire l'esame non oltre le ore 16 di oggi.

Massimo GARAVAGLIA (LNP) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.1, rilevando come esso consenta di migliorare la formulazione dell'articolo 7 del Testo unico bancario, disciplinando in termini più chiari la collaborazione tra la Banca d'Italia e le altre autorità estere competenti in materia.

La Commissione respinge l'emendamento Gioacchino Alfano 1.1.

Gioacchino ALFANO (FI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento 1.30.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra il proprio emendamento 1.30, il quale è volto a modificare la formulazione del nuovo comma 10 dell'articolo 7 del Testo unico bancario, al fine di estendere tale previsione anche agli intermediari diversi dalle banche.
Più in generale, ritiene necessario affrontare in questa sede il tema dei costi connessi con la valutazione del merito di credito, evitando il rischio che le banche addebitino ai soggetti richiedenti i finanziamenti i costi relativi alle attività di rating connesse con l'erogazione del finanziamento stesso; a tale riguardo rileva come la posizione assunta in merito dal Governo risulti finora poco chiara.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, con riferimento alle considerazioni del deputato Fugatti, rileva come l'obiettivo prioritario degli interventi legislativi in questa materia debba essere quello della tutela degli utenti; per quanto riguarda specificamente la questione dei costi connessi alla valutazione del merito di credito, ricorda che si era convenuto, in sede informale, circa l'opportunità di formulare un ulteriore emendamento con il quale affrontare in termini organici tale problematica, stabilendo che l'eventuale addebito, da parte della banca, dei costi sostenuti per l'effettuazione del rating, deve rispettare il principio di proporzionalità, anche in base al contenuto della direttiva europea in materia. Ribadisce quindi l'intenzione di presentare un proprio emendamento in merito.

Gianfranco CONTE (FI), al fine di specificare meglio i termini della questione, ritiene opportuno chiarire se la valutazione del merito di credito si riferisca solo ai soggetti correntisti delle banche.

Nicola CRISCI (Ulivo) ricorda di aver più volte richiamato l'attenzione del precedente Esecutivo sulla problematica relativa ai costi, spesso esorbitanti, che le banche addebitano ai clienti per i servizi da esse forniti, rilevando, a tale riguardo, come la principale giustificazione addotta per non intervenire incisivamente su tale materia fosse l'affermazione secondo cui non sarebbe opportuno introdurre elementi distorsivi della concorrenza. Ritiene, al contrario, necessario proseguire negli interventi già avviati in materia dall'attuale Governo, ripristinando una reale condizione di concorrenzialità del mercato dei servizi bancari, ed affrontando anche il tema dei costi relativi alla valutazione del merito di credito. Considera tuttavia necessario superare l'attuale fase di sterile contrapposizione che attualmente caratterizza l'esame del provvedimento, attivando forme di collaborazione tra i diversi gruppi su tali temi, che corrispondono al comune interesse delle forze politiche.
In questo contesto non comprende i motivi dell'atteggiamento ostruzionistico, sia pure legittimo sul piano delle tecniche parlamentari, assunto dai gruppi di opposizione con riferimento ad un provvedimento che si propone sostanzialmente di recepire nell'ordinamento nazionale direttive comunitarie.


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Il Sottosegretario Massimo TONONI, con riferimento alle valutazioni del deputato Fugatti in merito ad una pretesa opacità nella posizione del Governo circa la questione dei costi delle valutazioni del merito di credito, sottolinea come le considerazioni da lui stesso espresse in merito a tale problematica non siano in alcun modo il frutto di un'interlocuzione con il mondo bancario, ma discendano dai rilievi espressi in merito dalla Banca d'Italia: sulla scorta di tali riflessioni è stata ipotizzata una soluzione normativa che tenga conto sia dell'esigenza di tutelare i soggetti che richiedono il finanziamento, sia del dettato della disciplina comunitaria in merito.

Gianfranco CONTE (FI) sottolinea il rischio che la clientela possa vedersi addebitati dalle banche i costi relativi alle valutazioni sul merito di credito anche nel caso in cui i finanziamenti richiesti siano stati negati, evidenziando l'esigenza di approfondire tale tema, al fine di evitare che gli operatori economici siano anche in questo caso prevaricati dagli istituti di credito.

