Commissioni Riunite III e IV - Resoconto di giovedì 15 febbraio 2007


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AUDIZIONI

Giovedì 15 febbraio 2007. - Presidenza del presidente della III Commissione, Umberto RANIERI.

La seduta comincia alle 8.40.

Audizione dell'Ambasciatore italiano a Kabul, Ettore Francesco Sequi, sulla partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali, in relazione all'esame in sede referente del disegno di legge C. 2193.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva attraverso il canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.
L'Ambasciatore Ettore Francesco SEQUI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Elettra DEIANA (RC-SE), Marco ZACCHERA (AN), Pietro MARCENARO (Ulivo), Alessandro FORLANI (UDC) e Claudio AZZOLINI (FI).

L'Ambasciatore Ettore Francesco SEQUI risponde ai quesiti formulati e fornisce ulteriori precisazioni.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione, dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 9.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.


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SEDE REFERENTE

Giovedì 15 febbraio 2007. - Presidenza del presidente della III Commissione, Umberto RANIERI. - Interviene il viceministro degli affari esteri, Ugo Intini.

La seduta comincia alle 14.20.

DL 4/2007: Proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali.
C. 2193 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento iniziato nella seduta dell'8 febbraio 2007.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per il prossimo mercoledì 21 febbraio, alle ore 17, così come deliberato ieri dall'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi delle Commissioni riunite.

Sui lavori delle Commissioni.

Tana DE ZULUETA (Verdi), riservandosi di intervenire sul merito del provvedimento in esame, sottopone all'attenzione del rappresentante del Governo l'opportunità che siano forniti chiarimenti in merito ad una notizia, riportata dalle agenzie di stampa, riguardante un nuovo episodio che potrebbe essere ascritto alla prassi, da poco inaugurata e purtroppo non abbandonata, della «diplomazia epistolare». Sarebbe, infatti, stata diffusa una missiva dell'Ambasciatore degli Stati Uniti a Kabul, in cui i contingenti italiano e tedesco, impegnati in Afghanistan nel quadro della missione ISAF, sarebbero oggetto di critica in quanto non contribuirebbero nel modo adeguato al raggiungimento degli obiettivi della missione stessa. A suo avviso, qualora confermato, un fatto del genere imporrebbe una immediata presa di posizione da parte del Governo italiano.

Umberto RANIERI (Ulivo), presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, osserva che la questione posta dal deputato De Zulueta, pur attinente alla materia oggetto del provvedimento in esame, potrebbe essere più opportunamente affrontata con un atto di sindacato ispettivo.

Dario RIVOLTA (FI) osserva che, in relazione a quanto rappresentato dal deputato De Zulueta, il Governo dovrebbe esprimere una propria valutazione sulla fondatezza della notizia e sulle sue eventuali implicazioni. Il tema che ne fa oggetto è a suo avviso così pertinente alla discussione sul decreto-legge in esame che un chiarimento in merito assume un carattere preliminare. Propone pertanto un rinvio dell'esame affinché il Governo possa fornire tale chiarimento.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, ritiene che, ove non sia presa in considerazione l'opportunità di presentare un atto di sindacato ispettivo ad hoc, il Governo potrebbe comunque chiarire la questione nel corso dell'esame del disegno di legge in titolo.

Ramon MANTOVANI (RC-SE) osserva che la notizia riferita dal deputato De Zulueta è da considerare complementare alla materia oggetto del provvedimento in esame, per cui sarebbe fondato attendere una presa di posizione da parte del Governo. Pertanto, si riserva di intervenire sul merito del disegno di legge in una successiva fase dell'iter.

Il viceministro Ugo INTINI si riserva di svolgere un accurato approfondimento, di cui darà conto alla Commissione quanto prima.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, ritiene che l'esame del provvedimento


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in titolo potrebbe comunque proseguire, in attesa di potere ricevere dal Governo i richiesti elementi di chiarimento. Esprime preoccupazione per l'eventualità che il rinvio dell'esame di un disegno di legge, disposto sulla base di un evento esterno di incerta caratterizzazione, possa costituire un precedente.

Dario RIVOLTA (FI) insiste sulla richiesta di rinvio del seguito dell'esame ad altra seduta in quanto la lettera dell'Ambasciatore degli Stati Uniti a Kabul potrebbe ingenerare seri dubbi sull'attività svolta dai militari italiani in Afghanistan. Qualora confermata, la lettera in questione non potrebbe non essere oggetto di valutazione ai fini della determinazione della posizione del suo gruppo sul provvedimento.

Franco Addolorato Giacinto NARDUCCI (Ulivo) ritiene che il Parlamento sia sovrano nella conduzione del proprio lavoro e che, sulla base degli elementi che il Governo ha ampiamente fornito nelle opportune sedi istituzionali, la discussione possa tranquillamente proseguire. Pur comprendendo la preoccupazione espressa dai colleghi finora intervenuti sui possibili contenuti di una lettera di un diplomatico estero riguardante il ruolo giocato dell'Italia nello scenario internazionale, non condivide la proposta di rinviare l'esame del disegno di legge, considerato che vi è piena chiarezza sulla linea del Governo.

