XI Commissione - Resoconto di marted́ 24 luglio 2007


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SEDE CONSULTIVA

Martedì 24 luglio 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI.

La seduta comincia alle 14.15.

Riforma dell'ordinamento giudiziario.
C. 2900 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 luglio 2007.

Gianni PAGLIARINI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore aveva preannunciato la presentazione di una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Amalia SCHIRRU (Ulivo), relatore, confermando quanto preannunciato nella precedente seduta, formula una proposta di parere favorevole.

Cesare CAMPA (FI), preannuncia voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Angelo COMPAGNON (UDC), nel preannunciare il voto contrario sulla proposta di parere del relatore, sottolinea l'accelerazione, a suo avviso non necessaria, che ha avuto l'esame del provvedimento in oggetto. Preannunciando altresì interventi del suo gruppo in Assemblea su


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tale provvedimento, evidenzia quanto già rilevato nella precedente seduta in ordine al ridimensionamento dell'avvocatura all'interno dei consigli giudiziari.

Lorenzo BODEGA (LNP) preannuncia voto contrario sulla proposta di parere del relatore, sottolineando che il provvedimento in esame risponde a prospettive diverse da quelle della riforma che porta il nome del Ministro Castelli.

Teresa BELLANOVA (Ulivo) ringraziando il relatore, preannuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario.
Nuovo testo Doc. XXII, n. 8.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, rileva che il provvedimento in esame costituito da 6 articoli, è diretto ad istituire una Commissione di inchiesta parlamentare monocamerale sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. Ricorda che nella seduta dell'11 luglio 2007 la Commissione Affari sociali aveva approvato un emendamento interamente soppressivo dell'articolo 1 della proposta originaria, autorizzando il relatore a riferire in senso contrario all'Assemblea. Contestualmente, era stata presentata una relazione di minoranza ai sensi dell'articolo 79, comma 12, del regolamento. Ricorda altresì che nel corso dell'esame in Assemblea il provvedimento è stato rinviato alla Commissione, la quale ha poi adottato un testo basenella seduta del 24 luglio 2007.
Passando ad illustrare il contenuto del provvedimento, rileva che l'articolo 1 stabilisce come la Commissione di inchiesta sia finalizzata ad indagare sulle cause e sulle responsabilità degli errori sanitari nelle strutture pubbliche e private e sulle cause di ordine normativo, amministrativo, gestionale, finanziario, organizzativo, funzionale ovvero attinenti al sistema di monitoraggio e controllo che hanno contribuito alla formazione di disavanzi sanitari non autonomamente sanabili da parte delle regioni interessate dal decreto-legge 20 marzo 2007, n. 23. L'articolo 2 detta disposizioni concernenti la composizione e la durata della Commissione: in particolare, la Commissione, costituita da 21 deputati, nominati dal Presidente della Camera in proporzione alla consistenza numerica dei gruppi parlamentari ed in modo da assicurare la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo, dovrà concludere i lavori entro la fine dell'anno 2009, presentando all'Assemblea una relazione finale. L'articolo 3, che individua i compiti della Commissione, prevede, per quanto concerne gli errori sanitari, poteri di indagine sulla quantità e sulla gravità degli errori, sulle relative cause, sulle categorie cui sono riconducibili gli errori più frequenti, sugli effetti in termini di danni alla salute dei pazienti, sull'individuazione di correttivi ai percorsi formativi e all'organizzazione sanitaria, sulle funzioni e sulle responsabilità dei direttori sanitari, sull'efficienza delle strutture sanitarie e amministrative. Più in dettaglio, la Commissione di inchiesta, tra l'altro, ha il compito di individuare le categorie cui sono riconducibili gli errori più frequenti, anche con riferimento alla inefficienza organizzativa e alla carenza dell'organico del personale medico e paramedico, di indagare sulle cause degli errori e su quanti di questi derivino da carenze di formazione del personale medico e paramedico o da carenze organizzative o comunque aziendali, di individuare gli eventuali correttivi da apportare ai percorsi formativi del personale medico e paramedico o all'organizzazione delle ASL e delle altre strutture sanitarie, di verificare se vi


