XIV Commissione - Mercoledì 30 maggio 2007


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ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 8 febbraio 2006, n. 114 di attuazione delle direttive 2003/89/CE, 2005/26/CE, 2005/63/CE e 2004/77/CE in materia di indicazione degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari (atto n. 92).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 8 febbraio 2006, n. 114, di attuazione delle direttive 2003/89/CE, 2005/26/CE, 2005/63/CE e 2004/77/CE in materia di indicazione degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) individui il Governo le modalità per tenere conto anche della direttiva 2006/142/CE che, modificando l'Allegato III-bis alla direttiva 2000/13/CE, ha inserito due altri ingredienti tra quelli che devono essere riportati nelle etichette alimentari: il «lupino e prodotti a base di lupino» e i «molluschi e prodotti a base di mollusco»;
b) valuti il Governo la congruità dei termini indicati, in ordine all'utilizzo delle etichette non conformi alle nuove disposizioni;
c) valuti il Governo l'eventuale necessità di indicare tempi certi per lo smaltimento dei prodotti confezionati secondo le precedenti disposizioni normative.


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ALLEGATO 2

Sulla riunione della XXXVIII COSAC a Berlino del 14-15 maggio 2007.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Si è svolta a Berlino, il 14 e il 15 maggio 2007, la riunione della Conferenza degli organismi specializzati per gli affari europei dei Parlamenti nazionali dell'Unione europea e del Parlamento europeo (COSAC). Hanno preso parte, per la Camera dei deputati, la Presidente Bimbi, il Vicepresidente Stagno D'Alcontres e il deputato Frigato.
Come d'abitudine, si è trattato di un'utile e proficua occasione di cooperazione interparlamentare tra componenti dei Parlamenti dell'Unione europea e di approfondimento di alcuni temi importanti che segnano la comune appartenenza all'ordinamento comunitario.
I punti posti all'ordine del giorno della riunione sono stati i seguenti: aspetti relativi alla stessa COSAC (inserimento del segretariato della COSAC nel Regolamento della stessa e cofinanziamento di un membro permanente); seguito della procedura di verifica della sussidiarietà e della proporzionalità; evoluzione climatica e protezione del clima - il ruolo dell'Unione europea; l'intervento del cancelliere federale tedesco Angela Merkel sull'avvenire dell'Europa; la valutazione dell'iniziativa della Commissione europea sulla trasmissione diretta dei propri documenti ai Parlamenti nazionali; l'Unione europea e i suoi vicini orientali - Russia, Europa orientale e Asia centrale; strategia politica annuale della Commissione europea.
Per quanto riguarda il cofinanziamento del membro permanente del segretariato COSAC, sono numerose le adesioni delle singole Camere che, su base volontaria ed in assenza di una previsione del regolamento, hanno dichiarato che contribuiranno al finanziamento. È noto che sul punto la delegazione italiana si è già da tempo trovata in una posizione di minoranza, sostenendo l'esigenza che non vengano create nuove strutture burocratiche e ritenendo che la costruzione europea debba ridurre al minimo la moltiplicazione di organi e uffici. Il ruolo della segreteria potrebbe infatti essere svolto dai Parlamenti nazionali componenti della Trojka presidenziale. Purtuttavia occorre in questa fase valutare se il Parlamento italiano debba arroccarsi sulla propria posizione di principio, oppure se - in spirito di collaborazione costruttiva - non debba acconsentire all'introduzione di tale specifico aspetto nel regolamento COSAC (che viene approvato o modificato solo all'unanimità), accedendo alla volontà di una vasta maggioranza e fermo restando il principio della partecipazione al finanziamento su base volontaria. Alcune ipotesi informali di modificazione del regolamento sono state fatte circolare dalla Presidenza tedesca, che ha peraltro manifestato l'intenzione di evitare qualsiasi forma di forzatura nei confronti della delegazione italiana. Spetterà adesso alla Presidenza portoghese - che sta organizzando la riunione dei Presidenti COSAC per il prossimo luglio - affrontare la questione.
Sul seguito della procedura di verifica della sussidiarietà e della proporzionalità, la Presidenza tedesca ha ribadito l'utilità dell'esperimento già effettuato con riferimento a due progetti di atti comunitari (uno sulla legge applicabile nei casi di scioglimento del matrimonio e separazione, l'altro sui servizi postali). I parlamenti


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dovrebbero comunque attivarsi ulteriormente per ridurre gli oneri amministrativi e il carico normativo. Il dibattito svolto sull'argomento ha evidenziato una serie di temi rilevanti:
le procedure seguite nei paesi di tipo federale;
il rilievo della questione linguistica e dei tempi delle traduzioni;
i raccordi con la Commissione europea;
la possibilità di estendere ad un numero più ampio di documenti l'esperimento di sussidiarietà e proporzionalità;
l'esigenza di rendere più flessibile il termine entro cui i Parlamenti nazionali debbono svolgere l'esame dei progetti di atti comunitari; l'esame tempestivo dei Parlamenti dovrebbe riferirsi anche alla base giuridica utilizzata dall'Unione europea per giustificare il proprio intervento;
l'opportunità di valutare efficacemente anche la strategia politica annuale della Commissione europea;
l'esigenza di approfondire e considerare adeguatamente anche il tema della proporzionalità unitamente a quello della sussidiarietà;
la pubblicità e tempestività delle risposte della Commissione europea ai rilievi dei Parlamenti nazionali;
la questione delle risorse disponibili per rendere efficace il controllo nei confronti della Commissione.

