Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - Resoconto di marted́ 20 marzo 2007


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Martedì 20 marzo 2007. - Presidenza del presidente Mario LANDOLFI.

La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata anche per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori della Commissione.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, informa che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di giovedì 15 marzo scorso, ha convenuto sul seguente calendario dei lavori della Commissione, ai sensi degli articoli 24 e 25 del Regolamento della Camera, nonché dell'articolo 7 del Regolamento interno della Commissione:
nella seduta di oggi, seguito dell'esame della risoluzione proposta dal senatore Storace relativa ai contenuti della serie televisiva RAI «In mezz'ora» ed esame della risoluzione proposta dall'on. Merlo sul potenziamento e la valorizzazione dei Centri di produzione decentrati e delle Sedi regionali della Società concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo;
nella seduta di domani, mercoledì 21, alle 14: seguito dell'audizione del Presidente e del Direttore generale della RAI;
nella seduta di dopodomani, giovedì 22, alle 14, audizione del Direttore di Rai Uno e del Direttore di Rai Tre.

Ricorda inoltre che per la giornata di domani, mercoledì 21 marzo, alle 20, è convocata la Sottocommissione permanente per l'Accesso, per procedere all'elezione del suo Presidente.

Il senatore Francesco STORACE (AN), intervenendo sul calendario dei lavori, rileva


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che la Commissione si convoca frequentemente in concomitanza con altri organismi parlamentari, e rappresenta l'opportunità che nella predisposizione del calendario si faccia maggiormente ricorso alle sedute notturne.

Il deputato Marco BELTRANDI (RosanelPugno), relatore, parimenti intervenendo sul calendario dei lavori, condivide il suggerimento del senatore Storace. Rappresenta altresì la necessità di calendarizzare sin d'ora il provvedimento che disciplinerà la programmazione radiotelevisiva nell'imminenza delle prossime consultazioni amministrative, previste per il 27 e 28 maggio 2007.

Il deputato Giuseppe GIULIETTI (Ulivo), intervenendo sul calendario dei lavori, auspica che la Commissione ottenga risposte sulle svariate questioni per le quali ha già richiesto chiarimenti alla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo: ad esempio, circa l'utilizzazione di professionisti che in passato sono stati emarginati dalla programmazione della RAI. Ritiene inoltre che si debba prestare maggiore attenzione a tematiche di carattere generale, quali la divulgazione di fatti e circostanze inerenti a procedimenti penali, specie ove coinvolgano la tutela della riservatezza della persona. Non si tratta tanto di ricercare responsabilità, a suo avviso, quanto di stabilire regole chiare in materia di replica e di rettifica.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, richiamandosi in particolare alle ultime argomentazioni del collega Giulietti, ricorda che il tema è disciplinato nell'atto di indirizzo approvato dalla Commissione l'11 marzo 2003, il quale, peraltro, non risulta sempre applicato, anche negli ulteriori suoi contenuti.

Il senatore Francesco STORACE (AN) comprende le motivazioni che inducono il deputato Giulietti a non voler sanzionare singoli comportamenti, ma ritiene che la Commissione non possa esimersi al riguardo dal formulare richiami specifici, ove se ne ravvisino le circostanze.

Seguito dell'esame di una risoluzione relativa ai contenuti della serie televisiva RAI «In mezz'ora» (rel. Beltrandi).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, iniziato nella seduta del 13 marzo 2007.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ricorda che nella seduta di martedì 13 marzo scorso si era svolta la discussione generale sulla proposta di risoluzione in titolo, pubblicata in allegato al resoconto di quella seduta, in esito alla quale era emersa la possibilità di procedere ad una riformulazione del testo. Pertanto l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di giovedì 16 marzo scorso ha convenuto di riaprire il termine per emendare la proposta di risoluzione. Nel termine stabilito, che era fissato alle 15 di ieri, lunedì 19 marzo, è pervenuta una proposta di modifica, interamente sostitutiva del testo originario. A tale proposta di modifica - sempre secondo quanto convenuto dall'Ufficio di Presidenza - potranno essere riferiti subemendamenti, i quali possono essere presentati anche nel corso della seduta, qualora siano sottoscritti da colleghi che si qualifichino come rappresentanti dei Gruppi. Sino a questo momento sono pervenuti due subemendamenti, riferiti alla proposta di modifica n. 1, interamente sostitutiva del testo originario: questa ed i subemendamenti sono pubblicati in allegato ai resoconti di seduta.

