VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 18 luglio 2007


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 18 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Luigi Meduri.

La seduta comincia alle 9.

Schemi di convenzione unica autostradale tra ANAS Spa e concessionarie Pedemontana lombarda, Bre.Be.Mi. e Asti-Cuneo.
Atto n. 107.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 12 luglio 2007.


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Ermete REALACCI, presidente, fa presente che il rappresentante del Governo ha consegnato una documentazione (vedi allegato 1), contenente ulteriori chiarimenti rispetto alle questioni poste nella precedente seduta. Avverte, inoltre, che il relatore ha testé presentato una nuova versione della proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 2), in cui - rispetto alla proposta originaria - sono state apportate soltanto alcune, limitate, modifiche alle premesse.

Il sottosegretario Luigi MEDURI, nel ritenere che la documentazione consegnata possa contribuire a fornire ogni possibile chiarimento sul provvedimento in esame, esprime l'orientamento favorevole del Governo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Ezio LOCATELLI (RC-SE) ringrazia il rappresentante del Governo per gli elementi di conoscenza che ha voluto fornire in risposta ai quesiti formulati dal suo gruppo nella seduta precedente, con particolare riferimento all'autostrada Bre.Be.Mi. Ritiene, tuttavia, che si tratti di elementi di conoscenza la cui complessità conferma l'opportunità della richiesta, a suo tempo avanzata e purtroppo non accolta dalla Commissione, di un breve ciclo di audizioni, soprattutto dei rappresentanti delle comunità locali interessate dalla realizzazione dell'opera in questione. In ogni caso, sottolinea che i chiarimenti forniti dal Governo non fugano i dubbi e i rilievi già espressi, ma anzi confermano, a suo giudizio, che nel caso della Bre.Be.Mi. ci si trova di fronte, non a un aggiornamento, ma a un modifica radicale della convenzione originariamente sottoscritta. Nel ripercorrere sinteticamente tutti gli elementi che supportano tale giudizio, sottolinea in particolar modo che il rilevante e, a suo avviso, ingiustificabile aumento dei costi dell'infrastruttura si trasferirà, inevitabilmente, sui cittadini, con un notevole incremento delle tariffe autostradali. Specifica, altresì, che accanto al giudizio fortemente negativo sulla Bre.Be.Mi., il suo gruppo avrebbe voluto esprimere un giudizio diverso sulle altre due infrastrutture previste nella convenzione in esame, sia pure con qualche rilievo critico sulla Pedemontana; si rammarica, dunque, per il fatto che non risulta possibile procedere ad una votazione per parti separate della proposta di parere del relatore. Infine, rimarcata la distanza fra le tre opere oggetto della convenzione, soprattutto con riferimento alla Bre.Be.Mi., e gli indirizzi formulati dalla Commissione in sede di esame del DPEF per il riequilibrio modale e per la sostenibilità ambientale delle opere infrastruturali, conclude dichiarando il voto contrario del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere predisposta dal relatore.

Ermete REALACCI, presidente, con riferimento alla questione posta dal deputato Locatelli, ricorda che la proposta di parere formulata dal relatore ha carattere unitario e, pertanto, non risulta possibile differenziare - nell'ambito di tale proposta - i giudizi circa i singoli schemi di convenzione, avendo il relatore medesimo proposto che la Commissione si esprima favorevolmente sul complesso degli atti in esame.

Vittorio ADOLFO (UDC) dichiara che il suo gruppo voterà a favore della proposta di parere presentata dal relatore, anzitutto perché il sistema nazionale infrastrutturale è fortemente deficitario ed è urgente intervenire con la realizzazione di opere che, come quelle oggetto delle convenzioni in esame, contribuiscano a colmare il deficit esistente. Ritiene, tuttavia, doveroso svolgere in questa sede alcune considerazioni problematiche, avvalorate dalla vicenda in questione, sul ruolo dell'ANAS, ritenendo necessario che al più presto la Commissione affronti la materia con l'obiettivo di un superamento della situazione attuale e con una nuova e più chiara definizione dei compiti e del ruolo di tale società, scoraggiando al tempo stesso ogni velleità di «rinazionalizzazione» del sistema autostradale.


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Angelo Maria Rosario LOMAGLIO (SDpSE) esprime anzitutto il proprio rammarico per il fatto che il giudizio finale della Commissione non si possa differenziare tra i diversi schemi di convenzione unica, dato che una distinzione del voto su ciascuna delle opere avrebbe consentito al suo gruppo di esprimersi favorevolmente sulla autostrada Pedemontana e sulla autostrada Asti-Cuneo. Osserva, inoltre, che le modifiche apportate all'originario testo della convenzione per la realizzazione della autostrada Bre.Be.Mi. sono tali che, anche dopo i chiarimenti forniti dal Governo, non consentono al suo gruppo di esprimere un voto favorevole sulla relativa convenzione. Dopo aver ripercorso analiticamente tutti gli aspetti a suo giudizio negativi della convenzione sottoposta all'esame della Commissione (tra i quali richiama il mutamento dell'oggetto, della lunghezza dell'infrastruttura, dell'aumento delle tariffe, della violazione normativa comunitaria e del previsto aumento dei costi di personale e di gestione), afferma che, nel caso della autostrada Bre.Be.Mi., si è in presenza di uno stravolgimento dei termini che avevano a suo tempo portato alla sottoscrizione della originaria convenzione e di una grave alterazione delle regole di mercato e del principio di libera concorrenza. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore.