Sulle questioni climatiche è intervenuto il Ministro federale tedesco per l'ambiente, Sigmar Gabriel, che ha richiamato gli ultimi sviluppi a livello europeo in materia. L'obiettivo indicato nel recente vertice di Bangkok è quello di portare al 30 per cento la percentuale dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, entro il 2030. La prossima conferenza di Valencia dovrà preparare il «dopo-Kyoto». L'obiettivo di riduzione delle emissioni del 30 per cento è senz'altro ambizioso, ma la Repubblica tedesca è disposta ad accogliere un'ulteriore riduzione fino al 40 per cento, per metà derivante dal ricorso ad energie rinnovabili e per metà da una maggiore efficienza energetica. Si tratta tuttavia di verificare come ripartire gli oneri e di individuare gli strumenti più efficaci per agevolare la ricerca. L'aumento dell'efficienza energetica può rilevare più ancora del ricorso al nucleare.
Il dibattito ha evidenziato numerosi problemi e questioni, tra cui in particolare la problematicità degli aspetti applicativi, il tema della concorrenza su scala mondiale, il ruolo pionieristico dell'Europa in materia, il ricorso all'energia nucleare quale alternativa alla dipendenza energetica da altri paesi a partire dalla Russia, la necessità di avere un approccio globale.
Il cancelliere tedesco Merkel ha svolto poi un intervento in cui ha illustrato i principali punti legati al futuro istituzionale dell'Unione europea, nel presupposto che occorra affrontare subito le questioni che è possibile risolvere fin d'ora. In particolare, il Cancelliere ha sottolineato come non sia sufficiente per l'avvenire dell'Europa fermarsi agli esiti attuali, prodotti dal Trattato di Nizza. Occorre invece tentare adesso di percorrere l'ulteriore cammino di riforma istituzionale. I temi sono comunque numerosi come pure le sfide che attendono l'Europa, tra cui in particolare sono stati richiamati l'immigrazione, i rapporti con i vicini orientali, a partire dalla Russia, il ruolo dei Balcani Occidentali.
In ordine alla valutazione delle iniziative della Commissione europea relative alla trasmissione diretta ai Parlamenti nazionali dei propri progetti di atti, la Presidenza tedesca ha sottolineato come la Camera che vanti il più intenso lavoro in argomento sia il Senato francese e come sia necessario considerare anche l'efficacia dei diversi interventi.
Il dibattito ha fatto emergere alcuni temi di rilievo, tra cui:
l'auspicio che la Commissione europea voglia accogliere i rilievi dei Parlamenti nazionali e in ogni caso rispondere a tutti i rilievi avanzati;


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l'insufficienza e il ritardo delle risposte fornite dalla Commissione europea;
la necessità di tenere conto contemporaneamente della sussidiarietà e della proporzionalità;
la necessità di adeguare i regolamenti parlamentari alle nuove iniziative avviate dalla Commissione;
l'opportunità di un'effettiva interazione tra i diversi organi, attraverso canali informativi specifici.

Sui rapporti con i vicini orientali, Russia in particolare, è intervenuto il Ministro delegato per gli affari europei presso il Ministero degli affari esteri tedesco, Günter Gloser, che ha sottolineato l'importanza della cooperazione tra Unione europea e Russia, che interessa numerosi settori strategici e presenta grandi potenziali di sviluppo. Al tempo stesso è stata sottolineata la durezza assunta dalla Russia nei confronti di alcuni Paesi vicini. Occorre pertanto improntare le proprie relazioni con la Russia a realismo e pazienza. È stata quindi richiamata l'attenzione che l'UE sta ponendo sempre più nei confronti dei Paesi dell'Asia centrale, anche al fine di rafforzarne la democrazia. A tal fine verrà presto elaborata una strategia per l'Asia centrale.
Il dibattito successivo ha affrontato e approfondito i diversi temi illustrati nella relazione del Ministro Gloser e in particolare:
l'attenzione dell'Ucraina verso l'Unione europea, con cui condivide molti aspetti e interessi;
l'ambizione della Moldavia di entrare nell'Unione europea;
la maggiore attenzione che deve essere posta verso i Paesi vicini che si trovano in Europa;
la vocazione dell'Unione europea a svilupparsi tanto verso Est quanto verso Sud;
il finanziamento della politica di vicinato e la relazione tra tale politica e l'integrazione comunitaria;
la necessità di tenere conto degli elementi di attrito presenti nelle diverse aree e delle identità storiche esistenti.