Il deputato Marco BELTRANDI (RosanelPugno), relatore, condivide i contenuti della riformulazione, sostitutiva del testo originario della risoluzione. Essa tiene conto della circostanza che, sulla vicenda in titolo, sia già intervenuta una delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni:


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piuttosto che dar luogo ad una sostanziale duplicazione di tale provvedimento, la proposta del Presidente riferisce le considerazioni e le conclusioni che da tale vicenda possono essere tratte all'insieme della programmazione avente contenuti di approfondimento informativo: genere nel quale sono stati recentemente riscontrati vari squilibri. Peraltro, i contenuti della relazione che egli ha svolto nella precedente seduta sembrano essere stati ripresi sia dalla stessa Autorità, sia dalla riformulazione oggi proposta alla Commissione. Ribadisce quindi il proprio favore al nuovo testo: i subemendamenti che egli ha proposto hanno il solo scopo di rinforzarne i contenuti.

Il senatore Francesco STORACE (AN) a sua volta esprime apprezzamento per la riformulazione proposta, che ben può considerarsi sostitutiva del testo a suo tempo da lui presentato, come pure per i subemendamenti del relatore. Non può però esimersi dall'osservare che, sulla vicenda, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha saputo intervenire più tempestivamente di quanto abbia fatto la Commissione: sarebbe stato invece preferibile privilegiare una pronuncia politica sul caso, prima di pervenire ad una decisione di carattere giuridico-sanzionatorio. Il provvedimento approvato dall'Autorità richiama comunque la RAI a rispettare principi di correttezza e completezza dell'informazione, obiettività, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista, e parità di trattamento ed equilibrio; prescrive inoltre che tali principi siano applicati nel corso del ciclo complessivo di trasmissioni, e pertanto - si deve intendere - non valutati nel momento della sua conclusione.
Con ogni evidenza, quindi, tali principi non sono stati sinora rispettati, e questa considerazione deve essere applicata anche ad altre trasmissioni della programmazione della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Tra queste, non può esimersi dal citare il programma andato in onda domenica 18 marzo scorso, con la presenza dei giornalisti Fabio Fazio e Lucia Annunziata: se la professionalità di questi e degli altri conduttori deve essere rispettata, non può però essere consentito che la RAI diventi un palcoscenico per le espressioni di opinioni personali, le cui modalità di esposizione spesso «sbeffeggiano» le istituzioni.
Chiede infine di conoscere quale esatta valenza debba essere data alle considerazioni di cui alla lettera q) della riformulazione ora proposta, che prefigura l'emanazione, da parte della Commissione, di un provvedimento di carattere generale. Ritiene infatti che la normativa già emanata debba considerarsi tuttora vigente, specie laddove indica un lasso di tempo massimo entro il quale deve essere realizzata, in ciascun ciclo di trasmissioni, la presenza di tutti i soggetti politici aventi diritto.

Il deputato Giorgio LAINATI (FI) a sua volta condivide i contenuti della riformulazione autorevolmente proposta dal Presidente della Commissione. Si esprime altresì favorevolmente sui subemendamenti che il relatore propone di introdurre.

Il deputato Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) comprende molte delle considerazioni rappresentate dal senatore Storace, ma ritiene che il vero problema consista nel clima che si va instaurando, nel quale sembra si vogliano redigere regole puntuali e specifiche alle quali condizionare la libertà di informazione. Lo si legge in recenti articoli di stampa, e lo si desume implicitamente da varie prese di posizione: tutto ciò, in un contesto nel quale continuano a non essere disponibili dati di carattere complessivo sul rispetto del pluralismo nella programmazione radiotelevisiva. Il problema è pertanto di carattere generale: si augura che nel seguito dell'audizione del Presidente e del Direttore generale della RAI, che avrà luogo domani, la Commissione possa ottenere al riguardo risposte soddisfacenti. Ma è fuorviante il metodo di considerare i contenuti di singole trasmissioni: quelle condotte da Fabio Fazio, in particolare, hanno un loro «linguaggio» specifico, ironico e garbato.


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Per tali ragioni, come ha già anticipato nella precedente seduta, non prenderà parte alla votazione sul provvedimento in titolo: questo perché dissente non dai contenuti della riformulazione proposta dal Presidente, bensì dalla scelta di affrontare solo questioni di carattere specifico.

