VI Commissione - Resoconto di giovedì 26 luglio 2007


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INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 26 luglio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE.

La seduta comincia alle 9.

Indagine conoscitiva sulla situazione e le prospettive del sistema creditizio, con particolare riferimento alle aree meridionali.

Audizione del Direttore Generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni.
(Svolgimento e conclusione).

Paolo DEL MESE, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Fabrizio SACCOMANNI, Direttore Generale della Banca d'Italia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi i deputati Laura FINCATO (Ulivo), Antonio BORGHESI (IdV), Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo),


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Franco CECCUZZI (Ulivo), Nicola CRISCI (Ulivo), Giampaolo FOGLIARDI (Ulivo), Maria Ida GERMONTANI (AN), Gian Luca GALLETTI (UDC) ed il Presidente Paolo DEL MESE, formulando osservazioni e quesiti ai quali replica Fabrizio SACCOMANNI, Direttore Generale della Banca d'Italia.

Paolo DEL MESE, presidente, ringrazia Fabrizio Ssccomanni, Direttore Generale della Banca d'Italia, per il suo intervento.
Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 10.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

Giovedì 26 luglio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alfiero Grandi.

La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

Ermanno VICHI (Ulivo) rileva come, nel corso della giornata di ieri, si sia tenuta, presso la Commissione Bilancio, l'Audizione del Vice Ministro dell'economia e delle finanze, Vincenzo Visco, sull'andamento delle entrate; a tale riguardo considera singolare che tale audizione, la quale atteneva evidentemente ad ambiti di competenza della Commissione Finanze, si sia svolta presso la V Commissione.
Rileva infatti come tale circostanza rappresenti una sorta di delegittimazione della VI Commissione, la quale rischia di essere deprivata di una delle proprie competenze specifiche.

Paolo DEL MESE, presidente, pur non concosecendo le motivazioni che hanno indotto la Commissione Bilancio a richiedere l'audizione del Vice Ministro su tale materia, non ritiene, in assoluto, che l'audizione di rappresentanti del Governo presso una Commissione possa costituire un vulnus alle competenze attribuite ad altra Commissione.
Ribadisce, peraltro, la sua ferma volontà, già espressa chiaramente in altre occasioni, di difendere in ogni sede le competenze della Commissione Finanze, ricordando, a tale riguardo che, nel corso di un suo recente incontro con il Presidente della Camera, si è prospettata la possibilità di procedere, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo l'aggiornamento per il periodo estivo, ad una ulteriore chiarificazione dei rispettivi ambiti di competenza della Commissione Bilancio e della Commissione Finanze.

Gianfranco CONTE (FI) rileva come l'audizione del Vice Ministro Visco presso la Commissione Finanze si inquadrasse nell'ambito dell'esame, svolto dalla medesima V Commissione, del Documento di programmazione economico-finanziaria. In tale contesto ritiene peraltro opportuno chiedere al Ministro dell'economia e delle finanze di fornire quanto prima alla Commissione Finanze i dati aggiornati sull'andamento del gettito tributario.

Ermanno VICHI (Ulivo) rileva come il Presidente abbia pienamente colto il senso della usa segnalazione, ribadendo, comunque, come l'audizione svolta dalla Commissione Bilancio attenesse a questioni rientranti negli ambiti di competenza della Commissione Finanze.

Paolo DEL MESE, presidente, anche con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Gianfranco Conte, propone alla Commissione di svolgere, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, un'audizione del Vice Ministro Visco sull'andamento delle entrate tributarie.


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7-00254 Nannicini: Revisione delle convenzioni di concessione per la gestione della rete telematica degli apparecchi da intrattenimento.
(Seguito discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata il 24 luglio 2007.

Paolo DEL MESE, presidente, ricorda che, nel corso della precedente seduta di discussione della risoluzione, il presentatore ne ha riformulato il testo.

Gianfranco CONTE (FI) nel rilevare come lo stesso Vice Ministro Visco abbia riconosciuto l'esistenza di taluni errori nella disciplina che regola i tempi di attivazione della rete telematica degli apparecchi da gioco, suggerisce al presentatore di apportare talune ulteriori modifiche al testo della risoluzione. In particolare, ritiene opportuno eliminare, nelle premesse, il riferimento ad iniziative del Corpo della Guardia di finanza e della magistratura, integrando inoltre l'impegno nel senso di sollecitare l'adozione di ulteriori iniziative per venire incontro all'attuale situazione di difficoltà nella quale versa l'intero settore dei giochi.

Rolando NANNICINI (Ulivo) concorda con la proposta del deputato Gianfranco Conte di modificare le premesse della risoluzione, ritenendo invece che ulteriori iniziative per risolvere le problematiche generali che interessano il settore dei giochi dovranno essere assunte in altra sede, all'esito delle audizioni informali che la Commissione sta svolgendo su tale materia. Rileva, infatti, come l'atto di indirizzo si proponga di affrontare un problema immediato, relativo alla revisione delle concessioni per l'attivazione e la gestione delle reti telematiche degli apparecchi da intrattenimento. Riformula quindi la propria risoluzione (vedi allegato).