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sia la necessità di rafforzare il ruolo, le funzioni e le responsabilità dei direttori sanitari.
La competenza della Commissione, per quanto concerne gli errori sanitari, è estesa anche alla casistica relativa alle infezioni ospedaliere, all'efficacia dei controlli di qualità, al risk management, all'applicazione del consenso informato, alla verifica delle risorse finanziarie delle strutture sanitarie, alle metodologie di raccolta di dati sugli errori sanitari. È inoltre attribuito alla Commissione il compito di verificare l'applicazione dei Diagnosis Related Groups (DRG), la qualità delle prestazioni socio-sanitarie erogate in fase acuta, il funzionamento del sistema di pronto soccorso e di rianimazione, la diffusione delle metodiche di verifica e revisione della qualità, l'attuazione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia, l'attuazione del Sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria (SiVeAS).
Per quanto concerne i disavanzi dei servizi sanitari regionali, il testo introduce nuove competenze, con particolare riferimento all'acquisizione e alla valutazione di documenti ed informazioni necessari a verificare, tra l'altro, l'esistenza di sprechi, l'adeguatezza della programmazione, l'appropriatezza delle prestazioni, la trasparenza delle procedure di affidamento, la congruità delle procedure di accreditamento e dei controlli sulla spesa farmaceutica, la sostenibilità delle politiche relative al personale e alla trasparenza delle procedure concorsuali per l'affidamento degli incarichi dirigenziali, la riduzione delle liste di attesa. Alla Commissione spetta, altresì, l'accertamento delle responsabilità degli amministratori, nonché la verifica della congruità della normativa vigente e delle misure di rientro dai disavanzi pregressi.
Il nuovo testo elaborato dalla Commissione di merito ha mantenuto immutate le previsioni relative ai poteri della Commissione e ai relativi limiti. In particolare, si attribuisce alla Commissione il potere di richiedere copie di atti relativi a procedimenti ed inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organismi inquirenti, sopprimendo la facoltà (prevista nel testo originario) di acquisire atti e documenti relativi ad indagini e inchieste parlamentari.
Il nuovo testo ha altresì mantenuto inalterata la formulazione dell'articolo 5, che disciplina l'obbligo del segreto sugli atti e sui documenti e le sanzioni per le eventuali violazioni. L'articolo 6, che detta specifiche norme in ordine all'organizzazione dei lavori, quantifica le risorse finanziarie di cui la Commissione può avvalersi nel limite massimo di 40 mila euro per il 2007 e 100 mila euro l'anno per il 2008 e 2009.
Ciò premesso, non ravvisando profili problematici per gli aspetti di competenza, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Angelo COMPAGNON (UDC) preannuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Daniele GALLI (FI), preannunciando anch'egli voto favorevole sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, sottolinea positivamente che la Commissione di inchiesta è chiamata ad indagare sia sulle cause degli errori sanitari sia sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. Ritiene di particolare importanza tale profilo alla luce del riflesso che le condizioni del servizio sanitario producono sulla qualità della vita dei cittadini.

Augusto ROCCHI (RC-SE), nel richiamare l'iter di esame del provvedimento e la convergenza determinatasi tra le diverse forze politiche sul contenuto del testo in oggetto, preannuncia voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Carmen MOTTA (Ulivo), osservando come la convergenza delle diverse forze politiche nel caso di istituzione di una Commissione di inchiesta sia sempre auspicabile, preannuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.


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Lorenzo BODEGA (LNP) preannuncia voto favorevole sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Martedì 24 luglio 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale, Franca Donaggio.

La seduta comincia alle 14.40.

Assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 1558 Fabbi, C. 1766 Campa e C. 1770 Delbono.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 giugno 2007.

Gianni PAGLIARINI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva (I, IV, V, VI e XII) sul nuovo testo unificato come risultante dagli ulteriori emendamenti approvati al fine di recepire le indicazioni della Commissione bilancio.

Francesco LARATTA (Ulivo), relatore, fa presente di aver predisposto gli emendamenti 1.12, 1.13, 1.14 e 2.3 finalizzati a recepire le condizioni contenute nel parere da ultimo espresso dalla V Commissione, nonché l'emendamento 3.2 teso a recepire la condizione della IV Commissione e le osservazioni contenute nel parere delle Commissioni V e XII (vedi allegato).

Augusto ROCCHI (RC-SE) chiede al relatore quale strumento si intenda utilizzare al fine di garantire un riconoscimento per coloro che avrebbero diritto al secondo e al terzo accompagnatore.

Angelo COMPAGNON (UDC) ricorda che nel corso dell'esame del testo unificato in oggetto era stato convenuto di individuare uno strumento che consentisse di impegnare il Governo a destinare le eventuali economie di spesa per interventi in favore del secondo e terzo accompagnatore.

Gianni PAGLIARINI, presidente, sottolinea come la questione del secondo e terzo accompagnatore possa essere oggetto o di una risoluzione oppure di un ordine del giorno che impegni il Governo su tale tema, il quale potrà essere esaminato in Commissione nell'ipotesi in cui si proceda al trasferimento alla sede legislativa.