Il deputato Fabrizio MORRI (Ulivo) era e resta contrario a delibere della Commissione che si riferiscano a programmi specifici; ma indubbiamente la riformulazione proposta dal Presidente rappresenta al riguardo un passo in avanti, apprezzabile e motivato. Resta la rilevante difficoltà costituita dal titolo della proposta di risoluzione, che continua a fare riferimento alla trasmissione «In mezz'ora». La parte dispositiva della proposta è invece condivisibile, mentre la motivazione richiederebbe una ulteriore messa a punto, per la quale propone un rinvio del seguito dell'esame.
Quanto alle altre considerazioni che ha testé ascoltato, dissente dall'opinione di chi ritiene faziosa la trasmissione condotta da Fabio Fazio; in altri programmi, semmai, si sono recentemente riscontrati episodi che hanno comportato una vera e propria gogna mediatica per una parlamentare. Non si può negare che alcuni conduttori pecchino di eccessivo protagonismo, e non si può accettare che taluni si accodino all'atteggiamento generico e qualunquista di chi divulga che la politica nel suo complesso come qualcosa di negativo.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, ricorda che il dibattito odierno ha preso le mosse da una vicenda specifica, che è quella relativa alla programmazione di «In mezz'ora». È intervenuto poi il provvedimento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ed in Commissione il Presidente ed il Direttore generale della RAI hanno ammesso che in tale trasmissione vi sia stato uno sbilancio quantitativo. Al riguardo, ritiene non possa essere negato il diritto e dovere della Commissione di intervenire anche su casi singoli, pena l'impotenza di questo organismo nel compito di evidenziare le violazioni della «par condicio».
Alla luce degli sviluppi della vicenda, l'attenzione della Commissione si è ora spostata sui profili di carattere più generale che concernono le trasmissioni di approfondimento informativo, e non è più riferita a quanto accaduto nel singolo programma. Al riguardo, si è evidenziata la necessità di colmare una lacuna normativa che ha dato adito a vari inconvenienti: ad esempio, nell'informazione sulla manifestazione contro l'allargamento della base NATO di Vicenza è stato dato spazio ad esponenti di un'unica coalizione, benché le opinioni da questi espresse divergessero a volte tra loro. È pertanto opportuno esplicitare il riferimento al criterio quantitativo di computo delle presenze nelle trasmissioni (che, in sé, non vincola la professionalità dei giornalisti), ed è necessario precisare che tale criterio deve essere applicato nel corso di ciascun ciclo di trasmissioni, e non essere oggetto di computo solo alla fine del ciclo stesso.
In seguito, un provvedimento di carattere più organico, relativo alla programmazione radiotelevisiva nei periodi non coincidenti con campagne elettorali o referendarie, potrà stabilire una disciplina definitiva riferita anche al genere dell'approfondimento informativo. Oggi quest'ultimo si configura come una sorta di tertium genus intermedio tra l'informazione e la comunicazione politica, non esattamente individuato né regolamentato.

Il deputato Renzo LUSETTI (Ulivo) riconosce la legittimità delle iniziative intraprese dal senatore Storace, e l'indubbia loro chiarezza. Esse hanno condotto alla predisposizione di un testo, quale è la riformulazione sottoposta alla Commissione, del quale condivide il dispositivo, ma non le premesse, che continuano a richiamarsi alla specifica trasmissione condotta dalla giornalista Lucia Annunziata. Al riguardo, condivide le opinioni del collega Giulietti circa la necessità che la Commissione rivolga il proprio interesse a temi di carattere più generale, anziché ridursi ad una sequela di iniziative riferite


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a casi singoli: mancano ad esempio dati che consentano complessivamente di cogliere il rispetto del pluralismo, manca un'attenzione adeguata a temi quale la tutela della riservatezza nella programmazione radiotelevisiva.
Propone quindi di eliminare, dalle premesse della riformulazione, ogni riferimento alla trasmissione «In mezz'ora», rinviando il seguito dell'esame alla prossima settimana per poter redigere le conseguenti modifiche. Del resto, la circostanza che la Commissione sia arrivata a tale riformulazione partendo proprio dalle vicende relative a quel programma è sufficientemente chiara nel dibattito sinora svoltosi, oggetto di pubblicità dei lavori in quanto tenutosi nella sede della Commissione plenaria.