Franco STRADELLA (FI) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore, motivato dall'assoluta necessità che si realizzino, in tempi rapidi, le tre infrastrutture oggetto delle convenzioni in esame. Segnala, peraltro, al relatore che, dalla lettura degli schemi di convenzione unica, risulta una notevole discrepanza nelle tre opere per quel che concerne i costi dei cosiddetti «servizi food & oil», con una previsione di canoni a favore dell'ANAS che si discostano notevolmente rispetto al dato medio; ritiene, dunque, che tale discrepanza debba essere utilmente attenuata, anche per evitare comportamenti speculativi. Conclude, auspicando che, nel caso in cui non fosse possibile integrare la proposta di parere con l'indicazione della necessità di una maggiore uniformità dei costi dei richiamati servizi, il Governo sappia comunque tenere conto di questa sua sollecitazione.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere presentata dal relatore, al quale rivolge un ringraziamento non formale per il lavoro svolto. Nel merito della discussione, ritiene condivisibili le ragioni che sono alla base della osservazione critica svolta dal deputato Stradella e quelle svolte dal deputato Adolfo sul ruolo dell'ANAS, ribadendo, a questo proposito, la sua convinzione circa la necessità che la Commissione torni ad affrontare, sul piano legislativo, il tema di una ridefinizione chiara del ruolo e dei compiti dell'ANAS. Ribadisce, peraltro, il giudizio molto positivo del suo gruppo sulla realizzazione di opere importanti e, con particolare riferimento alla Bre.Be.Mi., su un'operazione che - coinvolgendo i capitali privati nella infrastrutturazione di un'area particolarmente sviluppata del Paese - libera risorse pubbliche a beneficio, in particolare, della dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno. Infine, ritiene che i suggerimenti e le osservazioni svolte nelle premesse della nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore eliminino tutte le incertezze provenienti dalla lettura degli schemi di convenzione, come ad esempio quelle derivanti dall'esame delle previste opere di mitigazione ambientale, su cui - a suo giudizio - è necessario un approfondimento da parte della Commissione, per evitare un uso distorto di tale istituto.

Stefano SAGLIA (AN) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore, che mette in luce con chiarezza l'importanza del provvedimento in esame e il rilievo che le relative opere infrastrutturali possono ricoprire, in particolare, per il territorio lombardo. Ricostruita, quindi,


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la vicenda relativa all'iter di programmazione dell'autostrada Bre.Be.Mi., ricorda che l'iniziativa di avvio di tale opera non è certo imputabile a una sola parte politica e che la futura concessionaria è stata sollecitata direttamente dalle autorità territoriali ad assumere questo impegnativo incarico. Per tali motivi, ritiene che - respingendo questa opera - si darebbe anche un segnale negativo rispetto all'introduzione di un innovativo modello di investimento pubblico, ossia quello della finanza di progetto.
Dichiara di non comprendere le ragioni per le quali taluni gruppi, che continuano a chiedere la concertazione per opere quali l'alta velocità ferroviaria, sono ora impegnati a condannare una lievitazione dei costi, che, in realtà, è determinata soltanto da un'esasperata concertazione territoriale. A tal fine, peraltro, segnala che l'incremento dei costi è stato determinato anche dall'ipotesi di un «affiancamento» dell'alta velocità lungo il futuro asse autostradale, dettato dalla motivazione di non invadere ulteriormente il territorio. Rileva, pertanto, l'opportunità che il provvedimento in esame non sia valutato da un punto di vista ideologico, poiché - a suo avviso - costituisce un vero e proprio dovere morale realizzare un intervento infrastrutturale indispensabile per i territori interessati.

Giuseppe MORRONE (Pop-Udeur), pur concordando sull'utilità delle opere in questione e apprezzando lo sforzo compiuto dal relatore, giudica problematico il contesto in cui si verrebbe a trovare la convenzione relativa all'autostrada Bre.Be.Mi., poiché - a suo giudizio - concertare non significa anche rischiare la violazione di leggi nazionali e principi comunitari. A suo avviso, infatti, per la realizzazione di tale opera sarebbe stato necessario procedere ad un nuova gara europea. Per tali motivi, nel fare presente che sarebbe stato possibile un orientamento favorevole sulle altre due convenzioni in esame, fa presente che la contrarietà rispetto alle procedure seguite per l'autostrada Bre.Be.Mi., unitamente all'impossibilità di disgiungere i relativi voti, costringe il suo gruppo ad astenersi sulla proposta di parere del relatore.

