XII Commissione - Resoconto di marted́ 6 marzo 2007


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COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 marzo 2007.

Nuove norme in materia di parto.
C. 589 Lucchese, C. 1237 Palumbo, C. 1447 Bianchi e Poretti, C. 1611 Poretti, C. 1923 Governo, C. 1632 Dioguardi e C. 1754 Zanotti e Nicchi.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.10 alle 12.55.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 marzo 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ.

La seduta comincia alle 12.55.

Variazione nella composizione della Commissione.

Mimmo LUCÀ, presidente, comunica che il deputato Luca Volontè ha cessato di fare parte della Commissione e che è entrato a farne parte il deputato Giuseppe Drago.

Nuove norme in materia di dispersione e di conservazione delle ceneri.
Nuovo testo C. 1268 Zanotti.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 febbraio 2007.


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Mimmo LUCÀ, presidente, avverte che sul nuovo testo della proposta di legge C. 1268 Zanotti risultante dall'approvazione di un ulteriore emendamento del relatore, interamente sostitutivo dell'articolato, sono pervenuti i seguenti pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva: pareri favorevoli delle Commissioni I (Affari costituzionali) e VIII (Ambiente), parere favorevole con osservazione della II Commissione (Giustizia), nulla osta della V Commissione (Bilancio) e parere favorevole con condizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (Ulivo), relatore, dichiara che non intende recepire la condizione posta dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali, ritenendo che il provvedimento in esame rispetti pienamente il riparto costituzionale di competenze tra Stato, regioni e autonomie locali.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.

Mimmo LUCÀ, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Nuove norme in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero.
Testo unificato C. 780 Di Virgilio e C. 1891 Castellani.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 febbraio 2007.

Mimmo LUCÀ, presidente, avverte che sul testo unificato delle proposte di legge C. 780 Di Virgilio e C. 1981 Castellani, quale risultante dall'approvazione degli emendamenti, sono pervenuti i seguenti pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva: I Commissione (Affari costituzionali): parere favorevole con condizione; II Commissione (Giustizia): parere favorevole con osservazioni; VI Commissione (Finanze): parere favorevole con osservazione; VII Commissione (Cultura): parere favorevole con condizioni; IX Commissione (Trasporti): parere favorevole con osservazione; Commissione parlamentare per le questioni regionali: parere favorevole. Devono ancora esprimere il parere di competenza le Commissioni V (Bilancio), X (Attività Produttive) e XI (Lavoro).

Domenico DI VIRGILIO (FI), relatore, precisa che il problema fondamentale, per quanto concerne il provvedimento in esame, attiene alla copertura finanziaria dello stesso. Rileva altresì che tale problema si pone con particolare forza in riferimento all'acquisto e all'utilizzo dei defibrillatori da parte delle strutture pubbliche, potendosi invece valutare la possibilità, ove la V Commissione lo richieda, di sopprimere la previsione relativa alla detraibilità fiscale dei costi sostenuti da soggetti privati. Precisa inoltre che il Ministero della salute ha predisposto, su richiesta della V Commissione, la relazione tecnica sul provvedimento in esame; il Ministero dell'economia e delle finanze ha tuttavia sollevato alcuni dubbi al riguardo e la V Commissione è pertanto in attesa di ricevere le valutazioni definitive del Ministero dell'economia prima di esprimere il parere di competenza. Essendo il provvedimento inserito nel calendario dell'Assemblea a partire dal prossimo lunedì 12 marzo, potrebbe essere valutata l'opportunità di chiedere un differimento di tale termine. Si potrebbe altresì considerare la possibilità, ove i problemi di natura finanziaria testé ricordati non trovassero soluzione, di inserire nel provvedimento un tetto di spesa annuale complessivo agli oneri derivanti dall'attuazione dello stesso.

Mimmo LUCÀ, presidente, ritiene che sia opportuno attendere di conoscere le determinazioni della V Commissione


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prima di prendere in considerazione le soluzioni prospettate dal relatore. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.05.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 marzo 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Giampaolo Patta.

La seduta comincia alle 13.05.

Modifiche al codice di procedura penale in materia di accertamenti tecnici idonei ad incidere sulla libertà personale.
Nuovo testo C. 782 Contento e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 febbraio 2007.