Il deputato Antonio SATTA (Pop-Udeur) a sua volta condivide la riformulazione proposta dal Presidente. Essa non nega che la questione abbia preso avvio da un dato di fatto riferito ad una trasmissione specifica (senza il quale la Commissione non si sarebbe attivata), e pacatamente poi giunge a conclusioni di carattere generale, nello spirito delle attribuzioni istituzionali della Commissione stessa. Voterà quindi con convinzione il testo proposto.
Quanto alle istanze di carattere generale giustamente evidenziate dal collega Giulietti si augura che esse possano trovare un primo riscontro già nelle richieste di chiarimenti che saranno formulate al Presidente ed al Direttore generale della RAI, nell'audizione di domani.

Il deputato Marco BELTRANDI (RosanelPugno) ribadisce il parere favorevole già espresso sul testo della riformulazione, nella quale l'unico riferimento alla trasmissione condotta da Lucia Annunziata (a parte quello contenuto nel titolo, che può agevolmente essere modificato) consiste nel riportare la notizia del provvedimento assunto dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La sua approvazione costituirebbe quindi un passo avanti per l'attività complessiva della Commissione.

Il deputato Giorgio LAINATI (FI), ed il deputato Antonio SATTA (Pop-Udeur), nonché il deputato Mario LANDOLFI, presidente, convengono sulla opportunità di modificare il titolo della risoluzione nel senso ora proposto.

Il senatore Francesco STORACE (AN), a quest'ultimo proposito, ritiene che la modifica del titolo possa trovare senso esclusivamente nella logica di una mediazione politica, che il Presidente della Commissione doverosamente promuove; ma chiede che la Commissione vi rifletta ulteriormente. È singolare che la Commissione sembri quasi temere il riferimento al programma della giornalista Lucia Annunziata, mentre l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non ha dimostrato una difficoltà analoga.
Condivide altresì molte delle altre considerazioni che ha udito nel dibattito odierno, anche quelle riferite a temi di carattere generale: rappresenta però, per rispetto alla tragedia che i veri «desaparecidos» hanno vissuto, l'opportunità di non più denotare, con questo termine, i professionisti che nella RAI sono ora inutilizzati o sottoutilizzati. Ribadisce di ritenere ridicola la soppressione del riferimento al programma «In mezz'ora».

Il deputato Nicola TRANFAGLIA (Com.It) ha letto con attenzione la riformulazione del Presidente, e si esprimerà favorevolmente su di essa, purché sia chiaro che la risoluzione, pur prendendo le mosse da un episodio particolare, formula poi indicazioni di portata generale. Ma ciò pare già evidente nel testo proposto, che ha l'ulteriore merito di richiamare il criterio quantitativo quale strumento importante, pur se non unico, di tutela del pluralismo.

Il deputato Egidio Enrico PEDRINI (IdV) condivide lo spirito degli interventi dei colleghi Tranfaglia e Satta, e ritiene che la Commissione debba al riguardo assumere una decisione. Quanto al programma di domenica 18 marzo scorso, oggi richiamato, nel quale sono intervenuti


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i conduttori Fabio Fazio e Lucia Annunziata, i suoi contenuti lo hanno definitivamente risolto a votare in favore della risoluzione proposta.

Il deputato Giorgio MERLO (Ulivo), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che stanno per avere luogo votazioni alla Camera, e si chiede come la Commissione possa programmare il seguito dell'esame in titolo.

Il deputato Mario LANDOLFI, presidente, nel prendere atto che la maggioranza della Commissione sembra orientata ad esprimersi favorevolmente sul testo oggi proposto, rileva che vi sono ancora diversi parlamentari iscritti a parlare, e rappresenta l'opportunità che la Commissione prosegua i propri lavori al termine della seduta odierna della Camera.

Dopo ulteriori interventi sull'ordine dei lavori del deputato Alessio BUTTI (AN), del deputato Antonio SATTA (Pop-Udeur) del deputato Fabrizio MORRI (Ulivo) e del senatore Paolo GUZZANTI (FI), il deputato Mario LANDOLFI, presidente, consentendovi la Commissione, rinvia il seguito dell'esame in titolo alla seduta che si riserva di convocare per domani, mercoledì 21 marzo 2007, alle 20, in luogo della prevista seduta della Sottocommissione permanente per l'Accesso.

La seduta termina alle 15.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ESAME DI UNA RISOLUZIONE SUL POTENZIAMENTO E LA VALORIZZAZIONE DEI CENTRI DI PRODUZIONE DECENTRATI E DELLE SEDI REGIONALI DELLA SOCIETÀ CONCESSIONARIA DEL SERVIZIO PUBBLICO GENERALE RADIOTELEVISIVO