XII Commissione - Resoconto di luned́ 26 febbraio 2007


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SEDE CONSULTIVA

Lunedì 26 febbraio 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ.

La seduta comincia alle 19.45.

DL 4/2007: Proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali.
Nuovo testo C. 2193 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe ASTORE (IdV), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alle Commissioni riunite III e IV sul nuovo testo del disegno di legge n. 2193, recante «Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 4, recante proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali», come risultante dagli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite medesime nella seduta del 22 febbraio 2007. In proposito, ricorda che la Commissione, nella seduta del 21 febbraio scorso, aveva già espresso parere favorevole sul testo del disegno di legge. Con riferimento alle modifiche apportate nel corso dell'esame da parte delle Commissioni riunite III e IV e rientranti nell'ambito di competenza della Commissione, fa presente che, al comma 1 dell'articolo 1, è stata inserita una previsione per cui gli interventi di cooperazione in Afghanistan, Sudan e Libano sono finalizzati alla realizzazione di iniziative destinate, tra l'altro, al sostegno dello sviluppo socio-sanitario in favore delle fasce più deboli della popolazione, «anche attraverso la proposta alle competenti Agenzie delle Nazioni Unite di una iniziativa sperimentale per l'acquisizione parziale della produzione afgana di oppio a fini terapeutici da parte dell'industria farmaceutica internazionale». Al medesimo articolo è stato inoltre inserito il comma 1-bis, il quale prevede che, per tutte le finalità di cui al comma 1 (iniziative finalizzate al sostegno dello sviluppo socio-sanitario in favore delle fasce più deboli della popolazione), è altresì autorizzata la spesa di euro 10.000.000 per l'anno 2007. Segnala infine che, sempre all'articolo 1, è stato inserito il comma 6-ter, il quale stabilisce


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che, in occasione dell'Anno europeo per le pari opportunità, è autorizzata, fino al 31 dicembre 2007, la spesa di euro 50.000 per l'organizzazione a Roma di una Conferenza per le pari opportunità a difesa dei diritti umani delle donne e dei bambini dei territori in cui si svolgono le missioni oggetto del presente decreto, anche al fine di determinare le modalità degli interventi della cooperazione italiana. Premesso di condividere le finalità generali del provvedimento e, per quanto concerne le modifiche apportate nel corso dell'esame da parte delle Commissioni riunite III e IV, la previsione di una Conferenza per le pari opportunità a difesa dei diritti umani delle donne e dei bambini dei territori in cui si svolgono le missioni, esprime invece forti perplessità sull'opportunità di introdurre, in questa sede, la proposta alle competenti Agenzie delle Nazioni Unite di un'iniziativa sperimentale per l'acquisizione parziale della produzione afgana di oppio a fini terapeutici da parte dell'industria farmaceutica internazionale. Tale previsione, infatti, non sarebbe in linea con le posizioni assunte a livello internazionale nei confronti delle coltivazioni afgane di oppio, secondo cui sono da favorire interventi per l'eradicazione di tali coltivazioni o al massimo per la loro riconversione, ma non invece quelli volti all'acquisizione dei prodotti delle medesime. Appare pertanto più opportuno affrontare tale delicato e complesso argomento in una sede che consenta un approfondimento maggiore. Formula pertanto una proposta di parere favorevole, a condizione che la previsione da ultimo citata sia soppressa (vedi allegato).

Domenico DI VIRGILIO (FI) esprime apprezzamento per le considerazioni svolte dal relatore. Ricorda quindi che recentemente il Presidente afgano Karzai ha sottolineato la necessità di distruggere le coltivazioni di oppio, per evitare che queste compromettano il futuro dell'Afghanistan. Analoga posizione hanno assunto i competenti organismi delle Nazioni Unite. Ritiene pertanto che l'introduzione di una norma volta a consentire la produzione di oppio in Afghanistan, sia pure a fini terapeutici, contrasti con l'orientamento della comunità internazionale. Annuncia dunque voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Donatella PORETTI (RosanelPugno) annuncia che si asterrà sulla proposta di parere del relatore, spiegando che la norma introdotta nel corso dell'esame in sede referente non è volta a consentire la produzione di oppio in Afghanistan, la quale deve senz'altro essere contrastata, quanto piuttosto a prevedere che parte dell'attuale produzione possa essere impiegata per la produzione di morfina da impiegare nelle terapie del dolore. Ritiene altresì che tale decisione potrebbe costituire un segnale importante anche nei confronti dell'Afghanistan, dove le terapie del dolore sono pressoché inutilizzate. Ricorda quindi che l'oppio è attualmente già prodotto in Francia, Ungheria, Spagna, Australia, India e Turchia, senza che tale produzione riesca a soddisfare il fabbisogno a fini terapeutici. Ricorda infine che nella seduta del 19 luglio 2006 la Camera ha approvato una mozione presentata dal deputato Sereni, e accolta dal Governo, la quale impegnava il Governo stesso, tra l'altro, ad elaborare un piano efficace di riconversione delle colture di oppio in Afghanistan, anche ai fini di una loro parziale utilizzazione per le terapie del dolore.

