II Commissione - Resoconto di mercoledì 30 maggio 2007


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INTERROGAZIONI

Mercoledì 30 maggio 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 13.35.

5-00553 Palomba: Sull'immissione in servizio degli idonei ad un concorso pubblico per ufficiale giudiziario.

Federico PALOMBA (IdV), illustra la propria interrogazione.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Ad integrazione della risposta precisa che il Governo presenterà apposite iniziative legislative al fine di garantire ulteriori assunzioni.

Federico PALOMBA (IdV), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta precisa ed esaustiva e dichiara di apprezzare l'impegno del Governo nel senso di sollecitare l'autorizzazione del Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 39 della legge n. 449 del 1997. Nel ricordare l'ulteriore impegno, contenuto nel programma di Governo, di dimezzare i termini per la conclusione dei procedimenti di assunzione, sottolinea il ruolo assolutamente fondamentale rivestito dagli ufficiali giudiziari per il buon andamento della giustizia. Apprezza infine l'intenzione del Governo di intraprendere iniziative normative per garantire ulteriori assunzioni, ma ritiene che, allo stato, sia particolarmente opportuno che il Governo utilizzi tutti gli strumenti a disposizione per garantire assunzioni più veloci in base alla legislazione vigente.

5-00948 Saglia: Sulla carenza di organico del personale del Tribunale di Brescia.

Stefano SAGLIA (AN), illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Stefano SAGLIA (AN), replicando, ringrazia il sottosegretario per la dettagliata risposta, precisando come non sussista alcun dubbio sul fatto che il Governo si sia attivato con la massima trasparenza. Tuttavia, le argomentazioni contenute nella risposta non risolvono la questione della carenza di personale presso l'amministrazione della giustizia nella provincia di Brescia e ritiene indispensabile, per trovare una soluzione adeguata, che si comprendano le specificità del territorio in questione.

Pino PISICCHIO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 30 maggio 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria in materia di assegnazione di bande orarie sugli aeroporti italiani relativamente alle norme comunitarie stabilite dal regolamento CEE n. 793/2004 che modifica il regolamento CEE n. 95/1993.
Atto n. 82.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 17 maggio 2007.


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Pino PISICCHIO, presidente, avverte che il relatore, onorevole Marilina Intrieri, ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 3). Per consentire i dovuti approfondimenti, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, nel corso della quale la Commissione dovrà esprimere il prescritto parere.

Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento CE n. 785/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, relativo ai requisiti assicurativi applicabili ai vettori aerei e agli esercenti di aeromobili.
Atto n. 83.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 17 maggio 2007.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che il relatore, onorevole Silvio Crapolicchio, ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 4). Per consentire i dovuti approfondimenti, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, nel corso della quale la Commissione dovrà esprimere il prescritto parere.

La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 30 maggio 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni in materia di autotrasporto merci e di circolazione.
C. 2480/A.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pino PISICCHIO, presidente, ricorda che alla Commissione giustizia è stato assegnato, in sede consultiva, il disegno di legge C. 2480, il cui esame si è concluso nella seduta del 18 aprile 2007, senza che su di esso sia stato espresso il parere. La scelta di non esprimere tale parere è stata adottata in maniera ampiamente condivisa dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritenendo che il disegno di legge C. 2480 rientri nell'ambito di competenza primaria della Commissione giustizia. Tuttavia, in considerazione dell'inserimento del provvedimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal successivo lunedì 23 aprile, si è convenuto, da un lato, di non sollevare conflitto di competenza e, dall'altro, di non esprimere il parere sul provvedimento. Tale parere, infatti, per la ristrettezza dei tempi a disposizione della Commissione, sarebbe stato il frutto di un esame sommario e inadeguato.
La Commissione Giustizia è oggi chiamata ad esprimere il parere sul disegno di legge del Governo, in quanto l'Assemblea ha rinviato all'esame della Commissione di merito il testo approvato in sede referente da tale Commissione. Tale testo si discosta dal testo originario sotto profili meramente finanziari che non attengono alla competenza della Commissione Giustizia.
Rilevato quindi che il testo del provvedimento C. 2480/A è sostanzialmente identico a quello del disegno di legge C. 2480, in sostituzione del relatore Crapolicchio, impossibilitato a partecipare all'odierna seduta, richiama integralmente alla relazione sul provvedimento C. 2480, già illustrata dal relatore medesimo nella seduta del 18 aprile 2007.


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Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie del prestatore d'opera.
C. 1538 Nicchi.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 29 maggio 2007.

Enrico BUEMI (RosanelPugno) condivide talune osservazioni emerse nel corso della seduta di ieri ed, in particolare, esprime perplessità sul fatto che l'articolo 1, comma 2, del provvedimento operi, con riferimento ai contratti di associazione in partecipazione, una sorta di equiparazione fra gli utili di impresa ed il reddito percepito dal lavoratore dipendente. Ritiene che tale aspetto dovrebbe essere maggiorente approfondito, anche per evitare generalizzazioni non condivisibili.