Gianfranco CONTE (FI) sottolinea l'esigenza di affrontare in termini complessivi il problema della sostituzione degli apparecchi da gioco, i quali sono stati, per circa la metà, sottoposti ad un provvedimento di sequestro adottato dall'Autorità giudiziaria di Venezia. Rileva infatti come tale provvedimento abbia indotto taluni operatori del settore a presentare ricorsi dinanzi alla medesima Autorità giudiziaria, al fine di chiedere che il sequestro sia esteso all'intero parco macchine.
In tale contesto considererebbe singolare che un eventuale intervento legislativo del Governo in materia si limitasse al solo rinnovo delle concessioni per l'attivazione e gestione delle reti telematiche, senza affrontare in termini più generali i problemi del settore, che rischiano di pregiudicare anche le entrate tributarie dell'Erario.

Il Sottosegretario Alfiero GRANDI condivide le considerazioni svolte dal deputato Nannicini circa l'opportunità di correggere le premesse dell'atto di sindacato ispettivo, rilevando invece come un eventuale estensione dell'impegno rischierebbe di rendere meno chiare le finalità della risoluzione, la quale si pone l'obiettivo principale di sollecitare la revisione delle concessioni per la gestione delle reti telematiche degli apparecchi da gioco.
Esprime quindi una valutazione positiva sul testo della risoluzione, come ulteriormente riformulata dal presentatore.

La Commissione approva la risoluzione, come ulteriormente riformulata dal presentatore, che assume il numero 8-00077.

7-00248 Fluvi: Applicazione alle associazioni sportive dilettantistiche della disciplina relativa al 5 per mille.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Laura FRONER (Ulivo) illustra la risoluzione, della quale è cofirmataria, la quale intende risolvere i problemi che attualmente incontrano le associazioni


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sportive dilettantistiche per ottenere la ripartizione della quota del 5 per mille dell'IRPEF di cui esse sono destinatarie in forza delle opzioni espresse dai contribuenti.
Rileva infatti come tale importante strumento di sussidiarietà fiscale non risulti ancora fruibile per tali soggetti, in quanto, secondo l'interpretazione della normativa in materia assunta dall'Amministrazione finanziaria, le associazioni sportive dilettantistiche non risulterebbero in possesso dei requisiti richiesti, mancando del carattere del riconoscimento.
L'atto di indirizzo intende appunto impegnare il Governo a chiarire l'interpretazione di tale disciplina, specificando che le associazioni sportive dilettantistiche, le quali abbiano provveduto alla domanda di iscrizione richiesta dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2006, debbano considerarsi comprese tra i beneficiari del 5 per mille.
Sottolinea quindi come tale intervento risulti particolarmente necessario per fornire un concreto sostegno a tali associazioni, le quali svolgono un ruolo di particolare rilievo sociale nei confronti delle famiglie, che hanno espresso largamente il loro sostegno nei confronti di tali soggetti scegliendo di destinare in loro favore una quota dell'IRPEF.

Il Sottosegretario Alfiero GRANDI ritiene pienamente condivisibile l'obiettivo della risoluzione, rilevando tuttavia l'opportunità di modificare l'impegno contenuto nell'atto di indirizzo, in quanto non sembra possibile interpretare l'articolo 2, comma 337, della legge n. 266 del 2005 nel senso richiesto. A tale proposito si riserva di svolgere ulteriori approfondimenti sul tema, al fine di verificare l'opportunità di modificare la risoluzione nel senso di richiedere un ulteriore intervento normativo in materia.
Suggerisce quindi di rinviare la discussione della risoluzione alla prossima settimana.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede ai presentatori se la risoluzione intenda intervenire per il passato, ovvero modificare per il futuro la disciplina relativa alla distribuzione del 5 per mille. Ricorda infatti che la normativa in materia prevede già la verifica preventiva sulla sussistenza dei requisiti in capo ai soggetti che chiedono di poter fruire di tali risorse, ritenendo pertanto opportuno chiarire se si intenda o meno incidere su tali previsioni.

Alberto FLUVI (Ulivo) rileva come la risoluzione risponda ad un'esigenza evidenziata dalle associazioni sportive dilettantistiche, le quali sostengono di possedere già i requisiti per l'iscrizione all'elenco dei beneficiari del 5 per mille. In tale contesto l'atto di indirizzo intende risolvere il contenzioso emerso in sede di applicazione della relativa disciplina, assicurando la fruizione di tale strumento da parte delle predette associazioni.

Gianfranco CONTE (AN) rileva come la disciplina sul 5 per mille, introdotta nel corso della precedente legislatura, abbia finalità di carattere sociale generale, e si ispiri al principio secondo il quale i contribuenti devono essere liberi di destinare il 5 per mille della propria IRPEF a soggetti da loro ritenuti meritevoli. L'impostazione assunta dal nuovo Governo si pone invece in contraddizione con tale principio, intendendo riservarsi la potestà di stabilire quali soggetti possano beneficiare delle quote del 5 per mille.
In tale contesto esprime apprezzamento per la risoluzione, considerando necessario comprendere anche le associazioni sportive dilettantistiche tra i beneficiari del 5 per mille, sia in quanto tali soggetti svolgono un'importante funzione sociale, sia in quanto essi sopportano in molti casi costi ancora più elevati delle società sportive professionistiche.