Massimo GARAVAGLIA (LNP) rileva l'esigenza di porre un freno al prepotere delle banche nei confronti degli operatori economici, ricordando a titolo di esempio le dichiarazioni rese dai rappresentanti dell'ABI, in occasione delle audizioni svolte nell'ambito dell'esame del disegno di legge finanziario, relative alle problematiche connesse alla previsione che ha disposto il trasferimento all'INPS delle somme accantonate a titolo di TFR dei lavoratori, con le quali gli esponenti di quell'Associazione hanno escluso la disponibilità del mondo bancario a modificare le condizioni di credito praticate nei confronti delle aziende che si troveranno nella necessità di sostituire tale forma di finanziamento con il ricorso al credito bancario.

La Commissione respinge l'emendamento Fugatti 1.30.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, rivedendo la valutazione formulata in precedenza, esprime parere favorevole sull'emendamento Fugatti 1.29.

Il Sottosegretario Massimo TONONI rivede anch'egli la posizione assunta in precedenza sull'emendamento 1.29, esprimendo su di esso parere favorevole.

Maurizio FUGATTI (LNP) sottolinea l'esigenza di valutare i possibili effetti che le modifiche normative recate dall'articolo 1 potrebbero determinare sui complessivi assetti del settore bancario, evidenziando come la necessità di fare ricorso a meccanismi di rating possa spiazzare le banche di minori dimensioni, favorendo in tal modo ulteriormente l'assorbimento di queste ultime da parte dei gruppi bancari di grandi dimensioni, a tutto svantaggio dei consumatori.

Maurizio LEO (AN) considera positivamente la decisione del relatore e del rappresentante del Governo di rivedere il proprio parere sull'emendamento 1.29, il quale consente di apportare un utile specificazione al testo dell'articolo 1.

La Commissione approva l'emendamento Fugatti 1.29, respingendo quindi, con distinta votazione, l'emendamento Gioacchino Alfano 1.3.

Gioacchino ALFANO (FI) illustra il proprio emendamento 1.2, il quale è volto ad introdurre un ulteriore strumento di tutela nei confronti della clientela dei servizi bancari.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gioacchino Alfano 1.2 e 1.4.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, rivedendo la valutazione formulata in precedenza, esprime parere favorevole sull'emendamento Gioacchino Alfano 1.5, a condizione che sia riformulato premettendo, alle parole che si intende aggiungere nel testo, la congiunzione «anche».


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Il Sottosegretario Massimo TONONI rivede anch'egli la posizione assunta in precedenza sull'emendamento 1.5, concordando con il parere espresso dal relatore.

Gioacchino ALFANO (FI) accoglie la richiesta del relatore, riformulando il proprio emendamento 1.5 (vedi allegato).

La Commissione approva l'emendamento Gioacchino Alfano 1.5 (nuova formulazione), respingendo quindi, con distinta votazione, l'emendamento Gioacchino Alfano 1.6.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo) relatore, illustra il proprio emendamento 1.7, il quale è volto a consentire, alle società o enti esterni che rilasciano alle banche valutazioni sul rischio di credito, di conservare i dati personali legittimamente detenuti per tali finalità, anche oltre il termine, attualmente previsto, di tre anni: ritiene infatti che tale estensione non comporti alcuna compressione della tutela assicurata ai soggetti cui i dati si riferiscono, consentendo al tempo stesso un più efficace svolgimento dell'attività di valutazione.

Maurizio FUGATTI (LNP) ritiene che il tema affrontato dall'emendamento 1.7 sia particolarmente complesso: sebbene la ratio dell'emendamento sembri essere quella di favorire gli utenti, che potrebbero fruire di finanziamenti bancari a costi minori, c'è tuttavia il rischio che la sempre maggiore esternalizzazione di tali attività di valutazione del rischio di credito operata dalle banche, in parte in conseguenza del generale processo di ristrutturazione del sistema bancario, determini il rischio che tali dati sensibili siano utilizzati da soggetti che non sempre rispondono ai necessari requisiti. Sottolinea inoltre il pericolo che l'ampliamento dei termini di detenzione di tali dati ponga molti consumatori, i quali ad esempio non abbiano rispettato le condizioni di rimborso dei finanziamenti erogati nei loro confronti per fattori accidentali non legati ad una propria responsabilità, nella condizione di non poter accedere a prestiti bancari per un periodo indefinito.