Daniele FARINA (RC-SE), relatore, ritenendo che il provvedimento in esame presenti una logica ed intrinseca coerenza nel disciplinare l'insieme delle fattispecie di cui all'articolo 1, comma 2, formula una proposta di parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 maggio 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni in materia di violenza sessuale ed introduzione nell'ordinamento del delitto di molestia insistente.
C. 950 Lussana, C. 1249 Bianchi, C. 1256 Nan, C. 1374 Caparini, C. 1819 Lussana, C. 2033 Brugger, C. 1901 Codurelli, C. 1823 Prestigiacomo, C. 2101 Mura, C. 2169 Governo e C. 2385 Angela Napoli.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 maggio 2007.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, ricorda che l'esame dei provvedimenti in titolo è stato avviato il 20 dicembre 2006 e che nella seduta del 17 maggio scorso si è stabilito che l'esame preliminare si concluderà entro la seduta di domani.

Rosa SUPPA (Ulivo) sottolinea come i provvedimenti in esame riguardino una materia estremamente delicata ed importante e come il relativo esame preliminare sia stato più volte rinviato anche in attesa del disegno di legge C. 2169 del Governo. Ritiene, quindi, opportuno che la Commissione dedichi altre sedute all'esame preliminare, che pertanto potrà concludersi nel corso della prossima settimana.

Paola BALDUCCI (Verdi) concorda con le osservazioni dell'onorevole Suppa.

Gaetano PECORELLA (FI) si associa alle considerazioni dell'onorevole Suppa in ordine all'opportunità che la Commissione prosegua l'esame preliminare dei provvedimenti abbinati.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, in considerazione di quanto emerso nel corso della discussione, avverte che l'esame preliminare si concluderà giovedì 7 giugno prossimo. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.


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Disposizioni in materia di utilizzazione delle denunce anonime.
C. 810 Consolo.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 febbraio 2007

Pino PISICCHIO, presidente, ricorda che l'esame del provvedimento C. 810 è stato avviato l'8 febbraio 2007. Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 18 di martedì 5 giugno 2007. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica degli articoli 45, 47, 48 e 49 del codice di procedura penale e abrogazione della legge 7 novembre 2002, n. 248.
C. 1573 Maran.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 maggio 2007.

Gaetano PECORELLA (FI) chiede se il Governo possa fornire i dati statistici richiesti dell'onorevole Contento nella seduta dell'8 maggio 2007, relativi ai procedimenti di rimessione presso la Corte di Cassazione.

Il Sottosegretario Luigi LI GOTTI produce la documentazione contenente i dati statistici richiesti (vedi allegato 5).

Gaetano PECORELLA (FI) rileva che nella documentazione prodotta dal Governo mancano i dati statistici anteriori all'entrata in vigore della legge n. 248 del 2002, che erano specifico oggetto della richiesta dell'onorevole Contento, non essendo quindi possibile determinare con esattezza l'impatto normativo determinato dalla predetta legge. Rileva, inoltre, che le categorie e le modalità di classificazione dei dati relativi all'esito dei procedimenti di rimessione non sono del tutto comprensibili. In ogni caso, appare chiaro che non sia stata accolta alcuna richiesta di rimessione.

Nino MORMINO (FI) sottolinea la significativa mancanza, nella documentazione in esame, di una voce relativa alle ipotesi di accoglimento di richieste di rimessione.

Rosa SUPPA (Ulivo), relatore, ritiene che il dato realmente importante sia rappresentato dal numero delle richieste di rimessione, dal momento che la questione di cui si dibatte è se, ed in quale misura, l'istituto della rimessione possa essere utilizzato quale espediente, sia pure legittimo, per rallentare o sospendere il processo penale. Tali considerazioni prescindono dall'esito del procedimento di rimessione.

Manlio CONTENTO (AN) dissente dalle osservazione dell'onorevole Suppa. Ricorda come la propria richiesta al Governo fosse stata specificamente formulata al fine di raccogliere anche i dati relativi alle richieste di rimessione del processo avanzate negli anni immediatamente precedenti all'entrata in vigore della legge n. 248 del 2002. Sottolinea quindi la necessità di acquisire anche i predetti dati, per determinare l'impatto normativo prodotto dalla citata legge sul carico processuale e sui tempi di decisione della Corte di Cassazione.

Edmondo CIRIELLI (AN) ritiene che i dati statistici siano irrilevanti per giudicare della bontà o meno di una legge come la n. 241 del 2002, che poggia su un solido fondamento giuridico ed intende affermare un principio di civiltà. Occorre piuttosto abbandonare ogni atteggiamento di pregiudiziale contrarietà nei confronti di eventuali modifiche di carattere tecnico, che possano contribuire ad evitare l'uso strumentale dell'istituto della rimessione del processo.


