VIII Commissione - Giovedì 12 luglio 2007


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ALLEGATO 1

DL 81/07: Disposizioni urgenti in materia finanziaria (C. 2852 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge n. 2852, recante «Conversione in legge del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria»;
valutato positivamente il complesso del provvedimento, reso possibile dal netto miglioramento dei conti pubblici, che sono stati riportati in situazione di ragionevole equilibrio grazie alla manovra di bilancio 2007, e con il quale il Governo comincia ad affrontare alcune criticità sul fronte della spesa, utilizzando una parte delle risorse derivanti dal cosiddetto «extra-gettito» a beneficio dei fondamentali aggregati di spesa relativi alle pensioni più basse, alla ricerca e alle infrastrutture;
segnalata positivamente la scelta effettuata dal Governo di elevare, per l'anno 2007, le risorse a disposizione dell'ANAS, assicurando così la prosecuzione e il completamento di importanti interventi infrastrutturali, e ponendo rimedio alle misure restrittive adottate dal precedente Governo nella finanziaria per il 2006 che avevano determinato il rischio concreto del blocco dei cantieri;
apprezzata la destinazione di ulteriori, ingenti risorse per l'anno in corso a beneficio del Fondo per gli interventi del Servizio nazionale della Protezione civile, per iniziative volte a risolvere la situazione di grave inquinamento ambientale nella città di Messina, provocata dall'enorme volume di traffico generato prevalentemente da mezzi pesanti e leggeri provenienti o diretti verso il continente;
apprezzato, altresì, l'aumento previsto all'articolo 7, comma 1, delle risorse a disposizione del Fondo per la protezione civile, previsto dall'articolo 6, comma 1, del decreto-legge n. 142 del 1991;
rilevato, a tal proposito, che la citata disposizione assegna 80 milioni di euro, per l'anno 2007, al citato Fondo e che il Governo ha fatto presente - intervenendo nella seduta della V Commissione del 10 luglio scorso - che quanto indicato nella relazione tecnica è da considerare un errore materiale, in quanto le risorse in questione sono destinate ad interventi di protezione civile che possono essere utilizzate per varie emergenze;
rilevato, peraltro, che il Governo, in seguito all'approvazione da parte della Camera dell'ordine del giorno n. 9/2826/95, si è impegnato ad adottare nell'ambito delle proprie competenze, le opportune iniziative volte ad escludere che i costi derivanti da oltre un decennio di emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania siano posti a carico dei comuni e dei cittadini danneggiati da questa medesima emergenza;
rilevato, al contempo, che la citata disposizione di cui all'articolo 7, comma 1, prevede lo stanziamento di 100 mila euro per il 2007, per far fronte alle spese di funzionamento del Comitato di vigilanza sull'uso delle risorse idriche e che, anche in questo caso, il Governo ha comunicato che - per un errore materiale - tale stanziamento sarebbe diretto anche a sostenere le spese di funzionamento dell'osservatorio dei servizi idrici, che invece fa


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ormai parte integrante della competente Direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
valutato positivamente che, con riferimento allo stato di previsione del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare sono state integralmente ripristinate risorse pari a 4,4 milioni di euro per la difesa del mare e risorse pari a 10,5 milioni di euro come contributo all'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici e che, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture sono stati interamente sbloccati 18 milioni del Fondo per le opere strategiche di interesse nazionale;
apprezzato che nel provvedimento in esame vengono previste anticipazioni di tesoreria che consentono di utilizzare nell'anno in corso somme aggiuntive pari a 1,5 milioni di euro per l'efficienza energetica nell'edilizia e pari a 7,5 milioni di euro per l'insediamento delle infrastrutture strategiche energetiche;
valutate positivamente le norme contenute nell'articolo 15 del decreto-legge, che prorogano taluni termini in materia di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rispondendo - in tal modo - a richieste largamente condivise dagli operatori del settore, al fine di consentire la creazione delle condizioni più opportune per l'effettiva applicazione del nuovo regime previsto dal decreto legislativo n. 151 del 2005;
considerato, infine, che il provvedimento interviene altresì su alcune, importanti, proroghe in materia ambientale e che esso potrebbe risultare la sede idonea per portare a soluzione ulteriori questioni di rilievo su tale materia;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) occorre che la Commissione di merito chiarisca l'esatta destinazione degli stanziamenti di cui all'articolo 7, comma 1, richiamati in premessa, e che - con riferimento specifico all'integrazione del Fondo per la protezione civile, soprattutto se destinato, anche in parte, all'emergenza rifiuti in Campania - siano forniti chiarimenti anche circa le modalità con le quali il Governo intende dare seguito all'ordine del giorno n. 95 approvato dalla Camera dei deputati, in sede di approvazione definitiva del decreto-legge n. 61 del 2007;
b) valuti, inoltre, la Commissione di merito l'opportunità di integrare il testo del decreto-legge con l'eventuale proroga - necessaria per consentire al Governo di completare il proprio lavoro correttivo - della data di entrata in vigore della normativa in materia di valutazione di impatto ambientale, di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, nonché con la possibile indicazione di un periodo transitorio nell'ambito della disciplina autorizzatoria in materia di rifiuti, che consenta il graduale adeguamento alle modifiche recentemente introdotte alla normativa vigente dal Regolamento comunitario 1013/2006, recante la disciplina dell'importazione di rifiuti.


