Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - Marted́ 8 maggio 2007


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ALLEGATO

Sull'informazione in merito alle manifestazioni programmate per il 12 e 13 maggio 2007.

RISOLUZIONE

La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi,
premesso che:
a) l'articolo 3 del Testo unico della radiotelevisione, approvato con decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, indica quali principi fondamentali dell'intero sistema radiotelevisivo «la garanzia della libertà e del pluralismo (...)», nonché «l'obiettività, la completezza, la lealtà e l'imparzialità dell'informazione, l'apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche (...)», ed espressamente garantisce «la libertà di opinione e quella di ricevere o comunicare informazioni o idee senza limiti (...)»;
b) più in particolare, la legge 22 febbraio 2000, n. 28, «promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l'accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica» (articolo 1, comma 1), prevedendo poi che le emittenti radiotelevisive assicurino «a tutti i soggetti politici con imparzialità ed equità l'accesso all'informazione ed alla comunicazione politica» (articolo 2, comma 1);
c) la Commissione, in applicazione della potestà di cui all'articolo 2, comma 5, della legge n. 28/2000, ha emanato le regole attuative di tale disciplina legislativa in riferimento alla programmazione della società concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico, con i propri provvedimenti del 21 giugno 2000 e del 18 dicembre 2002, in particolare prescrivendo che «i programmi di informazione a contenuto politico-parlamentare attuino un'equa rappresentazione di tutte le opinioni politiche assicurando la parità di condizioni nell'esposizione di opinioni politiche presenti nel Parlamento nazionale e nel Parlamento europeo» (articolo 11, comma 2, del provvedimento del 18 dicembre 2002, in gran parte identico all'articolo 6, comma 2, del provvedimento del 21 giugno 2000);
d) con il successivo atto d'indirizzo alla Rai dell'11 marzo 2003 la Commissione ha prescritto che «tutte le trasmissioni di informazione - dai telegiornali ai programmi di approfondimento - devono rispettare rigorosamente, con la completezza dell'informazione, la pluralità dei punti di vista e la necessità del contraddittorio», chiedendo poi «ai direttori, ai conduttori, a tutti i giornalisti che operano nell'azienda concessionaria del servizio pubblico (...) di orientare la loro attività al rispetto dell'imparzialità, avendo come unico criterio quello di fornire ai cittadini utenti il massimo di informazioni, verificate e fondate, con il massimo di chiarezza (...)»;
e) la necessità di tutelare il pluralismo e l'imparzialità dell'informazione radiotelevisiva è inoltre espressamente richiamata dal Presidente della Repubblica nel messaggio indirizzato alle Camere, ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione, il 15 dicembre 2003, e costituisce il tema portante della costante giurisprudenza costituzionale in materia di emittenza radiotelevisiva;


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f) ai medesimi contenuti si informano anche i provvedimenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nn. 200/00/CSP e 22/06/CSP;
g) l'articolo 2 comma 3, del Contratto di servizio tra il Ministero delle Comunicazioni e la Rai per il triennio 2007-2009, riconosce «quali compiti prioritari: la libertà, la completezza, l'obiettività e il pluralismo dell'informazione»;
h) il giorno 12 maggio 2007, in occasione del trentatreesimo anniversario del referendum sul divorzio, sono convocate due manifestazioni nazionali dedicate ai diritti civili: quella denominata Family Day, e quella dell'Orgoglio Laico in Piazza Navona, organizzata da SDI e Radicali Italiani;
i) sui temi connessi a queste manifestazioni, nonché sulle manifestazioni stesse, e particolarmente su quella dell'Orgoglio Laico, il servizio pubblico radiotelevisivo non ha fatto ad oggi una adeguata né equilibrata informazione;
j) il Presidente della Commissione per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, on. Mario Landolfi, ha già sollecitato la Rai a questo proposito;
k) il Presidente della Rai Claudio Petruccioli il giorno 24 aprile 2007 ha dichiarato alle agenzie, a proposito della manifestazione dell'Orgoglio Laico, che «la Rai seguirà i temi e l'evento dandone adeguata informazione», senza che però nei giorni successivi vi sia stata l'informazione promessa,

impegna la Rai

ad assicurare urgente, adeguata ed equilibrata informazione alle manifestazioni del Family Day del 12 maggio 2007, e a quella dell'Orgoglio Laico, organizzata da SDI e Radicali Italiani per i giorni 12 e 13 maggio 2007 in occasione della ricorrenza del trentatreesimo anniversario del referendum sul divorzio.
«Beltrandi»