III Commissione - Resoconto di mercoledì 7 febbraio 2007


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 7 febbraio 2007. - Presidenza del presidente Umberto RANIERI. - Interviene il viceministro degli affari esteri, Ugo Intini.

La seduta comincia alle 14.15.

5-00666 Ranieri, 5-00667 Mantovani, 5-00668 Paoletti Tangheroni, 5-00669 Briguglio e 5-00670 D'Elia: Sulla recente lettera degli Ambasciatori di Australia, Canada, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania e Stati Uniti.

Umberto RANIERI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
Avverte altresì che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente. Comunica, al riguardo, che l'interrogazione n. 5-00666 è stata sottoscritta dai deputati Mattarella e Cioffi e che l'interrogazione n. 5-00668 è stata sottoscritta dal deputato Azzolini.
Nel prendere atto della rinuncia all'illustrazione dei rispettivi atti da parte dei deputati interroganti, invita il rappresentante del Governo a svolgere il suo intervento.

Il viceministro Ugo INTINI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), sottolineando infine come vi sia una stridente contraddizione tra la finalità unitaria dichiarata nella lettera degli ambasciatori e la sua sottoscrizione solo dai rappresentanti di una parte dei Paesi impegnati in Afghanistan.


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Ramon MANTOVANI (RC-SE), replicando, si dichiara soddisfatto anche a seguito della risposta resa nota ieri sera dal Ministro degli affari esteri. Considera l'episodio un'operazione politico-diplomatica, criticabile nel metodo e nel merito, la cui gravità è accresciuta dalla duplice conferma ricevuta dall'amministrazione statunitense.

Tana DE ZULUETA (Verdi), cofirmataria dell'interrogazione n. 5-00667, a nome del suo gruppo, ringrazia il Governo per la risposta resa e per la chiara presa di posizione assunta. Si domanda quale reazione avrebbe suscitato negli Stati Uniti un'analoga iniziativa che avesse avuto per oggetto la prigione di Guantanamo, augurandosi che episodi del genere non abbiano a ripetersi.

Iacopo VENIER (Com.It), cofirmatario dell'interrogazione n. 5-00667, a nome del suo gruppo, elogia la protesta del Governo italiano, pur ritenendo difficile considerare il caso chiuso alla luce della posizione ribadita da Washington. La lettera in questione costituisce infatti, a suo avviso, un'interferenza politica che impone all'Italia di riaffermare la sua piena autonomia internazionale e di tradurla in atti concreti in particolare nelle relazioni con gli Stati Uniti.

Claudio AZZOLINI (FI), replicando, nel ringraziare il viceministro Intini per il suo intervento, sottolinea la necessità di chiedersi perché una simile iniziativa sia stata assunta, alla luce dell'evidente differenziazione che esiste in seno alla maggioranza di governo sulla politica estera e che non sarà certo risolta dall'esito pur unitario del vertice di ieri sera.

Sergio D'ELIA (RosanelPugno), replicando, prende atto della risposta del rappresentante del Governo e, pur condividendo la gravità dell'iniziativa, si chiede come mai non siano oggetto di altrettanta polemica e reazione le quotidiane interferenze provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, che è peraltro retto da un regime di stampo assoluto. Dà comunque atto al Governo della continuità mantenuta in materia di politica estera soprattutto nell'ambito multilaterale, ma non può fare a meno di segnalare con preoccupazione le dissociazioni registratesi nella maggioranza in Consiglio dei ministri e già preannunciati presso le aule parlamentari.