Mimmo LUCÀ, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 21 febbraio è stata svolta la relazione sul provvedimento in esame.

Domenico DI VIRGILIO (FI) esprime perplessità sulle previsioni relative alla possibilità di prelievo coatto di campioni biologici in particolare sul terzo non indagato e osserva che, negli ultimi giorni, autorevoli magistrati hanno pubblicamente sollevato rilevanti obiezioni al riguardo. Osserva altresì che, effettivamente, il provvedimento in esame sembra contenere norme eccessivamente invasive della riservatezza personale dei soggetti coinvolti.

Giacomo BAIAMONTE (FI) dichiara di non condividere le perplessità espresse dal collega Di Virgilio e osserva che, quand'anche si ritenesse che nessuno possa essere coattivamente sottoposto ad accertamenti tecnici idonei ad incidere sulla libertà personale, nulla impedisca alle autorità di redigere un elenco dei soggetti che rifiutino di sottoporvisi. Ritiene altresì che non si debba esasperare i profili relativi alla tutela della riservatezza personale.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC), pur condividendo alcune delle perplessità espresse dal deputato Di Virgilio, osserva che il provvedimento in esame contempla la possibilità del prelievo coatto di campioni biologici solo in mancanza di altri mezzi idonei a conseguire il medesimo risultato. Rileva inoltre che una tutela assoluta del diritto di non essere sottoposti a questo tipo di accertamenti rischia di compromettere in modo irreparabile esigenze di giustizia, nonché diritti di altri soggetti, ugualmente degni di tutela, quali ad esempio il diritto di difesa.

Americo PORFIDIA (IdV), relatore, dichiara di comprendere i dubbi e le perplessità sollevati dai colleghi, ma ritiene che il provvedimento in esame sia complessivamente equilibrato e contenga numerose misure a tutela dei soggetti sottoposti ad accertamenti tecnici idonei ad incidere sulla libertà personale e della loro riservatezza, ad esempio stabilendo che i campioni biologici prelevati siano distrutti nel più breve tempo possibile dopo la loro utilizzazione. Ribadisce pertanto la propria proposta di parere favorevole.

Domenico DI VIRGILIO (FI) precisa che si era limitato ad esprimere alcuni dubbi e che, comunque, la distruzione dei campioni biologici prelevati non sembra tale da soddisfare pienamente le esigenze di riservatezza prima ricordate.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 13.15.


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ATTI COMUNITARI

Martedì 6 marzo 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Giampalo Patta.

La seduta comincia alle 13.15.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze tedesca, portoghese e slovena COM(2006)629 def.-17079/06.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Mimmo LUCÀ, presidente, fa presente che la Commissione inizia oggi l'esame, per le parti di competenza, del Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e del programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle presidenze tedesca, portoghese e slovena. Ricorda altresì che l'esame dovrà concludersi con l'approvazione di una relazione da trasmettere alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e con la nomina di un relatore, che potrà partecipare, per riferirvi, alle sedute di quella Commissione, la quale concluderà l'esame con l'approvazione di una relazione per l'Assemblea. È ammessa la presentazione di proposte di relazioni di minoranza, che saranno trasmesse anch'esse alla XIV Commissione; ciascuna di esse potrà esservi illustrata da uno dei proponenti. Ciascuna Commissione di settore è chiamata a concentrare il dibattito, nell'ambito dei profili di propria competenza, sulle principali questioni di carattere generale relative alla selezione degli argomenti su cui verte il programma legislativo e al loro ordine di priorità; non invece sugli aspetti attinenti al merito delle scelte legislative, atteso che il regolamento prevede specifiche procedure per l'esame delle singole proposte di atti normativi dell'Unione europea. L'Assemblea, a conclusione dell'esame della relazione della XIV Commissione, potrà pronunziarsi mediante atti di indirizzo volti ad orientare le scelte del Governo rispetto all'attività legislativa del Consiglio dell'Unione europea.

