V Commissione - Giovedì 8 marzo 2007


Pag. 63

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00730 Garavaglia: Trattamenti economici di pubblici dipendenti superiori a quelli dei parlamentari.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Garavaglia pone quesiti in ordine ai dirigenti e responsabili di pubbliche Amministrazioni ovvero di società partecipate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che percepiscono trattamenti economici anche a titolo di fine rapporto, particolarmente elevati e, comunque, superiori a quelli corrisposti ai Parlamentari.
Credo indispensabile come premessa alla mia risposta osservare che il Governo ha sentito come propria responsabilità politica, ma direi prima ancora che politica, civile e morale, quella di porre un limite ai compensi di dirigenti e manager la cui attività sia, latu sensu, riconducibile all'esercizio di funzioni pubbliche.
Come l'interrogante ben sa il comma 465, dell'articolo 1 della legge finanziaria dispone che sia emanato un atto di indirizzo per contenere il numero dei componenti dei Consigli di Amministrazione delle società partecipate, controllate e collegate.
Inoltre, il successivo comma 466 stabilisce precisi limiti ai compensi degli Amministratori, collegandoli anche al raggiungimento di obiettivi annuali, oggettivi e specifici.
Ulteriori limiti quantitativi e procedurali sono posti dal comma 593 relativamente alla retribuzione dei dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, di cui all'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, dei consulenti, dei membri di Commissioni, di Collegi e dei titolari di incarichi corrisposta dallo Stato, da Enti pubblici o da società a prevalente partecipazione pubblica non quotate. La stessa norma individua le responsabilità e prevede gravi sanzioni in caso di violazione di tali disposizioni.
L'attuazione rigorosa di tali disposizioni ha presentato taluni problemi applicativi che una direttiva ministeriale interpretativa in corso di emanazione consentirà di superare.
Ancora, i quesiti posti dall'onorevole Garavaglia presentano difficoltà oggettive relativamente alla disponibilità dei dati, in connessione, come meglio sarà specificato in seguito, alla normativa che disciplina la tutela della privacy e alla circostanza che i compensi dei managers delle società sono nella piena disponibilità degli Organi societari competenti.
Rispondendo analiticamente a quanto richiesto con il documento parlamentare, si fa presente quanto segue.
Per quanto riguarda i dirigenti delle pubbliche amministrazioni, occorre precisare innanzi tutto che tale personale, ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fruisce di un trattamento omnicomprensivo determinato contrattualmente che «remunera tutte le funzioni e i compiti attribuiti ai dirigenti ...nonché qualsiasi incarico ad essi conferito in ragione del loro ufficio o comunque conferito dall'amministrazione presso cui prestano servizio o su designazione della stessa: i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente alla medesima amministrazione e confluiscono nelle risorse destinate al trattamento economico accessorio della dirigenza».


Pag. 64


Per quanto concerne le società partecipate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sulla base degli elementi forniti dal Dipartimento del Tesoro, si fa presente che i compensi legati alla carica di Consigliere, deliberati dall'Assemblea, ai sensi dell'articolo 2389, primo comma, del codice civile, vanno da 20.000 euro annui lordi per quelle di piccole dimensioni a 115.000 euro per quelle di rilevanti dimensioni, pari ad una media di circa 42.000 euro. Dall'esame di indagini sulle retribuzioni, l'entità degli emolumenti attribuiti appare in linea con quanto praticato dal mercato esterno (Spencer Stuart Board Index 2005: compenso medio 75.000 euro annui lordi su un campione di 147 società, prevalentemente quotate).
Per quanto riguarda gli amministratori investiti di particolari cariche (Amministratori Delegati, Presidenti cui sono conferite deleghe operative), la remunerazione è stabilita, ai sensi dell'articolo 2389, terzo comma del codice civile, dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale.
In aggiunta alla remunerazione fissa, è spesso prevista la corresponsione di una remunerazione variabile - sovente distinta in variabile annuale e di lungo periodo (generalmente un long term incentive plan triennale) - la cui consistenza varia a seconda delle specificità aziendali e che ormai si attesta per la maggior parte delle società nel 50 per cento della parte fissa. La quota variabile è collegata al raggiungimento di obiettivi economico-finanziari oppure alla qualità del servizio, sulla base degli strumenti di pianificazione strategica ed operativa dell'azienda. Il Comitato per le Remunerazioni è garante verso il Consiglio del corretto ed efficace funzionamento del sistema di incentivazione. Lo strumento della remunerazione variabile è utile per allineare gli obiettivi del management delle imprese in questione con quelli dell'azionista.
Giova precisare che, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), i suddetti dati sono personali, in quanto relativi a persona fisica identificata o identificabile. Pertanto, il trattamento (concetto in cui rientra la comunicazione) di tali dati, può avvenire solo previa informativa all'interessato e con il suo consenso, salvo i casi in cui il trattamento avvenga per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria.
In proposito, si fa presente che l'articolo 12 della legge n. 441 del 1982 impone ai Presidenti, Vicepresidenti, Amministratori Delegati e Direttori Generali delle società, al cui capitale concorre lo Stato per un importo superiore al 20 per cento, di trasmettere annualmente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo - una dichiarazione contenente alcuni dati sulla propria situazione patrimoniale, nonché l'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche.
Le considerazioni svolte in relazione al compenso di Amministratori con deleghe valgono anche per eventuali indennità di fine rapporto. In ogni caso, la liquidazione è definita sulla base dei criteri che regolano la cessazione sia del rapporto di amministrazione che del rapporto di lavoro subordinato.


Pag. 65

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00768 Marchi e Motta: Riassegnazione delle somme prelevate all'Azienda Casa Emilia-Romagna (ACER) con sede in Parma.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata gli onorevoli Maino Marchi e Carmen Motta pongono quesiti in ordine alla riassegnazione delle somme prelevate all'Azienda Casa Emilia-Romagna (ACER) con sede in Parma.
Al riguardo, si fa presente che, ai sensi dell'articolo 1, commi 38 e 39, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006), la competente Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato, ha effettuato il prelievo del 60 per cento delle disponibilità giacenti sulla contabilità speciale n. 1859, intestata «IACP Fondi CER Parma», in quanto non movimentata da oltre un anno, ed ha versato il corrispettivo al capitolo 3380 dell'entrata del Bilancio dello Stato.
L'ACER di Parma, in data 21 marzo 2006, come previsto dal comma 40, del medesimo articolo, ha chiesto la riassegnazione delle somme in questione.
Conseguentemente, questa Amministrazione ha inoltrato richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all'Ufficio Centrale di Bilancio presso lo stesso Dicastero intesa a verificare l'esistenza dei presupposti per la riassegnazione.
Sulla base della comunicazione pervenuta dal citato Ministero in data 12 luglio 2006, con decreto ministeriale n. 50607 è stata iscritta sul capitolo 3081 di nuova istituzione, di pertinenza del centro di responsabilità «Ragioneria Generale dello Stato», la somma complessiva di euro 10.564.008, comprensiva, fra l'altro, delle spettanze di euro 2.148.297,10 a favore dell'Azienda Casa Emilia-Romagna di Parma.
In data 20 dicembre 2006, la somma di euro 2.148.297,10 è stata riaccreditata sulla contabilità speciale dell'ACER di Parma.