Carmelo BRIGUGLIO (AN), replicando, si dichiara insoddisfatto per la risposta fornita dal rappresentante del Governo. Osserva infatti che, in base a quanto riferito dagli organi di informazione, il presidente del Consiglio dei ministri sarebbe stato a conoscenza della lettera dei sei ambasciatori. In generale, rileva che l'elemento di anormalità è insito non già nell'iniziativa della lettera quanto nel fatto che taluni membri del Governo italiano abbiano espresso il proprio dissenso sulle linee di politica estera e sul carattere vincolante delle alleanze internazionali nella sede del Consiglio dei ministri. Il dato di anormalità risiede altresì nell'immagine ambigua che l'Italia va assumendo a livello internazionale, anche alla luce della discussione in atto in seno alla maggioranza di governo sull'eventuale ritiro dei militari italiani dalla missione in Afghanistan. Considerato che il dibattito politico nel nostro Paese dovrebbe vertere piuttosto sulla capacità del Governo italiano di rispettare le alleanze internazionali, restando fedele ad una politica di amicizia con gli Stati Uniti durata oltre cinquant'anni, considera spropositate le reazioni che hanno fatto seguito alla lettera degli ambasciatori.

Sergio MATTARELLA (Ulivo), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Al riguardo, richiamando le considerazioni già svolte nel corso della seduta di ieri in ordine all'iniziativa dei sei ambasciatori in occasione dell'audizione del sottosegretario Vernetti, ribadisce che tale gesto è da considerare singolarmente inopportuno: si tratta di un caso che non deve essere sottovalutato, ma che però deve essere considerato chiuso, anche alla luce dei giudizi definitivi che su di essa sono stati formulati dal


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Governo. In relazione a quanto dichiarato dal deputato D'Elia in merito al ruolo svolto dal Vaticano, esprime il proprio dissenso, osservandoche non è in nessun modo possibile affermare che il Vaticano sia uno Stato assoluto. Rileva, invece, che la maggioranza di governo è stata finora compatta sui temi di politica estera, a differenza di quanto è accaduto nella precedente legislatura, come nel caso del voto sul disegno di legge di ratifica per l'accesso nella Nato della Polonia, della Repubblica Ceca e dell'Ungheria.

Sandra CIOFFI (Pop-Udeur), cofirmataria dell'interrogazione n. 5-00566, a nome del suo gruppo, apprezza la risposta del Ministro degli affari esteri in reazione alla lettera degli ambasciatori, da considerare un atto di ingerenza in un delicato processo politico interno. Esprime inoltre il suo dissenso su quanto osservato dal deputato D'Elia circa le relazioni italo-vaticane.

5-00671 Forlani: Sulle recenti dichiarazioni del presidente della Repubblica croata, Stipe Mesic.

Angelo COMPAGNON (UDC), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, la illustra, denunciando il tentativo del presidente croato Mesic di giustificare le foibe come reazione alla precedente occupazione italiana.

Il vice ministro Ugo INTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Angelo COMPAGNON (UDC), replicando, si dichiara insoddisfatto e preoccupato per la debolezza della risposta ricevuta. Le dichiarazioni del presidente Mesic avrebbero richiesto ben altra reazione da parte dell'esecutivo italiano, considerato che le foibe rappresentano un'operazione di pulizia etnica nei confronti delle comunità italiane, nonché il risultato del tentativo di estendere a quelle zone l'ideologia comunista. Auspica che il Governo voglia prendere parte all'imminente commemorazione delle vittime delle foibe, in occasione dell'inaugurazione di un monumento a Basovizza, dovendo in caso contrario ritenere che esso agisce in senso contrario all'interesse nazionale.

Umberto RANIERI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI

Mercoledì 7 febbraio 2007. - Presidenza del presidente Umberto RANIERI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Vittorio CRAXI.

La seduta comincia alle 14.45.

Audizione del sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Vittorio Craxi, sulle priorità dell'azione italiana in seno alle Nazioni Unite, anche con riferimento alla proposta di moratoria universale della pena di morte.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Umberto RANIERI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito. Introduce quindi l'audizione.

Il sottosegretario Vittorio CRAXI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Pietro MARCENARO (Ulivo), Sergio D'ELIA (RosanelPugno), Alessandro FORLANI (UDC), Sabina SINISCALCHI (RC-SE) e Claudio AZZOLINI (FI).

Il sottosegretario Vittorio CRAXI risponde ai quesiti formulati e fornisce ulteriori precisazioni.


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Umberto RANIERI, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 7 febbraio 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.