IX Commissione - Giovedì 5 luglio 2007


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ALLEGATO

Interrogazione n. 5-01191 Olivieri: Chiusura dell'ufficio postale di Bolano (La Spezia) nel periodo estivo.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il decreto legislativo 261/1999, di attuazione della direttiva 97/67/CE, definisce all'articolo 3 i caratteri del servizio postale universale, tra i quali vi è la fornitura in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane, secondo criteri di ragionevolezza, attraverso l'attivazione di un congruo numero di punti di accesso alla rete postale pubblica.
La ratio del citato articolo 3 è rappresentata dalla necessità di contemperare il rispetto degli obblighi di fornitura del servizio universale postale sull'intero territorio nazionale con gli obiettivi di risanamento economico che la società Poste Italiane deve perseguire, con particolare riguardo alla riduzione dei costi riconducibili ad inefficienze nell'erogazione dei servizi postali.
Al fine di garantire l'accesso al servizio postale a tutta la collettività e per la durata dell'intero anno, compreso il periodo estivo, con decreto del Ministro delle comunicazioni in data 28 giugno 2007, attualmente all'esame degli organi di controllo, coerentemente con quanto stabilito dal vigente Contratto di programma con Poste Italiane s.p.a. e in vista dell'adozione del nuovo Contratto di programma 2006-2008 in fase di approvazione, si è provveduto a fissare i nuovi standard minimi di servizio che gli uffici postali dovranno osservare, a partire dall'anno 2008, durante la stagione estiva. Il provvedimento definisce linee generali di intervento relative alla chiusura e alla rimodulazione degli orari di apertura al pubblico degli uffici postali che, tenuto conto delle esigenze organizzative di Poste Italiane s.p.a. e sentito il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, consentano di assicurare un livello di offerta del servizio in linea con le esigenze della popolazione su tutto il territorio nazionale, compresi i comuni ad alta vocazione turistica.
Il decreto introduce l'obbligo per la concessionaria di adottare a decorrere dal 2008, entro il 30 aprile, un Piano annuale di rimodulazione delle aperture estive giornaliere ed orarie per il periodo 15 giugno-15 settembre, da comunicare al Ministero delle comunicazioni, che ne valuta la conformità agli standard minimi prefissati dal decreto medesimo.
Si tratta, in particolare, delle seguenti previsioni:
nei Comuni con popolazione fino ai 5.000 abitanti e con un solo ufficio postale non è possibile applicare riduzioni giornaliere o orarie;
negli altri Comuni, le riduzioni giornaliere e orarie sono applicabili solo se almeno a 10 km di distanza vi sia un ufficio postale regolarmente aperto e collegato con il trasporto pubblico;
le riduzioni giornaliere e orarie non possono prevedere aperture inferiori a 3 giorni e a 18 ore settimanali;
nei Comuni a prevalente vocazione turistica nessuna riduzione giornaliera ed oraria può essere applicata; per tali comuni si possono invece prevedere, d'intesa con i Sindaci, ampliamenti degli orari di apertura.

Poste italiane deve assicurare la massima informazione sui servizi al pubblico e fornire preventiva comunicazione alle Autorità


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locali delle iniziative adottate. Compete al Ministero delle comunicazioni il monitoraggio dell'attuazione del Piano, anche mediante verifiche periodiche. In caso di mancato rispetto degli standard, si applicano le sanzioni previste per violazione degli obblighi connessi all'espletamento del servizio universale, di cui all'articolo 21 del decreto legislativo n. 261/99.
Si fa, inoltre, presente che l'articolo 6 del decreto ministeriale citato prevede disposizioni transitorie per il periodo 15 giugno-15 settembre 2007. Per tale periodo restano in vigore gli standard minimi definiti in accordo con Poste nel Piano di rimodulazione che prevede, in particolare:
che gli uffici postali che rappresentano presidio unico del Comune non siano soggetti a una apertura giornaliera ed oraria inferiore a 3 giorni a settimana e inferiore a 18 ore settimanali;
che nei Comuni a prevalente vocazione turistica, possano essere concordati con i Sindaci eventuali ampliamenti degli orari per garantire il servizio in modo ottimale a fronte di un incremento di popolazione effettiva e in relazione alla domanda di traffico;
che sia garantita l'informazione preventiva e puntuale su ogni rimodulazione giornaliera e oraria di apertura al pubblico.

Ciò premesso, per quanto concerne la specifica situazione dell'Ufficio postale del comune di Bolano (in provincia di La Spezia) e dei comuni limitrofi rappresentata nell'atto parlamentare cui si risponde, questo Ministero ha provveduto ad interessare la società Poste Italiane che ha fatto presente quanto segue.
Nel Comune di Bolano, situato all'interno del territorio ligure a 15 km dalla costa, sono presenti due uffici postali: Bolano e Ceparana, distanti tra loro circa 4 km.
Gli interventi di rimodulazione dell'orario di apertura al pubblico, che prevedono la chiusura dell'ufficio di Bolano per due settimane nel mese di luglio (dal 16 al 28) e la soppressione del turno pomeridiano per Ceparana (dal 9 luglio al 31 agosto), non influiranno negativamente, secondo quanto affermato da Poste, sull'erogazione dei servizi, garantiti sempre da quest'ultimo presidio, giornalmente operativo.
Non dovrebbero verificarsi, inoltre, ha proseguito Poste, problemi relativi al pagamento delle pensioni (ammontanti a n. 174), che saranno erogate direttamente dall'ufficio di Bolano, regolarmente aperto nelle prime due settimane del mese in corso.
In relazione, infine, al paventato rischio di chiusure totali o parziali di altri uffici ubicati in comuni limitrofi a quello di Bolano, la società ha assicurato di non aver attuato alcuna variazione di orario nei presidi unici di Comune.