Davide CAPARINI (LNP) osserva che il principale dato politico che emerge dal dibattito odierno è che una parte della maggioranza è contraria ad una delle più rilevanti opere autostradali prevista per il Paese. Considerato che tali opere assumono un'importanza vitale per alcune aree del Nord, prende atto, dunque, che le perplessità di una parte della maggioranza sono rivolte, più in generale, all'istituto della finanza di progetto, essendo i citati gruppi, evidentemente, contrari alla realizzazione di infrastrutture anche con risorse provenienti da soggetti privati. Fa presente, peraltro, che neanche il suo gruppo è particolarmente soddisfatto dell'ennesima richiesta, rivolta ai contribuenti settentrionali, di sostenere i costi delle proprie infrastrutture, ritenendo già sufficiente l'ingente contributo alla fiscalità pubblica generale garantito dai cittadini del Nord; tuttavia, sono gli stessi utenti lombardi che, pur di poter contare su strutture viarie più moderne, sono disposti ad incrementare le proprie spese, a condizione che ciò contribuisca a risolvere gli enormi problemi di mobilità esistenti in quelle aree.
Nel fare presente di non avere ancora compreso come i gruppi che si oppongono all'autostrada Bre.Be.Mi. intendano risolvere il problema dei trasporti nelle regioni settentrionali, indicando - magari - quali possano essere gli strumenti alternativi all'attuale situazione di immobilismo, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Tommaso FOTI (AN), ricordato che occorre distinguere giuridicamente l'istituto della compensazione ambientale da quello della mitigazione ambientale, osserva che nelle precedenti sedute il deputato Locatelli, riferendosi alla autostrada Bre.Be.Mi., l'ha definita come «una delle opere più insensate ed inutili che il Governo possa realizzare», rilevando, inoltre,


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che tale opera autostradale sarebbe un'enorme speculazione. Premesso che, se tali fatti fossero reali, non resterebbe che rivolgersi alle competenti autorità, fa presente che, in realtà, le risposte sulla lievitazione dei costi, come su ogni altra questione pertinente con i lavori della Commissione, erano già state rese con la documentazione messa a disposizione da parte del Governo.
Per tali ragioni, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, finalizzata ad approvare tre opere, che risultano fondamentali per impedire che regioni come la Lombardia ed il Piemonte - e con esse i loro abitanti e chi ci lavora - continuino a pagare in termini economici, ma anche di salute (almeno sotto il profilo dell'inquinamento ambientale), il prezzo dell'ambiguità che contraddistingue l'attuale maggioranza, nelle diverse impostazioni culturali ed ideologiche di riferimento. Intende, dunque, rivendicare - a nome di un gruppo che guarda al «fare» e al futuro - le lungimiranti scelte adottate in passato, che rappresentano per l'oggi una strada maestra da percorrere, sostenendo una proposta di parere che avrebbe voluto ancora ben più chiara e forte nelle sue indicazioni politiche, ma alla quale non è possibile, tuttavia, far mancare il sostegno, se non altro perché evita che tutto - a causa delle pesanti contraddizioni presenti nella maggioranza - si blocchi nuovamente.

Mauro CHIANALE (Ulivo) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore, che consente di avviare la realizzazione di opere necessarie e attese dalle popolazioni e dal mondo economico e produttivo. Dopo essersi soffermato sull'importanza della autostrada Asti-Cuneo, manifestando apprezzamento per l'ottenuto contenimento delle tariffe, giudica utili ed esaustivi i chiarimenti forniti dal Governo e concorda sull'opportunità di approfondire le questioni sulla natura e sulla funzione delle opere di mitigazione ambientale, delle quali sottolinea, peraltro, l'oggettiva utilità ai fini della concreta realizzazione delle grandi opere infrastrutturali di cui il Paese ha bisogno.

Ermete REALACCI, presidente, ritiene che, anche per gli elementi di novità contenuti negli schemi di convenzione in esame e per gli spunti di riflessione emersi nel corso del dibattito, sia opportuno che in futuro la Commissione torni ad occuparsi seriamente della materia, anche con un'attività di monitoraggio sulla concreta attuazione delle convenzioni stesse.

Daniele MARANTELLI (Ulivo), relatore, sottolinea con soddisfazione l'elevato tenore del dibattito, svoltosi in massima parte sul merito degli schemi di convenzione in esame. Nel prendere atto, inoltre, che sulla autostrada Pedemontana e sulla autostrada Asti-Cuneo non si sono registrate osservazioni critiche, ricorda che le opere in questione erano state oggetto di una specifica richiesta, in sede di discussione della legge finanziaria, da parte delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Nel ringraziare, quindi, il Governo per gli ulteriori chiarimenti forniti, passa in rassegna tutti i rilievi mossi dai deputati Locatelli, Lomaglio e Morrone sulla autostrada Bre.Be.Mi., con particolare riferimento alle questioni relative alla lunghezza del tracciato, alla lievitazione dei costi per realizzazione dell'infrastruttura, al suo rendimento a favore del concessionario e alla presunta violazione della normativa nazionale ed europea. Conclude, quindi, con un richiamo al senso di responsabilità di tutti i gruppi di fronte alla realizzazione di opere che interessano territori gravati da una velocità media di percorrenza delle autostrade ormai inferiore ai 30 Km/h, da un carico di 22.000 tonnellate per chilometro di autostrada percorso (contro una media nazionale di 7 mila tonnellate), e che presentano, in ogni caso, un saldo positivo nel bilancio import/export, pari a 5 miliardi di euro. Giudica, anche per queste ragioni, che un orientamento positivo sulle opere oggetto delle convenzioni costituisca una sfida innovativa e un dovere


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morale, anche per dare risposta al diritto alla mobilità di centinaia di migliaia di cittadini.
Presenta, quindi, una ulteriore nuova versione della sua proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 3), finalizzata esclusivamente a recepire le indicazioni fornite dal deputato Stradella nel corso del dibattito odierno in relazione ai costi dei servizi, con un esplicito richiamo in premessa.