Il Commissario per gli affari istituzionali e Vicepresidente della Commissione europea, Wallström, ha quindi presentato la strategia politica annuale della Commissione. Il Commissario si è soffermato in particolare sui rapporti tra Commissione e Parlamenti nazionali, che si sono sviluppati significativamente negli ultimi tempi. Il 2008 sarà un anno importante per la costruzione europea e la Commissione sostiene pienamente l'impegno della Presidenza tedesca per definire l'assetto istituzionale dell'Unione. Nel frattempo si assiste già ad un ulteriore consolidamento dell'Unione stessa, basti pensare all'area euro e all'area Schengen.
Il riesame del mercato unico e la verifica della realtà sociale costituiranno due momenti importanti. Quest'ultima, in particolare, servirà ad agevolare il pieno accesso dei cittadini a diritti e opportunità.
Nel 2008 saranno poste le basi anche per il futuro finanziamento dell'Unione europea attraverso la riconsiderazione del quadro finanziario poliennale per il 2007-2013 da parte della Commissione.
I sondaggi mostrano che il dialogo con i cittadini funziona. La Commissione segnala tre priorità trasversali per il 2008: energia e cambiamento climatico; la strategia di Lisbona rinnovata; l'immigrazione.
Nell'ambito del perseguimento della prosperità, la Commissione avvierà le azioni appropriate per assicurare l'operatività dell'Istituto europeo per la tecnologia dal 2009, presenterà un piano di azione sul trasporto urbano. Nel settore del mercato unico, la Commissione lavorerà ad una proposta per consentire alle imprese di utilizzare una base di tassazione comune per le loro attività di livello europeo. La Commissione ha quindi intenzione di presentare nuove iniziative per la strategia dei brevetti e la protezione dei consumatori.


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Sulla migrazione per lavoro, la Commissione intende presentare due proposte di direttiva sui lavoratori stagionali e i tirocinanti stipendiati, come pure intende sviluppare la politica europea marittima.
Nel settore della solidarietà, la Commissione interverrà per verificare lo stato di salute della politica agricola comune, per promuovere la lotta alla discriminazione al di fuori nel mercato del lavoro e per promuove la flessisicurezza.
Il Commissario ha quindi illustrato gli ulteriori intendimenti della Commissione anche nell'area della sicurezza e libertà e della salute.
La Commissione promuoverà il ruolo dell'Europa nel mondo e si impegnerà ulteriormente nella politica sul commercio.
La legislazione sarà promossa dalla Commissione solo quando necessaria rispetto al ricorso ad altri strumenti.
Una novità della Strategia politica annuale sono in fine le novità comunicative quale parte integrante della strategia.
Nel corso del dibattito successivo sono state affrontati diversi aspetti, tra cui:
il rilievo delle politiche urbane integrate;
il ruolo della strategia di Lisbona per una coordinata governance economica;
la funzione della flessisicurezza rispetto ai diritti, in particolare i diritti delle donne, che vanno comunque tutelati.

In fine i diversi spunti emersi nel corso del dibattito sono stati sintetizzati nel contributo e nelle conclusioni approvate dalla COSAC, al termine di un lungo dibattito, dialetticamente intenso, che ha portato la Presidenza a dover chiamare il collegio per la prima volta al voto, non sussistendo le condizioni per un'approvazione per consenso.
Il dibattito è risultato particolarmente intenso con riguardo al contributo finale nella parte relativa al futuro dell'Europa e, segnatamente, agli auspici concernenti il trattato costituzionale, le possibilità e la misura di possibili sue modificazioni, il ruolo dei Parlamenti nazionali. Si può sostenere che, su questo specifico aspetto, si siano confrontate le diverse impostazioni e concezioni dell'Unione europea e dei suoi rapporti con le rappresentanze nazionali.
Nel contributo e nelle conclusioni (cui si rinvia per una lettura di dettaglio) sono riassunte le principali questioni e gli auspici e indirizzi della COSAC.
In particolare, nel contributo sono indicate le procedure per un prossimo nuovo esperimento di sussidiarietà e proporzionalità su almeno due proposte. Nell'ambito del programma legislativo annuale della Commissione europea, i Parlamenti nazionali potranno sottoporre, possibilmente entro il novembre 2007, alla Trojka presidenziale della COSAC le proposte che potrebbero a loro avviso essere esaminate.
Due paragrafi delle conclusioni sono in fine dedicate al cofinanziamento del segretariato ed alle eventuali modifiche regolamentari.
Nel complesso, l'ultima riunione della COSAC ha mostrato l'estrema vitalità dell'organismo, arricchito tra l'altro dai rappresentanti dei due più recenti Stati membri.
L'intensità delle discussioni conferma come i Parlamenti nazionali possano e debbano avere una funzione importante nella costruzione europea e nei rapporti con i diversi attori istituzionali.
La Presidenza portoghese raccoglierà prossimamente il testimone per il prossimo semestre, che sarà davvero importante, se non decisivo, per il futuro istituzionale dell'Unione europea.