Pietro MARCENARO (Ulivo) osserva che le Commissioni riunite hanno individuato un percorso di lavoro alla luce degli elementi raccolti nelle opportune sedi di confronto con gli altri interlocutori istituzionali. In tale processo non vi dovrebbe essere spazio per valutazioni espresse da un ambasciatore estero su argomenti delicati, oggetto di esame da parte del Parlamento. Eventuali fattori di novità, che potrebbero influire sulle posizioni dei gruppi sul disegno di legge, potranno essere affrontati ed approfonditi nel corso delle successive fasi dell'esame che quindi, a suo avviso, dovrebbe senz'altro proseguire.

Giuseppe COSSIGA (FI) condivide la valutazione che un intervento di un ambasciatore estero in nessun modo possa determinare un mutamento del calendario dei lavori del Parlamento. Tuttavia, la questione che è stata sollevata è da considerare determinante per l'andamento del dibattito ed impone una richiesta di chiarimenti al Governo. Considerato che il rappresentante dell'esecutivo non è ovviamente in grado di dare immediata riposta, è opportuno, a suo avviso, che l'esame del provvedimento sia rinviato.

Alessandro FORLANI (UDC) concorda con i deputati finora intervenuti che hanno considerato la notizia in questione un fatto nuovo che potrebbe influire sul merito degli interventi che saranno svolti sul disegno di legge. Qualora fondata, la vicenda desterebbe sorpresa e sconcerto in quanto costituirebbe un ulteriore segnale, dopo il recente caso della lettera dei sei ambasciatori accreditati in Italia. Occorre che, considerata la centralità del dibattito sulla missione in Afghanistan, il Governo faccia chiarezza anche alla luce della possibilità che alla notizia segua un'eventuale rettifica: tale eventualità appare suffragata dai giudizi positivi espressi in questi giorni dai Paesi alleati sull'operato del contingente italiano in Afghanistan. Alla luce di quanto osservato, ritiene che una breve una pausa di riflessione potrebbe essere d'aiuto al prosieguo dei lavori della Commissione.

Sergio D'ELIA (RosanelPugno), condividendo quanto prospettato dal presidente, ritiene che, a termini regolamentari, la questione riferita dal deputato De Zulueta possa essere esaminata più propriamente ricorrendo alla presentazione di un atto di sindacato ispettivo. Ritiene infatti che la Commissione non dovrebbe modificare la propria organizzazione dei lavori sulla base di notizie di stampa non confermate.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, osserva che la notizia su cui si discute concerne questioni non nuove, attinenti


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alla posizione del contingente italiano in Afghanistan di fronte a situazioni di emergenza. Considerato che tali questioni non hanno un impatto diretto sui termini in cui è impostata la riflessione politica sul disegno di legge in esame, anche alla luce della possibilità di fare ricorso agli ordinari strumenti previsti dal regolamento volti ad ottenere chiarimenti da parte del Governo, rileva che la decisione di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento non risulta indispensabile all'istruttoria legislativa. Ribadisce la preoccupazione che un rinvio possa costituire un precedente significativo circa l'eventualità che notizie esterne al Parlamento possano turbare l'ordinato svolgimento dell'attività legislativa. Tuttavia, anche in considerazione della richiesta formulata dai rappresentanti di taluni gruppi presenti in Commissione, ritiene che ragioni di opportunità consiglino una valutazione in tale direzione.

Dario RIVOLTA (FI) conferma la proposta di rinvio dell'esame del disegno di legge finché il Governo non fornirà elementi utili a fare chiarezza sulla vicenda.

Sergio D'ELIA (RosanelPugno) auspica un pronunciamento dei componenti delle Commissioni riunite sulla proposta di rinvio, che in nessun caso dovrebbe costituire un precedente.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, nel confermare che in nessun modo la determinazione sul rinvio dei lavori della Commissione potrà costituire un precedente, ricorda che è comunque imminente la ripresa delle votazioni in Assemblea.

Tana DE ZULUETA (Verdi) sottolinea di non avere proposto un rinvio dell'esame del disegno di legge, ma solo di avere rappresentato la necessità di una maggiore comprensione circa l'evoluzione della situazione. Se il rappresentante del Governo non è in grado di fornire elementi di chiarimento nel corso della presente seduta, ritiene di doverne prendere atto senza che ciò possa essere considerata una proposta di rinvio.

Pietro MARCENARO (Ulivo) osserva che i lavori della Commissione, qualora rinviati, non dovrebbero necessariamente riprendere con la risposta del Governo sulla presunta lettera dell'ambasciatore statunitense a Kabul.

Umberto RANIERI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, nessun altro chiedendo di intervenire, apprezzate le circostanze, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.