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ALLEGATO 2

Disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione (C. 2272-ter Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato il disegno di legge n. 2272-ter recante «Disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione», come risultante a seguito degli emendamenti approvati dalla VII Commissione;
valutato, in particolare, l'articolo 6, che detta disposizioni dirette a consentire il recupero di somme inutilizzate già destinate all'edilizia scolastica, e considerato positivamente l'obiettivo generale perseguito dalle citate disposizioni;
considerato peraltro che - qualora le somme rimaste finora inutilizzate (e recuperate grazie alla norma in questione) vengano riassegnate «alle medesime regioni» che, evidentemente, non le hanno utilizzate fino ad oggi - l'obiettivo del citato articolo 6 potrebbe risultare vanificato nel caso in cui le medesime regioni continuassero a non utilizzare, in tutto o in parte, tali risorse;
ritenuto, dunque, opportuno - sotto questo profilo - verificare le cause della mancata utilizzazione delle somme a suo tempo assegnate e - ove si trattasse di cause afferenti alla diversa capacità di spesa delle singole regioni - ridefinire il contenuto dell'articolo 6 in modo da consentire la riassegnazione dei fondi recuperati fra tutte le regioni;
rilevato, infine, che la messa in sicurezza degli edifici scolastici deve costituire anche l'occasione per ampliare l'ambito degli interventi di ristrutturazione, favorendo e incoraggiando l'adozione di misure di carattere ambientale per l'edilizia scolastica, con specifico riferimento a quelle che possono produrre effetti positivi in relazione al problema del risparmio energetico, delle energie rinnovabili e dei cambiamenti climatici;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
a) all'articolo 6, in relazione agli interventi di trasferimento di risorse dello Stato in materia di edilizia scolastica, sia inserito un apposito richiamo all'esigenza di garantire l'indispensabile confronto interistituzionale in ordine alla definizione dei criteri e delle modalità di ripartizione delle risorse medesime tra le regioni e di riassegnare i fondi alle regioni, tenendo conto della reale capacità di spesa delle stesse, al fine di evitare ulteriori ritardi;
b) sia integrato il testo del citato articolo 6 con l'esplicita previsione - accanto alla messa in sicurezza e all'adeguamento a norma degli edifici scolastici - anche delle finalità del risparmio e dell'efficienza energetica, nonché della diffusione delle fonti di energia rinnovabili negli edifici medesimi, risultando importante conferire all'autonomia di scelta regionale uno spettro di opportunità di intervento sul patrimonio edilizio scolastico il più possibile ampio e completo e sembrando, peraltro, molto positivo puntare su obiettivi che lo stesso Ministro della pubblica istruzione (nella sua audizione presso le Commissioni riunite VII


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e VIII dello scorso 15 febbraio) ha dichiarato di voler perseguire con determinazione;
c) sia formulata, all'interno del medesimo articolo 6, una autorizzazione alla semplificazione - ove possibile - delle norme e delle procedure per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, superando così le stratificate incongruenze esistenti tra la legislazione regionale in materia e la normativa tecnica statale di natura generale, definita, in particolare, dalle competenti strutture ministeriali e dal Dipartimento della protezione civile con riferimento alla sicurezza antisismica degli edifici.