Cesare CAMPA (FI), considerata l'urgenza di approvare il provvedimento, preannuncia voto favorevole sugli emendamenti presentati dal relatore, ribadendo altresì la necessità di procedere subito al trasferimento alla sede legislativa.
Ciò premesso, richiama alcuni dati che reputa di particolare importanza. In particolare, ritiene che, in relazione alla proposta di legge C. 1558, è stata presa in considerazione la nota di verificazione n. 434 fornita dal Governo il 10 maggio 2005, nella quale si dichiara ufficialmente l'esistenza di 1571 aventi diritto all'assegno pieno (indicati alle lettere A e A bis della tabella E allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978) e di 857 aventi diritto all'assegno dimezzato (indicati dalla lettera B alla lettera E della tabella E allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978). Ritiene che tale nota si riferisca ancora alla situazione del 2000 e sia la stessa utilizzata per l'approvazione della legge n. 288 del 2002.
Precisa di aver chiesto più volte che il Ministero dell'economia e delle finanze fornisse tali informazioni, senza ricevere purtroppo alcuna risposta. Fa presente che, se tali informazioni fossero pervenute, la Commissione oggi sarebbe in grado di


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valutare in maniera diversa e più rispondente alle necessità della categoria dei grandi invalidi.
Sottolinea che, da una personale verifica, risulterebbe che dal 31 dicembre 2004 al 22 giugno 2007 solo tra gli invalidi di guerra di 1a fascia ci sarebbero stati 183 morti, tra i tabellari e l'INPDAP almeno 30 morti, e che dalla 2a fascia (857 aventi diritto) occorrerebbe eliminare le categorie previste dalle lettere B n. 2 ed E nn. 2, 3, 4 e 5 alle quali non spetterebbe l'accompagnatore militare.
Osserva che dal confronto sui numeri avvenuto nel maggio - giugno 2005 tra l'allora sottosegretario di Stato con delega sulle pensioni di guerra, On. Manlio Contento, e il presidente dell'AICG, era emerso che i grandi invalidi cui non spetta l'accompagnatore, inseriti erroneamente nella nota di verificazione, erano 108 tra quelli indicati dalla lettera B, n. 2, e 325 tra quelli di cui alle lettere E, nn. 2, 3, 4 e 5.
Ritiene che oggi bisognerebbe togliere almeno 500 unità tra coloro che non hanno diritto o sono morti. Fa presente che, se poi fosse vero che i dati sui quali si sta ragionando sono effettivamente quelli del 2000, il numero degli aventi diritto dovrebbe essere ancora inferiore.
In conclusione, osserva che, mentre per il Governo i grandi invalidi sarebbero 2428, secondo le proprie stime sarebbero 1715, e il dato rimarrebbe ancora molto generoso, considerato che le domande presentate per l'assegno sostitutivo al 31 dicembre 2006 sono state 1123 e quelle presentate alla data dell'11 luglio 2007 risultano essere 1062.
Sottopone all'attenzione della presidenza della Commissione l'opportunità di chiedere una verifica sui dati da lui evidenziati, visto che, nel caso in cui risultassero rispondenti al dato reale, si determinerebbe una disponibilità finanziaria più che sufficienti sia per il primo che per il secondo e il terzo accompagnatore.
Ritiene altresì opportuno una verifica circa il fatto che dall'ufficio VII, che autorizza il pagamento dell'assegno sostitutivo, gli esborsi relativi non hanno mai superato i 10.600.000 euro all'anno, in modo da confermare la sussistenza di fondi più che sufficienti.
Conclude preannunciando il voto favorevole sugli emendamenti predisposti dal relatore, a condizione che contestualmente venga assunto un impegno di tutte le forze politiche a presentare un ordine del giorno o una risoluzione che impegni il Governo a stanziare ulteriori somme in favore del secondo e del terzo accompagnatore. Fa quindi presente che, se i dati da lui forniti risultassero fondati, e se l'Ispettorato del bilancio al Ministero dell'economia e delle finanze confermasse che, alla data del 23 luglio 2007, sul capitolo 1319, risultavano disponibili 38.456.243,67 euro, finalizzati esclusivamente all'assegno sostitutivo, non sarebbero necessarie ulteriori risorse finanziarie, ma occorrerebbe reimpiegare le somme già stanziate e non utilizzate.