Elisabetta RAMPI (Ulivo), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare per le parti di competenza il Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e il programma di 18 mesi delle presidenze tedesca, portoghese e slovena. Al riguardo, ricorda che le istituzioni comunitarie hanno di recente adottato i rispettivi programmi di intervento per il 2007, individuando le priorità politiche, gli obiettivi e le principali iniziative da adottare. In particolare, la Commissione ha approvato il 24 ottobre 2006 il Programma legislativo e di lavoro per il 2007 e il presidente Barroso, nel presentare tale Programma al Parlamento europeo, ha sottolineato che esso mira a rispondere alle attese dei cittadini e a far fronte alle sfide comuni con le quali l'Europa deve confrontarsi: tra queste, ha citato la globalizzazione, il cambiamento climatico, il problema energetico e il terrorismo internazionale. Ricorda altresì che il Consiglio ha approvato il 21 dicembre 2006 il Programma di 18 mesi delle presidenze tedesca, portoghese e slovena (1o gennaio 2007-30 giugno 2008) ed il Programma semestrale della presidenza tedesca (1o gennaio-30 giugno 2007). A tale riguardo, rileva che il Consiglio ha ritenuto opportuno razionalizzare la programmazione delle proprie attività prevedendo un programma operativo di 18 mesi, in sostituzione del precedente programma annuale, che le tre presidenze in carica per il periodo di tempo considerato presentano al Consiglio medesimo per l'approvazione. Per quanto riguarda il Programma della Commissione europea per il 2007, ricorda, in via preliminare, che la Commissione individua taluni aspetti del panorama politico del 2007 destinati ad influenzare i lavori delle istituzioni europee, e cioè la celebrazione del 50o


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anniversario dei Trattati di Roma e la ricerca di una soluzione istituzionale. Gli obiettivi strategici del Programma legislativo, definiti dalla Commissione all'inizio del suo mandato, si basano sulle seguenti quattro grandi priorità: rimettere l'Europa sulla via della prosperità; rafforzare l'impegno a favore della solidarietà; migliorare la sicurezza dei cittadini; promuovere il ruolo dell'Europa nel resto del mondo. Il Programma individua inoltre le misure per l'attuazione di tali priorità, evidenziando, per quanto riguarda l'obiettivo della solidarietà, come l'anno 2007 sia l'anno europeo delle pari opportunità, e che l'aspetto sociale è al centro del funzionamento dell'Europa: pertanto l'aggiornamento delle politiche è il punto fondamentale per rendere efficaci i meccanismi di solidarietà. La Commissione illustra quindi nel Programma le iniziative strategiche che saranno al centro delle azioni comunitarie nel 2007 per il raggiungimento delle citate priorità: modernizzare l'economia europea portando avanti le strategie delle crescita sostenibile e dell'occupazione; raccogliere le sfide della società europea incoraggiando l'adozione di principi comuni in materia di «flessicurezza», per combinare la flessibilità del mercato del lavoro con una forte protezione sociale e con l'acquisizione di competenze; una migliore gestione dei flussi migratori; una politica energetica per un'energia sicura, competitiva e sostenibile; migliorare la qualità della vita in Europa nel contesto delle strategie per l'allargamento; trarre un bilancio dei progressi realizzati. Circa le iniziative da avviare nei settori di interesse della Commissione Affari sociali, segnala quelle volte a Migliorare la qualità della vita in Europa, relativamente alle quali si indicano come fattori fondamentali per il benessere dei cittadini la salute, un ambiente di qualità, i servizi offerti e la sicurezza. A tal fine verrà adottato un Libro bianco sulla strategia sanitaria per ottimizzare l'efficacia della politica sanitaria in Europa. Per quanto riguarda il Programma di 18 mesi delle presidenze tedesca, portoghese e slovena che, a seguito della Decisione del 15 settembre 2006, sostituisce sia il programma strategico triennale sia il programma operativo annuale che veniva predisposto dalle presidenze di turno, esso si articola in tre parti: la prima parte reca il quadro strategico del Programma stesso, considerato in un contesto temporale più ampio e con la prospettiva di obiettivi a lungo termine: a tal fine sono state consultate anche le successive presidenze francese, ceca e svedese. In tale quadro viene evidenziata l'importanza del processo di riforma dell'Unione europea: a tal fine, nel giugno 2007, verrà presentata una relazione sullo stato delle discussioni inerenti il trattato costituzionale, che fungerà da base per le ulteriori iniziative da assumere. La seconda parte indica le priorità specifiche in ciascun settore di intervento; tra le priorità, oltre alla prosecuzione del processo di riforma e al consolidamento della politica relativa all'allargamento, vengono elencate il futuro dell'Unione, l'attuazione della Strategia di Lisbona, il rafforzamento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia nonché il miglioramento del ruolo esterno dell'UE nei settori della sicurezza, dello sviluppo e delle relazioni economiche. In particolare, nell'anno europeo delle pari opportunità, obiettivi chiave saranno l'ulteriore sviluppo del modello sociale europeo, la promozione delle pari opportunità e una politica europea di integrazione di genere, il miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione. Le tre presidenze considerano l'anno europeo delle pari opportunità una buona occasione per illustrare quanto già conseguito e quanto resta ancora da fare. La presidenza tedesca porterà avanti il progetto di un istituto europeo per l'uguaglianza di genere, garantendo l'applicazione della road map 2006-2010 per combattere le disparità tra uomini e donne. Le tre presidenze presteranno altresì particolare attenzione ai seguenti aspetti: maggiore partecipazione degli uomini alla vita familiare e maggiore partecipazione delle donne alla vita professionale; eliminazione degli stereotipi sessisti; protezione delle categorie vulnerabili (ad esempio, i migranti); attuazione dell'integrazione