Il sottosegretario Luigi MEDURI esprime l'orientamento favorevole del Governo sulla ulteriore nuova versione della proposta di parere del relatore.

La Commissione approva, quindi, l'ulteriore nuova versione della proposta di parere del relatore.

Sull'ordine dei lavori.

Maurizio Enzo LUPI (FI) osserva che l'andamento dei lavori della Commissione, nelle ultime due settimane, pone una questione seria relativamente all'ordinato svolgimento del dibattito parlamentare. Dichiara, infatti, di avere assistito, in questi giorni, alla trasmissione, da parte del Governo, di atti e provvedimenti importanti, ai quali ha fatto riscontro una sostanziale «spaccatura» della maggioranza, che ha evidenziato la difficoltà di procedere ordinatamente e speditamente nei lavori, con alcuni gruppi che hanno addirittura espresso una sostanziale contrarietà ai provvedimenti all'attenzione della Commissione. Ritiene, dunque, che non sia possibile continuare secondo questo metodo, giudicando assolutamente necessario che si faccia chiarezza sul buon andamento dei lavori, oltre che sul rispetto dei ruoli dei gruppi di opposizione.

Ermete REALACCI, presidente, prende atto delle considerazioni svolte dal deputato Lupi, il quale, a suo giudizio, piuttosto che porre una questione relativa ai lavori della Commissione, ha espresso valutazioni - sia pur legittime - di natura esclusivamente politica, che possono ben essere affrontate in altre sedi.

Schema di decreto legislativo concernente modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Atto n. 104.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 17 luglio 2007.

Tino IANNUZZI (Ulivo), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 4), facendo presente che essa è frutto di un lavoro complesso, con il quale si intende - peraltro - evitare di riprodurre logiche di contrapposizione politica, come purtroppo avvenuto in questi giorni su altri provvedimenti all'esame della Commissione. Nel rilevare che la proposta formulata tiene conto dell'articolata istruttoria svolta dalla Commissione, invita a riflettere su due questioni, legate, per un verso, all'esigenza di prevedere un nuovo correttivo del codice entro la scadenza dell'aprile 2008, al fine di far fronte ad ulteriori questioni problematiche da risolvere, e, per altro verso, alla opportunità di far ripartire anche il procedimento legislativo ordinario, che possa modificare il codice nelle materie di maggiore complessità, che comportano anche uno sforzo di mediazione in sede parlamentare.
Preso atto dell'impegno del Ministro circa la trasmissione alle Camere dello schema di regolamento attuativo del codice, sottolinea l'importanza che la Commissione promuova un'apposita attività conoscitiva sulle problematiche relative alla figura del contraente generale, secondo quanto indicato anche nella sua proposta di parere. Ricorda, inoltre, che tale proposta intende tenere conto anche degli elementi contenuti nella documentazione trasmessa dalla Commissione parlamentare «Antimafia», che ha opportunamente


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segnalato talune delicate questioni alla Commissione di merito. Sottolinea, quindi, che i punti cardine della sua proposta di parere affrontano le seguenti questioni: disciplina dell'appalto integrato con la ricerca di un equilibrio tra esigenze dei progettisti e delle imprese; apertura del mercato delle progettazioni ai giovani progettisti; individuazione di possibili misure in favore delle piccole e medie imprese; disciplina di specifiche procedure di appalto coperte da esigenze di riservatezza; contenimento degli arbitrati, attraverso misure che consentano di ridurne la mole, sia in termini quantitativi, sia in termini di impatto economico.
In conclusione, auspica che la Commissione possa accelerare con l'espressione del parere di competenza, anche al fine di evitare che l'eventuale rinvio delle votazioni al prossimo 24 luglio - data entro la quale scade il termine per l'espressione del parere - possa comprometterne la definitiva approvazione da parte del Governo, facendo così entrare in vigore gli istituti del codice, sospesi fino al 31 luglio prossimo, nella loro formulazione originaria.

Il sottosegretario Luigi MEDURI chiede alla Commissione di realizzare ogni possibile sforzo per esprimere il parere di competenza entro la giornata odierna, anche al fine di emanare il decreto in tempi utili per evitare l'entrata in vigore degli istituti del codice prorogati, senza che essi siano stati opportunamente modificati.

Maurizio ACERBO (RC-SE) considera accoglibili le indicazioni del relatore circa i tempi di espressione del parere da parte della Commissione. Propone conseguentemente di consentire agli interessati di approfondire, in tempi ragionevoli, il contenuto della proposta di parere e di riunire la Commissione nel pomeriggio di oggi per procedere alla deliberazione di competenza.

