VIII Commissione - Marted́ 24 luglio 2007


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ALLEGATO 1

Delega al Governo in materia di interventi speciali per le città (C. 2463 Bocci).

EMENDAMENTI

ART. 1.

Sopprimerlo.
1. 1.Dussin.

Sopprimere il comma 1.
1. 2.Dussin.

Al comma 1, alinea, sostituire le parole: un anno con le seguenti: due anni.
1. 3.Dussin.

Al comma 1, alinea, sopprimere la parola: coordinare.
1. 4.Dussin.

Al comma 1, alinea, sopprimere le parole: e integrare.
1. 5.Dussin.

Al comma 1, alinea, sostituire le parole: ai rapporti tra normativa speciale e normativa generale con le seguenti: alle disposizioni della normativa nazionale di carattere generale e della normativa comunitaria.
1. 6.Dussin.

Al comma 1, sopprimere la lettera a).
1. 7.Dussin.

Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
a)
procedere, ove possibile, all'applicazione delle misure di semplificazione del procedimento amministrativo previste dalla normativa vigente.
1. 8.Dussin.

Al comma 1, lettera a), sopprimere le parole: logica, sistematica e.
1. 9.Dussin.

Al comma 1, sopprimere la lettera b).
1. 10.Dussin.

Al comma 1, lettera b), sopprimere le parole: e l'individuazione delle risorse disponibili per il completamento degli interventi.
1. 11.Dussin.

Al comma 1, lettera b), sostituire le parole: e l'individuazione con le seguenti: la ricognizione.
1. 12.Dussin.

Al comma 1, lettera b), sostituire la parola: disponibili con le seguenti: già autorizzate.
1. 13.Dussin.


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Al comma 1, sopprimere la lettera c).
1. 14.Dussin.

Al comma 1, sostituire la lettera c) con la seguente:
c)
provvedere all'attuazione degli interventi già previsti per le singole città.
1. 15.Dussin.

Al comma 1, lettera c), sopprimere le parole: e delle disponibilità finanziarie.
1. 16.Dussin.

Al comma 1, sopprimere la lettera d).
1. 17.Dussin.

Al comma 1, lettera d), sostituire le parole: eventuali nuovi interventi con le seguenti: l'attuazione degli interventi già previsti dalle singole leggi speciali.
1. 18.Dussin.

Sopprimere il comma 2.
1. 19.Dussin.

Sopprimere il comma 4.
1. 20.Dussin.


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ALLEGATO 2

Schema del piano economico-finanziario di ANAS Spa (Atto n. 113).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VIII Commissione,
esaminato lo schema del piano economico-finanziario di ANAS S.p.A., nonché l'elenco delle opere infrastrutturali di nuova realizzazione;
considerato che nello schema di piano vengono esposti i principali risultati attesi, gli obiettivi perseguiti e le linee guida strategiche adottate per la società, sulla base di un nuovo modello di funzionamento e finanziamento finalizzato, da un lato, a completare il processo di trasformazione dell'ANAS secondo un approccio imprenditoriale e di mercato e, dall'altro, al deconsolidamento dell'ANAS dal bilancio dello Stato;
rilevato che tale nuovo modello è volto a superare le attuali criticità di carattere finanziario, economico ed organizzativo e che - secondo la stima contenuta nel piano - esso, con riferimento all'intera durata della concessione, permetterebbe - a parità di volume di investimenti da realizzare - di ridurre il fabbisogno di fondi pubblici di 14 miliardi di euro rispetto al modello di funzionamento attuale, ovvero, a parità di stanziamenti da parte dello Stato e di altri enti, di destinare risorse aggiuntive alla realizzazione di ulteriori opere;
osservato che il valore delle opere stradali e autostradali da realizzare nell'arco temporale di riferimento del piano raggiunge l'importo di 112,4 miliardi di euro, se si considerano anche le opere in corso (il cui importo è pari a 10,5 miliardi di euro) e le opere per le quali si prevede il ricorso alla tecnica della finanza di progetto (per un totale di 23,1 miliardi di euro);
preso atto, peraltro, che - per valutare compiutamente la situazione complessiva degli investimenti nel settore stradale e autostradale - occorre procedere ad una lettura integrata del piano economico-finanziario dell'ANAS con il cosiddetto «Allegato infrastrutture» al DPEF (che inserisce il piano all'interno di un più generale disegno di programmazione delle priorità infrastrutturali, evidenziando in particolare la destinazione al Mezzogiorno di una quota pari al 35 per cento del totale delle risorse) e con il decreto-legge n. 81 del 2007, che dispone l'erogazione di un contributo integrativo a titolo di apporto al capitale sociale dell'ANAS, al fine di ripianare la perdita di esercizio relativa all'anno 2006 e contestualmente prevede l'incremento del limite dei pagamenti per spese di investimento da parte dell'ANAS;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) poiché il nuovo modello di funzionamento e finanziamento dell'ANAS determinerà un cambiamento strutturale nella composizione e nell'ammontare degli stanziamenti pubblici erogati a favore della società (tramite l'applicazione, in via principale, di un sistema di pedaggiamento reale o «ombra» e, in via residuale, mediante l'introduzione di un «canone di disponibilità» a carico dello Stato), occorre accompagnare tale riforma complessiva - per un verso - assicurando, a


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regime, una effettiva continuità dei flussi finanziari e - per altro verso - garantendo nell'immediato il completamento delle opere cantierate e dei lavori in corso sulla rete viaria statale;
2) si rende, altresì, necessario che il Governo - anche esercitando in modo puntuale i poteri di controllo e vigilanza in capo al Ministero delle infrastrutture, ossia al soggetto concedente - provveda ad assicurare che l'ANAS fornisca ogni possibile garanzia circa la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria sulla rete viaria dello Stato, in modo da raggiungere adeguati livelli e standard di sicurezza, che siano in qualche misura comparabili con quelli delle principali reti stradali e autostradali europee;
3) si raccomanda, infine, di compiere ogni possibile sforzo per il contenimento dei costi, anche attraverso l'adozione - da parte della società concessionaria - di programmi di progressiva razionalizzazione e riduzione della spesa, con particolare riferimento al decremento dei compensi per consulenze esterne, alla fissazione di criteri rigorosi per l'eventuale assunzione di personale a tempo indeterminato, nonché alla limitazione degli oneri per il contenzioso, in particolare quello passivo, da perseguire con impegno e determinazione, secondo principi di economicità e di contenimento dell'entità delle liti attualmente esistenti, anche mediante l'eventuale utilizzo dei più opportuni istituti giuridici.