Gianfranco CONTE (FI) concorda anch'egli con i rilievi critici espressi nei confronti dell'emendamento 1.7, rilevando come i dati dei sistemi di informazione creditizie siano sostanzialmente accessibili ad una vasta platea di soggetti, e come quindi un ampliamento dei termini di mantenimento dei dati stessi possa dimostrarsi lesivo dei diritti dei consumatori, salvo che non si intenda circoscrivere tale modifica esclusivamente ai finanziamenti di importo rilevante. Sottolinea quindi l'esigenza di valutare attentamente ogni intervento normativo in materia.

La Commissione approva l'emendamento 1.7 del relatore, respingendo quindi, con distinta votazione, l'emendamento Galletti 1.24.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, rivedendo la valutazione formulata in precedenza, esprime parere favorevole sull'emendamento Fugatti 1.31.

Il Sottosegretario Massimo TONONI rivede anch'egli la posizione assunta in precedenza sull'emendamento 1.31, concordando con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento Fugatti 1.31, respingendo quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Gioacchino Alfano 1.8 e Fugatti 1.32.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, rivedendo la valutazione formulata in precedenza, esprime parere favorevole sull'emendamento Gioacchino Alfano 1.9.

Il Sottosegretario Massimo TONONI rivede anch'egli la posizione assunta in precedenza sull'emendamento 1.9, concordando con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento Gioacchino Alfano 1.9, respingendo quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti


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Gioacchino Alfano 1.10 e 1.11, nonché gli emendamenti Fugatti 1.33 e 1.34.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra il proprio emendamento 1.35, il quale è volto a specificare che la trasmissione periodica di dati richiesta dalla Banca d'Italia nell'ambito della vigilanza su base consolidata deve avvenire ogni sei mesi.

Maurizio LEO (AN) concorda con l'opportunità di ristabilire precisamente la cadenza secondo la quale deve avvenire la trasmissione periodica dei dati.

Il Sottosegretario Massimo TONONI ribadisce il parere contrario sull'emendamento, rilevando come non sia opportuno intervenire per legge su aspetti di dettaglio della disciplina relativa alla vigilanza su base consolidata, i quali debbano essere più opportunamente lasciati alla responsabilità delle autorità di vigilanza.

Gianfranco CONTE (FI) considera necessario superare l'approccio secondo cui viene attribuito alle autorità di vigilanza uno spazio di discrezionalità ormai del tutto esorbitante.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, non ritiene opportuno stabilire per legge la periodicità della trasmissione dei dati, sia in quanto si renderebbe più difficoltoso, in tal modo, modificare eventualmente in futuro tale previsione, sia in quanto non appare possibile stabilire, in questa sede, quale sia la cadenza temporale più opportuna sul piano tecnico.

La Commissione respinge l'emendamento Fugatti 1.35.

Paolo DEL MESE, presidente, avverte che, come già anticipato in precedenza, porrà in votazione la proposta di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente sul provvedimento, nel testo risultante dagli emendamenti finora approvati.

Maurizio LEO (AN) ribadendo quanto già dichiarato in precedenza, esprime una valutazione contraria sul testo del provvedimento su cui preannuncia il voto contrario del proprio gruppo.

Gianfranco CONTE (FI) ribadisce anch'egli le considerazioni critiche espresse sul provvedimento, su cui dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

La Commissione approva la proposta di conferire al relatore, Maria Leddi Maiola, il mandato a riferire favorevolmente sul provvedimento, nel testo risultante dagli emendamenti approvati, deliberando altresì di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Paolo DEL MESE, presidente, si riserva di nominare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 16.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 25 gennaio 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.10.