Giacomo BAIAMONTE (FI) esprime stupore per le affermazioni del deputato Poretti in merito alla produzione di oppio in un Paese con le caratteristiche dell'Afghanistan, mentre ritiene che sia del tutto diverso il caso dei Paesi cui la collega ha fatto riferimento. Ricorda quindi l'impegno della comunità internazionale nel contrasto della produzione di oppio in Afghanistan e sottolinea la necessità di combattere con decisione tale fenomeno. Annuncia pertanto voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.


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Katia ZANOTTI (Ulivo) annuncia voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, motivando il suo voto sulla base di due ordini di ragioni. Ritiene innanzitutto che la previsione in discorso sia del tutto incongrua, dal punto di vista logico, con le restanti parti del comma 1 e, in generale, dell'articolo 1. In secondo luogo, riconosce che la norma non è finalizzata a legittimare la produzione di oppio in Afghanistan, ma riguarda l'impiego dell'oppio per la produzione di farmaci utilizzabili nelle terapie del dolore: respinge pertanto l'eccessiva semplificazione del problema da parte dei deputati Di Virgilio e Baiamonte. Ritiene tuttavia che proprio la natura e la complessità del problema richiedano che esso sia adeguatamente approfondito e non affrontato sbrigativamente. Dichiara infine di condividere e apprezzare le previsioni di cui al comma 6-ter dell'articolo 1, inserito nel corso dell'esame in sede referente.

Luigi CANCRINI (Com.It) dichiara di comprendere lo spirito delle considerazioni svolte dalla collega Poretti, facendo tuttavia rilevare che la produzione di oppio a fini terapeutici in determinati Paesi è annualmente autorizzata dai competenti organismi delle Nazioni Unite, su richiesta dei medesimi Paesi ed entro limiti ben determinati. Ricorda altresì come restino comunque esclusi i Paesi nei quali siano in corso guerre o profondi turbamenti sociali. Ritiene pertanto che non sarebbe opportuno inserire nel provvedimento in esame una previsione relativa alla produzione di oppio in Afghanistan ed invita il deputato Poretti a valutare l'opportunità di presentare un ordine del giorno su questa materia. Annuncia quindi voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) esprime sconcerto per la previsione relativa alla produzione afgana di oppio, introdotta nel corso dell'esame in sede referente, e ritiene che essa sia non meno assurda dello stabilire che le imprese debbano essere affidate ad esponenti della criminalità organizzata poiché questi creano occupazione. Riconosce peraltro l'esistenza del problema relativo all'impiego dell'oppio per fini terapeutici, ma ritiene che esso debba essere affrontato ed approfondito in un altro contesto. Nel caso dell'Afghanistan, ritiene semmai che si dovrebbe procedere alla riconversione delle coltivazioni di oppio. Dopo aver sottolineato altresì la vaghezza della norma in questione, esprime grande apprezzamento per la proposta di parere del relatore e annuncia sulla medesima voto favorevole. Esprime infine il proprio disaccordo rispetto alle previsioni di cui al comma 6-ter, ritenendo che i 50 mila euro ivi previsti rappresentino una somma insufficiente e tale da far sorgere il sospetto che la conferenza internazionale sia già stata organizzata e si tratti ora di remunerare un soggetto ben preciso.

Daniela DIOGUARDI (RC-SE) ritiene che la discussione sia andata al di là della reale portata della norma in questione, la quale prevede soltanto la proposta alle competenti Agenzie delle Nazioni Unite di una iniziativa sperimentale per l'acquisizione parziale della produzione afgana di oppio a fini terapeutici da parte dell'industria farmaceutica internazionale. Pertanto, solo per motivi di opportunità, annuncia voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Giacomo BAIAMONTE (FI) ritiene che la disposizione in discorso debba assolutamente essere soppressa: in caso contrario, sarebbe come se il commercio illegale di organi umani, tollerato da alcuni Paesi, fosse legalizzato in considerazione delle ricadute positive per alcuni individui.

Lucio BARANI (DC-PS) invita il deputato Poretti a valutare attentamente il suggerimento del collega Cancrini in ordine alla eventuale presentazione di un ordine del giorno in materia.


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Giuseppe ASTORE (IdV), relatore, dopo aver sottolineato nuovamente la complessità del problema connesso alla produzione di oppio per fini terapeutici, e dunque la necessità che esso sia adeguatamente approfondito ed eventualmente affrontato con un provvedimento ad hoc, ribadisce la sua proposta di parere favorevole con condizione.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 20.05.