Tommaso FOTI (AN), pur giudicando positivamente l'impianto complessivo della proposta di parere del relatore, ritiene che l'eventuale accelerazione del percorso di approvazione dello stesso parere sia accettabile esclusivamente a condizione che ci siano ragionevoli margini di approfondimento e, soprattutto, che il Governo esprima la piena disponibilità a recepire i rilievi della Commissione. Considerato positivo il lavoro svolto dal relatore, si domanda tuttavia quali siano le ragioni del mancato inserimento, all'interno delle condizioni, delle prime tre osservazioni della proposta di parere. Invita, inoltre, a dare minore enfasi al riferimento continuo agli organismi competenti in materia di lotta alla mafia, le cui valutazioni - sia pur accoglibili - vanno comprese all'interno del complesso delle questioni poste dai soggetti che hanno partecipato all'istruttoria in Commissione. Osserva, inoltre, che il rilievo relativo alle sanzioni per il subappalto può rischiare di creare ulteriori oneri burocratici sulle procedure, lanciando un segnale di appesantimento dei procedimenti, anziché di trasparenza degli stessi.

Ermete REALACCI, presidente, intende sottolineare l'importanza della questione posta al Governo dal deputato Foti circa l'esigenza di recepire i rilievi formulati nella proposta di parere. A tal fine, ritiene essenziale che il Ministero delle infrastrutture rassicuri la Commissione sull'effettiva volontà di dare seguito al parere parlamentare.

Il sottosegretario Luigi MEDURI intende garantire che il lavoro di recepimento del parere da parte del Governo assicurerà un rispetto sostanziale, e non solo formale, del contributo della Commissione.

Franco STRADELLA (FI), nell'associarsi alle considerazioni del deputato Foti, chiede al relatore di fornire alcuni chiarimenti sulla condizione contenuta alla lettera h), che potrebbe creare problemi di appesantimento economico e burocratico in ordine alla trasmissione delle fattura quietanzata, nonché sull'osservazione di cui al punto 4), che dovrebbe riferirsi alla possibilità di errori formali o


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mancati versamenti di risorse irrisorie nelle dichiarazioni previdenziali. Infine, pur prendendo atto dell'impianto complessivamente positivo della proposta di parere, ritiene che sarebbe stato opportuno un maggiore coraggio sui problemi generali relativi alle funzioni delle SOA.

Tino IANNUZZI (Ulivo), relatore, giudica anzitutto condivisibile la proposta del deputato Acerbo di convocare la Commissione per il pomeriggio di oggi, al fine di giungere all'approvazione della proposta di parere. Rileva, inoltre, che i richiami svolti dai deputati intervenuti nel dibattito debbano indurre il Governo a impegnarsi seriamente per il recepimento dei rilievi formulati dalla Commissione; in caso contrario, sarebbe evidente l'apertura di un conflitto con il Parlamento.
Fornisce, quindi, i necessari chiarimenti circa il richiamato procedimento di trasmissione delle fatture, già previsto dal codice, per il quale si tratta soltanto di disporre una sanzione in caso di omissione. Precisa, quindi, che l'osservazione di cui al punto 4) si muove nella direzione indicata dal deputato Stradella, mentre una più ampia riflessione sulle SOA rappresenta una questione complessa, che non può certo essere racchiusa in un parere parlamentare sulle disposizioni correttive del codice.
Quanto alla richiesta del deputato Foti di trasformare in condizioni le prime tre osservazioni della proposta di parere, rimette tale questione alle valutazioni della Commissione con riferimento ai punti 1) e 3), pur ricordando che quest'ultima osservazione richiede una particolare attenzione circa le possibili conseguenze che il suo recepimento potrebbe produrre. Insiste, invece, per mantenere invariato il formato della seconda osservazione contenuta nella proposta di parere.

Ermete REALACCI, presidente, preso atto del dibattito svolto, propone - se non vi sono obiezioni - di convocare la Commissione per le ore 15 di oggi, al fine di concludere l'esame del provvedimento in titolo, con la votazione della proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione concorda.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema del piano economico-finanziario di ANAS Spa.
Atto n. 113.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 17 luglio 2007.

Ermete REALACCI, presidente, fa presente che i rappresentanti di taluni gruppi hanno prospettato l'esigenza di chiedere una proroga del termine per l'espressione del parere sul provvedimento in titolo. A tal fine, preso atto che sussistono le condizioni per l'accoglimento di tale richiesta, si riserva di affrontare la questione nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, già fissata per la giornata odierna.

La Commissione prende atto.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Paolo UGGÈ (FI) fa presente di avere ripetutamente sollecitato la risposta alla sua interrogazione n. 5-01130, relativa allo stato di emergenza per un evento franoso occorso nel comune di Sondrio, senza avere ancora ricevuto alcuna risposta da parte del Governo. Poiché, peraltro, risulta che nel pomeriggio di ieri il prefetto di Sondrio ha pubblicamente annunciato che è stato raggiunto un accordo per la soluzione dello stato di emergenza, giudica non corretto nei confronti del Parlamento l'atteggiamento tenuto dalle strutture governative nel caso in questione, chiedendo alla presidenza di garantire una risposta formale alla sua interrogazione, in tempi rapidi.