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di genere in tutte le attività pertinenti. La terza parte del Programma, infine, è costituita da un programma generale che stabilisce le questioni da trattare nei 18 mesi e si articola nei seguenti settori: sviluppo dell'Unione; contesto economico generale/coordinamento delle politiche; crescita e occupazione; sviluppo sostenibile; ricerca, conoscenza e innovazione; competitività; energia; trasporti; occupazione; politica sociale, salute e consumatori; parità di genere; politica strutturale e di coesione; politica agricola comune/pesca; ambiente; spazio di libertà, sicurezza e giustizia; relazioni esterne. In merito al settore di interesse della Commissione Affari sociali, cioè quello della politica sociale, della salute e dei consumatori, il programma indica, quale obiettivo generale delle tre presidenze, il rafforzamento del modello sociale europeo quale parte integrante della Strategia di Lisbona, e in quest'ambito evidenzia che saranno affrontate in particolare alcune questioni, tra le quali: una migliore conciliazione tra lavoro, vita privata e famiglia; un'adeguata infrastruttura per l'assistenza e la custodia dei bambini, l'assistenza agli anziani e ai disabili; la sfida derivante dai cambiamenti demografici, da cui derivano cambiamenti di natura sociale ed economica, e in particolare l'invecchiamento delle nostre società e i bassi tassi di natalità; la lotta alla povertà e la promozione dell'inclusione sociale. Segnala, altresì, che, sulla base del Patto europeo per la gioventù del giugno 2005, saranno elaborate iniziative e politiche a favore dei giovani, promuovendone la partecipazione sociale e l'integrazione professionale, e le presidenze si concentreranno su questioni relative alla creazione di pari opportunità per tutti i giovani, promuovendone lo spirito imprenditoriale, l'impegno volontario e la diversità come valore nonché il dialogo interculturale. Circa una migliore conciliazione fra lavoro, vita privata e famiglia, nonché la creazione di un'adeguata infrastruttura per l'assistenza e la custodia dei bambini, il Programma di 18 mesi evidenzia che tali obiettivi rientrano appieno nella Strategia di Lisbona. Nel contesto del cambiamento demografico, le tre presidenze ritengono che le famiglie e le politiche per la natalità siano una priorità, sottolineando tuttavia che le politiche familiari sono essenzialmente di competenza nazionale. In tale contesto, la presidenza tedesca si impegnerà affinché la politica «filofamiliare» diventi caratteristica peculiare dell'UE e proporrà di creare una «alleanza per le famiglie» nell'UE che funga da piattaforma per lo scambio di opinioni e di conoscenze. La presidenza portoghese si concentrerà sui servizi di assistenza e cura dei bambini, degli anziani e dei disabili. Infine, la presidenza slovena si impegnerà per un approccio integrato al fine di garantire un ambiente favorevole alla famiglia e creare una società rispettosa dei bambini. Al fine di far fronte alla sfida posta dall'invecchiamento delle società, le tre presidenze riprenderanno le discussioni in materia e porteranno avanti le misure già attuate in tale settore per elaborare un'efficace strategia europea, mettendo in evidenza il ruolo degli anziani anche in quanto partecipanti attivi all'economia e al mercato del lavoro. La cosiddetta «economia d'argento» si basa sull'assunto che gli anziani costituiscono anche un'opportunità per la nascita di nuovi posti di lavoro in un mercato in crescita, grazie ai nuovi prodotti e servizi che migliorano la qualità della vita per gli anziani, nonché al fine di aumentare il livello di competitività dell'Europa: calcoli recenti relativi alla Germania hanno dimostrato che una risposta attiva ai bisogni e agli interessi degli anziani potrebbe portare 900 mila posti di lavoro nei due prossimi decenni; non vi sono altri settori o attività commerciali con un potenziale di crescita altrettanto elevato. Al riguardo, osserva come il cambiamento demografico metta di fronte gli Stati membri a una complessa gamma di sfide, ma offra anche opportunità per tutti: ritiene che occorra raccogliere la sfida e trovare risposte positive a una società in continua evoluzione, in cui il cambiamento fa parte della vita quotidiana. In particolare, secondo le tre presidenze, è urgente assumere decisioni per