Gianni PAGLIARINI, presidente, evidenzia l'opportunità di procedere comunque nell'esame del testo unificato in esame, soprattutto ai fini del trasferimento alla sede legislativa, fatta salva comunque la possibilità di esaminare in tale sede un ordine del giorno che impegni il Governo ad adottare misure in favore del secondo e del terzo accompagnatore. Fa altresì presente che eventuali, ulteriori interventi per l'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare potranno trovare collocazione all'interno della prossima legge finanziaria.

Carmen MOTTA (Ulivo), evidenziando che non sussistono motivi che inducano a dubitare della correttezza dei dati forniti dall'onorevole Campa, rileva l'opportunità di definire il testo unificato alla luce degli emendamenti da ultimo predisposti dal relatore e quindi di destinare intanto le risorse finanziarie ivi previste ad interventi in favore dei grandi invalidi. Ritiene infine che si potrà valutare in futuro la sussistenza di ulteriori risorse da destinare in favore del secondo e del terzo accompagnatore.

Francesco LARATTA (Ulivo), relatore, sottolineando come il confronto sulle effettive


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risorse finanziarie da destinare ai grandi invalidi vada avanti ormai da anni, fa presente che allo stato sussiste una certezza solo sulle risorse finanziarie indicate nel testo unificato come risulterebbe dall'approvazione degli emendamenti da lui predisposti. Alla luce di tale premessa, reputa pertanto necessario assicurare comunque un primo intervento normativo in favore dei grandi invalidi con quanto previsto da tale testo unificato.

Daniele GALLI (FI) sottolinea l'opportunità di fare chiarezza in ordine alle aspettative dei soggetti interessati dall'intervento normativo in questione.

Il sottosegretario Cecilia DONAGGIO, esprimendo parere favorevole sugli emendamenti predisposti dal relatore, precisa che il lasso di tempo che intercorre dal momento attuale fino alla predisposizione ed approvazione della legge finanziaria per il 2008 potrà essere utilizzato per effettuare le opportune verifiche in ordine alle risorse finanziarie da destinare in favore dei grandi invalidi.

Cesare CAMPA (FI) invita il rappresentante del Governo a sottoporre all'attenzione del Ministro dell'economia e delle finanze la richiesta di una quantificazione delle risorse finanziarie effettivamente utilizzabili per interventi in favore dei grandi invalidi.

Gianni PAGLIARINI, presidente, ribadisce l'opportunità di procedere nell'esame del testo unificato e quindi nell'esame degli emendamenti del relatore, salva la possibilità di procedere in futuro ad una verifica circa l'ipotesi di destinare ulteriori risorse finanziarie in favore dei grandi invalidi.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.12, 1.13, 1.14, 2.3 e 3.2 del relatore.

Francesco LARATTA (Ulivo), relatore, fa presente l'opportunità di procedere, in relazione al testo unificato come risultante dagli ulteriori emendamenti approvati nella seduta odierna, al trasferimento alla sede legislativa, al fine di pervenire in tempi rapidi alla definizione di un intervento normativo in favore dei grandi invalidi.

Gianni PAGLIARINI, presidente, avverte che la presidenza procederà, non appena verificata la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6 del regolamento della Camera, a trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di trasferimento alla sede legislativa in ordine al testo unificato come risultante dagli ulteriori emendamenti approvati nella seduta odierna. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme in materia previdenziale in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
C. 71 Volontè, C. 1841 Grimoldi, C. 1902 Bellillo, C. 2208 Satta e C. 2444 Zanotti.
(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 giugno 2007.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, ricorda che la Commissione ha svolto audizioni informali della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) e del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissime. Ricorda altresì che nella seduta del 19 giugno 2007, in qualità di relatore, aveva evidenziato l'opportunità di conoscere la posizione del Governo sul tema oggetto delle proposte di legge in esame.

Il sottosegretario Cecilia DONAGGIO, nell'evidenziare l'importanza per il Governo del tema preso in considerazione dalle proposte di legge in esame, richiama l'attenzione sulla lettera inviata dal Ministro del lavoro al Presidente del Consiglio dei ministri nella quale si evidenzia l'opportunità di esaminare al tavolo di concertazione avviato con le parti sociali anche


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la problematica relativa ai lavoratori aventi familiari disabili, anche al fine di discutere la tematica dei congedi. Con riferimento a quest'ultima, fa presente che secondo alcune associazioni interventi in favore di congedi finirebbero per scoraggiare una politica di incentivazione dei servizi, favorendo così l'isolamento familiare. Conclude sottolineando l'opportunità che il Parlamento prenda in considerazione la tematica dei lavoratori con familiari gravemente disabili.