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Ermete REALACCI, presidente, riconosciuta l'esistenza di un problema di correttezza di rapporti tra Parlamento e Governo, assicura che prenderà i necessari contatti per garantire una tempestiva risposta all'atto di sindacato ispettivo presentato dal deputato Uggè.

La seduta termina alle 10.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 18 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Luigi Meduri.

La seduta comincia alle 10.50.

Norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
C. 2849 Governo, approvato dal Senato, e abbinata.

(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame.

Maurizio ACERBO (RC-SE), relatore, fa presente che il disegno di legge A.C. 2849, di iniziativa del Governo, e l'abbinata proposta di legge A.C. 2636, recano disposizioni relative alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Concentrandosi sul disegno di legge A.C. 2849, già approvato dal Senato e adottato come testo base dalle Commissioni di merito, segnala che anche i rappresentanti RLS hanno rivolto, in questi giorni, un appello al Parlamento affinché esso sia approvato senza ulteriori modifiche. Rileva, quindi, che il provvedimento contiene, all'articolo 1, una delega al Governo per l'adozione, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in conformità all'articolo 117 della Costituzione e garantendo l'uniformità della tutela dei lavoratori sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere e alla condizione dei lavoratori immigrati. Al riguardo, sottolinea che il provvedimento, che assume una grande rilevanza per la tutela dei lavoratori e della loro salute e sicurezza, nasce anche grazie al forte richiamo che le massime cariche dello Stato hanno più volte sollecitato al Parlamento, affinché - su una materia pur non caratterizzata da significativi problemi di «vuoto normativo» - vi fosse un intervento su aspetti che richiedono di superare i limiti della disciplina vigente: infatti, i recenti - e sempre più frequenti - infortuni sul lavoro rendono particolarmente urgente un intervento che investa il tema della sicurezza, ma anche quello dei rischi connessi alla attuale disciplina degli appalti e dei contratti pubblici.
Passando alle disposizioni di più diretto interesse della VIII Commissione, fa presente che, ai fini dell'esercizio della delega di cui al citato articolo 1, il disegno di legge prevede una serie di principi e criteri direttivi, tra cui segnala, in particolare, quelli che dispongono la revisione della normativa in materia di appalti, prevedendo, tra le altre, misure dirette a migliorare l'efficacia della responsabilità solidale tra appaltante ed appaltatore, a modificare il sistema di assegnazione degli appalti pubblici al massimo ribasso al fine di garantire che l'assegnazione non determini la diminuzione del livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonché a modificare la disciplina contenuta nel cosiddetto «codice dei contratti pubblici» di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, prevedendo che i costi relativi alla sicurezza debbano essere specificamente indicati nei bandi di gara e risultare congrui [(comma 2, lettera s)]. Allo stesso tempo, sottolinea che la lettera b) del comma 2 del citato articolo 1 prevede che il Governo, nell'esercizio della delega, assicuri il coordinamento, ove necessario, con la normativa ambientale; nell'ambito del criterio direttivo in esame,


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inoltre, viene prevista la necessità di rispettare, nell'applicazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori, le competenze in materia di sicurezza antincendio così come definite dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, nonché il Regolamento (CE) n. 1907/2006, del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, sulle sostanze e preparati chimici prodotti ed importati nell'Unione europea (cosiddetto REACH).
Quanto ai successivi articoli del provvedimento, aggiunti nel corso dell'esame presso il Senato, osserva che essi recano misure applicative volte a rafforzare immediatamente gli strumenti per la sicurezza sul lavoro. Tra tali disposizioni, richiama anzitutto l'articolo 6, il quale, per agevolare l'azione di accertamento degli organi ispettivi, prevede che, nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, a decorrere dal 1o settembre 2007, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice debba essere munito di apposita tessera di riconoscimento: vengono così estesi a tutte le attività espletate in regime di appalto o subappalto gli obblighi relativi alla tessera di riconoscimento per il personale, già previsti con riferimento ai soli cantieri edili. Segnala, inoltre, l'articolo 8, che interviene sul citato decreto legislativo n. 163 del 2006, includendo tra i criteri da adottare nella predisposizione delle gare e nella valutazione delle offerte anomale, anche quello dei costi relativi alla sicurezza.
In conclusione, considerata l'importanza delle disposizioni richiamate e l'oggettiva esigenza di una tempestiva approvazione del provvedimento da parte della Camera, ritiene che sussistano le condizioni per un orientamento positivo della Commissione sul disegno di legge in esame. Propone, pertanto, di esprimere parere favorevole.

Ermete REALACCI, presidente, pur ritenendo che vada certamente accolto l'invito ad una rapida approvazione del provvedimento, ricorda che la Commissione ha sempre rivolto grande attenzione all'argomento della sicurezza sul lavoro, promuovendo anche la possibile introduzione di specifiche misure all'interno del cosiddetto «codice appalti». In tal senso, nell'apprezzare il lavoro svolto dal relatore, intende precisare che il rapido esame del provvedimento in titolo da parte della Commissione non deve essere inteso come una volontà di dedicare minore attenzione ad un argomento che, invece, è molto sentito da tutte le parti politiche in essa rappresentate.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 11.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 18 luglio 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11 alle 11.10.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 18 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Luigi Meduri.