Ivano STRIZZOLO (Ulivo) esprime apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal Sottosegretario ad individuare una soluzione alla problematica evidenziata dalla risoluzione. In tale contesto sottolinea l'importanza sociale delle associazioni sportive dilettantistiche, le quali


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svolgono un ruolo insostituibile nel favorire l'aggregazione giovanile. Sottolinea quindi l'esigenza di rispettare le scelte autonomamente assunte dai contribuenti nella destinazione della quota del 5 per mille.

Il Sottosegretario Alfiero GRANDI contesta le considerazioni svolte dal deputato Gianfranco Conte, sottolineando come la responsabilità per i problemi applicativi della disciplina relativa all'attribuzione delle quote del 5 per mille spettino esclusivamente al precedente Governo, il quale, come è noto, ha definito, nel corso della precedente legislatura, la normativa vigente in materia.
Smentisce quindi fermamente che il Governo in carica abbia in alcun modo intenzione di operare scelte discrezionali nell'individuazione dei soggetti beneficiari del 5 per mille, rilevando, al contrario, come l'Esecutivo abbia scrupolosamente rispettato la disciplina in materia, operando con la massima prudenza, al fine di evitare l'insorgere di contestazioni circa l'attribuzione delle quote, che pregiudicherebbero il funzionamento del meccanismo del 5 per mille. In tale prospettiva si è ritenuto opportuno individuare, in apposito elenco, tutti i soggetti ai quali certamente spetta l'attribuzione delle quote, indicando invece, in altro elenco, i circa 5.000 soggetti per i quali sussistano ancora dubbi circa la titolarità dei requisiti richiesti, in attesa di risolvere il relativo contenzioso.
Rileva inoltre, ribadendo quanto già chiarito in risposta ad un atto di sindacato ispettivo, come i dati relativi alle opzioni per l'attribuzione del 5 per mille saranno disponibili a partire dal mese di settembre, e, come, quindi, dal prossimo mese di ottobre sarà possibile avviare la ripartizione delle relative quote.
In tale contesto sottolinea come ogni intervento in materia debba essere attentamente valutato, al fine di evitare conseguenze negative sul funzionamento del meccanismo del 5 per mille, riservandosi per tale ragione di svolgere un ulteriore approfondimento sul contenuto della risoluzione in discussione.

Paolo DEL MESE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 26 luglio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alfiero Grandi.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2004/39/CE, relativa ai mercati degli strumenti finanziari.
Atto n. 119.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 luglio scorso.

Paolo DEL MESE, presidente e relatore, ricorda che nel corso delle sedute di martedì e di mercoledì scorso si sono svolte le audizioni informali previste sullo schema di decreto, le quali hanno consentito alla Commissione di acquisire utili informazioni sulle problematiche sottese all'intervento legislativo.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.40.


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SEDE REFERENTE

Giovedì 26 luglio 2007. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alfiero Grandi.

La seduta comincia alle 14.40.

Disposizioni in materia di detraibilità degli oneri connessi a mutui accesi per la costruzione dell'abitazione principale.
C. 1375 Caparini.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Davide CAPARINI (LNP), relatore, illustra la propria proposta di legge, la quale intende rimuovere il limite alla detraibilità degli oneri connessi ai contratti di mutuo stipulati per la costruzione dell'abitazione principale, prevista dall'articolo 15, comma 1-ter, del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986.
In particolare, l'intervento legislativo intende superare il dettato del decreto ministeriale 30 luglio 1999, n. 311, il quale stabilisce, tra l'altro, che tale detrazione spetta a condizione che i lavori di costruzione dell'unità immobiliare per la quale è contratto il mutuo abbiano inizio nei sei mesi antecedenti o successivi alla stipula del contratto di mutuo e siano ultimati entro il termine stabilito dalla concessione edilizia per la costruzione dell'immobile.
A tale riguardo segnala come aver subordinato la detraibilità al fatto che il mutuo sia stato stipulato nei sei mesi antecedenti o successivi all'inizio dei lavori escluda dall'agevolazione fiscale quei contribuenti che non dispongano delle risorse sufficienti per completare l'immobile, e che si vedono pertanto costretti ad accendere il mutuo per completare i lavori. In questo senso l'intervento legislativo intende superare tale palese irrazionalità della previsione normativa, garantendo la fruizione della detrazione anche a quei contribuenti che si trovino in una situazione di particolare debolezza economica, e che, pertanto, risultano ancor più meritevoli di godere della predetta agevolazione.
La proposta di legge, che si compone di un solo articolo, integra quindi, al comma 1, il contenuto del comma 1-ter dell'articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, al fine di precisare che la predetta detrazione è ammessa per tutti i lavori di costruzione e di completamento di immobili di prima abitazione, comunque eseguiti entro il periodo di validità della concessione edilizia.
Il comma 2 prevede invece che il Ministro dell'economia adegui il contenuto del citato decreto ministeriale n. 311 del 1999 alle modifiche recate dal comma 1.

Paolo DEL MESE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 14.45.