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Paolo GAMBESCIA (Ulivo) evidenzia l'importanza di conoscere sia la variazione del numero delle richieste di rimessione determinata dall'entrata in vigore della legge n. 248 del 2002 sia i tempi medi di decisione dei relativi ricorsi da parte della Cassazione.

Gaetano PECORELLA (FI) con riferimento alle osservazioni dell'onorevole Suppa, respinge l'impostazione secondo la quale le norme del diritto processuale penale debbano essere modificate in funzione dell'uso distorto che eventualmente ne faccia il difensore dell'imputato, anche perché, in linea teorica, tutte le leggi possono prestarsi ad un uso strumentale. Pertanto, ritiene non concludente l'analisi del numero delle richieste di rimessione.
Replicando all'onorevole Cirielli, sottolinea l'importanza del dato statistico per valutare la legge n. 248 del 2002 sulla base della concreta applicazione, anziché di considerazioni astratte. All'esito di tale verifica sarà possibile valutare l'opportunità di modificare la predetta legge. Se si dovesse accertare, come lui crede, che l'applicazione della legge non abbia prodotto risultati negativi, si dovrà anche riconoscere che qualunque intervento abrogativo o modificativo della medesima avrebbe una giustificazione di carattere meramente politico.

Edmondo CIRIELLI (AN) ribadisce che le leggi possono essere emanate anche solo per affermare dei principi giuridici e, in tale contesto, sottolinea come non esistesse nessuna situazione di emergenza che rendesse necessaria l'emanazione della legge n. 248 del 2002.

Gaetano PECORELLA (FI) ricorda che la modifica della disciplina della rimessione approvata nella scorsa legislatura era stata determinata dalla circostanza che la Corte di Cassazione aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale di tale disciplina nella parte in cui non prevedeva il legittimo sospetto come causa di rimessione, secondo quanto invece previsto dalla legge con cui era stata conferita al Governo la delega per la riforma del codice di procedura penale.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Reati contro l'ambiente.
C. 25 Realacci, C. 49 Paolo Russo, C. 283 Pezzella, C. 1731 Balducci e C. 2461 Mazzoni.
(Seguito esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 2461 Mazzoni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 maggio 2007

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che è stata abbinata la proposta di legge C. 2461 Mazzoni.

Paola BALDUCCI (Verdi), relatore, rileva che la proposta di legge C. 2461 Mazzoni, come si legge nella relazione di accompagnamento, si muove dalla considerazione che i maggiori difetti del sistema di tutela penale dell'ambiente stanno nella natura dei reati attualmente previsti e nelle conseguenze, penali e processuali, direttamente derivanti. Osserva che si tratta perlopiù, e con rare eccezioni, di reati contravvenzionali, puniti con pene esigue, soggette a rapidi termini prescrizionali e, pertanto, all'estinzione. Ciò comporta altresì l'impossibilità di procedere, dal lato processuale, a rilevanti atti d'indagine e di cautela e di applicare, nonostante ne sussistano sostanzialmente le condizioni, l'articolo 416-bis del codice penale, il quale necessita di un programma criminoso consistente nella realizzazione di delitti e non di contravvenzioni.
La proposta di legge si basa sulle seguenti linee-guida: 1) prevedere una nozione di ambiente ampia e quanto più possibile comprensiva di beni giuridici; 2) creare norme penali «in bianco», da riempire con il rinvio alle specifiche disposizioni essenzialmente amministrative, che disciplinano limiti e vincoli normativi mediante


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il riferimento a tabelle, elenchi e allegati tecnici, in continua evoluzione e aggiornamento; 3) rendere concretamente efficace e dissuasivo il precetto penale, strutturando le nuove fattispecie delittuose in funzione della progressività dell'aggressione al bene giuridico tutelato, anticipando la soglia della punibilità e prevedendo, in crescendo, ipotesi di pericolo presunto, ipotesi di pericolo concreto e ipotesi di danno, con correlativo aumento dell'impianto delle sanzioni edittali; 4) introdurre norme processuali che permettano, anche in diretto rapporto alla rimodulazione delle sanzioni edittali, lo svolgimento di attività d'intercettazione e l'applicazione di misure cautelari; 5) estendere alla materia dei reati ambientali regole di aggressione dei patrimoni illeciti realizzati attraverso la commissione di tali ipotesi delittuose, con la previsione della confisca (anche per equivalente) degli illeciti profitti accumulati e con la possibilità di azionare il sequestro di prevenzione.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Delega al Governo per la revisione della normativa in materia di filiazione.
C. 2514 Governo.