La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto legislativo concernente modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Atto n. 104.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.


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Tino IANNUZZI (Ulivo), relatore, avverte di aver predisposto una nuova versione della sua proposta di parere (vedi allegato 5), nella quale sono state apportate modifiche e integrazioni suggerite da rappresentanti di tutti i gruppi, che ringrazia per la fattiva collaborazione, unitamente agli uffici, che hanno svolto un prezioso ruolo di supporto. Illustra, quindi, le principali novità contenute nel nuovo testo, tra le quali segnala l'introduzione in premessa di un riferimento agli elementi emersi nel corso dell'audizione dei rappresentanti della DNA. Sottolinea, inoltre, di avere precisato, nella condizione contenuta alla lettera b), che il pagamento diretto al progettista avviene solo se questi sia esterno all'impresa, facendo altresì presente di avere riportato, tra le condizioni, le osservazioni - segnalate nella precedente seduta dal deputato Foti - relative al dialogo competitivo e all'adeguamento alle procedure di infrazione comunitaria in corso. Osserva che sono state rafforzate le richieste in favore delle piccole e medie imprese, anche mediante l'adozione di misure concrete per l'avvio dell'attività di tali imprese nel mercato dei lavori, servizi e forniture pubbliche. Segnalato che sono stati chiariti gli aspetti relativi agli oneri per i subappaltatori e alle irregolarità di lieve entità in materia di attestazioni contributive, fa presente di avere inserito due specifiche osservazioni che - su esplicita sollecitazione del deputato Perugia - intendono garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, mediante la previsione di esplicite conseguenze giuridiche in caso di violazione degli obblighi fissati dalla legislazione vigente. Rileva, infine, che un'ulteriore osservazione si pone l'obiettivo fondamentale di superare l'attuale moltiplicazione delle stazioni appaltanti, attraverso la realizzazione di stazioni uniche per aree territoriali omogenee e di dimensioni adeguate.
In conclusione, auspica che il lavoro svolto possa incontrare l'orientamento positivo della Commissione, pur nella consapevolezza dell'accelerazione impressa all'iter del provvedimento.

Il sottosegretario Luigi MEDURI fa presente che il Governo - esaminate, anche con l'aiuto dei competenti uffici ministeriali, le ulteriori modifiche apportate al testo presentato nella precedente seduta - condivide la nuova versione della proposta di parere del relatore.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore, che giudica molto equilibrata. Preannuncia, inoltre, un suo intervento sull'ordine dei lavori al termine della seduta.

Raffaella MARIANI (Ulivo) ringrazia preliminarmente il relatore per il lavoro svolto, che ha consentito l'accoglimento di richieste provenienti dal suo gruppo, oltre che da numerose categorie interessate. Esprime, quindi, soddisfazione per l'inserimento nel testo di importanti rilievi in materia di appalto integrato, che potrebbero consentire una giusta mediazione tra esigenze dei progettisti e delle imprese. Valutate positivamente le condizioni in favore dei giovani progettisti e delle piccole e medie imprese, giudica utile aver segnalato anche la questione degli arbitrati, dopo l'opportuno richiamo proveniente dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.
In considerazione di tali motivazioni, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere formulata dal relatore.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) intende ringraziare il relatore per il lavoro svolto, che ha consentito di raggiungere il difficile risultato di «mettere a sistema» tutte le differenti questioni emerse nel corso del dibattito. Giudica, a questo punto, indispensabile che il Governo garantisca - in modo non formale - il recepimento dei rilievi formulati dalla Commissione, con particolare riferimento alle condizioni contenute nella proposta di parere, alle quali il dicastero competente deve sentirsi assolutamente vincolato. Ritiene, infatti, che non sfuggirà al rappresentante del


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Governo la scelta di escludere dalle gare, con riferimento ai consorzi stabili, tutte le ditte che ne fanno parte, al pari della scelta di dare un importante segnale per l'avvio delle attività delle piccole e medie imprese.
In conclusione, nel presupposto che il Governo recepisca le richieste della Commissione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Ermete REALACCI, presidente, con riferimento alla questione sollevata dal deputato Misiti, fa presente che la Commissione sta lavorando su alcune deleghe estese e, per certi versi, invasive delle competenze parlamentari. Proprio per questo, è fondamentale che il Governo garantisca un recepimento sostanziale dei rilievi espressi nel parere che la Commissione si appresta a rendere, esponendosi, in caso contrario, al rischio di un forte inasprimento dei rapporti di collaborazione istituzionale.