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far fronte alle sfide poste dall'invecchiamento della società; a tal fine, la presidenza tedesca metterà in evidenza il ruolo degli anziani, tenendo conto delle loro capacità di contribuire allo sviluppo economico e sociale delle nostre società, nel contesto di strategie occupazionali rinnovate e di nuovi approcci (come la «flessicurezza»), nonché della necessità di garantire le sostenibilità dei sistemi di previdenza sociale. Nel settore della salute, le tre presidenze considerano fondamentale creare condizioni-quadro vantaggiose per le innovazioni nel settore sanitario e si impegnano a proseguire attivamente le attività volte a conseguire un livello sanitario elevato per tutti i cittadini, incentrandosi sulla promozione della salute, la prevenzione delle malattie, l'innovazione e l'accesso all'assistenza sanitaria. Le tre presidenze si occuperanno della promozione della salute mentale, della lotta all'abuso di alcol, della prevenzione degli infortuni nonché della promozione di regimi alimentari sani e dell'attività fisica, con particolare riferimento ai bambini e agli adolescenti, al fine di promuovere un corretto e sano stile di vita. Rimarranno tuttavia prioritari la pianificazione e la capacità di intervento in caso di pandemie, nonché la lotta costante all'HIV. Si presterà poi particolare attenzione ad un approccio integrato per la lotta al cancro, precisando che i lavori relativi alla proposta di regolamento sui farmaci per terapie avanzate saranno effettuati mirando al rafforzamento dell'innovazione e al miglioramento della sicurezza e della qualità per i pazienti; si prevede inoltre di lavorare alle iniziative inerenti la donazione e il trapianto degli organi. Le tre presidenze dedicheranno poi speciale attenzione alla cooperazione nell'ambito dell'OMS per quanto riguarda la lotta al tabagismo. Infine, in tema di consumatori, le tre presidenze si prefiggono l'aumento della sicurezza delle nuove tecnologie, il miglioramento della trasparenza dei mercati e delle informazioni dei consumatori, il rafforzamento dei diritti dei consumatori, nonché di ultimare i lavori sul pacchetto di proposte presentato in materia di miglioratori alimentari (additivi, aromi, enzimi) e in merito all'etichettatura nutrizionale e di attuare l'iniziativa «Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti». Per quanto riguarda, infine, il Programma della presidenza tedesca, si fa presente che esso si basa sul programma relativo ai 18 mesi complessivi delle presidenze tedesca, portoghese e slovena, si fonda sui lavori della precedente presidenza finlandese e tiene conto del programma di lavoro della Commissione per il 2007: si tratta di un programma di ampio respiro, in relazione al quale esprime l'auspicio di una maggiore dinamicità dei processi decisionali europei e di un maggior coinvolgimento dell'opinione pubblica. In conclusione, osserva che il Programma legislativo della Commissione e il programma dei 18 mesi delle tre presidenze esprimono la volontà di fare dell'Europa un punto di riferimento sulla scena mondiale.

Mimmo LUCÀ, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.