Carmelo PORCU (AN), ringraziando il sottosegretario per le dichiarazioni rese, osserva come l'intervento normativo in favore dei lavoratori con familiari disabili non possa concentrarsi esclusivamente sulla questione dei congedi, ma debba comunque investire il tema del trattamento previdenziale. Evidenzia poi che non è necessario acquisire l'assenso del Governo in ordine ad una iniziativa legislativa di natura parlamentare, essendo necessario il consenso della maggioranza dei parlamentari. In tale ottica ritiene opportuno invitare il Governo ad individuare una adeguata copertura finanziaria per l'intervento normativo prefigurato nelle proposte di legge in esame.

Cesare CAMPA (FI) precisa che dalle dichiarazioni del sottosegretario non emerge una posizione ostativa del Governo al prosieguo dell'esame delle proposte di legge in oggetto, bensì la necessità di approfondire le implicazioni finanziarie al fine di valutare il costo dell'intervento normativo e di individuare congrue risorse finanziarie da destinare a tale intervento. A tal fine ritiene che potrebbe essere opportuno che la Commissione chieda al rappresentante del Governo la trasmissione dei dati relativi al costo dell'intervento normativo in questione e quindi alle risorse che ad esso possono essere destinate.

Amalia SCHIRRU (Ulivo) sottolinea come un intervento normativo in favore del prepensionamento di lavoratori con familiari gravemente disabili non sia da ritenere in contrasto con l'esigenza di favorire una politica di incentivazione dei servizi. Reputa opportuno l'intervento del Ministro del lavoro presso il Presidente del Consiglio dei ministri alla luce della discussione in atto sul sistema pensionistico, al fine di prendere in considerazione all'interno del tavolo di concertazione anche il tema della individuazione delle categorie di lavoratori per le quali si possa prevedere una anticipazione della soglia dell'età pensionabile. Con riferimento ai congedi parentali, fa presente che attualmente la normativa sull'handicap prevede due mesi all'anno di contribuzione figurativa e che tale elemento non incide, se non in misura ridotta, sulla entità del trattamento previdenziale. Ritiene pertanto opportuno definire il tema del prepensionamento di lavoratori con familiari disabili all'interno del tavolo di concertazione con le parti sociali sul tema delle pensioni, al fine di individuare le necessarie risorse finanziarie.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, evidenzia come la lettera inviata dal Ministro del lavoro al Presidente del Consiglio dei ministri riveli una consapevolezza a livello governativo dell'opportunità di un intervento normativo a sostegno dei lavoratori con familiari disabili. Ritiene che il Parlamento abbia il dovere di continuare nell'esame delle proposte di legge in oggetto e di trovare un punto di sintesi fra le stesse, anche al fine di individuare le necessarie risorse finanziarie. Con riferimento agli elementi evidenziati dal rappresentante del Governo, fa presente che essi andrebbero letti come una raccomandazione al Parlamento a trovare una soluzione di equilibrio tra un intervento normativo di sostegno ai lavoratori con familiari disabili e una politica di sostegno ai servizi. Propone pertanto di procedere alla costituzione di un Comitato ristretto al fine di elaborare un testo unificato delle proposte di legge in oggetto che possa essere adottato come testo base per il prosieguo dell'esame.

Carmen MOTTA (Ulivo), condividendo i rilievi del presidente, evidenzia come la


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Commissione sia chiamata a coniugare le due esigenze evidenziate dallo stesso presidente e come essa debba poter conoscere l' entità delle risorse finanziarie da destinare all'intervento normativo in favore dei lavoratori con familiari disabili.

Carmelo PORCU (AN) dichiara di concordare con quanto sostenuto dal relatore. Precisa che avrebbe comunque preferito acquisire il consenso del Governo, almeno in linea di principio, sul tema trattato dalle proposte di legge in esame. Osserva che avrebbe quindi preferito un approccio più incisivo da parte del Governo, magari garantendo una adeguata copertura finanziaria per l'intervento normativo in questione. Si dichiara comunque favorevole a proseguire nell'esame delle proposte di legge e quindi a procedere alla costituzione di un Comitato ristretto.

Federica ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur), ringraziando il rappresentante del Governo per le dichiarazioni rese, si dichiara favorevole alla costituzione di un Comitato ristretto per l'elaborazione di un testo unificato delle proposte di legge in esame.

La Commissione delibera di costituire un Comitato ristretto al fine di elaborare un testo unificato che possa essere adottato come testo base per il prosieguo dell'esame.

Gianni PAGLIARINI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

COMITATO RISTRETTO

Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici.
C. 73 Volontè, C. 118 Cordoni e C. 1697 Rossi Gasparrini.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.25 alle 15.35.