Angelo Maria Rosario LOMAGLIO (SDpSE) ringrazia il relatore per il contributo fornito ai lavori della Commissione, che consente non solo di dimostrare una capacità di ascolto delle categorie interessate, ma anche un forte impulso parlamentare nel sostituirsi al Governo nell'azione su talune materie, come ad esempio quella del contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti. Rilevato come importanti segnali positivi possano provenire anche dai rilievi, formulati nella proposta di parere, in materia di giovani progettisti e di gestione dei subappalti, ritiene che il vero punto politico sia ora rappresentato dall'atteggiamento che vorrà assumere il Governo nei confronti del parere parlamentare: poiché, infatti, non sempre gli affidamenti dati al Parlamento da parte del Ministero delle infrastrutture si sono trasformati in effettive e conseguenti azioni politiche, occorre che il Governo si impegni realmente per il pieno recepimento delle indicazioni della Commissione.
Sulla base di tali premesse, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Maria Cristina PERUGIA (RC-SE) esprime il proprio apprezzamento per la puntuale e articolata proposta di parere formulata dal relatore, soprattutto nella nuova versione testé presentata. Nel riconoscere che il testo rappresenta un positivo punto di mediazione tra le varie questioni emerse, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, esprimendo tuttavia il rammarico sull'accelerazione dei tempi per giungere all'espressione del parere, che non ha comunque compromesso la qualità del risultato finale, tanto che il relatore ha convenuto di accogliere tutte le proposte di modifica e integrazione nel frattempo prospettate.
Richiama, quindi, i punti di maggior rilievo del testo predisposto dal relatore, soffermandosi sulle disposizioni finalizzate al contrasto delle infiltrazioni mafiose, su quelle che intendono aumentare i livelli di sicurezza sul lavoro, nonché su quelle dirette a rafforzare gli elementi di trasparenza delle procedure, anche a garanzia delle amministrazioni pubbliche. Nel giudicare positivamente i rilievi in materia di giovani progettisti e di piccole e medie imprese, osserva che la Commissione si appresta a compiere oggi un atto di grande affidamento nei confronti del Governo, che auspica venga colto adeguatamente e in termini fortemente collaborativi.

Guido DUSSIN (LNP), pur riconoscendo al relatore di aver cercato di individuare rimedi al provvedimento in titolo, osserva che è comunque mancato il coraggio di risolvere il nodo centrale che caratterizza il settore degli appalti, che è rappresentato dalla acquiescenza ai comportamenti devianti perseguiti in alcune aree del Paese. A suo giudizio, infatti, si pensa solo a tutelare le procedure di appalto di grandi dimensioni, che favoriscono esclusivamente la creazione di enormi profitti e rischiano di implementare le negatività nei confronti dei cittadini.


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Nel rilevare che la normativa vigente continua a non fornire garanzie sulla crescita delle piccole imprese, soprattutto a livello locale, sottolinea come si continui a favorire il cosiddetto «sistema mediterraneo», basato sulla crescita dell'illegalità e sull'incapacità di fornire sufficienti garanzie alla pubblica amministrazione. Segnalato come idonee soluzioni a questi problemi potrebbero essere individuate all'interno del sistema regionale, giudica insufficiente la nuova versione della proposta di parere del relatore, pur apprezzandone l'impegno in termini di elaborazione.

Vittorio ADOLFO (UDC) riconosce al relatore di avere svolto un lavoro approfondito per cercare di conferire una nuova incisività alle disposizioni in materia di appalti, che riguardano un settore delicato, soprattutto con riferimento alla possibilità di infiltrazioni mafiose. Preso atto, pertanto, delle novità contenute nella nuova versione della proposta di parere del relatore, che indicano la volontà di apportare consistenti modifiche al provvedimento in esame, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, finalizzato anche a rendere più incisiva la richiesta politica al Governo.

Il sottosegretario Luigi MEDURI, espresso apprezzamento per la decisione della Commissione di concludere tempestivamente l'esame del provvedimento, si impegna a manifestare al Ministro delle infrastrutture la necessità di dare seguito a un impegno sostanzialmente unitario proveniente dai gruppi, che non deve essere disatteso.

Ermete REALACCI, presidente, intervenendo per una precisazione, intende ricordare al sottosegretario Meduri che, in questa sede, egli stesso sta rappresentando il Governo; non comprende, pertanto, per quali ragioni lo stesso rappresentante del Governo non possa assumere un impegno nei confronti della Commissione, che peraltro sta per esprimersi in modo pressoché unanime.

Il sottosegretario Luigi MEDURI prende atto della sollecitazione rivolta dal presidente e garantisce il pieno impegno del suo dicastero a recepire le indicazioni parlamentari.

La Commissione approva, quindi, la nuova versione della proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore.

Sull'ordine dei lavori.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) fa presente che, a causa di un improrogabile impegno istituzionale, non ha potuto prendere parte all'odierna seduta della Commissione in sede di esame dell'atto del Governo n. 107, relativo agli schemi di convenzione unica autostradale. In proposito, dichiara di avere predisposto una apposita nota che illustra la posizione di contrarietà del suo gruppo su una delle convenzioni in questione, relativa all'autostrada Bre.Be.Mi. (che consegna alla presidenza affinché sia acquisita agli atti della Commissione), nella quale si prospetta, in sostanza, l'annullamento della convenzione medesima e il riaffidamento dell'opera con una nuova procedura di gara ad evidenza pubblica.

Ermete REALACCI, presidente, prende atto delle dichiarazioni rese dal deputato Francescato, assicurando che la nota predisposta sarà acquisita agli atti della Commissione.

La seduta termina alle 16.